Come diventare freelance? Vuoi sapere cosa fare? In questo articolo, ti darò dei consigli utili e risponderò a tutte le domande che ti sarai sicuramente posto prima di arrivare su questa pagina.
- Cosa vuol dire lavorare come freelance?
- Quali sono i lavori da freelance?
- Quanto guadagna un freelance?
- Come faccio a diventare un freelance?
Il primo step da fare è capire perché diventare freelance. Ci sono diverse motivazioni che spingono le persone a intraprendere un percorso professionale di questo tipo. Probabilmente, anche tu hai pensato:
- Facendo il libero professionista, potrò organizzare in tutta autonomia il lavoro che desidero, avere la libertà di vivere dove voglio e gestire il mio tempo come preferisco;
- L’attuale posizione lavorativa non mi soddisfa e voglio dare una sterzata alla mia carriera;
- La mia azienda ha chiuso, come faccio a trovare lavoro a 40 anni?;
- La mia ambizione è irrefrenabile e sento che qualcosa mi spinge ad andare oltre gli ostacoli;
- Voglio essere il capo di me stesso;
- Sono uno spirito libero e, dopo tutti questi anni in ufficio, sento il bisogno di viaggiare, visitare posti lontani, evadere dalla routine;
- Ho una predisposizione innata nelle relazioni e desidero giocarmi al meglio questa carta, lavorando da freelance per incrementare i miei introiti attuali;
- Penso che diventare freelance online sia la mia strada;
- Sono neolaureato e voglio specializzarmi nel Digital Marketing;
- Voglio lanciarmi in una delle nuove professioni digitali che sono molto richieste, lavorando online da remoto, o in qualsiasi parte del mondo. Un vero nomade digitale, per intenderci;
- Cerco un’idea alternativa al mio lavoro da impiegato, voglio fare il digital freelance.
Bene, vediamo insieme pro, contro e quali sono gli step per iniziare.
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Come diventare freelance
Prima di vedere come diventarlo, scopriamo cosa significa “freelance”.
Freelance: (termine inglese) un individuo che opera come libero professionista per diversi soggetti senza alcun rapporto di dipendenza.
La prima cosa che dovrai fare se decidi di diventare freelance e di dedicarti ad una libera professione, è scegliere in quale regime fiscale operare. Se sei all’inizio, ti suggerisco di darti un periodo di prova sfruttando la ritenuta d’acconto. Questo significa, che fino ai 5.000 euro, puoi fatturare ai clienti in assenza di partita IVA.
Quindi, vediamo i 4 passi principali per diventare un freelance:
- stabilisci perché vuoi diventare freelance e la nicchia dove lavorare;
- promuovi te stesso e creati una reputazione;
- trova nuovi clienti;
- organizza il tuo tempo.
Sei pronto ad accettare queste sfide, allora hai le carte in regola per intraprendere la carriera da libero professionista.
Definire la nicchia dove lavorare
Prendere la decisione di fare il grande salto potrebbe sembrare complesso, ma avere le idee chiare aiuta moltissimo. Analizza i pro e contro, capisci come adattare il cambiamento alle tue esigenze, e stabilisci degli obiettivi.
Sicuramente ti può aiutare analizzare il segmento di mercato dove vuoi andare ad operare. Intercetta il tuo target di riferimento, capta la fetta di persone interessata al servizio che offri e attira la loro attenzione offrendo dei prodotti o servizi migliori dei tuoi competitor.
Distinguiti dai tuoi concorrenti e ottieni lavoro più facilmente.
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Curare il personal branding
Se hai deciso di lavorare in autonomia, allora devi farti pubblicità, promuoverti, farti conoscere. Soprattutto se parti da zero e con nessun trascorso in azienda. Quindi, come diventare freelance senza esperienza?
Per farti conoscere, devi curare il personal branding e crearti una reputazione online.
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Cura l’immagine sul web. I profili social sono un buon biglietto da visita e il blog è una valida risorsa. Ricorda che la prima impressione è quella che conta. Se sei un grafico freelance puoi mostrare i potenziali clienti un portfolio delle tue creazioni, se sei un fotografo freelance le tue foto e così via.
Fai in modo che le persone abbiano una determinata idea di te, possibilmente in linea con i tuoi intenti e l’immagine che vuoi mostrare e valuta di frequentare un corso per creare il tuo personal branding.
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Trovare nuovi clienti
Una delle maggiori difficoltà per un freelance è quella di avere nuovi clienti. Se sei un ex dipendente già conosciuto nel tuo settore, la strada è sicuramente in discesa. Sfrutta le conoscenze all’interno di quello che era l’ambiente dove lavoravi: sicuramente un ex-collega può essere un potenziale cliente o avrà qualcuno da presentarti.
Altrimenti, potresti stringere relazioni con altri lavoratori autonomi o web agency, l’importante è comprendere come organizzare il lavoro e con chi collaborare.
Circondati di validi collaboratori e fatti apprezzare per ciò che fai: saranno loro stessi ad affidarti lavori che non sono in grado di svolgere. Per questo porta sempre con te un biglietto da visita: ogni scusa è buona per farsi conoscere ed ampliare le conoscenze.
Se proprio quel giorno hai dimenticato di portarlo con te, niente paura: esistono i Social Media. Utilizzare i Social per trovare nuovi contatti è un’ottima scelta. Ad esempio, LinkedIn è perfetto per questo tipo di relazioni. Espandi la rete di collegamenti, condivi argomenti di tuo interesse e che abbiano a che fare con la professione che svolgi, cerca delle persone che hanno un profilo complementare al tuo.
Insomma, fai capire ai tuoi clienti che ami ciò che fai e sai perfettamente cosa che stai facendo. Quando noteranno di avere davanti un professionista interessato a portar loro un beneficio, saranno più propensi ad affidarti l’incarico. Se vuoi imparare a vendere con successo le tue competenze, approfondisci come utilizzare LinkedIn Marketing.
Partecipa ad eventi, seminari, convegni e corsi di formazione, perché il potenziale cliente è dietro l’angolo. Sfrutta queste occasioni per ingaggiarlo e ricorda che dovrai essere convincente. Se hai guadagnato la sua fiducia, stai pur certo che ti raccomanderà a qualche suo amico o conoscente che, come lui, ha bisogno del tuo aiuto. Avvalersi del passaparola tra i clienti gioca a tuo vantaggio.
Hai un Blog personale? Si tratta di un ottimo strumento per farti trovare sui motori di ricerca. Parla di ciò che sai fare e dei tuoi interessi. Le tue competenze si evincono anche dal tuo sito web.
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Organizzare il proprio tempo
Iniziare come freelance mentre lavori da dipendente o essere disoccupato sono due situazioni che influiscono sull’organizzazione del proprio tempo. Nel primo caso dovrai sacrificare il tempo libero e dedicarlo al secondo lavoro. Sicuramente ci metterai un po’ più tempo e fatica, ma i tuoi sforzi ti ripagheranno.
Se invece sei nella posizione di impegnarti completamente alla nuova professione, raggiungerai l’indipendenza economica in tempi minori.
Lavorare da liberi professionisti a volte vuol dire non staccare mai. Molti lavoratori indipendenti hanno difficoltà a trovare il limite tra la vita privata e quella lavorativa. Detto così sembrerebbe un fatto negativo, in realtà guarda positivo! Sai perché? Perché la maggior parte dei freelance fanno delle loro passioni la propria attività.
Il saggio Confucio disse:
“Scegli il lavoro che ami, e non lavorerai mai neanche per un giorno in tutta la tua vita”.
Col senno di poi, aveva pienamente ragione. Ma per far questo bisogna impegnarsi, lavorare sodo e in totale autonomia, senza dipendere da qualcun altro. In sintesi, diventare freelance.
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Perché diventare un freelance
Fino a qualche anno fa, fare il freelance voleva dire più che altro essere un fotografo o un giornalista. Tutte posizioni lavorative che non implicavano una subordinazione ad un capo, e che permettevano di offrire il proprio servizio a chiunque lo richiedesse.
Navigando in rete, trovavi domande del tipo come diventare:
- copywriter freelance
- grafico freelance
- content writer freelance
- traduttore freelance
Freelancing life, cioè “vivere da freelance” è uno stile di vita che rappresenta il futuro. Ormai, il numero dei liberi professionisti sta crescendo rapidamente. Il posto fisso non è più un traguardo, ma un semplice momento transitorio che permette di gettare le basi per un futuro da professionista indipendente. Sono sempre di più le aziende – mi riferisco in particolare alle PMI – che decidono di affidarsi ai consulenti e collaboratori esterni, beneficiando sia del servizio richiesto, sia riducendo i costi interni di ufficio (ad esempio, la formazione di figure junior, le assunzioni e tutti gli iter burocratici del caso).
Inoltre, risulta decisamente in crescita l’utilizzo degli spazi di coworking, sempre più affollati da lavoratori autonomi che traggono vantaggio dagli uffici condivisi per fare networking e stringere collaborazioni profittevoli con i colleghi, o i vicini di scrivania. Riuscire a trasformare la propria passione nel proprio lavoro è ciò che desideriamo tutti.
Gran parte delle persone vogliono capire come si diventa un freelance di successo, perché allettate dall’idea di poter gestire il proprio tempo libero come meglio credono. Oppure perché vogliono lavorare online, da casa o viaggiando, scegliendo con chi collaborare ed organizzandosi in base ai propri impegni. In sostanza, vogliono essere liberi.
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E tu perché vuoi diventare freelance?
Ci sono moltissime donne freelance. Se sei una donna potresti trovarti in situazioni tipo:
- sei diventata mamma e non riesci a trovare un impiego che si adatta alle tue esigenze;
- sei in una fase della vita in cui dopo aver dedicato tempo alla famiglia, vuoi cambiare tutto e reinventarti.
Bene, sappi che il mondo freelance femminile potrebbe fare al caso tuo. La vita da donna freelance ti permette di organizzare il tempo come preferisci, dare spazio alla tua carriera professionale senza dover rinunciare al tempo che vorresti dedicare alla famiglia, ai tuoi interessi o a percorsi formativi. Più avanti troverai tante idee per iniziare.
Meglio essere freelance o fare il dipendente?
Dipende dal tuo obiettivo. Aprire un’attività da freelance è una scelta di vita. Non tutti siamo portati per essere liberi professionisti e svolgere in totale autonomia il nostro lavoro.
Sicuramente, essere impiegati dipendenti ha le sue sicurezze, soprattutto da un punto di vista economico. Molte persone soffrono ad essere alle dipendenze di un committente, alcune professioni sono inadatte al lavoro aziendale. In molti, in particolar modo i giovani, sentono la necessità di spezzare la monotonia e sognano un orario lavorativo più flessibile che non li costringa a rimanere chiusi tra le mura dell’ufficio per otto, dieci, dodici ore di fila. L’unica speranza di tornare a casa prima di cena e godersi per qualche ora le proprie passioni.
La vita del freelance è sicuramente diversa. Potrai decidere tu quando lavorare, scegliendo le giornate e le ore più produttive. Sicuramente ti capiterà di fare qualche extra quando hai delle scadenze da rispettare. Il cliente deve ricevere il servizio anche nel caso in cui tu non abbia avuto un solo giorno di riposo.
Devi saper gestire il tempo, saper organizzare e pianificare le tue attività lavorative. Concederti del riposo, è importante anche questo, perché aiuta sicuramente a produrre di più.
Diventare freelance significa avere quella flessibilità oraria che il dipendente d’ufficio può solo sognare, ma è anche vero che sarai tu ad occuparti di ogni settore dell’attività: dalla parte amministrativa alla vendita. Per esempio il cliente: il più delle volte non arriva da solo! Dovrai essere bravo a gestire il pacchetto clienti, trovarne nuovi e fidelizzarli, senza dimenticare quelli già acquisiti che generano altre commissioni. Devi aumentare il “giro” e cercare sempre nuovi fonti per guadagnare.
Indubbiamente molte persone sono ancora intimorite dalla prospettiva di lasciare un lavoro dipendente e sicuro per un lavoro gestito in completa autonomia. In molti, inoltre, non sono ancora a loro agio con l’idea di poter svolgere un’attività professionale da remoto, senza bisogno di recarsi in ufficio tutti i giorni.
Negli ultimi anni si sono verificati cambiamenti davvero significativi e senza precedenti: in questa epoca storica, infatti, l’online sta prendendo piede in ogni ambito e settore lavorativo. Ormai tutte le aziende vogliono essere online e vogliono farlo in fretta: per questo motivo cercano figure competenti che possano aiutarle a compiere al meglio questo passaggio.
Le opportunità di lavoro nel digitale, quindi, sono davvero innumerevoli e questo è il momento giusto per mettersi in gioco e iniziare una carriera online da freelance. Ma come superare il timore iniziare? Come essere sicuri di non fare un salto nel vuoto?
La chiave è sicuramente la gradualità: rafforza la sicurezza in te stesso acquisendo e consolidando competenze specifiche e inizia a conoscere il mondo del lavoro digitale grazie a corsi, tirocini e stage.
Lavorare come freelance online
Saper utilizzare gli strumenti digitali e avere le skill necessarie a svolgere questo lavoro è diventato di fondamentale importanza.
Ti faccio vedere alcuni strumenti che possono tornarti utili.
1. Per pubblicare o vendere libri ed e-Book puoi avvalerti di Mnamon.it, Pubcoder.com o Booklaunch.io, alcuni tra i più conosciuti.
2. Sei un coach, un formatore, un insegnante, un professionista, oppure vorresti semplicemente vendere le tue competenze online, puoi offrire insegnamento e consulenza a distanza tramite i portali Freelancer, Youclassme e Lifelearning.
3. Puoi creare un sito, oppure rendere disponibile a pagamento una parte dei tuoi contenuti. Utilizza i plugin di WordPress: S2member.com ePaidmembershipspro.com. Visita la nostra Guida WordPress per approfondire.
4. Decidi di vendere prodotti e servizi online, apri un’E-commerce. Puoi sfruttare direttamente il tuo sito o piattaforme esterne. Servizi online ce ne sono: Magento.com, Prestashop.com, Woocommerce e Sellky.com. A te la scelta!
5. Puoi pensare di fare Affiliation Marketing e vendere spazi pubblicitari ad aziende che vogliono avere visibilità sul Web. Esistono piattaforme per la vendita diretta e indiretta che puoi integrare nel tuo sito, o sui tuoi canali di comunicazione online: Google AdSense, Zanox e Amazon, per dirne alcuni.
6. Creare e vendere App per tablet e smartphone, un’interessante opportunità per crearsi una professione mobile e indipendente, non è necessario essere uno sviluppatore o un programmatore. Puoi creare App in modo semplice e veloce su Apps-builder.com, Map2app.com e Makeitapp.eu. Il mio preferito? Shoutem.com.
Come vedi le soluzioni sono tantissime, basta saper scegliere quella che più ti si addice. Lavorare da freelance online è più facile di ciò che pensi.
Abbiamo visto i criteri da seguire per lavorare da freelance, con particolare riferimento all’Italia, e come agire per reperire nuovi clienti. Essendo lo scopo di questo articolo quello di fornirti una guida completa su come fare per diventare freelance, ci sono ulteriori aspetti che vorrei approfondire con te e che dovresti conoscere.
Più precisamente:
- Quali siti sono migliori per lavorare da freelance?
- Si può diventare freelance senza partita IVA?
- Cosa devo fare per essere freelance all’estero?
- Diventare un freelance in Italia è conveniente?
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Quali sono i siti per ottenere lavoro come freelance?
Tra le diverse piattaforme per cercare lavoro come freelance posso citare: Digital Jobs, Fiverr e Freelancer. Nonostante tali portali siano dei veri e propri punti di riferimento per ogni freelance, esistono tante altre realtà valide da considerare. Questi spazi sono utili anche alle aziende per reperire collaboratori esterni. Si tratta di soluzioni indicate per ogni tipologia di professione svolta in remoto, dal fotografo al copywriter freelance.
Di seguito una lista dei migliori siti per freelance:
- Digital Jobs – il portale interamente dedicato al marketing digitale. Per visionare le offerte di lavoro per freelance, ti basterà filtrare la ricerca.
- Freelancer – Partiamo da uno dei più conosciuti: come funziona il sito Freelancer? Il meccanismo è piuttosto semplice. La home è composta da due call to action: una per le aziende alla ricerca di freelance da coinvolgere nei loro progetti, un’altra indirizzata a chi vuole proporsi come lavoratore freelance. Una volta iscritto al sito, potrai caricare i tuoi lavori i quali fungeranno da portfolio. La costruzione del proprio portfolio è un servizio molto importante perché ti permette sia di mostrare e dimostrare le cose che sai fare, sia di raggiungere un pubblico vasto e interessato.
- Fiverr – Siamo di fronte a un vero e proprio Freelance Network che mette in contatto le aziende con i diversi freelance. Offre un servizio business pensato per agevolare la partecipazione dei freelence all’interno di progetti imprenditoriali che richiedono un lavoro di squadra. Un touch-point significativo sia per i freelence, sia per le aziende stesse che possono, in questa maniera, potenziare il loro team e fare affidamento su professionisti verificati.
- Freelance – Anche se il nome non brilla per originalità, Freelance è un sito da tenere in considerazione se si è alla ricerca di lavoro nell’IT.
- Twago – La caratteristica è quella di essere una piattaforma ricca di freelance italiani. Anche Twango propone da poco un servizio simile a Fiverr Business, denominato Twango Talent Pool.
- Guru – È principalmente orientato ai lavori digitali. La caratteristica che lo differenzia dai suoi competitor è la gestione privata del compenso chiesto da un freelance per svolgere un dato lavoro il quale rimane nascosto agli occhi degli altri colleghi evitando la nascita di una competizione basata sul prezzo.
- Addlance – Progetto interamente italiano che merita di essere menzionato. Il suo funzionamento non si discosta molto da quello delle altre piattaforme. Anche in questo caso l’azienda pubblica il progetto per il quale riceverà delle offerte da parte dei freelance. Dopodiché, senza nessun intermediario, le parti coinvolte potranno sentirsi per discutere i dettagli.
- Behance – Il sito è soprattutto dedicato alle professioni creative. Se ti occupi di grafica o di creare contenuti video e testuali, ricordati di iscriverti.
- UpWork– Nasce dalla fusione di due importanti soggetti già operanti in questa sfera: Elance e Odesk. Su UpWork è possibile trovare offerte indirizzate al singolo oppure rivolte ai team, in quest’ultimo caso è richiesta la collaborazione con altri freelance.
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Si può lavorare come freelance senza partita IVA?
Sì, ma solo se l’attività viene svolta in modo saltuario e non professionale.
Dunque, lavorare in mancanza di partita IVA è possibile se si rispettano alcune condizioni:
- La prestazione è occasionale, il che vuol dire che puoi lavorare per lo stesso committente al massimo di 30 giorni all’anno e che l’attività non dev’essere organizzata per sede e orari di ufficio.
- limite annuo deve essere entro 5.000€ annui.
- Al termine della prestazione emetti una ricevuta per prestazione occasionale con ritenuta al 20%. Nessuna ricevuta o fattura fiscale.
Passiamo alla parte economica. Come detto, superati i 5 mila euro, dovrai aprire partita IVA ed affidare l’insieme delle pratiche ad un commercialista (consiglio di fartelo amico, sarà l’unico che potrà darti spiegazioni se i conti non tornano!). Ma prima di far questo, assicurati di avere una base economica da cui partire. Se inizialmente gli affari dovessero andar a rilento, quantomeno hai le spalle coperte. Ci saranno giorni in cui le entrate saranno più magre e giorni in cui metterai in tasca un bel gruzzoletto. D’altronde, i rischi del mestiere sono anche questi.
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Freelance all’estero
Alcune attività free-lance hanno bisogno solo di un portatile e una connessione a Internet, puoi svolgerle ovunque tu voglia. Anche in un’altra nazione.
Il primo passo per diventare freelance online all’estero è quello di informarti sul tipo di documentazione richiesta dalla nazione nella quale vuoi trasferirti. Ad esempio, se vuoi lavorare in Germania e disponi già del passaporto UE, non avrai bisogno del visto per lavoratori freelance. La situazione cambia per i cittadini extra Unione Europea che invece dovranno farne richiesta.
In genere, i procedimenti per ottenere il visto variano a seconda del Paese: il consiglio è quello di mettersi in moto almeno tre o quattro mesi prima della partenza.
Alcune nazioni prevedono l’apertura di un identificativo equivalente alla partita IVA nostrana: l’Australia richiede l’Australian Business Number (ABN), mentre per lavorare a Londra dovrai iscriverti all’HM Revenue & Customs (Agenzia delle Entrate inglese) e dotarti del NIN (National Insurance Number), il corrispettivo del nostro codice fiscale.
Invece, se vuoi essere freelance in Svizzera dovrai creare una ditta individuale e compilare il cosiddetto modulo di affiliazione degli indipendenti da consegnare all’Agenzia AVS del comune dove ha sede la ditta individuale, la quale dovrà trovarsi in territorio svizzero. Per quanto concerne la part. IVA, diventa obbligatoria solo nel momento in cui il fatturato supera i 100.000 franchi all’anno.
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Fare il freelance in Italia conviene?
L’apertura di una posizione fiscale è la prima azione da fare per diventare freelance. Forse lo step più semplice, che non costa nulla se non il recarsi presso il proprio commercialista, o all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate per avere ogni indicazione su come fare il freelance in Italia, rispettando la legislazione.
Niente in confronto a tutti i temi che il lavoratore autonomo o l’imprenditore dovrà poi affrontare per il mantenimento della sua posizione fiscale, e dunque, della sua attività commerciale.
Come ben si sa, la tassazione nel nostro Paese è decisamente alta. Se aderisci al regime forfettario, paghi le tasse in rapporto a quanto effettivamente fatturi. Lo Stato non fa sconti. Quindi, se stai pensando di diventare milionario sommando tutti quei lavori che i tuoi clienti ti hanno commissionato, hai fatto male i calcoli.
Ma quindi, conviene essere un freelance in Italia, o sarà forse meglio trasferirsi in un paese diverso? A questo quesito saprà risponderti meglio un commercialista che valuterà le tue esigenze. Puoi anche decidere di trasferirti in uno dei cosiddetti “Paradisi Fiscali” dove le tasse sono ridotte al minimo. Paesi con regime di imposizione fiscale molto basso (o addirittura nullo) sono Maldive, Bermuda, Macao, Polinesia, Singapore, Gibilterra. Senza dimenticare Svizzera, Monaco e San Marino.
L’elenco è lungo, gli Stati con il regime fiscale privilegiato sono tanti. Decidendo di diventare freelance online avrai la possibilità di viaggiare e scegliere la meta che più ti aggrada, utilizzando piattaforme e servizi online per gestire i pagamenti. Senza vincoli geografici.
I social network hanno un enorme potenziale lavorativo.
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Quali sono le migliori professioni per freelance?
Essere un lavoratore freelance è la scelta più opportuna per chi desidera svincolarsi dalle “regole” del lavoro dipendente. Le professioni che maggiormente si prestano alla libera professione sono:
- Giornalista
- Traduttore e interprete
- Web Designer
- Web editor
- Fotografo
- Designer
- Architetto
- Correttore di Bozze
- Scrittore
- Sarto
- Modella
- Consulente Marketing
- Consulente Contabile
- Responsabile della sicurezza
Tanti altri suggerimenti arrivano poi dalla Digital Economy. Il bello è che con l’evoluzione tecnologica tanti mestieri, anche i più “tradizionali”, tra cui alcuni di quelli citati sopra, possono oggi vestirsi di digitale. Addirittura c’è chi riesce a viaggiare e lavorare contemporaneamente: sono certo tu abbia già sentito parlare di nomadismo digitale.
La scelta delle diverse professioni per fare il freelance digitale in Italia è veramente vasta. Hai l’imbarazzo della scelta: web content editor, web marketing specialist, digital PR, e tanto altro ancora. Tra i mestieri più in voga al momento c’è sicuramente il copywriter freelance.
Allora, il digitale ti stuzzica, e hai deciso di farne il “mestiere della vita”? Non ti resta che valutare una delle certificazioni, che potrai conseguire seguendo i corsi con Digital Coach. Sicuramente, scoprirai che sono un aiuto indispensabile per acquisire le competenze necessarie a svolgere una delle libere professioni di nuova generazione e per comprendere meglio come diventare freelance online.
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Quali corsi seguire per diventare freelance
Cosa aspetti a cogliere lo straordinario che è in te? Il mondo del digitale ti aspetta, apri la porta ed entra a curiosare! Le nuove figure professionali per trasformarti in un lavoratore autonomo sono lì che ti aspettano, prova ad indossare i loro abiti e scegli quella più vicina ai tuoi gusti personali, alle tue attitudini, alle tue capacità e alle tue competenze: proprio quelle potrebbero darti la chance di realizzare il sogno di lavorare in maniera autonoma. Dovrai essere credibile, affidabile e dovrai studiare sempre.
Potresti specializzarti nella creazione di contenuti, perché ami raccontare, e abbracciare il mondo del content marketing potrebbe unire l’utile e il dilettevole, trasformare la passione che hai in un lavoro autonomo.
Magari ti affascina il mondo dei social e decidi di diventare un esperto social media marketing, organizzandoti i tempi e idee. Forse puoi sfruttare le tue capacità di scrittura e diventare un mago del blogging, che dal salotto di casa, tra click e parole, ha capito come lavorare da freelance.
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In questo articolo hai potuto chiarire molti dubbi su come diventare freelance e con Digital Coach sarai guidato nella formazione e nella preparazione del piano di lavoro. Ma non solo, avrai sempre gli aggiornamenti per la tua formazione. Potrai scegliere l’offerta formativa che più si adatta ai tuoi gusti, e che rispetti le tue esigenze, perché potrai seguire i corsi in aula, online, o in modalità on demand. Puoi iniziare a pianificare il tuo futuro professionale da freelance con un nostro coach, prenotando gratuitamente una consulenza, per stilare un piano su misura per te, completamente gratis.
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OTTIMIZZAZIONE A CURA DI SIMONA DUCCI
Nella mia vita ho fatto tanti cambiamenti quello che non ho mai cambiato è la forza di reinventarmi e di guardare avanti. Mi sono avvicinata al mondo del marketing digitale e ne sono rimasta affascinata.
Dirigo Digital Coach®, la scuola di formazione professionale, leader nel formare tutti i professionisti che lavorano in ambito Digital Marketing & Sales.
Come trainer ho formato in carriera + di 35.000 business professionals provenienti da oltre 300 grandi aziende multinazionali e + di 5.000 pmi italiane.
Ho ideato il metodo “Digital Strategy Framework®”, grazie al quale dal 2014 aiuto le imprese a definire e migliorare nel tempo una strategia digitale che massimizzi la generazione di fatturati e vendite online.
Articoli come questo sono un boost per la motivazione ed aiutano a focalizzarsi sull’obiettivo da raggiungere.
Una volta a lezione mi dissero di non utilizzare il termine “Freelance” perché nell’immaginario italiano significava “inesperto” e “a buon mercato”.
Dobbiamo lavorare sodo per sfatare quest’immagine!!
Lavorare in autonomia ha tanti lati positivi. L’unica preoccupazione riguarda il reperimento di clienti, ma nell’articolo sono citati vari siti utili per trovare lavoro da freelance: un grosso aiuto.
Anche questo articolo, come la maggior parte di quelli che ho letto sul Blog di Digital Coach, offre spunti e riflessioni utili e interessanti!Ancor di più se pensiamo al periodo in cui ci troviamo, dove la richiesta di figure esterne alle aziende e in continuo aumento!Se stai pensando di diventare un Freelance, questo articolo ti aiuterà a prendere la tua decisione!
Secondo me diventare freelance è la scelta migliore per un ragazzo che vuole iniziare a mettere da parte dei soldi!
Interessante articolo che offre molti spunti e idee per diventare freelance, oltre ai preziosi suggerimenti riguardo la parte fiscale.
Articolo molto interessante da consigliare a chi vuole intraprendere una carriera da Freelance. Utili anche i consigli dal punto di vista fiscale.
Devo riconoscere che è un mondo che mi sta tentando parecchio da quando ho ultimato il mio percorso di studi nella scuola. Vedrò di approfondire l’argomento.
Articolo da cui prenderò spunto per andare avanti con la mia carriera nel digitale!
Perchè in questo momenti, sta pensando di intraprendere una carriera da freelance, non può non leggere questo articolo. .é ppieno di congili e di idee da poter seguire, proprio come una guida! Credo che dato il momento storico che stiamo attraversando la richiesta di figure di freelance esterne potrà essere molto richiesta. Complimneti per l’articolo!
L’idea di una carriera da libero professionista non mi è mai piaciuta, ho letto questo articolo per curiosità, ma non mi ha fatto cambiare idea.
Probabilmente figure esterne all’azienda saranno sempre più richieste, ma diventare freelance è una scelta che deve essere ben ponderata perchè quello che si mette in gioco a mio parere è davvero tanto, molto più di chi lavora come dipendente.
Articolo molto interessante per chi sta pensando di intraprendere una carriera da freelance sia in solitaria che in azienda. È bello vedere come si parli di tirare fuori lo straordinario che c’è in ognuno di noi a dispetto di tutte le noie di accompagnamento come la partita iva
Diventare freelance, aprire una partita iva è una cosa che mi ha sempre un po spaventato . In realtà l’articolo spiega bene come con il profilo forfettario , da utilizzare all’inizio , il problema delle tasse e della burocrazia non esiste. Il focus deve piuttosto porsi su altro : le competenze , i prodotti , i servizi che si vuole vendere, la ricerca dei clienti, la conoscenza del mondo online e di come sfruttare nel miglior modo i diversi strumenti digitali per ottenere i migliori risultati possibili . Il freelance , una soluzione che tendenzialmente avevo sempre scartato, potrebbe ora invece avere un senso …
Un ottimo articolo su come diventare Freelance. Davvero molto ricco di spunti di riflessione e consigli utili. Bisogna assolutamente seguire questa guida a chi vuole intraprendere questa strada.
In un periodo come questo probabilmente ci sarà sempre più richiesta di figure esterne alle aziende. Questa è un’ottima guida per prendere spunti interessanti sul come diventare free-lance!
L’articolo è ricco di consigli e spunti da seguire per chi vuole intraprendere questa direzione.