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Be my diary, quando il podcast emoziona

Che cos’è il podcast? Il podcast è una tecnologia che permette l’ascolto di file audio su internet attraverso la distribuzione di aggiornamenti chiamati “feed RSS”, a cui un utente si può iscrivere. E’ una moda lanciata in America, arrivata anche in Italia, dove resta ancora una cultura agli albori.

Creare i contenuti per un podcast è un vero e proprio lavoro. Saper comunicare non solo con la voce, ma parlare anche con le emozioni è il lavoro di Rossella Pivanti, autrice del podcast “Be my Diary” In questo podcast lei stessa racconta la sua vita come in un diario, raggiungendo in pochissimo tempo un pubblico di oltre 30.000 ascoltatori.

Oggi le abbiamo chiesto di più sul suo lavoro e sul suo progetto.

Let’s start!

 anna barletta be my diaryCome Nasce l’idea di “Be My Diary”?

L’idea di “Be My Diary” nasce un anno e mezzo fa ad oggi, con il desiderio di sperimentare un nuovo media che è quello del podcast. Diciamo che è un canale nuovo, per modo di dire, anche se “la parola” è quello che ci segue già ancora prima di nascere, fin da quando siamo nel ventre della mamma. Semplicemente mi sono detta che questo media è molto simile a me, per cui proviamo a sperimentare. Io non sono una esperta di marketing o di informatica, ma di cosa è esperto ognuno? Della propria realtà e quindi ho iniziato a raccontare quella che era la mia storia. Il fatto di raccontare una storia universale, unica. Un sabato sera mentre stavo lavando i pennelli del trucco, mi sentivo una sfigata già da 35 anni, mi sono detta ma perché non portare questa sfiga fuori, facciamo vedere che non siamo soli. Ed è così che è nato “Be My Diary“.

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Un mix di idee

anna barletta be my diarySei riuscita a far incontrare storytelling e podcast?

Assolutamente si. Più approfondisco i miei studi sul podcast e più mi rendo conto che il podcast non è un qualcosa che possa prescindere dalla narrazione. Storytelling e podcast devono andare di pari passo. Che si parli di brand, telecomandi o storie umane, lo storytelling adeguato all’audio ci deve essere. Nel mio caso racconto della vita di una persona e penso di essermela giocata in modo semplice.

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Nuove idee digitali

anna barletta be my diaryPodcast 2.0, emozionare senza immagini si può?

Sì, si può! E’ il titolo di uno speak che ho fatto recentemente ad una fiera, dove ho parlato agli industriali. Parlare agli industriali di vulnerabilità è stato abbastanza difficile. Ho dovuto cominciare nel far vedere i numeri, gli schemi ed ho domandato loro se volevano vedere questi numeri trasformarsi in conversioni. Ci si può domandare però con tutti questi numeri dove sta la fregatura? La fregatura è grande perché se non ci metti le emozioni, le conversazioni che fa un podcast, che è uno strumento molto potente a livello di conversione, non funziona. L’emozione, ovvero lo storytelling, la narrazione, l’emotività e l’uso di suoni sono fondamentali in questa attività. Non possiamo pensare di accendere il microfono, parlare, facendo finta di essere in una bolla. Quindi non dobbiamo avere paura di far sentire quello che siamo e quello in cui siamo immersi.

Il futuro secondo Rossella

anna barletta be my diaryIl podcast sostituirà i film?

Ci penso spesso, soprattutto quando dico a mia mamma che faccio podcast, lei cerca su Google che lavoro sia, ma non lo capirà mai. Questo perché il podcast non lo devi spiegare, lo devi far ascoltare. Io non posso spiegare cos’è una favola, te la devo raccontare. Ecco il podcast ha il vantaggio di non avere il video. Mia mamma mi dice sempre perché non fai un video, così la gente ti vede, ma a me piace farmi ascoltare. Il podcast, non avendo nessun senso, perché non ha il tatto, non ha il gusto, non ha l’olfatto, ha solamente l’udito. Questo ti obbliga ad immaginare, perché dove c’è un deficit sensoriale in questo caso il visual, il tuo cervello è obbligato a metterci il resto. Quindi il podcast, da un lato può soppiantare il film, dove la persona voglia di immaginare quello che non vede. Visto in questo modo, il podcast è uno strumento molto potente.

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18 Commenti

  1. Manuel Lazzarotto

    “Il podcast ti obbliga ad immaginare” . Trovo che questa frase faccia capire la potenzialità di questo strumento , è il punto chiave . Per catturare l’attenzione dell’utente dobbiamo farlo emozionare , farlo viaggiare con la mente . Il podcast per questo motivo sembra proprio uno strumento molto efficace per farlo . A volte mi capita di ascoltarmeli in macchina per alleggerire lo stress da viaggio ascoltando qualcosa di utile o che mi faccia sentire bene !

  2. Ester Memeo

    Ciao,
    ho ascoltato con piacere Rossella che conosco personalmente ed è stata colei grazie alla quale oggi ho un mio Podcast narrativo. Mi sono letteralmente innamorata di questo tipo di content ed è quello con cui credo che la narrazione oggi possa spiccare.
    Complimenti ad Anna per l’intervista!

  3. Maristella

    Sono assolutamente d’accordo sul fatto che il podcast debba essere accompagnato da un efficace Storytelling per aiutare l’ascoltatore ad immergersi con l’immaginazione nella storia che si sta raccontando, regalandogli emozioni. Articolo molto interessante!

  4. ANTONIO

    Bellissima la visione che fornisce Rossella del podcast. Mi è venuta voglia di sentirla…

  5. Lucia Vescovini

    Interessante il podcast nella comunicazione e nel marketing…usufruibile, semplice, diretto e personale, quasi intimo…

  6. Viviana Lanci

    La nuova frontiera! Gli adoro!

  7. Raffaella Bertoni

    I podcast sono un ottimo strumento da utilizzare in una strategia digitale e in questa intervista spiega un esempio molto interessante

  8. Silvia Colombo

    Credo molto nell’utilizzo del podcast come strumento per emozionare online e questo ne è un bellissimo esempio.

  9. Lucrezia D'arpino

    Sono rimasta affascinata da questa bellissima intervista

  10. silvia bodini

    Non conoscevo Rossella, grazie Anna per avermela fatta scoprire!

  11. Ila

    Il podcast può essere considerato davvero uno strumento potente se pensiamo alla possibilità offerta di raccontare storie ad alto contenuto emozionale e narrarle attraverso l’utilizzo della voce.
    L’esempio per eccellenza è l’utilizzo fatto da Rossella Pivanti, la quale è riuscita ad utilizzare questo strumento raccontando la propria vita.

  12. Lorenzo Auteri

    Certamente il podcast è un format che si adatta bene per svariati contenuti e a cui le persone si prestano volentieri all’utilizzo: sicuramente vale la pena perlomeno prendere in considerazione l’idea di introdurlo nella propria strategia.

  13. Gloria Battaglia

    In realtà a questo tipo di narrazione siamo abituati fin da neonati: pensiamo a quando ci raccontavano le favole per farci dormire! Questo strumento si presta decisamente bene per alcuni business, ma se abbinato ad un buon storytelling potrebbe essere una via di marketing innovativa anche per altri settori più visual ed con un costo di realizzazione molto ridotto.

  14. Suppa carlo

    È proprio bello condividere la propria vita in un unica registrazione, Gran bella idea!

  15. Angela Salvaterra

    Non conoscevo questo podcast ma dopo questo articolo sono curiosa di andare ad ascoltare la voce di Rossella e il suo storytelling applicato alla voce!

  16. annater

    Le grandi idee a cui “dare ascolto”!

  17. Vincenzo Crocetto

    Anche questa interessante
    Testimonianza rende l’idea di
    Quanto un’idea può adattarsi alla
    Propria vita, esperienze, e può
    Convertirsi, perfezionandola col
    Tempo e passione, in un vero lavoro
    E per di più gratificante in quanto
    Non fai altro, nel lavoro, che vivere
    La tua vita in modo avvincente…
    Brava, complimenti
    ( io ne ho di assi nella manica… )

  18. Fabiana Albano

    L’utilizzo dei podcast è in grande crescita negli ultimi anni. Chissà in quanti altri settori verranno utilizzati!

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