Sono sulla bocca di tanti da qualche anno, tutti vorrebbero avere l’idea giusta per crearne una propria, ma come nasce una startup? Come si sviluppa un progetto? Quali conoscenze sono necessarie per raggiungere gli obiettivi? Ne abbiamo parlato con Andrea Di Biase, fondatore del web magazine sportivo-economico Calcio e Finanza.
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Chi sei e di cosa ti occupi?
Ho 44 anni, sono un giornalista professionista dal 2000 e per circa 15 anni ho lavorato nel mondo dell’informazione finanziaria. Prima al gruppo “Il Sole 24 ore” e poi al gruppo “Class Editori”, in particolar modo al quotidiano “MF” e al settimanale “Milano Finanza”. Dall’ottobre del 2016 ho preso la guida di “Calcio e Finanza” che è il primo sito internet italiano dedicato agli aspetti economici e finanziari del mondo del calcio.
Perché passare dalla carta stampata al web?
La decisione è maturata nel corso del tempo, in particolar modo nel momento in cui è scoppiata la crisi economico-finanziaria in Europa e in Italia. Il mondo dell’editoria ha subito una grossa contrazione dei fatturati, trasferita poi anche sulle tasche dei giornalisti con il contratto di solidarietà. Stipendi decurtati eccetera, mi hanno fatto prendere atto del fatto che la mia professionalità non era adeguatamente valorizzata. Ho quindi cercato di mettere a frutto le competenze maturate nel corso degli anni come giornalista per creare un mio progetto editoriale.
Nel giornale per cui lavoravo mi stavo occupando di tematiche economico-finanziarie relative al mondo del calcio e ho deciso di entrare in questo settore che ancora non esisteva. In realtà c’era un sito, che si chiamava “Calcio e Finanza”, creato da un gruppo di amici appassionati. Ho negoziato con queste persone la possibilità di rilevare la proprietà, la cosa si è realizzata nell’estate del 2016. Poco prima ho lasciato “Milano Finanza” e nell’ottobre ho preso questa direzione.
Quali sono gli obiettivi di questa startup?
L’obiettivo era quello di trasformare un blog con un piccolo seguito in un prodotto editoriale vero e proprio. Occorreva aumentare la qualità dei contenuti e, allo stesso tempo, renderlo profittevole e in equilibrio finanziario. Non era una scommessa semplice perché siamo in un contesto, quello dell’editoria digitale, che attraversa una grande trasformazione e ha marginalità molto bassa.
Il segreto per guadagnare con una startup
Per rendere profittevole la pubblicità online occorre lavorare molto sui volumi e poco sulla qualità dei contenuti. Sembrerebbe questa la ricetta, in realtà la nostra è opposta: lavorare tanto sulla qualità dei contenuti, senza ovviamente trascurare la quantità e i volumi di traffico. È una scommessa difficile, ma è già in gran parte vinta perché “Calcio e Finanza”, nel giro di due anni, si è affermato come punto di riferimento. Per quelli che lavorano nel mondo del calcio e dello sport ma non solo, perché la dinamica economico-finanziaria va a impattare su quella che è la dimensione sportiva.
Servizi mirati per ogni buyer personas
Per questo motivo i tifosi vogliono sapere quanti soldi la propria squadra del cuore può investire per comprare il campione di turno. Ecco come siamo riusciti a coniugare i volumi di traffico con la qualità di contenuti. Il prossimo passo sarà quello di amplificare ulteriormente questa ricetta attraverso l’introduzione di contenuti premium che saranno a pagamento. Sarà un’offerta pensata per gli addetti ai lavori, ma anche per il tifoso che vuole informazioni in anteprima potrà registrarsi ed entrare a far parte la nostra comunità.
Come genera ricavi una startup di questo tipo?
Finora i ricavi di “Calcio e Finanza” sono generati dalla pubblicità, in particolar modo da quella display. Tutto quello che vedete sul sito, a livello di banner e video pre-roll, sono gli strumenti che ci consentono di monetizzare i contenuti che produciamo.
Vogliamo portare gran parte dei nostri lettori, in particolare quelli con un interesse di tipo lavorativo, a sottoscrivere una membership premium dove daremo contenuti esclusivi. Per esempio un magazine digitale che si chiamerà “Sport Next” dedicato non solo al calcio, ma a tutti gli sport. Ovviamente sempre in un’ottica “business”. Questa offerta dovrebbe partire nei primi mesi del 2019 e contiamo d’incrementare ulteriormente i nostri ricavi.
Quali collaboratori in questa redazione virtuale?
Hai detto bene, al momento quella di “Calcio e Finanza” è una redazione virtuale, in quanto non esiste un luogo fisico dove ci troviamo tutti quanti a realizzare il giornale digitale. Ognuno lavora da remoto a casa propria, in spazi di coworking o in uffici propri.
È stata una soluzione importante per noi perché ha abbattuto uno dei costi principali delle startup, cioè quello dell’affitto degli spazi in cui lavorare.
Strumenti digitali al servizio delle startup
Ci coordiniamo attraverso strumenti digitali come la posta elettronica, i servizi di messaggistica, le chat e cose di questo tipo. Una volta che si è preso il ritmo su quello che dev’essere fatto, il lavoro avviene in maniera abbastanza automatica. È ovvio che nel momento in cui partirà l’offerta premium il lavoro redazionale vecchio stile dovrà essere in qualche modo implementato. Già a partire dai prossimi mesi avremo un ufficio nostro e una redazione dove lavorare gomito a gomito. Non significa che il redattore con l’esigenza di lavorare da casa non potrà farlo, non è fondamentale essere tutti radunati in un medesimo spazio fisico.
Varie professionalità, un unico obiettivo
Sulla parte editoriale sono tre le persone che si occupano della realizzazione dei contenuti, io invece ho un compito di supervisione e progettazione delle iniziative di medio termine. Poi ci sono due analisti finanziari, collaboratori esterni con un proprio lavoro che contribuiscono alla realizzazione delle analisi di “Calcio e Finanza”. Per finire c’è una rete molto vasta di collaboratori che saltuariamente contribuiscono, in maniera gratuita, alla realizzazione di analisi per il sito. Da questo punto di vista devo dire che sono arrivate tante richieste di collaborazione. Ragazzi giovani, che studiano materie economico-sociali e giuridiche con la passione per il calcio, ma anche professionisti, avvocati, lavoratori nell’investment banking e analisti finanziari.
Da web magazine a community
Ci fa particolarmente piacere, però abbiamo la difficoltà di gestirli tutti perché sono veramente tanti. Allora l’idea che abbiamo avuto è quella di creare una piattaforma di blogging brandizzata “Calcio e Finanza”. Ciascuno dei nostri lettori avrà possibilità di aprire la propria pagina e realizzare analisi senza intermediazioni della redazione.
Daremo la possibilità agli utenti registrati di votare le analisi e i pezzi migliori, in modo che anche all’interno della home page del blog ci sia una gerarchia che rispecchi quello che interessa i nostri lettori.
Hai consigli per chi intenda avviare una startup?
Ci sono tanti consigli da dare. Innanzitutto avere la conoscenza di quello che si vuole andare a realizzare, quindi non partire con voli pindarici perché è un’avventura totalizzante che coinvolge 24 ore su 24. Se si ha una buona idea, ma non si hanno gli strumenti e la conoscenza tecnica, il mio consiglio è quello di formarsi bene prima di partire per evitare situazioni inaspettate.
Ovviamente la formazione non è sufficiente, devi anche scontrarti day by day con gli imprevisti, però avere una “cassetta degli attrezzi” con gli strumenti tecnici è importante. Poi è ovvio che possibilmente ci vogliono i capitali, però non è detto, il progetto “Calcio e Finanza” è infatti partito senza nessun finanziamento particolare. È stato completamente autofinanziato e, dopo due anni, siamo già a break-even per quanto riguarda la parte editoriale.
Quindi il mio consiglio è: se avete una buona idea provateci, ma senza fare salti nel buio. Preparatevi bene prima e poi partite.
Un grande ringraziamento ad Andrea Di Biase di Calcio e Finanza per aver aver spiegato come nasce una startup. Se vuoi partire col piede giusto puoi seguire i corsi di Digital Coach:
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Mi occupo di comunicazione e marketing. Ho unito la mia passione per l’universo digitale alle mie precedenti esperienze di scrittura e come video maker. Creo contenuti di valore ottimizzati in ottica SEO e mi sto specializzando in video marketing
Affrontare la crisi dell’editoria pensando ad alternative innovative e più efficaci , che possano trovarsi facilmente a contatto con gli utenti . Il passaggio al digitale , per questo giornalista professionista, è stata un’idea sicuramente azzeccata, che gli ha permesso di superare una situazione difficile sfruttando le opportunità che il mondo del web è in grado di fornire
Intervista semplice e completa che va a toccare i giusti temi e i passaggi base per dar vita a una startup.
Grazie mile Ronnie!!!
Bravo Ronnie, intervista molto interessante!