Foodspring è un’azienda tedesca che produce e vende prodotti alimentari per sportivi come integratori, snacks, barrette e muesli proteici. Tuttavia, nonostante il focus sull’alimentazione sportiva, ampio spazio è dato anche al cibo sano in generale. Dunque, chiunque può trovare ricette e spunti interessanti nel blog dell’azienda. Sono presenti infatti articoli incentrati sulla perdita di peso e sugli alimenti che è bene inserire nella nostra dieta quotidiana. Foodspring è nata in Germania nel 2013 con il nome di egg ed è, ad oggi, un business in forte espansione. Per saperne di più ho intervistato Teresa Budetta, Country/Brand Manager Italy & Spain del brand. Leggendo questa intervista avrai modo di scoprire quali sono i valori di foodspring e in che modo vengono usati blog, social media e e-commerce per coinvolgere e soddisfare i clienti sparsi in diversi Paesi d’Europa.
Quando foodspring era egg e i valori del brand
Come è nata l’idea di foodspring e quali sono i vostri valori?
Foodspring è nata in Germania nel 2013, inizialmente con un altro nome: egg. È nata dall’idea dei due fondatori che si erano avvicinati al mondo dello sport, ma avevano rapidamente capito che tutti i prodotti per gli sportivi presenti sul mercato erano, in realtà, indirizzati ad un consumatore più body builder. Infatti, si trattava di barattoli neri da 5 kg in cui loro non si rispecchiavano. Dato che cercavano una migliore qualità, hanno fondato l’azienda.
I nostri valori principali sono i seguenti: il primo è la passione per quello che facciamo, per il mondo dello sport ma anche per quello del benessere; il secondo è quello di essere autentici: a tutte le persone che cerchiamo di convogliare all’interno della nostra community cerchiamo sempre di fare vedere che il mondo dello sport è fatto di tanti alti bassi, ma non bisogna mai perdere il focus; il terzo è la qualità, perché in tutto quello che facciamo ci teniamo ad offrire la migliore qualità possibile sia in termini di materie prime che di educazione del cliente; il quarto è il divertimento: è presente in tutto quello che facciamo e anche il clima che si respira in ufficio è quello di persone che si divertono. Come disse Einstein:” Chi fa qualcosa che ama non lavorerà mai un giorno nella sua vita” ed io ci credo profondamente, così come anche foodspring!
In cosa consiste il tuo ruolo all’interno dell’azienda?
Io gestisco il mercato italiano e quello spagnolo, cioè sono responsabile per tutte le leve di marketing. Adesso abbiamo un marketing mix formato da influencer, social media marketing, tv in Italia, eventi e partnership. Quindi da un lato c’è tutta la parte di marketing e dall’altra, insieme al team che lo gestisce, ci occupiamo anche della parte della logistica. Cerchiamo di vedere se possiamo migliorare qualcosa nel servizio ai clienti e poi c’è tutta la parte di data analysis: tutto quello che riguarda i sondaggi che facciamo e i dati che abbiamo su Google Analytics, per raggruppare queste informazioni e capire davvero qual è il punto in cui possiamo migliorare.
Pubblici europei a confronto
Ci sono differenze tra il pubblico italiano e quello spagnolo a livello di interazione con il brand sui social?
Dato che per la parte di social media coordino il team globale, non credo che ci sia tanto una differenza fra Italia e Spagna, quanto piuttosto fra Italia, Spagna, Francia e Germania. Gli italiani, come gli spagnoli, tendono a guardare e commentare come se fossimo una community, come fossimo tra amici. Quello che noto con la Francia è che i francesi commentano molto di più. Come dico sempre:”Sono filosofi nati!”. Per ogni post abbiamo almeno tre volte lo stesso numero di commenti che abbiamo in Italia, anche se il post è esattamente lo stesso.
In Germania, invece, c’è molta meno interazione. I tedeschi non amano molto l’emotività, sono molto “straight to the point”. Perciò se c’è una domanda che non porta loro nessun tipo di valore aggiunto, come per esempio:” tagga un amico con cui ti alleni”, le interazioni sono molto inferiori rispetto all’Italia. Quindi possiamo vedere che c’è un cultural clash tra i Paesi del sud Europa, la Francia e la Germania.
L’importanza del blog nel funnel di vendita
Nel vostro sito è presente un blog di ricette. In che modo vi aiuta a coinvolgere i visitatori per poi trasformarli in clienti?
All’interno del sito abbiamo sia una sezione di magazine che una sezione di coach. All’interno del funnel di acquisizione, che è il percorso che fa l’utente che da visitatore viene trasformato in cliente, il blog e tutta la parte di contenuti ci aiutano in due modi. La prima è la parte di SEO, cioè riuscire ad avere un buon ranking ovvero un buon posizionamento su Google. Per tutte le parole chiave che per noi sono importanti, come proteine e dieta proteica, siamo sempre i primi. Siamo cresciuti davvero tanto nell’ultimo anno, motivo per cui tutto questo ci ha portato moltissimi visitatori che sono interessati al nostro prodotto.
La seconda parte è invece la sezione di consideration, cioè considerazione, che è pure nel funnel. Quindi, come il magazine, attraverso gli altri canali, soprattutto social media e CRM, cioè newsletter, ci aiuta a spiegare meglio a chi già conosce il brand quali sono i metodi per utilizzare i nostri prodotti. Soprattutto in mercati come Spagna e Italia, in questo siamo molto simili, dove l’educazione alimentare è nettamente inferiore rispetto ai Paesi del nord Europa. Infatti poche persone prendono amminoacidi o non sanno come consumarli. In questa sezione, che chiamiamo consideration, il magazine ci aiuta ad educare per poi convertire in un ultimo step.
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Un business che crede nell’e-commerce
I vostri prodotti si rivolgono a un target ben preciso. Quanto l’e-commerce vi ha aiutato a raggiungere i vostri clienti? Avete anche punti vendita fisici?
Nel sud Europa, considerando anche la Francia, non abbiamo punti vendita fisici quindi il 95% del fatturato arriva dall’e-commerce. Quel 5% restante è dato da farmacie e palestre. Il nostro quindi è sostanzialmente un B2B, infatti abbiamo un ragazzo che si sposta per l’Italia e va a incontrare i possibili rivenditori. Però è davvero una minima parte. In Germania, invece, il fatturato è intorno al 20% per il retail, quindi i supermercati, e all’80% per l’e-commerce.
Il nostro punto di forza è l’e-commerce perché, come Amazon, ci fa ottenere tutti i punti di contatto con il cliente. Quindi nel momento in cui sai come ti ha conosciuto, quali sono i prodotti che gli piacciono, quali sono le leve con cui riattivarlo, quindi tutta la parte di newsletter, ovviamente la relazione è molto più forte anche in termini di community rispetto ad un brand che è presente soltanto nei retail e che quindi non riesce ad avere tante informazioni sul cliente. Invece noi, da buon e-commerce, cerchiamo molto data driven sia nel tipo di campagne che facciamo sia nel tipo di prodotti che lanciamo e questo non sarebbe possibile senza un e-commerce perché non avremmo informazioni e dati sull’utente.
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Laureata magistrale in Lingue per la Cooperazione Internazionale, attualmente sono Content Marketing Practitioner in Digital Coach. Nel tempo libero mi piace leggere, scrivere, viaggiare e praticare yoga.
Da appassionato di sport e alimentazione salutare , questo articolo ha attirato subito la mia attenzione. L’intervista fà scoprire come l’uso dei social media e dell’e-commerce siano importanti per l’azienda che evidentemente ha saputo gestirli nel migliore dei modi . Andrò a visitare il loro sito per vedere come è strutturato e che prodotti hanno a disposizione …
La prima volta che ho sentito parlare di foodspring è stato due anni fa, quando vivevo in Germania, in Italia non la conosceva nessuno. Nel giro di un anno ho visto la loro crescita esponenziale grazie all’on- line. Sono riusciti ad far conoscere i loro prodotti anche qui in Italia e adesso li vedo ovunque. Ciò testimonia, per l’ennesima volta, quanto l’on-line permetta di espandersi e farsi conoscere ovunque. Bravissimi!
Non conoscevo questa realtà ma grazie all’articolo mi ha incuriosito e sono andata a visitare il loro sito. E’ molto ben fatto, rocco di spunti interessanti che guidano un nuovo potenziale cliente all’interno del funnel, con un’assistenza al cliente sempre ben presente su ogni pagina tramite chatbot. Una realtà giovane molto ben strutturata.
Conosco Foodspring e ho più volte acquistato i loro prodotti online. Apprezzo molto il loro modo di fare marketing online e sono anche soddisfatto della qualità dei loro prodotti.
Il mangiare è alla base per una buona salute!
Altro bell’esempio di come, rispetto all’offline, il digital può creare interazioni emozionali e comunità strettamente legate tra loro da valori condivisi.
Conoscevo già questa realtà che utilizza molto le collaborazioni con gli influencer. Credo che abbiamo una strategia digitale davvero forte!
Conoscevo già questa azienda che é molto attiva sui social e con campagne di influencer marketing ma questa intervista mi ha permesso di scoprirne un po’ il dietro le quinte! Molto interessante!
Case history di un’azienda che non avrebbe avuto un così grande successo senza l’esistenza del digitale.
L’E-commerce è uno strumento potentissimo se il prodotto in questione è dotato di tutte le caratteristiche ricercate dal consumatore finale!
Oramai con il digitale possiamo fare tutto, basta essere davvero determinati fissando un obbiettivo
Complimenti per le domande molto interessanti! Curioso vedere come l’interazione sui social è diversa da Paese a Paese per via di aspetti culturali, a fronte degli stessi contenuti. Sicuramente un aspetto che un SMM deve tenere in considerazione!
Mangiare sano è il primo passo per volersi bene!
Ci sono tanti e-commerce
Di tanti prodotti diversi
Ma non c’è niente da fare
La differenza tra loro…
La fa sempre una mente eccelsa