Nato dalla combinazione delle nuove tecnologie digitali con l’industria agroalimentare, il settore Foodtech è stato protagonista di una crescita davvero sbalorditiva e che non accenna a rallentare: si tratta, infatti, di un ambito in continuo fermento, che sta rivoluzionando in maniera radicale il nostro modo di guardare al mondo del cibo, dai processi di coltivazione fino alla ristorazione e alla vendita dei prodotti al dettaglio. La strada dell’innovazione digitale è davvero irrinunciabile per un’azienda che voglia restare al passo con i tempi e avere a disposizione tutti gli strumenti necessari per confrontarsi con le nuove esigenze del mercato.
In questo articolo ti fornirò una panoramica generale sull’argomento, soffermandomi su alcuni aspetti cruciali che trovo particolarmente interessanti:
- qual è il significato di Foodtech
- una panoramica sugli investimenti e sullo scenario italiano
- le principali macro-aree in cui si articola
- le start-up italiane più interessanti.
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Cos’è il Foodtech
Come si può facilmente intuire dallo stesso termine, il comparto Foodtech è un ibrido di due ambiti diversi: quello dell’agroalimentare (food) e quello della tecnologia di ultima generazione (tech). Parliamo di due mondi che fino a pochi anni fa sembravano avere poco in comune e destinati a non incontrarsi mai, ma che oggi sono strettamente interconnessi in una collaborazione strategica vincente, capace di offrire risultati davvero sorprendenti. Si parla di Foodtech quando le tecnologie più all’avanguardia vengono adoperate nell’ideazione di strumenti e nuove tecniche da impiegare nella filiera alimentare, a tutti i livelli: dal campo coltivato dall’agricoltore fino alla pietanza che consumiamo a casa o al ristorante. Come vedremo, gli ambiti di applicazione sono vari e molteplici: agricoltura e allevamento, creazione di nuovi alimenti, lavorazione e conservazione dei cibi, packaging e distribuzione a domicilio. Ma perché il settore alimentare ha bisogno dell’innovazione tecnologica?
Ciò che ha reso improrogabile la nascita del settore Foodtech è stata la necessità di impostare un sistema produttivo che sappia soddisfare le richieste più urgenti del nostro tempo: sempre più attento ed esigente in fatto di alimentazione, il consumatore del XXI secolo chiede a gran voce prodotti alimentari sicuri, sani, che siano etici e facilmente tracciabili.
Con una popolazione mondiale in continua crescita e la crescente consapevolezza che le risorse a nostra disposizione sono limitate, è fondamentale che il nostro food system sia il più possibile sostenibile, sia da un punto di vista economico che ambientale: per procedere in questa direzione è indispensabile ricorrere a un efficientamento ed un aggiornamento continuo, che solo l’utilizzo delle tecnologie online più avanzate possono garantire. Insomma, nuovi strumenti e nuovi approcci per far fronte a nuovi scenari globali e a nuove esigenze.
Gli investimenti nel settore
Per comprendere appieno l’importanza rivestita dal comparto Foodtech nello scenario economico mondiale degli ultimi anni, basti considerare l’enorme portata di investimenti che è in grado di attrarre, aumentati in maniera davvero vertiginosa negli ultimi anni: dal 2010 ad oggi, si stimano circa 65 miliardi di dollari investiti. Una cifra davvero impressionante. Le imprese attive nell’agrifoodtech su scala globale sono ormai molto numerose, oltre 5300: sono gli Stati Uniti e il Canada i paesi che possono vantare la presenza più importante e capillare di start-up innovative.
Ad ogni modo anche l’Europa e il continente asiatico stanno recuperando velocemente terreno sugli stati oltreoceano: nel Vecchio Continente gli investimenti sono addirittura raddoppiati nel biennio 2018-2019, come emerge dall’esaustivo rapporto di DigitalFoodLab. Nonostante il 2020 sia stato senza dubbio l’anno nero della ristorazione e del commercio, si sono riversate nel Foodtech risorse ingenti, per oltre 17 miliardi. A farla da padrone è sicuramente il food delivery, ambito che da solo ha attratto il 48% della somma totale, seguito dall’agritech, un comparto in forte espansione e in continua evoluzione.
E per quanto riguarda l’Italia?
Nonostante la nota vocazione agricola e gastronomia del Bel Paese, in Italia il Foodtech fa fatica a decollare; nel 2020 ha visto investimenti per circa 17 milioni di euro, mentre altri paesi europei, come Francia, UK, Germania e Olanda, hanno già da tempo convogliato risorse di gran lunga superiori. Indubbiamente solo un afflusso maggiore di capitali potrebbe garantire al nostro paese una posizione di primo piano nello scenario europeo, se non addirittura quello mondiale. A mancare, d’altronde, non sono certo le idee, il know-how e le aziende innovative: infatti ci sono moltissime start-up Foodtech italiane di successo, capaci di competere con diversi player internazionali. In Italia, inoltre, sono presenti importanti incubatori di impresa e accelerator di importanza internazionale, come StartupBootCamp FoodTech e FoodTech Accelerator.
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Le diverse aree del Foodtech
Insomma, è un mondo molto complesso e articolato: i settori che oggi beneficiano dell’apporto di tecnologie e conoscenze all’avanguardia sono innumerevoli. Di seguito troverai le principali “sezioni” nelle quali si è soliti dividere il comparto Foodtech, ambiti che occorre seguire con la massima attenzione per comprendere e addirittura anticipare i trend dell’agro-alimentare che caratterizzeranno i prossimi anni.
Agritech
Parliamo dell’ambito che attualmente concentra il maggior numero di aziende attive nel Foodtech. L‘agritech si occupa dell’efficientamento dell’agricoltura e dell’allevamento, andando ad utilizzare la ricerca e le soluzioni tecnologiche per migliorare la produzione, sia per quanto concerne la qualità che la quantità. Al fine di rendere più moderni e smart i processi produttivi, viene fatto uso della robotica più all’avanguardia (sensori intelligenti, macchinari, satelliti) e dei droni, come anche di software dedicati alla gestione dei campi coltivati o degli animali. Una rivoluzione paragonabile, forse, a quella derivante dall’avvento dei macchinari agricoli durante i primi decenni dello scorso secolo.
Foodscience
Passiamo ora alla branca che si occupa dell’ideazione e della produzione di nuovi cibi e bevande, come anche dell’elaborazione di processi di lavorazione più efficienti, e del trattamento e della conservazione degli alimenti. Forse avrai sentito parlare dei next-gen food and drink: ebbene sono alimenti di nuova concezione, preparati a partire da ingredienti innovativi, magari poco conosciuti o utilizzati fino ad oggi, pensiamo ad esempio agli insetti oppure alle proteine vegetali e vegane, utilizzate per produrre alimenti salutari e sostenibili sotto l’aspetto ambientale. Tra gli esempi più celebri e interessanti c’è sicuramente la carne sintetica, letteralmente “fabbricata” in laboratorio, della cui produzione si occupano molte startup Foodtech.
Foodservice
Parliamo del ramo relativo all’innovazione di diversi aspetti legati al mondo dell’agro-alimentare, a 360 gradi: in questa categoria rientrano i servizi più utili e innovativi offerti sia ai consumatori che alle aziende, come produttori, commercianti e anche ristoratori. Per fare solo degli esempi, pensiamo a tutte le app e ai programmi che ti possono aiutare ad organizzare i pasti durante la giornata, a preparare piatti sani e bilanciati oppure trovare i ristoranti e gli store più adatti alle tue esigenze alimentari. Di recente stanno prendendo piede anche diversi software utili per leggere e valutare le etichette dei cibi oppure per controllarne la provenienza.
Food delivery
È il settore Foodtech nel quale si è concentrata la gran parte degli investimenti: come saprai sono sempre più numerosi ed utilizzati i servizi che permettono di ricevere con grande facilità cibo (e altro!) a domicilio, molto spesso con un semplice click dal telefono o dal pc. Ormai nessuno di noi può fare a meno delle consegne a casa e la pandemia ha fatto diventare questa necessità ancora più impellente. Il food delivery, inoltre, comprende aziende che presentano un valore di oltre 1 miliardo di dollari, i cosiddetti “unicorni”, tra cui la famosa Deliveroo.
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Quali sono le start-up più innovative
L’enorme quantità di investimenti confluiti nel comparto Foodtech ha permesso la nascita di numerose imprese all’avanguardia, molte delle quali sono interamente made in Italy. Considerando in modo trasversale i diversi settori già citati, ho stilato una breve lista di start-up interessanti.
Cortilia
Una delle aziende Foodtech italiane più attive e conosciute del food delivery. Quali servizi offre? Questo e-commerce ti permette di ricevere comodamente a casa tua diverse tipologie di cibo. Non solo frutta e verdura: è possibile acquistare molti prodotti alimentari, sia freschi che confezionati, come carne, formaggi, bevande, pasta; puoi scegliere tra oltre 2500 prodotti e ben 250 produttori. Sicuramente la maniera più comoda e veloce di consumare cibo sano e di ottima qualità, considerando che puoi selezionare la fascia oraria in cui ricevere il pacco.
Elaisian
Una start-up agritech tutta italiana nata con l’intento di aiutare gli agricoltori a prendersi cura in modo intelligente delle piantagioni di vite e olivo. I più moderni dispositivi digitali vengono utilizzati nell’allestimento di impianti e stazioni meteorologiche utili per monitorare lo stato di salute delle coltivazioni. Così le tecnologie di nuova generazione vengono sfruttate come un valido supporto per prendere decisioni ponderate, grazie anche ad un efficace sistema di notifiche e allarmi, che possono essere ricevuti sul proprio smartphone.
Reolì
Pensare ad alternative sostenibili ai cibi più comuni in cucina è uno tra gli obiettivi principali di diverse start-up Foodtech innovative, in particolare di quelle che si occupano di foodscience: questa azienda italiana ha utilizzato le tecnologie alimentari per creare un prodotto del tutto simile al burro e alle margarine utilizzando, però, dell’olio di oliva. Abbiamo quindi a disposizione un alimento più sano, interamente di origine vegetale, quindi adatto ai vegani. Una vera rivoluzione per gli amanti del burro!
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Foodchain
Quest’azienda fa della trasparenza e la tracciabilità della filiera alimentare la sua mission principale. Utilizzando la tecnologia Qr-Code, un’app ti consente di tracciare la provenienza di ogni prodotto alimentare, si tratti di un prodotto confezionato o un semplice frutto. In questo modo potrai essere consapevole della storia di ogni alimento che acquisterai, conoscendo i passaggi che lo hanno portato sulla tua tavola: dal produttore al negozio in cui lo hai acquistato per la cena.
Nutribees
Un mix tra delivery e foodscience: si tratta di un’azienda che consegna pasti pronti; ma non piatti qualsiasi! Sono pietanze gourmet che sono allo stesso tempo sane ed equilibrate, pensate ad hoc per le tue esigenze. Si comincia impostando il proprio piano alimentare, personalizzato in base alle proprie preferenze e caratteristiche fisiche, per poi passare alla scelta di frequenza della consegna: puoi selezionare uno degli abbonamenti proposti oppure optare per ordini una tantum. Insomma, un valido aiuto per mangiare meglio, e senza fatica!
Conclusioni
In conclusione, la crescita del settore Foodtech ti dimostra come l’innovazione tecnologica sia imprescindibile per fare business, oggi più che mai. Le opportunità che il mondo digitale può garantire sono sconfinate, e non solo nel comparto food: le aziende di qualsiasi ambito, oggi, hanno a disposizione strumenti innovativi e all’avanguardia per crescere e sono fondamentali per potersi confrontare con i competitor ed i potenziali clienti. Può essere di grande aiuto, allora, avvalersi del supporto di figure professionali che possano impostare una strategia nel marketing agricolo nel migliore dei modi.
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Da sempre appassionata della scrittura, da qualche tempo mi cimento nella produzione di contenuti per il web, collaborando da freelance con vari siti. Laureanda in filosofia, amante della letteratura e del cinema.
É una delle tematiche a cui tengo molto, e nel mio piccolo cerco di portare avanti sui social. In tutti i settori oggi come non mai serve aggiornarsi e portare il digitale ovunque. Basti pensare ai passi da giganti che i coltivatori hanno fatto negli ultimi 10 anni per aggiornarsi e portare in quel settore tecnologie che erano pensate per altro. Tanta stima a chi ancora oggi investe nell’agricoltura. Pensandoci questo é il settore alla base di tutto l’ecosistema terrestre.
Un argomento davvero affascinante! Abbiamo delle Start Up Foodtech Italiane davvero all’avanguardia!
Bellissimo articolo su un tema davvero interessante e importante sia per l’economia che per la salute. Andare ad applicare la tecnologia al ‘settore del food’ è fondamentale per rimanere al passo con le nuove richieste sia lato business che personale. Inoltre è necessario oramai usare la tecnologia sia per efficientamento dell’agricoltura che dell’allevamento per migliorare la produzione con un’attenzione però alla qualità.
Tematica davvero interessante e attuale. Utilizzo Cortilia da qualche mese e devo dire che mi trovo molto bene.
Quante novità nel campo alimentare! La tecnologia aiuta a salvaguardare l’ambiente, poichè consente di ottimizzare le risorse. Un passo importante per l’ambiente si sta compiendo con le serre idroponiche.