L’espressione ergofobia prende origine dai due termini di derivazione greca ergon, lavoro e phobos, paura e si riferisce alla fobia irrazionale, incontrollabile e costante di affrontare i giornalieri compiti, impegni e obblighi lavorativi.
Le persone ergofobiche presentano sintomi psicosomatici e sensazioni di panico al solo pensiero di dover svolgere determinati compiti o doversi relazionare con i propri colleghi e superiori. Questa condizione molto spesso impedisce a chi ne soffre di recarsi al lavoro o di rimanerci fino alla fine del proprio turno.
Di seguito, ti mostrerò maggiormente nel dettaglio cos’è l’ergofobia e come può essere affrontata e superata seguendo 5 consigli pensati proprio per te.
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Cosa significa Ergofobia?
Anche conosciuta come ergasiofobia, l’ergofobia è una condizione che consiste nella paura eccessiva e intensa di affrontare le incombenze legate al lavoro. Non è da confondere con la pigrizia o la svogliatezza di impegnarsi nelle proprie attività e non si tratta nemmeno di quel comune stato di agitazione che in molti provano quando si è oberati di mansioni lavorative da svolgere e da portare a termine con una certa urgenza.
Il sentimento dell’ergofobia provoca nell’individuo uno stato d’animo di angoscia legata anche solo all’idea di dover svolgere attività lavorative o di recarsi quotidianamente sul proprio posto di lavoro. Tale malessere è difficile da affrontare ed è considerato un vero e proprio disturbo. Infatti lo psichiatra e professore Michael Linden lo inserisce nella categoria dei disturbi d’ansia, in particolare all’interno di fobie specifiche.
Quando parliamo di fobie specifiche ci riferiamo a disturbi caratterizzati da paura o ansia nei confronti di oggetti o situazioni, definiti stimoli fobici, che non dovrebbero in normali circostanze rappresentare una reale minaccia. In tal caso, corrispondono a tutti quegli stimoli connessi all’attività lavorativa. Esempi di altre fobie specifiche possono essere l’autofobia e l’aiperofobia, rispettivamente la paura della solitudine e dell’infinito.
Cause e sintomi dell’Ergofobia
Come accade per tutte le fobie, questa eccessiva paura del lavoro, che si protrae nel tempo e provoca notevoli disagi, scaturisce solitamente a seguito di specifici meccanismi o eventi che possono essere diretti o indiretti, mediante quindi esperienze negative vissute in prima persona o raccontate da altri. Può scaturire anche dalla paura di non sapere come affrontare il cambiamento sul lavoro con flessibilità.
Quando il lavoro ti mette ansia?
Le cause dell’ergofobia sono legate ad un’esperienza di condizionamento: si associa un’esperienza negativa avvenuta sul posto di lavoro stesso. Quest’associazione genera come risultato una reazione negativa a fronte di uno stimolo relazionato al proprio lavoro. Il risultato di tale associazione fa sì che gli stimoli riguardanti il posto in cui si lavora vengano immediatamente ricollegati alle emozioni negative dell’esperienza vissuta.
Dunque, ogni volta che la persona si trova di fronte a uno di questi stimoli, reagisce con sintomi tipici dell’ansia, quali inquietudine, paura, pensieri catastrofici, sudorazione, ecc.
In particolare, l’ansia da lavoro può essere ricondotta alla storia personale di ciascuno e si può associare a elementi di varia natura. Un primo test dell’ergofobia fai da te potrebbe essere confrontare i tuoi sentimenti con quelli descritti nel seguente elenco:
- una scarsa considerazione di sé;
- il pensiero di dover interagire con i propri colleghi;
- rifiuto degli obblighi imposti dalla società;
- un evento traumatico dell’infanzia;
- un fallimento personale;
- un burn-out;
- un episodio di violenza subito.
Ma quali sono le caratteristiche delle fobie specifiche?
“Non mi sento in grado di lavorare” o “piango prima di andare al lavoro” o ancora “ho paura di non saper lavorare” sono solo alcuni tra i molteplici segnali che fanno pensare di soffrire della “malattia del lavoro”. Come le altre fobie specifiche, in primo luogo l’ergofobia è caratterizzata dall’ansia incontrollabile e da altri sintomi come:
- attacchi di panico (possono essere causa del riconoscimento dell’invalidità e di conseguenza della percezione di una pensione anticipata);
- assenteismo dal lavoro (che può portare anche al licenziamento);
- emicrania;
- ipocondria;
- tachicardia;
- nausea e vertigini;
- disturbi alimentari o del sonno.
Qualche volta, questo stato d’animo potrebbe essere ricondotto ad una scelta professionale sbagliata, che non fa per te; in questi casi il disturbo dell’ergofobia potrebbe portare alle dimissioni e successivamente alla paura di cercare lavoro. Per questo motivo è necessario capire come affrontare e superare la paura di lavorare partendo dall’origine del sintomo per poter condurre la propria carriera e, di conseguenza, la propria vita con tutta serenità.
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Come superare la paura del proprio lavoro in 5 step
L’ergofobia può risultare molto complessa da gestire se non si interviene tempestivamente per curarla. Può provocare la sensazione di non essere presenti con sé stessi e un allontanamento dalla società e dalle persone che ti circondano se non cerchi una soluzione adatta a te. Una volta instaurato, lo stato di insofferenza legato alla paura si unisce anche ad un sentimento di vergogna e ad un senso di colpa profondo.
Molto spesso, evitare il lavoro può sembrare la soluzione più semplice e veloce per un ergofobico, la scorciatoia che inconsciamente si tende a prendere. La presa di coscienza rappresenta invece il primo passo che porta alla guarigione. Solo rendendoti conto di ciò che ti sta accadendo puoi prendere in mano la situazione e affrontare la tua paura.
Inoltre, fondamentale è la comunicazione: evita chiuderti in te stesso, ma condividi le tue emozioni con i tuoi cari o, se preferisci, esistono svariati forum sull’ergofobia online a cui poter partecipare. Si tratta però della prima mossa, che da sola probabilmente non sarà efficace, se non integrata ad un percorso completo, come suggerito nei seguenti 5 step.
Ma se ti accorgi che l’attività lavorativa che stai svolgendo attualmente non fa per te, sei sempre in tempo per trovare la strada giusta per te. Nel digitale si stanno aprendo tante opportunità oggi, che potrebbero permetterti svolgere un lavoro agile, da freelance comodamente da casa tua.
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1. Inizia un percorso psicologico
Se ti è stata fatta una diagnosi di disturbo dell’ergofobia, la terapia psicologica è una delle soluzioni che fanno al caso tuo. Esistono tipologie di percorsi psicologici diversi, caratterizzati da tecniche ad hoc.
Un trattamento particolarmente efficace nella cura delle fobie specifiche è la terapia cognitivo-comportamentale, una tecnica che interviene sui pensieri ricorrenti e gli schemi abitudinari attuali ad essi associati, per poi correggerli e sostituirli con pensieri più concreti e convinzioni più funzionali al benessere della persona, al fine di modificarne le abituali reazioni emotive e comportamentali che mette in atto in queste situazioni di difficoltà.
Un altro tipo di terapia per affrontare le problematiche legate alla paura del lavoro è intraprendere un percorso di psicoanalisi. Questo trattamento si focalizza sull’individuazione delle cause, indagando a fondo nell’intimità della persona per lavorare sulle motivazioni, spesso nascoste, che ne causano la sofferenza.
Di conseguenza, l’obiettivo è aumentare la propria consapevolezza rispetto al problema dell’ergofobia e imparare a controllarlo, volgendo uno sguardo al passato. Alla fine del percorso sarai in grado di riprendere la tua carriera o di trovare un nuovo lavoro più stimolante e che ti renda felice.
2. Migliora la tua autostima
L’insicurezza e la scarsa considerazione di sé sono state precedentemente menzionate tra le cause che spesso inducono all’ergofobia. La mancanza di fiducia nelle proprie capacità e quindi di svolgere il proprio lavoro, può infatti provocare un’inquietudine molto acuta.
È quindi fondamentale lavorare sulle proprie capacità, imparando ad identificarle, migliorarle ed essere consapevoli delle proprie qualità e abilità. Ogni piccolo successo e traguardo va celebrato con orgoglio e ricordare che se si ricopre una determinata posizione lavorativa è perché si è in possesso delle caratteristiche necessarie per svolgerla, può aiutare a mantenere alta la propria autostima.
Allo stesso tempo, ricorda che sbagliare è umano, non vergognarti di farlo ed evita di nutrire in te stesso aspettative sproporzionate.
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3. Cambia i tuoi pensieri
Come accade per le altre tipologie di fobie specifiche, il malessere dell’ergofobia può essere causato dall’abitudine di lasciarti andare a pensieri negativi o eccessivamente rigidi riguardo a te stesso. Tra questi pensieri, alcuni dei più distruttivi sono quelli associati alla poca autostima, come:
- considerare che i tuoi colleghi siano molto più abili nel lavoro rispetto a te;
- che gli errori commessi siano fallimenti;
- che il non raggiungimento dell’obiettivo che ti eri prefissato sia sinonimo di incompetenza e causa di vergogna.
Al contrario, l’esercizio da fare in questi casi è rilassarsi e sostituire la visione negativa del tuo lavoro, sviluppando pensieri positivi e realistici per alleviare il sentimento di disagio causato dall’ergofobia che ti affligge.
4. Impara a rilassarti
Per ottenere sollievo se soffri di ergofobia o di altre patologie di questo tipo, il rilassamento è una delle prime pratiche da intraprendere. Se impari le tecniche per allontanare i tuoi pensieri ed entrare in uno stato di tranquillità emotiva, la paura del lavoro può effettivamente alleviarsi.
Infatti, alle terapie psicologiche citate in precedenza, è consigliabile coniugare pratiche di rilassamento quali:
- yoga;
- meditazione;
- respirazione profonda;
- esercizio ritmico.
Queste attività potranno rivelarsi utili al fine di imparare a focalizzare l’attenzione sul momento presente, sul “qui ed ora”, allontanando le preoccupazioni legate al tuo lavoro.
Un’altra via da sperimentare per affrontare l’ergofobia e mantenere la consapevolezza di te stesso, delle tue emozioni e di ciò che provi in un determinato momento, è la cosiddetta coscienza piena, o mindfulness.
Secondo questa tecnica, l’obiettivo da raggiungere è portare il sistema nervoso a uno stato di equilibrio, trovare la calma e la concentrazione sul momento presente. La coscienza piena può essere applicata durante la pratica della meditazione, ma non solo: puoi iniziare a sperimentarla mentre svolgi attività quotidiane come la camminata, l’esercizio fisico o persino il pranzo. Provaci per alleviare la tua ergofobia e liberarti dell’angoscia da lavoro.
5. Investi sul Growth Mindset
Tradotta letteralmente Mentalità di Crescita, la Growth Mindset si può descrivere come un vero e proprio stile di vita che ti porta ad avere un atteggiamento positivo e battagliero in determinate situazioni scomode o poco piacevoli. Si tratta della mentalità vincente con cui si affrontano gli ostacoli: con la consapevolezza di non essere mai arrivati e che ci sia sempre qualcosa di nuovo da imparare, ma con la certezza di poterci riuscire. Nella cura dell’ergofobia, acquisire una visione volta alla crescita può certamente fare la differenza.
A tal proposito, Growth Mindset di Digital Coach è un programma che ti propongo se in questo momento stai vivendo il lavoro con un’ansia smisurata, se stai trascurando il tuo benessere psico-fisico o se stai sperimentando altri dei disagi provocati dal disturbo dell’ergofobia.
Inoltre, se sei alla ricerca di una nuova motivazione che stimoli in te la voglia di far brillare il tuo futuro lavorativo, o semplicemente senti il bisogno di trovare in te il giusto equilibrio per affrontare con determinazione le tue sfide lavorative, inizia subito il percorso.
- Sarai guidato per stabilire quali sono i tuoi principali obiettivi personali e professionali;
- imparerai le tecniche per gestire lo stress che ti causa il lavoro;
- migliorerai tutte le tue abitudini a partire dal tuo pensiero;
- imparerai ad includere nella tua routine esercizi aerobici e anaerobici;
- rafforzerai corpo e mente.
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Per concludere, avendo identificato l’ergofobia come uno stato di angoscia dovuto all’irrazionale paura di svolgere attività lavorative, il primo passo se sei un lavoratore ergofobico è non sottovalutare i sintomi e gli effetti che ho menzionato in precedenza.
Tratta questa tua paura come vengono trattate tutte le fobie specifiche in quanto tale, segui i consigli pensati per te e cerca una cura che possa esserti utile ad affrontarla di petto e a superarla eliminando definitivamente l’ansia da lavoro e la paura di sbagliare.
Ricordati che per far fronte ai tuoi impegni lavorativi senza stress in eccesso o intraprendere una nuova carriera è fondamentale avere una mente serena: dai precedenza a questo obiettivo, investi su te stesso e richiedi una Consulenza di Carriera Gratuita con il tuo Coach personale.
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Amante del digitale, della scrittura e della comunicazione in tutte le sue forme. Appassionata di viaggi, lingue e culture. Passioni che convergono e arricchiscono la mia professione: SEO & Copywriter.
Per quanto mi riguarda, l’unica paura che ho è quella di non fare il lavoro per cui ho studiato tanto, mi appassiona e renderebbe felice. Cosa che, inconsciamente, credo colpisca un po’ tutti i lavoratori, giacché se quell’impiego ti piace, e appaga, non vedi l’ora che sia domani per ricominciare.
Pertanto, prima di avventurarcisi in qualsivoglia impiego, bisognerebbe, in primis, ascoltare sé stessi, poiché nessuno mai saprà darti consigli più saggi ;)
Soffrire della paura irrazionale di affrontare i compiti giornalieri che l’attività lavorativa ci propone deve essere orribile! Avere paura di andare al lavoro per fortuna è una sensazione che non ho mai provato ma per chi ne soffrisse questo articolo è ricco di consigli e suggerimenti per affrontarla e superarla.