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Algoritmo di Facebook

Come funziona

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L’algoritmo di Facebook ha un fine principale, è dare il messaggio giusto, all’utente giusto, nel momento giusto, al contrario invece, se tu vedessi solo contenuti a te non graditi, non torneresti volentieri sulla piattaforma.

Ma sostanzialmente l’algoritmo di Facebook cos’è?

E’ una funzione matematica con la quale Facebook, monitora il nostro comportamento continuamente, controlla ogni nostra azione sulla piattaforma, se abbiamo messo un like, una reazione, quanto tempo passiamo a leggere un post o una notizia e tantissime altre informazioni. Con il nostro atteggiamento, lo istruiamo a comprendere le nostre volontà, i nostri interessi, come se fosse un veggente in grado di leggere nella nostra mente, ma in realtà, siamo noi ad avergli insegnato a conoscerci.

Quando ci accostiamo a questo argomento, sono numerose le domande che ci poniamo per cercare di capire l’esatto funzionamento di questo strumento, ovviamente, come esattamente funziona non viene spiegato da Facebook, tuttavia i vertici del Social Network, si sono sempre prodigati a far comprendere il più possibile, la logica di funzionamento.

Come sappiamo da un po di tempo a questa parte, l’algoritmo è cambiato, molte cose sono cambiate, numerose fan page non hanno più quella visibilità di una volta, proprio per questo, bisognerebbe comprenderne le dinamiche di funzionamento, ed in base a queste, adeguare il proprio comportamento su questo Social Network, per ottenere i risultati sperati. 

Come funziona l’Algoritmo di Facebook?

Tiene in considerazione tre grandi fattori:

  1. Quante persone interagiscono con una pubblicazione;
  2. I commenti, le reazioni e gli share di una pubblicazione;
  3. Post di familiari o amici, nei riguardi del contenuto pubblico;

Tutto questo perché Facebook, è molto attento ad assicurarsi che il tempo che l’utente impegna sulla piattaforma, sia ben investito.

Il Patron del Social Network per eccellenza, Mark Zuckerberg, ha annunciato che i suoi servizi oltre ad essere divertenti, debbano essere utilizzati in maniera ottimale per il benessere dell’utente. Questa decisione sembra sia stata intrapresa, per contrastare le “Fake News” che circolano in rete e disturbano l’esperienza dell’utente.

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Ma allora come funziona il nuovo algoritmo di Facebook nel dettaglio?

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Le 4 fasi principali dell’Algoritmo di Facebook

Si basa su quattro fasi, che sono:

  1. INVENTORY (Inventario);     
  2. SIGNALS (Segnali);
  3. PREDICTION (Predizione);
  4. SCORE (Punteggio);

Fase 1: Inventory

Che cos’è l’INVENTORY? Quando tu arrivi sulla piattaforma e quindi ci arrivi attraverso lo smartphone o desktop o qualsiasi altro device, il procedimento di calcolo, non fa altro che raccogliere tutte le informazioni relative ai tuoi amici e alle pagine che segui, per capire quali tra queste informazioni proporti nella tua Home Page.

Fase 2: Signals

Per prendere questa decisione andiamo nella seconda fase che si chiama SIGNALS, che si divide sostanzialmente in due parti:

  1. L’analisi dei segnali di contesto;
  2. L’analisi dei segnali di contenuto;
  1. Nell’analisi dei segnali di contesto, viene analizzato il dispositivo  con il quale ti stai collegando, il tipo di connessione, ad esempio se sei in wifi oppure in 4g ed il luogo geografico dal quale ti colleghi, quindi in base a queste tre informazioni: dispositivo, tipo di connessione e luogo, Facebook comincia a selezionare alcune notizie piuttosto che altre. E’ chiaro che, se tu ti stai collegando con uno smartphone in 4g, potrebbe proporti dei contenuti e delle news diverse, rispetto a quando sei connesso da desktop con un wifi o con una rete adsl/fibra.
  2.  Nell’analisi dei segnali di contenuto invece, si pone alcune domande:
  • CHI ha pubblicato questa news/informazione che ha raccolto nella fase di Inventory? E’ un profilo Personale? E’ una pagina ?
  • COSA è stato pubblicato? E’ stato condiviso un video? Un link? Soltanto un testo? Un’ immagine? Cerca di capire attraverso il contenuto, se vale la pena o meno proporti questa informazione.
  • Poi verifica le REAZIONI, quindi questo post che è stato pubblicato, quante reazioni ha raccolto? Quanti commenti? Quanti like? Quante persone ad esempio lo hanno nascosto o bannato?
  • E poi va a controllare il tempo di PERMANENZA, quanto tempo le persone restano su quella notizia e se quella notizia, quel post, dovesse avere un link che va all’esterno, la funzione di calcolo, controlla quanto tempo la persona impiega ad andare fuori dalla piattaforma, restare sulla notizia, ed eventualmente tornare nuovamente su Facebook. In base a queste informazioni, decide cosa proporre alla persona e cosa no.

Fase 3: Prediction

Oltre all’analisi dei segnali di contesto e all’analisi dei segnali di contenuto, una volta raccolte queste informazioni, comincia a fare una PREDICTION, cioè comincia in qualche modo a “ragionare”, su quali potrebbero essere quelle informazioni più interessanti per l’utente.

Fase 4: Score

Successivamente, viene messa in atto la fase di SCORE, ovvero, viene assegnato un punteggio di qualità dei contenuti ad ogni notizia che ha appreso nella fase di INVENTORY, in base all’analisi dei segnali di contesto e di contenuto, le notizie e le informazioni che hanno uno SCORE più alto, vengono presentate all’interno della news feed dell’ home page.

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L’algoritmo di Facebook e le Meaningfull Interaction (Interazioni Significative)

L’algoritmo presta particolare attenzione ad alcune azioni, vengono chiamate MEANINGFUL INTERACTION;

Che cosa sono?

Condivisioni con interazioni successive

Se io leggo una notizia o un post e lo condivido e la mia condivisione genera immediatamente reazioni, questo è un segnale che si tratta di una notizia interessante, quindi, questa informazione “galleggerà” di più nella home page dei miei amici.

Interazioni tra famiglia ed amici 

Se sto scambiando informazioni, sto commentando ad esempio, oppure sto aggiungendo reazioni su un post di qualcuno che seguo, potrebbe essere un mio familiare o un mio amico, questo tipo d’interazione, viene privilegiata rispetto ad altre. 

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Condivisioni private e reazioni successive

Se in privato, ad esempio su Messenger, condivido un post, un link, con una persona o più persone e questa mia condivisione genera comunque una reazione, quindi commenti, altre condivisioni, questo per il procedimento di calcolo, è un segnale che si tratta di un contenuto valido, pertanto vale la pena proporlo a più persone o comunque tenerlo in “galleggiamento”.

Suggerimenti sul funzionamento dell’algoritmo di Facebook

Questo è in generale il meccanismo dell‘algoritmo, il suggerimento è sempre quello di provare a coinvolgere quanto più possibile la vostra audience, attraverso delle domande, le domande creano più interazione e la maggiore interazione, come abbiamo visto, aumenta il punteggio.

Per quanto riguarda  le fan page, sarebbe meglio fare in modo di non avere utenti che non siano in target all’interno di esse, ma cercare di portare dentro la propria pagina, persone interessate ai nostri contenuti che possano reagire, perché più persone interagiscono, maggiore sarà lo Score e maggiori saranno le probabilità che questo post rimanga in “galleggiamento”, ovvero che più utenti possano vederlo e quindi di conseguenza interagire.

Conclusioni

 Riepilogando, il funzionamento dell’algoritmo si basa su quattro fasi:

  1. INVENTORY: cioè la raccolta delle informazioni di tutto quello che è stato pubblicato;
  2. SIGNALS: l’analisi dei segnali di contesto e di contenuto, quindi da quale dispositivo ci si collega, il tipo di connessione, chi ha pubblicato cosa, le reazioni, il tempo di permanenza.
  3. PREDICTION: vengono elaborati quali potrebbero essere i post, le informazioni più interessanti per l’utente;
  4. SCORE: viene assegnato un punteggio di qualità dei contenuti a tutte queste notizie e quelle con il risultato più alto, verranno presentate all’utente che in quel momento si è collegato. 

Bene questo è tutto, spero che adesso tu abbia le idee più chiare, su come funziona l’algoritmo di Facebook.