Molto spesso capita di sentire parlare di Brand Awareness. Ti sei mai chiesto che cos’è veramente?
La Brand Awareness è un importante prerequisito per la decisione di acquisto da parte dei consumatori: rappresenta uno degli aspetti fondamentali del business perché permette ad un’azienda di essere subito riconoscibile e presa in considerazione dal fruitore finale.
Se stai cercando una strategia per sviluppare la miglior brand awareness del tuo marketing, se vuoi sapere come fare brand awareness su facebook o capire il legame tra brand awareness e brand identity, con questa mini-guida cercherò di spiegarti:
- che cos’è e perché è fondamentale applicarla al tuo business
- i vari tipi di brand awareness
- come costruirla e misurarla.
Che cos’è la brand awareness e perché è importante
La Brand Awareness può essere paragonata alla forza che ha una calamita nell’attirare un oggetto del desiderio: cattura l’attenzione del cliente verso un determinata marca.
La consapevolezza del marchio è particolarmente significativa quando si sviluppa il proprio business e si lanciano nuovi prodotti o servizi perché permette ad una società di differenziarsi dalle attività dei propri competitor.
Le persone se conoscono bene un’impresa e tutto quello che ruota attorno al suo marketing, fanno meno fatica ad inserire il prodotto nel carrello e le caratteristiche di un prodotto o di un servizio riescono addirittura ad influenzare la percezione stessa che il consumatore ha di uno specifico marchio.
Sulla base di quanto scritto fino ad ora ti esorto a pensare alla tua quotidianità e a quale marca o quale prodotto ti vengono in mente per primi quando devi acquistare un qualcosa o usufruire di un servizio.
Questo criterio ti permetterà di renderti conto come un acquirente decida di affidarsi ad un’impresa piuttosto che ad un’altra.
L’obiettivo che ogni brand dovrebbe avere, per una Brand Awareness vincente, è quello di pensare ad una strategia di marketing efficace usando i giusti canali online, offline e i social media.
Brand Awareness e Brand Identity
La costruzione di un’ottima brand awareness inizia con la creazione di un’ottima brand identity.
Particolare attenzione e responsabilità dovrà esser posta:
- all’ideazione del nome aziendale
- all’individuazione del target di riferimento del proprio business
- al linguaggio più consono per la propria comunicazione
- ai valori che vuoi trasmettere attraverso il brand.
Una volta definiti tutti questi punti che compongono la brand identity aziendale potrai scegliere i mezzi di promozione più idonei sia online che offline da utilizzare per una corretta brand awareness.
Ricordi il concetto di calamita espresso precedentemente? Permettimi di usarlo nuovamente in questo paragrafo per spiegarti l’importanza dei social network.
I social media ormai sono diventati parte integrante e attiva di una strategia vincente nelle aziende.
Uno dei suggerimenti che non devi dimenticare assolutamente è che oggi alla base della creazione di un brand non bisogna sottovalutare le diverse piattaforme digitali: Facebook, Instagram, Twitter, LinkendIn, YouTube per arrivare con più facilità al proprio pubblico.
Negli ultimi anni alcuni dati statistici ci hanno riferito che gli utenti hanno trascorso circa due ore e mezzo al giorno online sui siti di social media. È significativo sottolineare che i milioni di iscritti non considerano più i social network come luoghi di svago e non considerano più le loro home page luoghi dove poter scrivere qualsiasi informazione della quotidianità e del proprio lavoro. I social sono visti come dei veri e propri contenitori dove poter lasciare recensioni, feedback e leggere informazioni utili su un qualcosa che si sta cercando.
Cavalcando questa onda il brand ha la possibilità di far conoscere il suo core business ad un target di persone più vasto raccogliendo in modo diretto e costante feedback sulla propria Brand Awareness da parte degli utenti.
3 step per raggiungere un ottimale Brand Awareness
Raggiungere un alto livello di brand awarness non è semplice e immediato ma è il frutto di un lavoro studiato con cura e costanza.
Negli scorsi anni, l’economista americano David Aaker, ha illustrato la sua teoria e gli step fondamentali per arrivare al “Top on Mind”, ovvero l’ultimo gradino della sua piramide.
Secondo lo studioso americano, infatti, prima che al consumatore venga subito in mente un determinato brand, ci sono tre fasi intermedie che il cliente può vivere:
- Unaware of a brand: step nel quale non si conosce per nulla la marca del prodotto. Per il consumatore il tuo brand non esiste.
- Brand recognition: fase nella quale il consumatore ha una conoscenza superficiale del prodotto; il brand, in questa fase, inizia a diventare parzialmente conosciuto.
- Brand recall: la parola stessa recall ti deve far pensare ad un richiamo del brand nel momento in cui le persone pensano ad un servizio di cui hanno bisogno in una categoria di cui tu fai parte.
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La Brand Awareness off-line
Una strategia efficace per fare Brand Awareness offline è sicuramente quella di pubblicizzare il proprio brand nelle pagine di un quotidiano o di una rivista.
Sicuramente avrai sentito parlare della crisi di cui è protagonista il mondo dell’editoria e dei tanti cambiamenti che stanno avvenendo con il digitale ma ci sono comunque ancora molti consumatori che continuano a rimanere affezionati e attratti dal cartaceo.
Oltre alla classica pubblicità sui giornali, gli altri strumenti che spesso vengono presi in considerazione sono: ufficio stampa, radio e fiere.
Moltissime aziende ogni anno decidono di partecipare alle grandi manifestazioni per presentare i loro prodotti e allargare la rete di contatti.
Ti sei mai ritrovato in una fiera di settore? Sicuramente sarai tornato a casa con innumerevoli sacche piene di gadget e depliant.
Le aziende, tra i tanti metodi di diffusione, puntano sugli omaggi che vengono consegnati ai visitatori: ecco, un altro metodo per fare Brand Awareness offline.
I gadget consistono nel riportare su t-shirt, cappellini, penne e calendari il nome dell’ente; sono tante le novità che ogni anno i responsabili della promozione e dello sviluppo portano all’interno delle fiere: nelle pennette usb, per esempio, vengono caricate video e foto di alta risoluzione che si pongono l’obiettivo di presentare i nuovi prodotti.
Le fiere o le manifestazioni raccolgono sempre tantissimi visitatori e soprattutto consensi: le persone si trovano a vivere un’esperienza face-to-face con l’impresa ed in molti casi si preferisce il rapporto umano rispetto a una sponsorizzazione su Facebook o un tweet su Twitter.
4 modi per fare Brand Awareness online
Vediamo ora come fare una corretta Brand Awareness online sfruttando il digital marketing che risultano lo strumento più gettonato nel cercare contenuti ed informazioni; è un lungo percorso che dovrai affrontare insieme al tuo team affinché il brand sia visibile online il più possibile attraverso i vari canali.
Te ne propongo qualcuno.
L’utilizzo dei Social Network
Prima di addentrarci nell’argomento e provare a capire ancora meglio l’importanza dei social, ti invito a riflettere e a pensare se, effettivamente, risultano utili per il tuo target.
Cerca di capire se vale la pena utilizzarli tutti o semplicemente pensare di aprire una pagina aziendale su un determinato social molto seguito dal tuo utente.
I social media sono uno strumento efficace che, se usati correttamente, hanno la capacità di aumentare notevolmente la visibilità del tuo brand: possono venire usati per studiare l’impatto visivo del brand e la relativa richiesta sul mercato.
Saper fare branding significa confrontare il modo in cui vengono utilizzati i social media rispetto ai media tradizionali.
Le piattaforme social sono diventate un imponente canale di marketing per il business: il concetto di immagine che la ditta è in grado di costruire nel tempo è essenziale.
Creare una presenza online che faccia apparire il tuo marchio tra le prime ricerche è un elemento indispensabile: si riesce ad attrarre l’attenzione dell’utente attraverso l’aspetto visivo.
Ti consiglio di utilizzare immagini stimolanti e scrivere delle informazioni che possano far capire all’utente non solo cosa facciamo ma cosa si potrebbero aspettare dal nostro profilo in futuro. Tutti questi step ti consentiranno di emozionare, di coinvolgere e instaurare un rapporto con il tuo pubblico.
L’aspetto sorprendente dei social è che ti permettono di ascoltare il tuo target, così sarai sempre aggiornato su ciò che gli interessa maggiormente e questo ti aiuterà ad offrire più opportunità per far conoscere il tuo business online.
Ultimo aspetto che mi sento di suggerirti è la fidelizzazione del consumatore basato su un vero e proprio legame di fiducia venutosi a creare nel tempo.
Il calendario editoriale
Il calendario editoriale è molto utile alla brand awareness e si basa sul dover organizzare i contenuti settimanalmente.
Le aziende, che si affiancano ai social media manager, stilano e compilano un calendario completamente organizzato per attuare e seguire la strategia pensata dal team.
Ti ricordi quando abbiamo parlato di fidelizzazione del pubblico? Navigando in rete sui diversi social, sicuramente, avrai prestato attenzione alle pagine che segui particolarmente e avrai notato la varietà e l’alternanza dei contenuti (foto, audio e video) pubblicati giornalmente e settimanalmente.
Costruire e pianificare un ottimo calendario editoriale ti permetterà di monitorare e seguire i tuoi contenuti con maggior facilità e darai la possibilità agli utenti di seguirti con facilità e regolarità.
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L’uso corretto della SEO
La SEO è uno degli elementi principali per aumentare la Brand Awareness: nella partita ricopre sicuramente un ruolo primario perché deve garantire ai motori di ricerca la migliore varietà di segnali per ottimizzare e indicizzare i contenuti del tuo sito.
Per farlo, tu esperto in SEO devi saper fornire i giusti video, i corretti contenuti e studiare il modo per mantenere la home page del tuo sito più accattivante possibile. Solo in questo modo avrai la strada spianata per ottenere maggiore visibilità sui motori di ricerca.
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La costruzione di un’applicazione
Un’altra possibilità che il web ci offre è la pianificazione di un’APP. Con l’invasione dei dispositivi mobili sono state progettate, pianificate e realizzate migliaia di applicazioni.
A proposito di ciò, voglio raccontarti un piccolo aneddoto: qualche mese fa, sono stato chiamato da una web Agency per aiutarli a creare e sviluppare la Web Radio di una famosa catena alimentare di nicchia sparsa sul territorio Italiano.
Inizialmente mi sono stati dati pochi elementi. Quello che al mio cliente interessava più di tutto era quello di ottenere un progetto originale, fresco e il più possibile interattivo: un’applicazione, insomma, facile da scaricare, molto semplice da capire, pratica da usare e che avesse all’interno il multilingue, considerando che da un primo studio effettuato la maggior parte dei clienti sono turisti che vengono in Italia anche per comprare le specialità nostre.
Ho voluto renderti partecipe di quest’esperienza perché le domande sulle quali, in un secondo momento, mi sono soffermato sono state diverse. Mi sono chiesto:
- Qual è il motivo per cui scarico un’applicazione piuttosto che un’altra?
- Cosa cerco in un’applicazione?
- Cosa voglio che quell’applicazione mi dia rispetto ad un’altra?
- La grafica che trovo su un’applicazione è un fattore importante?
Spesso, mi sono lasciato trascinare e coinvolgere dal giusto colore per il tipo di contenuti di cui si parla. In un secondo momento, pensando alle tante applicazioni di sharing che nelle grandi città si stanno diffondendo, ho pensato alle diverse scontistiche che, in alcuni casi, ci danno quella marcia in più per scaricarle. E nel caso specifico della musica, come me la potevo cavare colpendo il mio cliente?
Le figure professionali digitali per un brand sono differenti.
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Gli strumenti per misurare la Brand Awareness
Quando penso alla Brand Awareness, immagino di trovarmi in un teatro ad ascoltare l’accordatura di ogni singolo strumento di un’orchestra prima di raggiungere la sinfonia perfetta per affrontare il grande pubblico. Hai immaginato anche tu la scena? Bene, ogni singolo strumento rappresenta un determinato e specifico elemento che ti servirà ad affrontare e gestire al meglio gli step della Brand Awareness. Curioso di conoscere gli strumenti che ti aiuteranno a raggiungere il tuo obiettivo?
Ti riporto di seguito i principali tool per misurarla.
Google Analytics
Google Analitycs è il nostro pianoforte: rappresenta lo strumento principale che ti sosterrà nel mantenimento del tuo progetto. Oltre ad essere un servizio completamente gratuito ed offerto dal motore di ricerca ai propri utenti, ha la peculiarità di monitorare e seguire il tuo sito Web.
Uno strumento primario che all’inizio potrebbe risultare ostica da comprendere, ma con le sue tabelle e i grafici ti spiegherà l’andamento del tuo traffico.
Google Trends
Google Trends possiamo immaginarla come una chitarra, con le sue diverse caratteristiche riesce a far cambiare il suono per il tuo ascoltatore. Con Google Trends, hai la possibilità di capire cosa cerca il mondo online.
Puoi intercettare le notizie che sono più ricercate in un determinato periodo. La keyword è sempre quella, ma ciò che cambia è il numero di volte in cui viene cercata nei diversi Paesi.
È un tool gratuito che ti permette di capire e conoscere quante volte un termine viene usato e di conoscere anche l’area geografica.
Google Ads
Google Ads, lo possiamo immaginare come un sassofono in quanto con l’avvento del digitale, questa piattaforma pubblicitaria, è particolarmente diffusa e utilizzata.
Contiene al suo interno gli strumenti di posizionamento, SEO/SEM e viene continuamente e costantemente adottata dalle aziende per pubblicizzare il proprio sito web.
Questo strumento, infatti, ti permette di posizionare il tuo link tra le prime ricerche ma in maniera non organica.
Brand Awareness: esempi di successo
Prima di passare a parlare di alcuni casi di successo di brand awareness che si sono registrati nel corso degli anni, provo a suggerirti alcuni step che si sono rilevati importanti per i brand:
- Conoscenza del pubblico: comprendere il proprio mercato di riferimento è un requisito basilare grazie al quale puoi riuscire a direzionarti verso una campagna di marketing adatta alle tue esigenze e a colpire con maggiore efficacia il tuo target di riferimento.
- Conoscenza della propria unicità: è altresì fondamentale stabilire un’identità. Quando parlo di identità non mi riferisco soltanto alla creazione visiva del tuo brand, ma ad una serie di aspetti che ruotano intorno al tuo lavoro: servizio che si intende erogare, prodotto che si vuol fare acquistare e l‘interesse nell’ instaurare rapporti con il cliente. Creare un’identità all’interno di una nicchia significa differenziarsi per qualche aspetto dai propri competitor.
- Conoscenza della propria passione: il segreto che deve trovarsi alla base di un buon lavoro è sicuramente la giusta passione; trasmetterla e riuscire ad appassionare è il giusto mezzo che serve per far avvicinare sempre di più un numero elevato di utenti al tuo brand.
- Conoscenza dei propri canali: per promuovere al meglio il brand, i canali social rappresentano una fonte di attrazione per le persone. Sicuramente, possedere un alto budget ti consente e facilita nella sponsorizzazione della tua campagna. Investire su determinate riviste del settore o spot pubblicitari, ti permettono di apparire sul territorio nazionale con più facilità.
Uber VS Lyft
Il primo caso che mi ha colpito è la differenza tra Uber e Lyft. Entrambi sono nati nel 2012, entrambi offrono un servizio di car-sharing, entrambi i servizi sono nati in America e, in entrambi i casi, gli autisti dei due diversi servizi, dopo trecento secondi dal loro arrivo, se non hanno ancora ricevuto il cliente, hanno la possibilità di annullare la corsa.
Nel momento della registrazione ti verranno chiesti gli estremi della tua carta di credito o paypal.
In entrambi i casi parliamo di due esempi positivi di Brand Awareness. E allora quali sono le differenze tra le due possibili soluzioni alle quali un utente può arrivare se non vuole prendere i mezzi pubblici o chiamare un taxi?
- La prima differenza è, appunto, legata al pagamento: con Uber alla fine del passaggio che ti viene dato puoi pagare in contanti e scegliere eventualmente se lasciare la mancia all’autista. Con Lyft, il pagamento avviene esclusivamente tramite la carta di credito salvata in precedenza nelle impostazioni. Persino la mancia, se dovessi decidere di lasciarla, lo puoi fare tramite carta.
- Uber è collegata a Google mentre Lyft è collegata a Facebook.
- Il tipo di passeggero che usufruisce di uno e dell’altro mezzo. Su Uber difficilmente troverai ragazzi: ci saranno uomini in carriera, che siedono sui sedili posteriori e che in molti casi non hanno neanche interesse nel far partire una conversazione durante il loro spostamento. L’obiettivo di Lyft, invece, è quello di creare una comunicazione vera tra i cittadini. Con l’aiuto di Facebook, si cerca di andare il più incontro possibile ai cittadini cercando di farli incontrare in base alle proprie cerchie di amicizia.
Il caso Fiat in America
Immagino tu conosca la Fiat: ad ognuno di noi è capitato, almeno una volta, di salire su una Fiat. Da tutti riconosciuta come la casa automobilistica italiana per eccellenza nel corso degli anni ha dovuto rivedere la sua Brand Awareness per posizionarsi nel mercato americano.
Seppur inizialmente impresa difficile da raggiungere, dati i vari competitor che siamo abituati vedere sfrecciare sulle strade americane, l’azienda Made in Italy ha capito che l’idea vincente la si sarebbe potuta avere sbarcando sui canali digitali e creando le giuste campagne Ads.
Tra le diverse keyword che l’azienda aveva deciso di adoperare per farsi trovare dagli utenti, mi ha colpito “Small car”. I neopatentati che all’inizio per questione di motore e cilindrata, non potevano guidare le auto familiari, cercarono le citycar. In pochissimo tempo le loro ricerche hanno aumentato il traffico sui canali social del gruppo Fiat.
La visibilità del marchio, diventata molto alta in poco tempo, ha cambiato la percezione che l’utente finale aveva avuto fino a quel momento.
La Fascino PGT S.r.l.
Ho scelto una produzione televisiva affermata per raccontarti un altro esempio di Brand Awareness.
Forse così non subito potresti aver capito di cosa stia parlando ma se dovessi introdurti il nome di Maria De Filippi, la tua percezione potrebbe cambiare rapidamente.
La presentatrice lombarda, negli ultimi anni ultimi ha condotto alcuni dei programmi più importanti del palinsesto televisivo: Amici, C’è Posta Per Te, Uomini e Donne che le hanno dato la possibilità di arrivare al grande pubblico raggiungendo una grande notorietà. Il suo si può definire un caso di successo perché ha avuto l’idea vincente di aprire la sua casa di produzione: la Fascino in collaborazione con Mediaset. In questo modo non solo è riuscita a dare una propria impronta ai programmi, ma crearli e produrli facendoli diventare i programmi più di punta della rete come Italia’s Got Talent, The Winner Is e Selfie.
Consulenza Strategica Gratuita
La Brand Awareness è fondamentale perché il consumatore in qualsiasi step della comunicazione e del marketing svolgerà sempre un ruolo fondamentale per il potenziamento del brand. Al fine di creare, mantenere ed espandere la propria rete le aziende devono comprendere l’importanza di crescere fidelizzando i propri clienti. Conoscere un determinato marchio è un elemento di primaria importanza per decretare l’affermazione sul mercato di una determinata azienda.
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Laureato in Scienze Umanistiche indirizzo Spettacolo a Roma, mi sono trasferito a Milano per iscrivermi al Master in Comunicazione Musicale in Cattolica. Da diversi anni lavoro nel campo della musica occupandomi di Promozione Musicale e Management di artisti. Mi definisco una persona ambiziosa, desiderosa di conoscere e sapere, che ama il confronto.
Ho deciso di iniziare questa nuova avventura formativa da Digital Coach per arricchire le mie conoscenze professionali nell’ambito del Digitale.
Una vera e propria guida per approfondire tutti gli aspetti della Brand Awareness. Va gestita al meglio sia online che offline per poter essere riconosciuti e ricordati dai nostri clienti. Molto utile i suggerimenti forniti per rafforzare la Brand Awareness tramite i canali di digital marketing. Ottimo articolo!
Ci sono un milione di modi per fare brand awareness online. Questo articolo, a mio parere, descrive quelli più efficaci!
La brand awareness è un importante indicatore del successo aziendale e rappresenta uno dei principali obiettivi delle campagne di marketing.
Se l’utente non sa che esisti come farà ad acquistare i tuoi prodotti ? La Brand Awarness punta a far riconoscere e a far rimanere nella mente dell’utente il marchio aziendale . E’ una tecnica fondamentale per che ogni azienda deve sviluppare con attenzione . Io ricordo personalmente un esempio di Brand Awarness della “Birra Ichnusa” , di come fino a 2 anni fa non ne conoscessi l’esistenza e come poi ha saputo mostrarsi al pubblico in modo efficace e intelligente diventando ora un marchio ben riconosciuto. La Brand Awarness è il punto di partenza per portare al successo il proprio business!
La Brand Awarness rappresenta uno degli aspetti fondamentali di un’azienda, affinché sia subito riconoscibile, in modo da fidelizzare il cliente al proprio marchio.
Articolo molto completo su un aspetto fondamentale per ogni azienda.
Articolo interessantissimo e ben scritto. Il personal branding di un azienda è importante per far sì che si affermi e crei una sua Autority sul mondo on line!
Articolo completo, riguardo un tema decisivo per una strategia di digital marketing.
Articolo soddisfacente per un argomento importantissimo.
Nel corso degli ultimi anni l’importanza del Personal Branding è cresciuta sempre più fino a diventare una delle strategie più adottate dalle grandi aziende, ma non solo. Tutto questo implica impegno e determinazione da parte di chi voglia sviluppare questo effetto
Articolo complesso, completo e ben strutturato. Leggendolo tutto e con attenzione traspare che la brand awareness di un’azienda richiede un grande lavoro sia nella fase dell’ideazione che del mantenimento, tenendo comunque presente la necessità di rinnovarsi per adeguarsi ai cambiamenti.
articolo interessante e molto ben scritto. Complimenti. Ci sono capitata per caso ma non ho potuto fare a meno di leggerlo tutto.