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Terranova: il Digital Marketing è di moda [Intervista]

In una realtà sempre più digitale, anche il settore moda ha beneficiato dell’avvento del Digital MarketingTerranova ne è l’esempio.
Nonostante gli italiani siano ancora radicati al tradizionale shopping in negozio – vuoi per abitudine, vuoi perché è piacevole – la percentuale degli acquisti online sta crescendo considerevolmente.
Il vantaggio di avere un’attività E-commerce è evidente, e il coinvolgimento del cliente è molto più semplice attraverso il Mobile. Per questo anche i maggiori brand dell’abbigliamento si muovono in questa direzione, incentivati da una vendita online in forte crescita.
 
Per comprendere meglio l’influenza del Digital Marketing sul Fashion, intervistiamo Marco Massara, Head of Digital di Terranova ed E-commerce Manager del Gruppo Teddy, azienda che ingloba marchi famosi quali Terranova, Calliope e Rinascimento. 
 

Simone_PagliaraCosa significa essere Head of Digital di un’azienda come Terranova e in cosa consiste il tuo lavoro?

marco_massara_terranovaSignifica essere all’inizio. Il Digital in quanto tale sta entrando in questi grossi brand.
La prima cosa che deve fare un responsabile Digital è riflettere su come può essere utile a tutto l’ecosistema dell’azienda, ai negozi e alle altre persone che ci lavorano all’interno. Deve tener conto di tutti gli aspetti aziendali ed essere utile quanto più possibile al cliente, attraverso le strategie e le tecnologie digitali. 
Il mio ruolo è sia quello di seguire la parte E-commerce, sia comprendere quelle azioni – chiamate Drive to Store – che spingono il cliente fino al negozio e tracciarne analiticamente il percorso. Questo è possibile grazie a strumenti digitali quali il Mobile, Google, Facebook ma soprattutto con persone competenti.
 
https://www.youtube.com/watch?v=8KK_lYYyw7w
 
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Simone_PagliaraQuali sono le ragioni che vi hanno spinto a realizzare un E-commerce globale per i diversi brand del Gruppo Teddy?

marco_massara_terranovaIn realtà gli E-commerce sono suddivisi e a tendere saranno uno per ciascun brand.  A livello globale, soprattutto Terranova, comprende circa 15 Paesi, con 6 lingue. Tutto questo dipende anche dalla posizione dei negozi: in un’azienda dove esistono negozi da più di 50 anni, l’E-commerce è fortemente agevolato dal fatto che il negozio fisico è già presente in quella determinata area e il digitale rappresenta un’opportunità in più per il cliente. 
 

Simone_PagliaraChe valore hanno i Social nella vostra strategia di marketing? E quali canali risultano più efficaci?

marco_massara_terranovaAttualmente lavoriamo molto sul Social Localizzato. Questo significa creare contenuti pertinenti alle località dove abbiamo i negozi, sfruttando strumenti come Google e Facebook, che forniscono parecchie informazioni di questo genere.
Quindi, gli obiettivi Social sono due:
  1. Creare engagement col cliente 
  2. Lavorare “local”, creando comunicazioni e proposte per le persone che si trovano in prossimità dei negozi

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Simone_PagliaraIn termini di efficacia, quali sono i parametri più importanti da monitorare per una strategia Digital sui Social?

marco_massara_terranovaSicuramente l’engagement, il coinvolgimento del cliente.
Abbiamo notato che il lavoro fatto sui Social , sfruttando in particolare il Mobile, è molto più profittevole rispetto ad un puro direct marketing.
I clienti sono abituati a coinvolgersi con il marchio, il brand o l’azienda attraverso il Mobile, nonostante siano ancora molto legati al Desktop per gli acquisti.
 
Quindi i KPI social più importanti sono per forza legati al Mobile, per ora. Nonostante l’assenza di uno strumento standard e sempre preciso, si ha comunque l’evidenza che il coinvolgimento da Mobile porta e incrementa in un secondo momento l’acquisto tramite il Desktop.
 

Simone_PagliaraAvendo studiato Tecnologie della Comunicazione, quali consigli ti senti di dare ad un giovane che vuole intraprendere una carriera lavorativa nel Digital Marketing?

marco_massara_terranovaInnanzitutto, bisogna scegliere una valida università che ti dia le giuste competenze digitali. Io vi consiglio la mia,  l’USI di Lugano, nata nel 1996, con una notevole capacità di innovazione, aggiornamento e radicamento sulle basi della comunicazione. Inoltre, ha il vantaggio che è già da subito internazionale: i corsi in lingua, i professori provenienti da diversi Paesi e gli stessi studenti sono spesso stranieri, creando così un clima mitteleuropeo.  
 
Forse il consiglio più prezioso per chi vuole “fare digital” è osservare tutte le attività offline. Non essendoci alcuna differenziazione tra online e offline per il cliente, è inutile pensare al digital come una realtà fuori dalla vita “reale”.
Proprio per questo, i touchpoint con il cliente sono diventati migliaia, grazie soprattutto allo Smartphone, e tutti gli altri tipi di contatto che stanno venendo fuori: se pensiamo all’Internet of Things già si nota uno sviluppo enorme in chiave presente e futura. 
 
Per questo conviene guardare più al di fuori che dentro al digital, cercare di cogliere possibili soluzioni a bisogni che si vedono “per strada”. La formazione e il lavoro sulle competenze sono fondamentali, ma la cosa più importante è l’osservazione di ogni giorno.
 

Simone_PagliaraQuali obiettivi vi siete prefissati per i prossimi anni in ambito digital? Quali credi saranno le sfide più importanti da affrontare per le aziende del settore moda? 

marco_massara_terranovaIl primo grande obiettivo è quello di portare in azienda ciò che succede nella realtà: considerare il Digital e i negozi come una cosa sola. Il cliente non sta a preoccuparsi se ciò che vede sullo smartphone è parte del negozio fisico piuttosto che l’attività di un’ E-commerce.
Ci stiamo lavorando già da un anno, abbiamo gettato le basi. E’ un lavoro che non richiede solo idee, ma anche investimento di tempo e denaro. 
 
In generale, quando progettiamo, consideriamo un arco di tempo di più anni. Per questo servono persone valide che abbiano capacità manageriale e di prospettiva. Inoltre, dal momento che in questo settore esiste un’operatività giornaliera impressionante, oltre ad una visione strategica, è fondamentale tenere conto dell’incasso giornaliero. I soldi da spendere domani li fai oggi.

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2 Commenti

  1. PETRELLIS

    Concordo pienamente nell’osservare l’offline. Ed il connubio che deve esistere tra online e offline, l’uno non può escludere l’altro.

  2. Maria Elena Massarelli

    Quando c’era il negozio di Terranova vicino casa mia, spesso mi capitava di farci un salto e acquistavo sempre qualcosa. Conosco abbastanza bene questa catena di abbigliamento.
    Di questa intervista mi ha colpito il consiglio dell’Head of Digital di osservare bene l’offline quando si studia l’online. Proverò a fare in questo modo. Grazie per il consiglio!

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