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Google Page Experience: dal 2022 per desktop

Google Page Experience è il nome dell’ultimo update del motore di ricerca, che ha terminato la sua implementazione ad agosto 2021 per quanto riguarda il traffico mobile. É notizia recentissima (4 novembre) che a febbraio 2022 inizierà ad essere effettiva anche per quanto riguarda il ranking desktop, con piena attuazione a fine marzo.

In questo articolo vedremo in da cosa è caratterizzato il Google Page Experience update, perché è importante prenderlo in considerazione lato SEO, come ha scombussolato i posizionamenti nelle SERP e, per chiudere in bellezza, una news per il 2022!

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In cosa consiste l’aggiornamento Google Page Experience

Punto focale di questo importante aggiornamento è, come vedremo nel dettaglio, l’utilizzo dei Core Web Vitals per valutare e misurare la qualità dell’esperienza utente.

Fin dalla sua creazione nel 1997 Google ha costantemente aggiornato la logica di funzionamento del suo algoritmo, con qualche rivoluzione e molti affinamenti più leggeri. Come utenti quasi non ce ne siamo accorti, ma se torniamo indietro col pensiero di qualche anno ci rendiamo conto di quanto sia cambiata la ricerca web: un tempo l’inserimento della keyword nel motore di ricerca era un momento importante, ti prendevi del tempo per decidere cosa scrivere. Oggi sembra quasi che l’algoritmo ti legga nel pensiero, proponendoti risultati perfettamente attinenti con il tuo intento di ricerca senza sforzo apparente. Tutto questo è frutto di un lavoro costante dell’azienda di Mountain View e di conseguenza anche di tutti gli operatori del settore che si occupano di SEO, che devono adeguarsi alle sue richieste per proporre contenuti che siano considerati di qualità e quindi posizionati in alto nelle SERP.

Se il tuo sito ha subito penalizzazioni nel ranking la causa potrebbe essere nell’aggiornamento Page Experience. Ma non dimenticare che, in particolare da quando l’algoritmo ha iniziato a utilizzare l’intelligenza artificiale, piccole variazioni nell’algoritmo si verificano costantemente. Solo nell’estate 2021 si contano 5 update “grossi”, e l’esperienza pagina è solo uno di questi. La sua particolarità risiede nel fatto che, cosa rara, l’azienda lo ha preannunciato con largo anticipo e ha fornito un gran numero di informazioni in merito.

La User Experience come fattore di ranking

L’annuncio di questo aggiornamento importante, denominato Google Page Experience, è del 28 maggio 2020. Al cuore di tutto c’è l’esperienza utente, che diventa a tutti gli effetti un fattore di ranking.

Come dichiarato da Google:

“L’esperienza sulle pagine è un insieme di indicatori che misurano il modo in cui gli utenti interagiscono con una pagina web, al di là del suo valore puramente informativo”

Per misurare la User Experience si combinano fattori già noti con i Core Web VItals: metriche che diventano punti cardinali della page experience.

I Core Web Vitals

I Core Web Vitals sono le metriche che Google utilizza per misurare l’esperienza utente. Per adesso sono tre ma secondo alcune indiscrezioni è probabile che ne verranno implementati di nuovi, nell’ordine di uno all’anno.

google core web vitals

  • LCP: Largest Contentful Paint: misura la performance nel caricamento della pagina. Nello specifico il tempo impiegato per caricare sullo schermo del dispositivo il contenuto più grande. 
  • FID: First Imput Delay: misura l’interattività, quindi il tempo che intercorre tra la prima interazione dell’utente con la pagina (ad esempio un click) e la risposta del browser.
  • CLS: Cumulative Layout Shift: misura la stabilità visiva, ovvero quegli scostamenti di pagina che avvengono in modo asincrono perché la pagina sta ancora terminando di caricare qualcosa, facendo spostare il testo e i link all’ultimo momento, spesso portando a click indesiderati (dall’utente) su banner pubblicitari.

Ottimizzazione Mobile

21 aprile 2015: Mobilegeddon! La prima volta che Google ha notificato preventivamente un suo aggiornamento importante, che metteva in primo piano la ricerca da mobile rispetto a quella da desktop. Oggi questo fattore rientra a tutti gli effetti nella page experience.

Puoi verificare l’ottimizzazione per dispositivi mobili della tua pagina web cliccando sull’immagine qui sotto:

ottimizzazione dispositivi mobili

Https

L’adozione di un protocollo Https, che si basa su una tecnologia di crittografia per rendere sicura la connessione per l’utente, è stata ufficialmente dichiarata un fattore di ranking.

Intrusive interstitials

Si tratta di tutti quegli elementi pubblicitari, come pop-up e banner, che vengono considerati invasivi e lesivi per la fruizione della pagina da parte dell’utente, e pertanto portano a una penalizzazione nella SERP.

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Google Search Console e gli altri tool: Google ha interesse ad aiutare i SEO

“We’re happy to announce that all of Google’s popular tools for web developers now support measurement of Core Web Vitals”

Questo annuncio ufficiale dell’azienda ci da la misura di quale sia il suo intento: aiutare gli sviluppatori di siti web a proporre contenuti in linea con le richieste del motore di ricerca, a tutto vantaggio dell’utente.

core web vitals tool

Google Search Console

Servizio gratuito che permette di gestire e monitorare la presenza del tuo sito web nei risultati della Ricerca Google. Google Search Console fornisce un report dedicato all’esperienza pagina del tuo sito, aiutandoti a identificare gruppi di pagine che richiedono attenzione. Il report identifica tutti gli url in cui sono presenti problemi riguardanti Core Web Vitals, usabilità mobile, Https, annunci.

PageSpeed Insights e Lighthouse

Entrambi i tool ti forniscono informazioni utili ma utilizzando metodi differenti: Insights si basa su dati empirici mentre Lighthouse su dati di laboratorio. Quest’ultimo risulta anche molto utile per un’analisi comparativa di SEO Benchmarking, confrontando l’evoluzione delle prestazioni nel tempo.

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Come sono cambiate le Top Stories

Nel Google Page Experience è contenuto anche un aggiornamento per quanto riguarda i criteri di idoneità per rientrare nella Serp Top Stories nella visualizzazione per dispositivi mobili.

Il ruolo delle pagine AMP

Le pagine AMP non saranno più necessarie per la pubblicazione delle notizie. Questa funzionalità sarà aperta a tutte le pagine. Oltre a questa modifica, agli altri fattori che vengono valutati per rientrare nella sezione notizie si aggiungerà, ovviamente, l’esperienza utente.

Perché è importante dedicare risorse alla page experience

In più riprese Google ha dichiarato che la page experience, fattore di ranking ufficiale, non andrà a sostituire la rilevanza. Potrebbe però essere un fattore dirimente nel posizionamento nel caso in cui siano presenti molte pagine con rilevanza simile.

A tal proposito John Mueller ha dichiarato: 

“It is a ranking factor, and it’s more than a tie-breaker, but it also doesn’t replace relevance.
Depending on the sites you work on, you might notice it more, or you might notice it less.
As an SEO, a part of your role is to take all of the possible optimizations and figure out which ones are worth spending time on.”

Il motivo per cui ha senso dedicare tempo e risorse nell’ottimizzazione della User Experience è semplice: si tratta di uno dei pochissimi fattori di ranking in cui si possono valutare delle metriche misurabili. 

Ad esempio, sappiamo tutti che i link sono un importante fattore di ranking, ma non sappiamo quanti, o quali, o quale sia effettivamente la sua importanza. Questo perché il motore di ricerca non ha mai comunicato molto a riguardo. Possiamo solo andare per tentativi e valutare gli effetti delle nostre azioni costruendo delle metodologie basate sull’esperienza. I Core Web Vitals sono vere e proprie metriche e possono essere decisivi soprattutto in caso di contenuti considerati ugualmente rilevanti.

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Gli effetti del Google Page Experience update sulle SERP

Alcuni operatori specializzati hanno già iniziato ad analizzare gli effetti del Google Page Experience update sulle SERP. Trattandosi di un aggiornamento per il quale gli operatori hanno a avuto a disposizione più di un anno per prepararsi, non ci sono state grosse rivoluzioni. In media i siti con buone performance hanno un posizionamento migliore di circa 1 punto percentuale. Quelli con cattive performance, invece, hanno subito una penalizzazione più importante, tra i 3 e i 4 punti percentuali. Un risultato da non sottovalutare, anche perché non bisogna dimenticare che una cattiva User Experience si traduce anche in una scarsa fruibilità da parte dell’utente.

Cosa avverrà adesso? Ecco la novità!

L’azienda ha poi appena dichiarato che la Google Page Experience per desktop vedrà la luce tra febbraio e marzo 2022, ma non è l’unica novità in vista. 

È del 14 ottobre l’annuncio di Niru Anand riguardante l’implementazione del Continuos Scrolling, inizialmente solo per il mobile e solo per gli USA. In pratica una volta raggiunto il fondo della pagina verrà automaticamente caricata la pagina successiva senza che sia necessario per l’utente fare un click. Tutto ciò avrà evidentemente delle conseguenze per il lavoro dei SEO Specialist, e potrebbe anche portare dei vantaggi a chi è posizionato in seconda o terza pagina.

Tutto ciò ci da la misura di quanto, in particolare dall’avvento dell’intelligenza artificiale, l’algoritmo sia in costante evoluzione. Le rivoluzioni più grosse vengono ora annunciate preventivamente in modo da dare la possibilità agli operatori di settore di prepararsi al meglio, ma piccole modifiche sono oramai quotidiane.

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In conclusione, con Google Page Experience si è voluto mettere al centro l’esperienza utente, a tutto vantaggio della fruibilità del sito da parte dello user. L’obbiettivo è sempre quello di fornire risultati sempre più fruibili e di qualità, secondo il noto paradigma E-A-T: Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness.

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11 Commenti

  1. Andrea Domanico

    Grazie Carmine per questo articolo. Con l’avvento delle nuove intelligenze artificiali Google darà sempre più importanza al contenuto e all’esperienza degli utenti. I nuovi SEO specialist dovranno rassegnarsi e rinunciare a meri tecnicismi per concentrarsi sulla qualità dei contenuti, di pari passo con l’assicurare prestazioni ottimali al sito.

  2. JacopoBocchio

    Google dimostra ancora una volta di focalizzarsi sull’utente. La cura di un sito avrà sempre più rilevanza sia nella qualità dei contenuti ma soprattutto nelle metriche relative all’esperienza utente. Articolo davvero interessante che ci illustra come prepararsi all’aggiornamento di Google, indicando i relativi Tools fondamentali per essere pronti al cambiamento.

  3. rosarioanzalone

    Ritengo sia importante che Google inizi a dare rilevanza a tutti quei fattori che contribuiscono a migliorare l’accessibilità e l’usabilità dell’utente verso i contenuti web.

  4. Alessandro Rizzo

    Il digitale si sposta sempre più verso l’utente!
    Così come le professioni digitali che hanno sempre più bisogno di creatività e contenuti rispetto che a tecnici programmatori.

  5. paride bombaci

    Google sempre dalla parte dell’utente. Ottimo!

    Grazie per i tool di verifica per il proprio sito!

  6. Elena De Sario

    É importante essere aggiornati sulle novità introdotte da Google per poter offrire una esperienza sempre più user-friendly e migliorare il posizionamento in SERP e quindi il proprio business. Fondamentale é la misurazione di velocità, reattività e stabilità visiva di un sito utilizzando i tool disponibili, senza dimenticare il parere degli utenti, attraverso ad esempio il gioco del Cerd Sorting per migliorare l’architettura dell’informazione all’interno del sito.

  7. marco deretti deretti

    ormai la UX sta rivestendo sempre più un ruolo determinante in molti ambiti del digitale, oltre a tanta tecnica serve anche tanta creatività

  8. Giada Krastev

    La User Experience insieme al contenuto sono davvero i re del web!

  9. Matteo Bellù

    Velocità, reattività e stabilità visiva di un sito, sono metriche da tenere sempre più in considerazione, sia a beneficio dell’esperienza utente, sia a favore di un buon posizionamento in SERP.

  10. Chiara Somansino

    Interessante la scoperta del gioco Card Sorting che evidenzia possibili differenze tra le esigenze dell’utente e la mente dell’UX designer.
    A volte la semplicità di chiedere un punto di vista differente apre orizzonti nuovi e curiosi.

  11. Alessandro Imperatore

    Articolo utilissimo che pone chiarezza su un’argomento molto interessante ma spesso di difficile comprensione. Anche il Colosso Google inizia a dare la giusta importanza alla User Experience per migliorare la Customer Journey degli utenti.

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