Instagram è la fusione delle parole INSTA, ossia instantaneità e GRAM, telegramma.
Nasce nel 2010 come applicazione che permette di scattare fotografie con il proprio smarthphone e condividerle instantaneamente su altri Social Network, consente di seguire ed essere seguiti dagli altri utenti, commentare gli scatti e indicare il proprio apprezzamento.
In ogni profilo Instagram bisogna presentare se stessi, per questo è necessario introdurre una biografia in quanto gli utenti vogliono sapere chi sta dietro le foto e quali siano le passioni, lo stile di vita e conoscere eventuali altri canali Social su cui si è presenti. Per completare l’account, ovviamente, bisogna inserire una foto profilo in modo da essere facilmente trovabili dagli amici o nuovi followers. Si può in ultimo decidere se mettere il profilo pubblico o privato, ma nel secondo caso non sarà possibile vedere le foto senza autorizzazione, il che potrebbe ridurre la possibilità di essere trovati.
Tutti gli utenti, anche senza essere esperti, possono diventare autori di scatti creativi aggiungendo uno dei venti filtri a disposizione, trasformando così le immagini in base allo stile e mood che si vuole trasmettere. E’ importante seguire un progetto fotografico e condividere delle immagini coerenti, più c’è coerenza e maggiore sarà il successo ottenuto.
Una volta aver dato sfogo alla propria creatività, le fotografie si possono condividere su altri Social Network aumentando la visibilità e l’interazione con gli altri utenti.
Attraverso gli Hashtag è possibile categorizzare la propria foto per argomento e renderla ritrovabile ad esempio all’interno di una community di appassionati che raccoglie le proprie foto basandosi su una parola chiave dedicata, creare e diffondere hashtag personali. Un altro elemento importante è la geolocalizzazione delle immagini, che permette di dare un valore di riferimento geografico.
Sono stati introdotti i tag nelle foto, consentendo così agli utenti di “taggare” i propri amici, ossia “etichettare” la foto con i nomi degli amici fotografati. Sono stati introdotti anche i video, che consentono agli utenti di registrare brevi filmati da 15 secondi a cui si possono applicare tredici filtri dedicati.
Instagram ha attirato a sé appassionati di fotografia e social media che hanno creato delle community di addicted, un vero e proprio fan club che organizza regolarmente contest e grandi raduni nelle città principali di tutto il mondo, Italia compresa. La più importante a livello mondiale è quella degli Instagramers. Una delle community di riferimento per il nostro paese è Instagramers Italia www.instagramersitalia.it che da vita a numerose inziative per promuovere la mobile photography ed eventi di networking, i cosìdetti #Instameet.
Gli utenti di Instagram sono chiamati #instagramers o #IGers dalle iniziali IG di InstaGram. Effettuando una ricerca su Instagram è possibile trovare la propria comunità locale e partecipare ad eventi organizzati spontaneamente dagli utenti. Se siete di Milano, cercate all’interno dell’applicazione l’hashtag #igersmilano, se siete di Roma #igersroma etc.
Qualche settimana fa all’interno della Social Media Week Milan 2014 www.socialmediaweek.org/milan/ si sono tenuti 3 incontri organizzati da Instagramers Italia all’interno dello spazio di il Life Park Protection Store di Milano con la collaborazione di Europe Assistance.
Sono stati organizzati corsi relativi alle basi di Instagram e altri incontri dedicati all’uso di Instagram nel settore turistico, gastronomico, culturale e artistico attraverso i challenge, che sono i tempi fotografici e per finire un corso dedicato all’editing e alle applicazioni indispensabili per supportare Instagram.
Relatore di questi 3 incontri, @Orazio Spoto, community manager di Instagramers Italia, al quale ho voluto fare alcune domande: Alessandra: “Siamo tutti fotografi su Instagram?” Orazio: “Si, poi chiaramente ci sono fotografi e meno fotografi. Aggiungerei che su instagram non bisogna essere solo fotografi ma anche buoni comunicatori digitali, in grado cioè di interagire e stabilire una conversazione.” Alessandra: “Quali sono i punti di maggior forza per fare personal branding attraverso le immagini?”
Orazio: “Oltre alla qualità il più possibile elevata, direi la coerenza di un progetto alle spalle.”
Alessandra: Quali sono le case history di maggior successo? È utile essere su IG per tutte le categorie di prodotto, ad esempio quelle che offrono servizi?
Orazio: “Ogni progetto ha diversi kpi e diverse capacità di integrazione con altri media digitali e non. Dunque è difficile definire una case history di successo. Direi che senza dubbio i progetti che si rinnovano nel tempo sono da considerarsi di successo. Vuol dire che si è centrato l’obiettivo. In questa fase poi instagram è ancora un progetto sperimentale e le aziende stanno sondando il terreno.
Di sicuro l’offerta di servizi è un settore in grande crescita e attraverso il coinvolgimento dei proprio followers si possono creare conversazioni. Un canale business deve essere considerato più un contenitore che un vero e proprio generatore di contenuti.”
Ad oggi la community di Instagram ha 150 milioni di utenti; oltre ai consumatori anche le aziende che realizzano prodotti con un forte impatto visivo hanno da subito compreso le enormi potenzialità del photosharing di Instagram ed è per questo che è sempre più diffuso come mezzo di comunicazione di marketing visivo.
Un’immagine vale molto di più di mille parole, ma se a questa aggiungiamo una piccola didascalia con gli elementi essenziali daremo un valore aggiunto a supporto di ciò che vogliamo trasmettere ai nostri “osservatori”.
Alessandra Mare
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