Il fenomeno del food delivery online
Le consegne a domicilio non sono di certo una novità. Da tanti anni siamo abituati a ordinare per cena una pizza o un panino facendo una telefonata al ristoratore stesso. L’amore per il cibo, universalmente condiviso, ha portato allo sviluppo e alla crescita di un nuovo business: il food delivery online.
Consiste nella possibilità di effettuare gli ordini tramite piattaforme che, in alcuni casi, provvedono anche alla consegna a domicilio. Le principali piattaforme di food delivery in Italia, di cui ti parlerò più avanti, sono Just Eat, Deliveroo, Glovo, Foodora e UberEats.
Le motivazioni che spingono gli italiani a ordinare da mangiare tramite le piattaforme di food delivery sono la mancanza di tempo o di voglia di cucinare. Tuttavia se da una parte si fa largo una certa pigrizia, non è ammesso che i pasti acquistati siano di scarsa qualità.
L’esigenza di molti lavoratori o giovani è quella di sollevarsi dall’incombenza di dover andare al ristorante o cucinare a casa, senza però rinunciare alla genuinità degli ingredienti delle pietanze.
Non a caso il cosiddetto junk food è stato sostituito dall’healthy food, vale a dire che è aumentata la richiesta di piatti che contengono frutta, verdura e pesce. Insomma il food delivery online è sempre più orientato al cibo sano.
Quest’ultimo è molto richiesto soprattutto nelle città di Roma e Milano con un vero boom del poke bowl e dei piatti vegani o senza glutine. Il cambiamento in atto però non ha sopito l’amore dei nostri connazionali per la cucina tradizionale italiana. Come avrai modo di leggere più avanti la frittura è ancora molto ordinata così come la pizza.
Trattandosi di un fenomeno che coinvolge il digitale, i millennials (18-35 anni) sono quelli più propensi a usare le app per ordinare il cibo.
Questo dato però non deve essere confuso con un disinteresse da parte dei più adulti verso il food delivery online. Si tratta prevalentemente di impiegati e liberi professionisti sempre più curiosi di provare le cucine asiatiche.
A rendere così popolare il food delivery online è la facilità d’uso delle app per ordinare il cibo. Infatti è sufficiente disporre della connessione a Internet per scegliere fra centinaia di ristoranti e menu.
Inoltre i metodi di pagamento sono piuttosto comodi, vanno dalla carta di credito alla PayPal, e quanto ordinato viene consegnato velocemente.
A beneficiare dell’esistenza di piattaforme di food delivery non sono solo i clienti, bensì anche i ristoratori. Questi ultimi inserendo la propria attività in queste piattaforme beneficiano di maggiore visibilità e ampliamento della clientela. Senza contare il fatto che a livello di gestione degli ordini e delle consegne il lavoro dei singoli ristoratori viene alleggerito.
I numeri del food delivery online
Il numero degli italiani che usa un’app per ordinare online il pranzo o la cena cresce e con esso anche il fatturato delle piattaforme di food delivery. Se nel 2009 il cibo ordinato e comprato online costituiva solo l’1% degli acquisti effettuati via Internet, nel 2018 il 30% degli italiani ha ordinato i pasti tramite le piattaforme del settore.
Queste ultime hanno guadagnato ben 350 milioni di euro, come emerge dal Rapporto Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi). Ciò significa che il fatturato delle aziende di food delivery è cresciuto nientemeno che del 69% rispetto all’anno precedente. Come se non bastasse sono previsti guadagni maggiori nell’imminente futuro. Quello del food delivery è infatti un mercato destinato a crescere.
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I modelli di business
Il food delivery online è un business che presenta quattro modelli:
Only order: nel primo modello l’azienda permette agli utenti/clienti di prendere visione dei menu dei ristoranti presenti nella piattaforma. Una volta effettuato l’ordine è possibile ricevere il cibo attraverso i corrieri del ristorante scelto oppure andandolo a ritirare di persona. È un modello di business che include anche i ristoratori di livello più basso come i proprietari di fast food. Con questo sistema le ordinazioni avvengono online usando l’app o il sito web della piattaforma, inoltre il cliente viene subito avvisato della ricezione dell’ordine. Nel modello only order la preparazione e consegna dei pasti è di responsabilità dei singoli ristoratori dunque la piattaforma di food delivery è soltanto un intermediario.
Only delivery: nel secondo modello l’azienda concentra tutta la sua attività sulla fase della consegna dei pasti. Dunque le due fasi precedenti ovvero la ricezione degli ordini e la preparazione del cibo non sono di sua competenza. La forza delle aziende di only delivery sta nella capacità di consegnare gli ordini in tempi brevi.
Order and delivery: nel terzo modello l’azienda gestisce sia la fase delle ordinazioni che quella della consegna. Dunque l’order and delivery si presenta come una combinazione dei due precedenti modelli. In questo caso le commissioni basse che normalmente vengono chieste ai ristoranti nell’only order e nell’only delivery aumentano. Anche qui i clienti effettuano l’ordine tramite app o sito web e pagano una somma per ricevere il cibo a domicilio. Questo denaro viene incassato direttamente dalla piattaforma di order and delivery. Non appena l’utente ha completato l’ordine viene inviata una notifica ai riders che si trovano nei pressi del ristorante.
Full-integrated: il quarto modello è quello più nuovo di tutti ed è anche il più interessante perché fa presupporre la scomparsa del ristorante fisico. In questo caso ci si confronta con dei ristoranti virtuali che si occupano di ricevere gli ordini, preparare il cibo e consegnarlo ai clienti. Qui l’azienda deve disporre di personale proprio che cucina i pasti e li consegna, dunque i costi da sostenere sono più alti rispetto ai modelli precedenti.
La gestione di tutta la “meal experience” richiede un’ottima organizzazione. I vantaggi però ci sono. Innanzitutto i ricavi sono sostanziosi perché il ristorante online può servire un numero di clienti potenzialmente illimitato. Ciò comporta l’offerta di pietanze di buona qualità a prezzi accessibili. In secondo luogo se il lavoro viene svolto bene i clienti torneranno ad usare la piattaforma.
L’ordine, come sempre, avviene tramite app o sito web ma in questo caso la scelta dei piatti è più limitata. Gli utenti possono ordinare il cibo anche uno o tre giorni prima specificando quando desiderano riceverlo. I pasti ordinati vengono tenuti al caldo o al fresco, a seconda delle esigenze, durante il trasporto. Inoltre in alcuni casi le fasi di preparazione sono spezzate, dunque il piatto ordinato viene completato in una cucina che si trova nei pressi del luogo della consegna.
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Le principali piattaforme di food delivery in Italia
I protagonisti del food delivery online in Italia sono i seguenti: Just Eat, Deliveroo, Foodora, UberEats e Glovo. Se queste piattaforme hanno avuto tanto successo è perché hanno numerosi vantaggi da offrire alla clientela:
- Il primo fra tutti è sicuramente la velocità. Oggigiorno siamo sempre più di fretta e meno propensi a lunghe attese, dunque un servizio rapido è gradito. Non solo si può effettuare l’ordine in pochi secondi, ma ciascuna piattaforma assicura la consegna del cibo in 30 minuti al massimo. Per di più il sapore dei piatti non viene alterato poiché vengono usate delle confezioni apposite.
- Il secondo è la geolocalizzazione che permette di controllare lo stato dell’ordine effettuato fino al momento in cui viene consegnato a casa.
- Il terzo riguarda le modalità di pagamento: si può usare la PayPal o la carta di credito. Dunque la comodità consiste nell’effettuare il pagamento online.
- Il quarto è indubbiamente la qualità del cibo. Infatti, anche quando si tratta di ricette più semplici o tradizionali la qualità resta un elemento di fondamentale importanza.
- Il quinto è la personalizzazione del cibo ordinato. In questo modo qualsiasi esigenza può essere soddisfatta. Questo aspetto sta crescendo di importanza perché i clienti vogliono sentirsi pienamente coinvolti nel momento dell’acquisto.
A questo punto vediamo nel dettaglio le singole piattaforme e le loro peculiarità:
Just Eat è una piattaforma nata in Danimarca nel 2001 e attualmente esistente in 13 Paesi. In Italia ha fatto la sua comparsa nel 2011 diventando un vero e proprio punto di riferimento.
In un primo momento il servizio era disponibile nelle grandi città ma poi ha esteso la propria presenza anche nei centri più piccoli. Attualmente sono 400 i comuni italiani che possono usufruire del servizio di Just Eat.
Inizialmente l’azienda non disponeva di personale proprio per le consegne a domicilio. La sua funzione difatti era quella di permettere agli utenti di effettuare gli ordini online. I singoli ristoratori provvedevano poi a preparare e a consegnare il cibo ai clienti.
Recentemente però è stato inaugurato il servizio Just Eat Delivery che include anche la fase di consegna degli ordini. La piattaforma è l’unica ad avere al suo interno ristoranti di tutta Italia senza limitarsi alle regioni del nord oppure alle città più grosse. Lo svantaggio però è che la qualità del cibo non è buona come quella dei concorrenti.
Deliveroo è nato a Londra nel 2013 ed è arrivato in italia tre anni più tardi. Si tratta di un servizio incentrato sulla proposta di ristoranti di qualità medio-alta. I pasti ordinati vengono consegnati alla clientela dai riders, ovvero i corrieri che si spostano in città in bicicletta. La novità è il servizio Deliveroo Business specializzato nella consegna di ordini effettuati da uffici e aziende.
Foodora ha fatto la sua comparsa in Germania nel 2014 per poi affermarsi anche in Italia. Si è da subito imposto come servizio che consegna cibo di ottima qualità puntando dunque ad un’offerta di alto livello. Anche in questo caso sono i riders a occuparsi della consegna degli ordini. La particolarità di Foodora è stata quella di realizzare documentari sul cibo in giro fra le varie cucine dei ristoranti d’Europa.
UberEats è un’app che è stata conosciuta dagli italiani nel 2016. Si ordina online e i corrieri in bicicletta o scooter consegnano i pasti ai clienti. Qui l’offerta è ampissima perché ce n’è davvero per tutti i gusti. È possibile ordinare cibo vegano, panini o piatti tipici italiani.
Glovo è stata fondata in Spagna, a Barcellona, nel 2015. Attualmente è presente anche in Italia dopo avere acquisito la start-up Foodinho. Ad oggi la sua attività è presente in più di 20 Paesi di tutto il mondo, inclusi quelli mediorientali e nordafricani. L’elemento distintivo di Glovo è che consegna anche il cibo preparato dai ristoranti che non sono presenti nella piattaforma. Inoltre le consegne non si limitano ai pasti perché, a differenza della concorrenza, i corrieri consegnano anche vestiti, gadget elettronici e farmaci.
Quali sono i piatti preferiti dagli italiani?
Gli italiani sono soliti fare ricorso al food delivery online nelle occasioni più svariate. Può trattarsi della quotidiana pausa pranzo in ufficio così come di una cena tra amici in cui si ha voglia di gustare qualche nuova ricetta.
I piatti ordinati sono davvero tanti dunque c’è spazio per tutti: si va dalle ricette italiane più tradizionali, in primis la pizza, per arrivare a quelle più esotiche. Il palato degli italiani infatti, sebbene rimanga affezionato alla tradizione, non manca di curiosità verso la cucina estera.
Gli ordini infatti includono panini, piadine, sushi e pollo, così come il poke bowl, piatto hawaiano a base di pesce crudo che sta riscuotendo un grande successo.
Non mancano poi le richieste di dolci, non a caso il gelato è spesso ordinato.
Fatta eccezione per le città di Milano e Roma in cui cresce la domanda di healthy food, nelle altre città, incluse quelle del nord, c’è ancora molta richiesta di fritti, arancini, hamburger e via dicendo.
Il cibo messicano, invece, attualmente è meno scelto.
Volendo dare uno sguardo agli ingredienti più apprezzati di recente troviamo la curcuma, lo zenzero, il cavolo nero, la quinoa, la frutta secca (specialmente le mandorle) e l’avocado.
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Google e Facebook scommettono sul food delivery
Come già detto, il mercato del food delivery è in espansione. Persino Google si è fatto avanti in questo settore lanciando “order online”. Si tratta di una funzione presente su Google Maps e Google Search che al momento non è presente in Italia perché sta attraversando una fase di test negli Stati Uniti.
In sostanza, la proposta di Google è quella di velocizzare ulteriormente il processo di ordinazione del cibo effettuandolo direttamente dai risultati di Google Maps. Così facendo non sarà necessario per l’utente scaricare le app dei servizi di food delivery per leggere il menu e ordinare da mangiare.
Tuttavia questa non è l’unica novità. Scaricando l’app Google Lens è possibile inquadrare il menu del ristorante e leggere le recensioni relative ai vari piatti proposti, così come guardare le foto caricate dagli altri utenti.
Anche Facebook si sta ritagliando il suo spazio nel food delivery, infatti dall’anno scorso diversi fast food presenti negli Usa hanno introdotto una novità per i propri clienti. Questi ultimi adesso possono ordinare usando i chatbot presenti nelle pagine Facebook dei fast food.
I chatbot sono software che simulano le conversazioni con gli esseri umani e che quindi sono in grado di prendere gli ordini e avviare la procedura di consegna dei pasti. Anche in Italia abbiamo un primo caso di ordinazioni effettuate attraverso i chatbot di Facebook: si tratta della start-up Alfonsino!
Conclusioni
L’espansione del food delivery online è la dimostrazione che anche i settori più antichi possono trarre grande giovamento dal digitale. Da sempre esistono i ristoratori e da tantissimi anni ormai siamo abituati alla comodità di ordinare per telefono una pizza. Recentemente però, con la nascita delle app di food delivery, possiamo consumare un pasto preparato dagli chef dei ristoranti rimanendo a casa o in ufficio. Il desiderio di mangiare bene senza avere l’obbligo di andare fuori ha fatto la fortuna delle piattaforme di cui ti ho parlato. Queste infatti ci evitano di dover scegliere fra cibo scadente a domicilio e piatti gourmet al ristorante!
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Laureata magistrale in Lingue per la Cooperazione Internazionale, attualmente sono Content Marketing Practitioner in Digital Coach. Nel tempo libero mi piace leggere, scrivere, viaggiare e praticare yoga.
Nel food delivery online molte aziende hanno investito grandi capitali in quanto ci vedono grandi opportunità per gli anni futuri . Sinceramente è un servizio che non ho mai utilizzato ma posso capirne la comodità e il piacere da parte delle persone di trovarsi il cibo pronto senza perdere tempo e fatica ai fornelli . Un business con grande potenziale di crescita che deve però essere gestito con cura e con una strategia di marketing efficace per ottenere risultati soddisfacenti .
Prima c’erano le consegne a domicilio, infatti non sono di certo una novità. Si telefonava al ristorante per ordinare per cena una pizza o un panino, invece oggi l’amore per il cibo è cresciuto ed ovviamente ha portato ad una crescita esponenziale di questo nuovo business: il food delivery online. Tramite piattaforme quali Just Eat, Glovo, Foodora, UberEats ecc oggi è possibile ordinarsi da mangiare attraverso queste app che provvedono alla consegna a domicilio.
Ottimo articolo. Bello vedere come il digitale può cambiare lo stile di vita, rendendolo più comodo.
Il mondo corre e corre anche il cibo nei box trasportati dai cyclers fno alle nostre case. E’ una logica evoluzione che si é sviluppata di pari passi allo sviluppo del digitale. Io non mi sono ancora avvebturata in questo tipo di acquisto e per il momento amo ancora degustare un buon piatto, anche esotico, con i piedi sotto al tavolo del ristorante. Ma non sono assolutamente contro, anzi ben vengano le novità e con esse le comodità!
Fino a qualche anno fa ci si limitava alla pizza, in particolar modo nei weekend, oggi invece grazie ai nostri smartphone, dal sushi alle ostriche, la nostra scelta in fatto di menù non è mai stata così ampia e gustosa. Per il momento mi sono affidata solamente a Just Eat ma sono certa che a breve sperimenterò anche altri business model!
Il Food Delivery è ormai un settore in continua crescita e di cui il digital ne è primo attore. Ottimo articolo!
Interessante articolo sul Food Delivery online
Queste piattaforme sono eccezionali e di grande aiuto, soprattutto quando si vogliono evitare code in auto e al ristorante per mangiare qualcosa che ci piace molto!
Io, pur essendo munita di master in marketing digitale, preferisco ancora alzare la cornetta. Il pulsante di Google potrebbe essere interessante!
Seppure il lavoro del rider mi sembri pesantissimo (alcuni ragazzi mi hanno detto che invece lo fanno volentieri) devo dire che queste soluzioni di food delivery hanno salvato diversi pranzi soprattutto quando i figli tornano da scuola invitando qualcuno all’ultimo minuto.
Ottimo articolo che mette in evidenza la crescita di questo settore ! se pensiamo che il primo prodotto venduto on line e stata una Pizza ! Grazie per la condivisone ! Molto interessante
Non avevo ancora provato una di queste App per via della mia abitudine di cucinare a casa, ma leggendo quanto sono funzionali, veloci e pratiche, ho deciso che farò una prova nell’immediato!
Devo dire che anche in provincia di Milano queste piattaforme lavorano molto bene. Personalmente ho provato Just Eat e Deliveroo e sono stata soddisfatta del servizio. Sempre più ristoranti nella mia zona aderiscono a questo servizio ed è proprio un segno dei tempi che cambiano.
Food delivery, banalmente consegna a domicilio, in questi ultimi anni sta diventando un importante business.
Da seduti sul divano si prenota qualunque cosa si voglia mangiare. E da quanto noto… Piace molto!
Digitale sempre sul pezzo!
Le piattaforme di food delivery sono aumentate negli anni e a Milano il numero di riders sembra in continua crescita. Anche in questo settore il digitale è sempre più protagonista.