ALGORITMO GOOGLE
COS'È E COME FUNZIONA L'ALGORITMO DI GOOGLE
Se hai cercato “Algoritmo Google” significa che ti stai domandando come funziona Google e perché per certe query otteniamo determinati risultati nella SERP. Conoscere l’algoritmo di Google in tutto e per tutto è il sogno di qualunque seo specialist che vuole aumentare il ranking sito web. Sono oltre 200 i fattori di ranking, individuati nel corso degli anni con tecniche di reverse engineering, cioè partendo dai risultati si è cercato di capire come ragiona l’algoritmo di ricerca Google. È impossibile però decidere a priori quale fattore di ranking pesa più di un altro, per cui vanno ottimizzati tutti. In questa pagina cercherò di spiegarti cos’è l’algoritmo Google, come si è evoluto nel tempo e che sviluppi attenderci per il futuro.
Algoritmo Google: cos’è?
Il significato di algoritmo in termini generici è “una sequenza di istruzioni codificate in un linguaggio, finalizzata al raggiungimento di un risultato specifico”. Un esempio molto semplice di algoritmo è una ricetta di cucina, tuttavia se hai effettuato la ricerca “Algortimo Google” dubito che tu sia interessato a scoprire tutti i segreti di una buona pasta alla norma.
L’algoritmo di Google è un algoritmo di ranking che determina il posizionamento dei risultati all’interno delle SERP. E’ soggetto a continui e costanti aggiornamenti, i più importanti dei quali vengono di volta in volta identificati con termini differenti, come per esempio Medic Update. A ogni query infatti possono corrispondere milioni di risultati, pochi dei quali rispondono al vero bisogno dell’utente. La mission di Google è proprio questa: rispondere all’intento di ricerca dell’utente in modo sempre più preciso.
Per questo l’algoritmo Google è in continua evoluzione e come vedremo la nuova frontiera è rappresentata dall’intelligenza artificiale e dalle reti neurali.
Chi utilizza Big G. nel suo lavoro è il SEO Specialist.
Fai il test e scopri se hai le attitudini per questa professione
Come funziona l’algoritmo Google?
Per rendere più facile rispondere alla domanda come funziona Google possiamo individuare tre fasi nel meccanismo dell’algoritmo di ricerca:
- Crawling = la fase in cui l’algoritmo partendo da una pagina web qualsiasi, seguendo i link presenti su quella pagina raggiunge altre pagine, su quelle troverà ulteriori link e li segue, e così via ramificandosi, arriva alla scansione di tutto il web. La conseguenza in linguaggio seo è che per essere indicizzata la tua pagina web dovrà avere almeno un link in ingresso.
- Indexing = in questa fase l’algoritmo effettua il processo di indicizzazione, creando un indice delle pagine web scansionate. Per ogni parola determina una posting list, cioè l’elenco di tutti i documenti che contengono quella parola.
- Ranking = nell’ultima fase l’algoritmo ordina i vari risultati nelle famose SERP (Search Engine Results Page). A seconda della posizione occupata in SERP, possiamo attenderci diversi volumi di traffico sul nostro sito.
L’algoritmo di Google non è il mistero che era una volta e i singoli fattori e metriche di cui è costituito sono abbastanza ben documentati. Sappiamo quali sono tutte le principali metriche on-page e off-page. La parte difficile è capire la ponderazione o la correlazione tra di loro.
Tutti i diversi fattori che Google guarda influenzano l’un l’altro. Ognuno può valere più o meno (nella ponderazione) e il rapporto tra di loro è in continuo cambiamento in base ai frequenti Core Update. Google rilascia centinaia di aggiornamenti ogni anno, modificando costantemente questo aspetto. Di solito quando questo accade Google lo fa con un aggiornamento più importante, come pinguino o Panda.
Le diverse metriche possono essere suddivise in quattro sezioni chiave:
Relevance (Rilevanza)
La pertinenza è determinata da una combinazione di fattori on-page e off-page. Entrambi questi si concentrano sul posizionamento delle parole chiave, ad esempio nei titoli di pagina e nel testo di ancoraggio.
Alcune metriche sono una combinazione di queste. Ad esempio, se il dominio è considerato rilevante per il termine di ricerca, questo aumenterà il livelo di pertinenza della singola pagina segnata.
Authority (Autorità)
Authority ha le sue radici in PageRank, inventato da Larry Page (da qui il nome). È la spina dorsale di come Google classifica i contenuti. Comprendere PageRank è una delle chiavi per capire come funziona Google, ma vale la pena ricordare che ci sono centinaia di fattori aggiuntivi che possono anche influenzare la classifica, e PageRank è meno importante di quanto fosse in passato.
PageRank è spesso spiegato in termini di voti. Ogni link a una pagina è un voto, più voti ha meglio dovrebbe classificare. Se una pagina con molti voti rimanda a un’altra pagina, viene trasmessa anche una parte di tale potere di voto. Quindi, anche se una pagina ha un solo link, se quel link proviene da una pagina che ha un sacco di voti, può ancora classificarsi bene e le pagine a cui si collega ne trarranno beneficio. Il valore passato da una pagina all’altra tramite link è noto come Link Juice.
Trust (Fiducia)
Questo è un algoritmo anti-spam, focalizzato sul rendere più difficile per manipolare artificialmente i risultati della ricerca. Google ha un rapporto di amore-odio con SEO e il meccanismo di fiducia è parte di esso. Da un lato, un sacco di tecniche SEO sono basate sulla creazione di contenuti di qualità e una buona esperienza del utente. D’altra parte, si tratta anche di cercare di manipolare artificialmente ciò che Google ha determinato come l’ordine naturale dei risultati.
Per esempio, se hai molti link da “domeni cattivi” questi link non solo saranno inutili, ma faranno anche pensare a Google due volte di classificare il tuo sito.
Usability (Usabilità)
Google vuole che le pagine dei suoi risultati di ricerca siano attraenti per gli esseri umani e per i robot del motore di ricerca.
C’è una serie di metriche che è dedicato solo a questi fattori. Avere contenuti di qualità, ma poi, per esempio, coprirlo negli annunci tipo banner, non farà per una grande esperienza utente.
La velocità delle pagine è un altro fattore importante; le pagine che si caricano troppo lento sono fastidiose per gli utenti che fanno la ricerca, e sceglierano un’altra pagina. Google vuole che le persone continuino a utilizzare i loro servizi e quindi è nel loro interesse che i risultati che mostrano si caricano rapidamente.
Apprendi i trucchi per scalare le prime posizioni del motore di ricerca.
Scarica la Mini Guida Gratuita
"*" indica i campi obbligatori
Aggiornamento Google. L’evoluzione dell’algoritmo
In quella che possiamo chiamare la Google storia il colosso di Mountain View ha rilasciato degli aggiornamenti dell’algoritmo che sono diventati delle milestone e che concorrono tutti insieme alla struttura dell’algoritmo attuale.
Panda (2011) = ha come obiettivo il miglioramento dell’esperienza dell’utente, agendo sulla qualità dei risultati offerti dal motore di ricerca. Panda valuta la qualità del tuo sito web analizzando una serie di indicatori quali navigabilità, CTR, contenuti duplicati, frequenza di rimbalzo, pagine “eccessivamente ottimizzate” ecc.
Penguin (2012) = ha lo scopo di individuare e penalizzare i siti che praticano il “keyword stuffing” e che utilizzano i link a pagamento e gli scambi di link per generare backlink fasulli e di scarsa qualità.
Hummingbird (2013 ) = è il cuore dell’algoritmo di Google, influenzando oltre il 90% dei risultati di posizionamento. Hummingbird agisce sul significato delle keyword e delle keyphrase, “riscrivendo” la query. Per esempio, se digito “calzature” Google è in grado di gestire la ricerca come se avessi scritto “scarpe”. E’ evidente che ciò si ripercuote in una grande attenzione sulla semantica seo, il più importante fattore di ranking che il seo specialist deve ottimizzare per ottenere un buon posizionamento delle pagine web.
Pigeon (2014) = agisce sulla ricerca locale. Grazie a Pigeon è possibile ottenere risultati in SERP geolocalizzati senza specificare la località nella query (basta digitare “hotel” e non più “hotel Milano”), integrando i risultati restituiti dalla ricerca classica con quelli di Google Maps. La conseguenza in termini di significato seo, è una rilevanza maggiore attribuita alla seo local.
Mobilegeddon (21 aprile 2015) = a fronte dell’enorme diffusione della navigazione tramite smartphone ha come obiettivo la penalizzazione dei siti non mobile friendly, premiando invece i siti responsive.
Google BERT = Alla fine di ottobre 2019, Google ha lanciato il aggiornamento che si chiama BERT, che sta per Bidirectional Encoder Representations from Transformers. BERT, che Google ha annunciato nel 2018, ha creato una tecnica basata sulla rete neurale per l’elaborazione del linguaggio naturale. Essenzialmente, le reti neurali mirano a insegnare ai computer a pensare come un cervello umano.
Prima dell’aggiornamento BERT, l’algoritmo ha elaborato le parole singolarmente. Come risultato di BERT, l’algoritmo ora contiene la possibilità di elaborare il contesto e l’intento di una query di ricerca.
Se ti interessa questa tematica non puoi perderti il Corso SEO base, progettato per consentire ai principianti di capire cos’è la SEO e come funzionano Google e il suo motore di ricerca.
Sei interessato a questo tema il corso SEO avanzato approfondisce aspetti fondamentali come il concetto di SEO Semantica, le fasi del lavoro di un SEO Specialist e l’uso dei tools e software necessari per il lavoro.
Rankbrain. Intelligenza artificiale Google
Rankbrain è la nuova frontiera dell’algoritmo Google, che si fonda sul machine learning e sull’intelligenza artificiale per fornire risultati in SERP sempre più in grado di rispondere al reale intento di ricerca dell’utente. Per A.I. (artificial inteligence) e machine learning si intendono sistemi computerizzati capaci di apprendere e di individuare connessioni tra le informazioni.
Rankbrain fa parte di Hummingbird, l’algoritmo principale, e non gestisce tutte le ricerche effettuate sul motore. Rankbrain agisce sull’interpretazione delle query di ricerca, restituendo come risultati anche pagine web che non contengono esattamente la parola chiave.
L’algoritmo di Google non solo è in grado di associare i sinonimi (“calzature-scarpe”) ma anche di cogliere le differenze concettuali, distinguendo tra le pagine che parlano di “Apple” come brand e quelle che si riferiscono al frutto.
Algoritmo Google. In conclusione
Quando Google rilascia una nuova versione dell’algoritmo le SERP cambiano. Per verificare gli spostamenti ci viene in soccorso il tool Algoroo. Se il tuo sito è stato penalizzato dall’aggiornamento dell’algortimo Google, è il momento di fare quella che in linguaggio seo viene chiamata “Recovery”, cioè intervenire per ottimizzare il pagerank sito web e recuperare posizioni.
Tieni sempre conto che qualunque azione di ottimizzazione seo, sia che riguardi la semantica seo sia il link building, necessita di almeno 2 settimane perché si vedano i frutti in termini di posizionamento.
Sviluppare una strategia seo è un’attività di medio-lungo periodo, ci vogliono almeno 6 mesi-1 anno per vedere i risultati. Vuoi diventare seo specialist? Digital Coach ha il Corso Seo Specialist fatto apposta per te, frequentabile in aula a Milano, online o on demand.
Per saperne di più su date di partenza dei corsi, modalità di frequenza
e altro ancora, contattaci! Siamo a tua disposizione