Saper scrivere e saperlo fare bene non è cosa semplice. Quando si parla di scrittura ci si addentra in un mondo che definire variegato è davvero riduttivo. Se poi si parla di scrittura per il web il campo senza dubbio si restringe, ci si muove in un mondo più piccolo ma che resta comunque variegato e ricco di sfaccettature.
Il copywriting è un aspetto fondamentale della comunicazione su internet. La mission principale dell’ online copywriting è rappresentata dalla traduzione in parole di concetti, idee o di proposte per raggiungere un target specifico individuato grazie alle analisi delle buyer personas. Inizialmente l’attività di copywriting era collegata alla pubblicità e agli annunci pubblicitari. Il copywriter si occupava essenzialmente di ideare e redigere comunicati di carattere commerciale.
Email Copywriting: cos’è
Oggi le cose sono leggermente cambiate. Il copywriter si occupa ancora di annunci pubblicitari ma il suo raggio di azione si è notevolmente allargato. Il merito è soprattutto di quello che è stato denominato come Digital Business. Difatti il copywriter si è evoluto in web copywriter, diventando una delle figure di spicco delle nuove professioni digitali e arrivando a curare quasi tutti gli aspetti dei contenuti testuali: dall’advertising sui social media, agli articoli per blog aziendali ottimizzate in ottica SEO, sino alla scrittura di email persuasive.
Il copy, dunque, può avere diverse valenze e condurre differenti attività di scrittura. Quando il suo impegno principale corrisponde alla scrittura di testi per posta elettronica siamo davanti ad un professionista che possiamo chiamare email copywriter.
Ma cosa fa un email copywriter e in cosa consiste l’email copywriting? Se ti sei appena fatto questa domanda sei nel posto giusto. in questo post scoprirai l’ email copywriting e alcuni semplici consigli per realizzare un buon copywriting per email marketing.
L’importanza di creare un testo seducente per l’ Email Copywriting
Per scrivere in maniera professionale bisogna avere una formazione principalmente umanistica, un animo creativo e capire attentamente a chi è rivolto il messaggio. Un buon e-mail copywriter, infatti, oltre a conoscere perfettamente la grammatica della lingua che usa per lavorare, dovrebbe essere anche duttile e capace di utilizzare diversi stili di scrittura. Un annuncio AdWords o un blog-post, per esempio, richiedono norme redazionali necessariamente diverse. La scrittura di email di conseguenza richiederà un “metodo narrativo” apposito.
Nell’ambito delle campagne marketing di email copywriting, che siano correlate al trigger marketing o meno, si riscontra di frequente un’attenzione non sufficiente verso la componente testuale, sminuendo l’importanza centrale del copywriting per posta elettronica. C’è una tendenza generale a curare maggiormente la parte grafica invece che lavorare su un buon testo che risulti attrattivo e seducente per il lettore finale.
Per ragioni di spazio e di focus non parleremo di come si migliora una campagna di email marketing (ti consiglio la lettura di questa pagina per capire il trigger cos’è) ma ci concentreremo su come scrivere bene una mail che possa risultare performante. Più specificamente parleremo delle varie componenti di una mail:
- Mittente
- Oggetto
- Corpo del testo
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Come compilare il campo mittente delle email
Che cos’è una mail? Sono sicuro che tu sappia che cosa sia una mail, ma come per tutte le cose che utilizziamo quotidianamente e che abbiamo imparato a conoscere spesso ne diamo per scontato il vero significato, l’essenza. Oggi una mail può avere tante forme. Può essere breve e semplice o lunga e articolata, può essere un template o una casella html, ma resta principalmente un messaggio. Un messaggio che parte da un mittente per giungere a un destinatario.
Se immaginiamo una mail come una lettera non facciamo nulla di male. Infatti, proprio come le care vecchie e romantiche lettere, la mail è composta da tre fondamentali elementi: il mittente (che nella lettera compariva nella parte anteriore della busta, il testo (il contenuto della busta) ed il destinatario (il nome con l’indirizzo scritto sul retro della busta). Senza questi tre elementi la mail non sarebbe tale.
Ti sto parlando di una cosa “antiquata” come le lettere per farti capire quanto tutti questi elementi siano importanti per far sì che una mail venga aperta. Mettiamo il caso che tu abbia nella tua cassetta postale 3 buste: una porta il nome di quella cugina che vive in America, una riporta il nome di una grande catena di arredamento per la casa di cui non sei mai stato cliente e l’ultima, invece, è firmata dal Presidente di un ente a cui ti eri associato anni addietro. Beh, quale di queste comunicazioni apriresti immediatamente? Quale in in un secondo momento? Quale cestineresti?
Inutile dirci che la nostra cara cugina avrà la precedenza e che forse se la giocherà con il vecchio presidente, mentre il messaggio pubblicitario “indistinto” avrà poche chance di apertura. Con le mail, eredi delle vecchie comunicazioni cartacee, ci comportiamo nella stessa identica maniera. La tecnologia va vanti e migliora i servizi, mentre i nostri istinti restano più o meno i medesimi. Per questo quando si parla di email copywriting non si parla solo di testo. Di seguito alcuni consigli per redigere al meglio i tre campi di una mail, a partire dal mittente.
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Rendi riconoscibile e affidabile il soggetto mittente della tua mail
Il mittente di una mail deve essere immediatamente riconoscibile perché da sempre è il primo elemento che il destinatario valuta per decidere se aprire il messaggio. Inoltre nella maggior parte dei client di posta elettronica il mittente è il campo che appare per primo. A maggior ragione quando ti occupi di email copywriting devi assicurarti che risulti chiaro, efficace ma soprattutto riconoscibile e affidabile. Per riuscire in questo intento ci sono delle regole base da seguire.
Non usare nomi di fantasia o formule che ricordano slogan pubblicitari
Sembrerà banale dirlo, ma spesso accade che nel campo mittente vengano utilizzati nomi di fantasia, a volte talmente originali e strambi da risultare quasi imbarazzanti. Potrebbe essere un’idea puntare sull’umorismo, ma senz’altro deve essere una strategia studiata e non il risultato casuale di una comunicazione che pretende di essere seria ed ufficiale. Dunque è buona norma attenersi alla realtà e non usare nomi inventati. Altra cosa fondamentale è non confondere l’oggetto con il mittente: il mittente ha il compito di identificarci, dunque risulta errato inserire in questa sezione slogan o frasi ad effetto.
Presentati con il nome dell’azienda o del brand
Che l’azienda sia tua o che tu sia un dipendente, quando scrivi una mail atta a fornire informazioni o a veicolare comunicazioni ufficiali è sempre opportuno presentarsi con il nome dell’azienda, indicare e chiarire la società o comunque l’organizzazione che sta veicolando il messaggio. In alcuni casi il mittente può differire dall’appellativo aziendale se il piano di marketing e comunicazione prevede altro, come per esempio l’utilizzo di un tono amichevole.
Umanizza la comunicazione attraverso un nome di persona
Nel paragrafo precedente abbiamo affermato che per essere credibili quando inviamo mail dobbiamo farci percepire e riconoscere attraverso il nome dell’azienda. Giusto, ma questo non ci vieta di provare ad umanizzare la nostra comunicazione affiancando al nome del brand anche quello di una persona. Una buona formula è la seguente: “Juary Santini di Digital Coach”. Inserire un nome di persona nel campo mittente ci permette di rendere la comunicazione “amichevole” facendo percepire l’azienda come “familiare”.
Non usare mittenti chilometrici
Oltre ad essere identificativo e affidabile, il mittente deve essere breve. Se vogliamo che i nostri lettori si ricordino di noi non possiamo usare nominativi troppo lunghi; ricorda che una formula concisa rimane più facilmente impressa nella memoria. Inoltre su alcuni dispositivi vengono visualizzati massimo 20 caratteri per il campo mittente. Questa caratteristica indirettamente ci indica che il nome deve essere corto o comunque non troppo lungo.
Usa sempre lo stesso nome mittente
Usa sempre lo stesso mittente. Se hai differenziato il mittente per tipo di mail fai attenzione a non fare confusione. Usare sempre lo stesso nominativo nel campo mittente aiuta il lettore a farci riconoscere e ricordare e ci aiuterà a fidelizzarlo per quanto riguarda il fattore apertura.
Il mittente deve corrispondere alla firma
Altra cosa molto importante in una mail è l’esattezza e la corrispondenza in ogni sezione dei nominativi. Nelle aziende, vuoi per fretta o distrazione, spesso non si ha questa accortezza. Prima di inviare una mail, dunque, assicurati che il nominativo inserito nel mittente corrisponda alla persona che apporrà la sua firma alla fine del testo interno, perché il mittente non è solo un campo ma è colui che sta comunicando.
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Cosa scrivere nel campo oggetto delle email
Il campo oggetto insieme al mittente rappresenta la stringa di testo più importante di una mail. Se ci giochiamo male solo una di queste due sezioni corriamo il grande rischio che la nostra mail resti per sempre chiusa o che, addirittura, finisca in spam. Per ovviare a questa possibilità ci sono delle buone pratiche da seguire per il campo oggetto.
Opta per una frase breve, lineare e diretta
Si si, nonostante mittente ed oggetto siano due campi ben distinti condividono caratteristiche e norme per essere risaltati al meglio. Brevità e semplicità sono sempre le benvenute, ancor di più quando si ha a che fare con copywriting e mail. Dopo aver letto il mittente della comunicazione, il lettore passa istantaneamente all’oggetto decidendo in pochi secondi se “perdere tempo” nella lettura. Per questo il campo oggetto deve contenere una frase concisa ed efficace, che metta subito in evidenza il motivo per cui l’email è stata spedita. È consigliabile sottolineare subito i vantaggi ed i benefici che si otterranno dall’apertura della missiva virtuale.
Sii coerente con il contenuto
È vero, il nostro obiettivo principale quando inviamo email è far sì che vengano aperte e lette ma per far questo non dobbiamo calcare la mano. Il campo oggetto deve, e sottolineo deve, essere coerente con il contenuto della mail. È molto sconveniente utilizzare titoli sensazionalistici o addirittura ingannevoli, come spesso accade per gli articoli di giornale ormai adepti del click-baiting.
Vietato usare parole spam
Questa dovrebbe essere un’accortezza ovvia, ma a giudicare dalle email quotidiane che riceviamo non lo è. Ogni giorno grandi quantità di mail finisco direttamente nel cestino. Ma noi non vogliamo finire nella cartella spam, giusto? Allora per “non buttare tutto al cestino” cerchiamo di non utilizzare nell’oggetto parole rischiose. Per capire quali siano ti basterà fare un giro nella sezione “posta indesiderata” della tua casella. In linea di massima è sempre opportuno evitare titoli totalmente in maiuscolo, non esagerare con la punteggiatura e andare cauti con i superlativi. Alcuni dei termini più bannati sono senz’altro “gratis”, “gratuito”, “guadagnare” e “risparmio”.
Varia la formulazione dell’oggetto
Se per il campo mittente vale la regola della coerenza, per il campo oggetto questa vale meno. Anzi, è consigliabile variare la formulazione delle frasi che inseriamo in questa sezione, evitando di utilizzare espressioni standard ed inflazionate per comodità, pigrizia o fretta. Se per esempio stai invitando i tuoi destinatari ad un evento non usare sempre la solita formula “partecipa al nostro evento”, ma rielabora l’enunciato e cerca verbi sinonimi. Alcune idee potrebbero essere: “prendi parte”, “raggiungici”,” ti invitiamo a partecipare”, “assisti alla presentazione”.
Cerca l’oggetto perfetto facendo dei test
Questi sono consigli molto utili, ma sappiamo perfettamente che le nicchie di mercato sono infinite. Dunque può accadere che qualche indicazione risulti più o meno adatta al tuo ambiente di business. Se vuoi ottenere l’oggetto perfetto per la tua mail testa più versioni. Solo dopo alcune prove potrai capire quali parole, quale tono e quali caratteristiche sono più adatte alla tua audience di destinatari.
Il campo oggetto va sempre riempito
Ho lasciato questo suggerimento per ultimo perché spero che a nessuno venga in mente di lasciare vuoto l’importantissimo spazio dell’oggetto. Ma siccome non si sa mai te lo dico il più chiaramente possibile: il campo oggetto non può essere lasciato in bianco e va sempre compilato. Tutti gli spazi della mail vanno riempiti perché è giusto che sia così. Se stiamo inviando una mail significa che vogliamo comunicare, inoltrare segnalazioni e informazioni, fare lead nurtruing. Se lasciamo l’oggetto vuoto ciò che comunicheremo sarà, appunto, il vuoto più totale. Allora perché l’utente dovrebbe aprire la mail se gli stiamo dicendo che non abbiamo nulla da dirgli?
Esempi di leve per l’oggetto della tua mail:
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- Oggetto promettente (es. diventa email copywriter con la nostra formazione online)
- Oggetto How-to (es. scopri come imparare a scrivere un buon testo per email)
- Oggetto elenco (es. 10 modi per scrivere una mail di benvenuto)
- Oggetto intrigante (es. Impara i segreti dell’email marketing copywriting dai nostri esperti)
- Oggetto narrativo (es. quando ho iniziato a scrivere email professionali…)
- Oggetto interrogativo (es. ti piacerebbe diventare un web writer?)
- Oggetto news (es. nuovo strumento per email-marketing)
- Oggetto testimonial (es. ecco perché Giovanni ha scelto di seguire il corso di email copywriting)
- Oggetto evento (es. giornata mondiale della scrittura: impara anche tu nuove tecniche di scrittura per mail)
- Oggetto imperativo: (es. Non perdere tempo, Impara a gestire una campagna di email marketing!)
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Il cuore dell’email copywriting: il corpo testo
Dopo aver affrontato argomenti cruciali come il campo mittente e l’oggetto, mi vorrei concentrare su quello che rappresenta il cuore pulsante dell’email copywriting: il corpo del testo.
Dopo aver scelto il nome mittente e compilato in modo certosino l’oggetto, non possiamo sbagliare la parte centrale della mail, ovvero il testo. Anche perché è proprio il testo contenuto nella mail che sarà, in qualche maniera, letto dal destinatario. Se siamo riusciti a condurlo sin qui, non possiamo deluderlo. Ecco quindi 6 piccoli consigli da copy per scrivere un testo mail perfetto.
Scrivi meno per scrivere meglio
Ti ricordi quando a scuola la professoressa di italiano ti diceva che avevi scritto un bel tema ma che una paginetta non bastava? beh, nell’email copywriting, ed in genere nella scrittura per il web, essere brevi e chiari è da 10 e lode; alla faccia del primo della classe che usava due fogli protocollo e che al posto nostro oggi si troverebbe in difficoltà. Dunque ricorda di non essere prolisso, ma allo stesso tempo non dimenticare di inserire nel testo tutte le informazioni più importanti. Scrivere meno ormai è sinonimo di scrivere meglio. Infatti un contenuto di qualità non deve essere necessariamente lungo, bensì deve risultare completo e privo di lacune informative.
Se invece il primo della classe sei tu e proprio non riesci ad accorciare sul momento la lunghezza dei tuoi elaborati, il mio consiglio è di scrivere come sai fare. Una volta completato il tuo contenuto testuale rileggilo e inizia a togliere tutti gli aggettivi e gli avverbi che hai usato per abbellire la frase o che, immedesimandoti nel lettore, ti sembrano superflui. Io ero molto bravo a scrivere temi, davo sfogo alla fantasia e usavo tantissime metafore. Nel web non si può sempre scrivere così e nel tempo ho imparato a riconoscere cose serve e cosa no. Quello che stai leggendo è il frutto proprio di questa tecnica, quindi con un po’ di esercizio ci riuscirai anche tu.
Dividi il testo in paragrafi
Questa è probabilmente la principessa delle regole per confezionare testi adatti a web e mail. Quando si legge sullo schermo e non su un un supporto cartaceo l’utente si comporta in maniera diversa. L’occhio scansiona in pochi secondi tutto il contenuto da sinistra a destra, e si concentra su determinati passaggi. È stato provato che dividere il testo in paragrafi aiuta la lettura e aumenta la concentrazione, o meglio aiuta a non distrarsi. Sapendo ciò dividi il tuo testo in paragrafi di massimo sei righe.
Usa la corretta formattazione
Se Marylin Monroe fosse stata una copy sicuramente avrebbe cantato “text formatting is the copywriter best friend”. Proprio così, la formattazione è diventata la nostra migliore amica perché ci supporta nel far “digerire” il testo. Il lettore web è molto pigro e va sempre di fretta, per questo dobbiamo facilitargli per quanto possibile la fruizione delle nostre comunicazioni. La prima cosa da fare è scegliere il font. Io ti consiglio di usarne uno lineare che non affatichi la vista, come Arial, Calibri o Helvetica. Inoltre ti suggerisco di usare, senza abusarne, tutti gli elementi che la formattazione mette a nostra disposizione per rendere più scorrevole la lettura: grassetto, corsivo, sottolineature, parole evidenziate tramite colori. Il grassetto, per esempio, è utilissimo per mettere in risalto parole chiave o nomi di persone influenti, il corsivo per citare titoli di libri o termini in inglese.
Utilizza call to action
Senza call to action una mail perderebbe parte della sua valenza. Quando inviamo una mail stiamo cercando di trasferire delle istruzioni e vogliamo che il lettore compia una qualche azione, semplice o complessa. Dunque nel testo della tua mail, soprattutto in chiusura, cerca di motivare il tuo interlocutore attraverso le call to action. Le chiamate all’azione sono molto performanti, ma bada bene al tono di voce. L’imperativo risulta troppo aggressivo e noi non vogliamo comandare bensì vogliamo dare un consiglio che possa far trarre un beneficio al destinatario. La chiave sta nel persuadere l’utente ma sempre con discrezione.
Usa il giusto tono di voce
Che tipo di mail stiamo scrivendo? Istituzionale o informale? Se stiamo confezionando una mail istituzionale è buona regola usare un tono di voce formale, magari dando del lei e seguendo rigidamente le norme grammaticali. In caso contrario possiamo usare tranquillamente un tono di voce amichevole. Anzi, nella maggior parte dei casi il lettore si sente più coinvolto e a suo agio quando riceve un comunicato dal tono friendly.
Chiudi con un Post Scriptum
Il P.S è uno strumento molto valido per chiudere la mail in bellezza e per tenere il lettore legato a noi. Dunque al termine della tua mail puoi utilizzare un post scriptum per inserire informazioni extra, una CTA secondaria oppure per far riferimento ad un’offerta minore.
Se sei giunto sino a qui sei un campione della lettura e probabilmente diventerai un ottimo email copywriter. Abbiamo fatto una carrellata sulle regole fondamentali per praticare in maniera efficace l’email copywriting, abbiamo analizzato tutte le parti che compongono una mail e visto come si scrive il corpo del testo. Adesso potrai finalmente scrivere al meglio le tue mail, ma ricorda di fare sempre l’analisi del tuo target di riferimento e di aggiungere un pizzico di personalità, la tua.
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Neolaureato in Editoria e Giornalismo presso l’Università Sapienza di Roma.
Amo la scrittura e la musica, soprattutto italiana. Un giorno mi piacerebbe fare di queste due passioni la mia occupazione principale. Attualmente frequento il Master in Digital Marketing presso la Digital Coach di Milano, dove mi sto specializzando come Web Content Editor
l’e-mail marketing è ancora uno degli strumenti più usati per fare inbound marketing ed è importante saperlo fare bene. Ottimi spunti.
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Tanti piccoli trucchi per rendere una mail attraente agli occhi dell’utente possono fare la differenza e portare risultati considerevoli al proprio business . La pratica e l’esperienza sul campo sono , per quanto mi riguarda , azioni fondamentali per capire quello che funziona meglio e quello che invece è da lasciar perdere . L’articolo da buoni spunti per avere un orientamento su come impostare al meglio la scrittura di una mail per renderla il più efficente possibile.
Tanti piccoli trucchi per rendere una mail attraente agli occhi dell’utente possono fare la differenza e portare risultati considerevoli al proprio business . La pratica e l’esperienza sul campo sono , per quanto mi riguarda , azioni fondamentali per capire quello che funziona meglio e quello che invece è da lasciar perdere . L’articolo da buoni spunti per avere un orientamento su come impostare al meglio la scrittura di una mail per renderla il più efficente possibile.
Articolo molto ben strutturato e con tanti suggerimenti utili. Come per molte altre materie digital, anche per il copywriting l’esercizio rende maestri. Ma un pizzico di creatività e un’indole già predisposta alla scrittura non guastano mai!
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