Hotjar è un tool che ogni digital marketer dovrebbe avere nella sua cassetta degli attrezzi. Non solo, si tratta di un mezzo fondamentale anche per aziende e imprenditori che vogliono sviluppare il loro business online. Tu ne hai mai sentito parlare? Qualsiasi sia la tua risposta, non preoccuparti, sei nel posto giusto! Qui troverai tutte le informazioni che ti consentiranno di capire cos’è e come utilizzare al meglio questo strumento di analisi del comportamento utente.
Sia che tu abbia un tuo sito, sia che tu lavori a quello della tua azienda, questa guida Hotjar ti sarà molto utile. Regalati del tempo, perché in pochi minuti:
- saprai come migliorare la qualità della navigazione del sito a cui lavori;
- riuscirai a trattenere gli utenti più a lungo tra le tue pagine web;
- saprai come ottimizzare il tuo funnel di conversione;
- potrai aumentare il tuo conversion rate, per acquisire nuovi clienti e aumentare le tue vendite.
Se sei un digital marketer che ha bisogno di capire come massimizzare i propri risultati, iscriviti al Master Digital Marketing, oltre all’analisi dei dati, apprenderai tutte le strategie e imparerai ad utilizzare tutti i canali e gli strumenti per far crescere il tuo business online.
Cos’è Hotjar?
Hotjar è un all-in-one tool di visual analytics che permette di entrare nella mente dei propri utenti. Non si tratta di magia, ma di user experience, cioè lo studio dell’esperienza che l’utente vive nell’acquisto di un prodotto o servizio online. Con Hotjar puoi letteralmente spiare le azioni che gli utenti compiono sul tuo sito: click, tap, scroll, movimenti del mouse. Vedrai come i visitatori si muovono tra le tue pagine, dove si soffermano, che informazioni saltano, dove abbandonano la sessione o a che step escono dal tuo funnel di conversione. Queste sono informazioni molto preziose, perché ti permetteranno di ottimizzare la tua digital strategy e risparmiare tempo, risorse e denaro.
Inoltre, potrai utilizzare le heatmap, o mappe di calore, per capire quali sono i punti caldi e i punti freddi del tuo sito, cosa che ti permetterà di posizionare i messaggi che vuoi comunicare al posto giusto, in base alla loro priorità. Così, guiderai gli utenti durante la loro navigazione nella direzione giusta, senza il rischio di perderli nel percorso di conversione.
E ancora, potrai effettuare A/B test, ad esempio vedrai quale Call to Action (CTA) converte di più, o quale colore porta più utenti a cliccare su un bottone. Insomma, riuscirai a perfezionare la tua strategia, facendo trovare ai tuoi potenziali clienti i messaggi giusti, nel posto giusto.
Le informazioni che raccoglierai dai tuoi test ti saranno molto utili: potrai migliorare l’esperienza di navigazione del tuo sito e creare un customer journey che ti permetterà di aumentare la tua lead generation e le vendite. In questo modo, mettendo l’utente al centro della tua progettazione, riuscirai a cucirgli addosso una strategia di marketing perfetta.
Per capire come sfruttare al meglio questo strumento, continua a leggere questa guida a Hotjar per scoprirne tutte le funzionalità.
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Come funziona Hotjar?
Vediamo insieme tutte le funzionalità che offre questo fantastico strumento:
- Heatmaps.
- Registrazioni dei visitatori.
- Funnel di conversione.
- Analisi dei Form.
- Sondaggi per ottenere feedback.
- Incoming Feedback (beta).
- Questionari.
Heatmaps di Hotjar
Le heatmaps, anche dette “mappe di calore”, sono una rappresentazione visiva di dati, raffigurati tramite il colore. Con le heatmaps di Hotjar avrai una mappa dei punti “caldi” e dei punti “freddi” delle pagine del tuo sito, in base alle interazioni che gli utenti hanno avuto con essi. In blu vedrai quelle zone che hanno catturato di meno l’attenzione, mentre, man mano che la temperatura del colore “si scalda”, andando sui toni del giallo e del rosso, vedrai le aree in cui i visitatori hanno concentrato maggiormente le loro azioni.
Google Analytics, piattaforma di Google molto utile per l’analisi del comportamento utente, non ha le stesse funzionalità di Hotjar quando si parla di navigazione “on page”: Hotjar ha maggiori potenzialità poiché restituisce dati qualitativi. Google Analytics permette di scoprire informazioni molto utili, come ad esempio
- il numero di utenti
- le sessioni e la loro durata media
- Il numero di pagine per sessione
- le sorgenti di traffico
- la frequenza di rimbalzo
- le pagine di uscita.
Tutti questi dati, che rappresentano solo una minima parte delle smisurate potenzialità di Google Analytics come alternative a Hotjar, sono importanti sia per ottimizzare la struttura di un sito, sia per perfezionare una strategia di acquisizione, ma non ci dicono nulla di ciò che accade fisicamente tra le pagine web mentre sono visitate da un utente. Invece, Hotjar può farlo mettendo a disposizione molte funzionalità, tra le quali 3 tipi di heatmaps diverse.
- Click Heatmaps: dove cliccano, o fanno tap, gli utenti?
Con questo tipo di heatmap, Hotjar ti dice dove gli utenti compiono azioni sulla pagina, quali sono le CTA più cliccate, quali i link più seguiti, oppure quali foto o video catturano di più la loro attenzione, restituendo un quadro chiaro di quali siano gli elementi che non funzionano bene e che vanno sostituiti per ottimizzare le performance dei nostri contenuti.
- Move Heatmaps: come si muovono gli utenti?
Con le Move Heatmaps puoi capire quali sono i punti in cui gli utenti muovono maggiormente il mouse, verificando se l’organizzazione dei contenuti funziona o deve essere ottimizzata. Spesso si associa alla Move Map il movimento oculare, ma bisogna tener presente che non sempre al tracciato del mouse corrisponde uno schema di lettura.
- Scroll Heatmaps: fino a dove ti seguono gli utenti?
Questa mappa è molto utile per capire la profondità di scrooll, quindi presumibilmente “fino a dove leggono” i messaggi che vuoi comunicare loro. Analizzare lo scroll si rivela utile soprattutto laddove si abbiano dei contenuti piuttosto lunghi, come un articolo di blog, o una landing page. Se gli utenti arrivano fino in fondo è un buon segno, in caso contrario forse dovresti rivedere la struttura del messaggio, o il target del traffico che ci stai portando sopra, nel caso tu stia facendo SEM, o Social advertising. Grazie alla scroll map potrai migliorare il design e la struttura dei contenuti all’interno delle tue pagine.
Riguardo le heatmaps, Hotjar consente di effettuare altre due operazioni molto utili:
- splittare, o dividere, le mappe di calore in base al device da cui è stata effettuata la sessione: desktop, tablet, mobile;
- effettuare un download delle heatmaps, azione molto utile per tenere uno storico, o per presentare un report.
Registrazioni dei visitatori
Con Hotjar potrai registrare le sessioni dei tuoi utenti e vedere ciò che loro vedono sul tuo sito. Non dovrai dedurre il comportamento dei tuoi visitatori o le difficoltà che incontrano nella loro esperienza di navigazione, ma andrai a colpo sicuro, perché lo vedrai.
Le registrazioni ti permetteranno di osservare i click, i tap, i movimenti del mouse. Con tutte queste informazioni a tua disposizione puoi:
- capire quali sono i punti forti o deboli delle tue pagine;
- dove gli utenti si aspettano di trovare le informazioni più importanti;
- esaminare i click a vuoto (dove forse dovresti inserire dei link, o delle animazioni);
- comprendere quali sono gli ostacoli incontrati dai visitatori ed eliminarli per rendere più fluido il customer journey che li porterà alla conversione.
Questa funzionalità, unita alle heatmaps, ti permetterà di fare un’ottima Conversion Rate Optimization. Inoltre, nonostante gli indirizzi IP degli utenti siano resi anonimi, riceverai molte informazioni sulle sessioni, ad esempio il Paese di provenienza, il giorno, il browser, il sistema operativo, il numero di azioni compiute.
In più, all’interno delle registrazioni dei visitatori di Hotjar potrai scegliere di:
- fare il replay delle sessioni di utenti reali;
- aggiungere dei tag alle registrazioni;
- vedere le azioni degli utenti e aggiungere note, o commenti;
- condividere le registrazioni con chiunque;
- filtrare in modo semplice le registrazioni: per contenuti, UTM source, pagine di uscita;
- eliminare alcune battiture, o testo, che dipende dal tipo di dati sensibili che i tuoi utenti inseriscono nel sito. Hotjar oscurerà questi campi mettendo gli asterischi “***”, o dei numeri “111” al loro posto.
Funnel di conversione su Hotjar
Come funziona Hotjar quando si parla di conversioni? Con il funnel di conversione di Hotjar, puoi definire step illimitati e guardare le registrazioni delle pagine di abbandono del tuo sito. Creare un report del funnel è molto efficace per l’individuazione delle barriere che ostacolano le conversioni sul tuo sito. In questo modo, potrai scoprire come migliorare il flusso di navigazione dei tuoi utenti.
Con Hotjar, sarai tu a creare il tuo funnel di conversione, impostando gli obiettivi. Il consiglio è di averne uno per ognuno degli obiettivi che vuoi raggiungere sul tuo sito. Ogni funnel report restituisce solo i dati dei visitatori che hanno iniziato la navigazione con lo step 1, per cui, se hai diverse fonti di traffico per lo stesso obiettivo, è consigliabile creare due funnel diversi con altrettanti, e diversi, step 1. Ecco qualche esempio di funnel (fonte Hotjar):
- E-commerce: Homepage > Product Pages > Cart > Checkout > Thank You Page
- News / Blog: Homepage > Article Pages > Subscribe Page > Success Page
- Web App: Homepage > Trial Signup Page > Interface > Upgrade Page > Thank you page
- Lead Gen: Category pages > Landing page with form > Thank you page
Analisi dei form di contatto
Con l’analisi dei form, Hotjar ti dice come gli utenti interagiscono con i tuoi form contatti: ad esempio, capirai quali campi creano maggiore engagement, quali richiedono troppo tempo per essere compilati, quali sono lasciati in bianco e perché i form vengono abbandonati.
Per usare questa funzione, bisogna per prima cosa settare il tracking automatico del form e per fare ciò basta inserire l’url del form in questione in Hotjar, poi sarà il tool stesso a riconoscere gli step di cui il questionario è composto. Una volta fatto ciò, si crea in automatico una sorta di funnel, che come conversione ha l’invio dei dati in seguito al completamento del form.
Con questo strumento riuscirai a individuare:
- il tempo medio impiegato per la compilazione di ogni campo del form;
- i campi lasciati in bianco;
- il refill, in percentuale, cioè quante volte un campo viene ricompilato dagli utenti;
- i campi che portano all’abbandono del form.
Analizzando i form, Hotjar ti permette di monitorare, su un’unica dashboard
- il conversion rate
- le interazioni
- il tempo medio per interazione
- i riempimenti successivi
- i campi lasciati bianchi
- i campi di abbandono della compilazione
- i campi completati con successo o quelli che hanno generato un errore.
Sondaggi per Feedback Hotjar
A cosa serve Hotjar quando si parla di sondaggi? Potrai porre domande illimitate ai tuoi utenti, potrai fare domande su specifiche pagine, o chiedere loro il motivo dell’abbandono della sessione, proprio mentre ciò sta accadendo. Così, potrai ottenere molti dati sul comportamento dei visitatori, e potrai capire perché convertono, oppure lasciano il tuo sito.
Se ascolti gli users potrai comprendere come migliorare l’esperienza sul sito ed il bello è che non dovrai fare congetture, perché saranno direttamente loro ad indicarti il modo di farlo.
Con il feedback polls di Hotjar hai a disposizione:
- feedback diretti da parte dei visitatori del sito;
- domande multiple;
- la visualizzazione dei feedback e i risultati;
- widget personalizzabili.
Incoming Feedback
Con questa funzionalità, Hotjar permette agli utenti di lasciare feedback istantanei e visuali sul tuo sito, mentre tu potrai cogliere opportunità di crescita e miglioramento. Gli Incoming Feedback consentono di:
- raccogliere feedback con un contesto;
- consultare la dashboard dei feedback visuali;
- monitorare il sentiment attraverso tutte le pagine;
- personalizzare widget.
Questionari
Hotjar mette a disposizione anche dei survey personalizzabili. Potrai comprendere al meglio i tuoi visitatori, creando il tuo survey responsive con un editor molto semplice da utilizzare e potrai raccogliere le risposte in real time, da qualsiasi device. Potrai far girare i tuoi questionari attraverso link, e-mail, oppure direttamente sul tuo sito, invitando gli utenti a rispondere non appena stanno per abbandonare il sito. Ecco le best practice Hotjar nell’uso dei questionari.
- Puoi creare facilmente dei survey crossdevice.
- Porre domande multiple agli utenti, compreso il Net Promoter Score (NPS).
- Puoi invitare i visitatori del sito a partecipare.
- Vedere i risultati per ogni domanda posta.
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Quanto costa Hotjar?
Hotjar è un tool che cerca di andare incontro alle diverse esigenze dei suoi utilizzatori. Esistono diverse soluzioni, le principali sono Hotjar free e Hotjar pro.
La versione gratuita di Hotjar ha delle limitazioni, ma utilizzarla consente comunque di fare training ed imparare ad usare questo strumento. Per esempio, è molto adatta a chi è alle prime armi con il marketing digitale. Le versioni di Hotjar premium, invece, si adeguano alle esigenze di persone che sono addette ai lavori e che si occupano, direttamente o indirettamente, di user experience tutti i giorni. Infine, c’è un piano in abbonamento che si rivolge alle agenzie, che hanno diversi clienti ed esigenze ben più complesse. Vediamo le opzioni di abbonamento nello specifico.
Personal
L’abbonamento personale è ideale per i siti con un traffico contenuto e, al suo interno, è possibile scegliere tra il Basic e il Plus.
Hotjar Basic è una versione di Hotjar gratis, per la quale basta registrarsi con i propri dati e la mail e consente di raccogliere dati da 2.000 visualizzazioni di pagina al giorno, ma ha report limitati, utenti illimitati e uno storico dei dati raccolti della durata di un anno.
Plus è ideale per siti con poco traffico, o per Startup in early stage. Permette di raccogliere dati da 10.000 visualizzazioni di pagina al giorno e costa 39€/mese. Si hanno a disposizione 30 giorni per essere rimborsati qualora non si fosse soddisfatti, report illimitati, utenti illimitati, uno storico dei dati per 365 giorni e 15 giorni di prova gratuita.
Business
Si tratta del piano di abbonamento di Hotjar più utilizzato, perché versatile e adatto a molteplici esigenze. Ha tutte le funzionalità elencate nel piano Plus Personale, ma con delle features aggiuntive, come l’accesso alle funzionalità avanzate, la rimozione del brand “Hotjar” dai survey e dai report.
Si sottoscrive un abbonamento mensile, il cui prezzo varia a seconda delle pageviews giornaliere. Quali sono i prezzi di Hotjar? Se vuoi saperlo con precisione vai alla pagina dedicata nel sito di Hotjar.
Agency
È un piano ideato per agenzie e consulenti che lavorano con molteplici siti di clienti. Le funzionalità sono tutte quelle elencate per il piano Business, con delle aggiunte specifiche:
- siti clienti illimitati in un unico account centrale;
- sconto proporzionato al volume dei siti gestiti;
- invito ai clienti per vedere e gestire i loro dati;
- sostituzione del brand di Hotjar con quello personale, o della propria agenzia.
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Come configurare Hotjar sul tuo sito?
Allora, calma e sangue freddo: non è difficile. Ma se proprio non dovessi riuscirci, basterà un piccolo intervento di un programmatore, una sola volta.
Configurare Hotjar? Ecco tre metodi per farlo:
- con Google tag manager;
- con un Plugin WordPress;
- intervenendo sul codice.
Google Tag Manager
Come aggiungere Hotjar con Google Tag Manager? Questo strumento è sempre il miglior alleato per le persone che non hanno hard skill di programmazione informatica, ma che hanno a che fare con le pagine di un sito web. Una volta creato il contenitore per il sito di riferimento e dopo che è stato installato su tutte (su tutte!) le pagine del sito, ti basterà accedere alla dashboard di GTM e selezionare il contenitore, poi:
> aggiungi nuovo tag > scegli il tipo tag > Hotjar tracking code > nome tag > site Hotjar ID e qui dovrai inserire il codice che dà Hotjar in riferimento al tuo sito.
Poi verificherai il tag ed il gioco sarà fatto.
Plugin Hotjar per WordPress
Se hai un sito, o un E-commerce, sviluppato con WordPress, sappi che collegare Hotjar a WordPress ancora più semplice. Ti basta scegliere tra i plugin uno che permetta l’integrazione di Hotjar, ne troverai diversi, l’importante è che siano compatibili con la tua versione del CMS. Quello che vale la pena provare è Hotjar Connecticator di Blue Medicine Labs, ma puoi scegliere quello che preferisci, in ogni caso i passaggi sono semplici.
Dopo aver installato il plugin nel tuo tema, dovrai copiare il codice di tracciamento che trovi nel tuo account Hotjar, sotto Sites & Organizations > tracking code. Una volta copiato il codice, dovrai incollarlo nel riquadro dove troverai scritto “Hotjar script” e premere su salva.
A questo punto, apri una pagina a caso nel tuo sito e verifica, all’interno del tuo account Hotjar, se si è triggerata (attivata) la pageview. Se la risposta è affermativa, molto bene, altrimenti ripeti l’operazione, potresti aver copiato male il codice.
Ad operazione conclusa, ricorda di escludere il tuo indirizzo IP dal tracciamento, mi raccomando, altrimenti registrerai anche le tue sessioni.
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Intervenire sul codice
Se non sei un mago dell’HTML, ti consiglio di rivolgerti al programmatore, perché rischi di rompere le pagine del tuo sito. Premesso ciò, in realtà non è difficile installare Hotjar da codice. Anche in questo caso, dovrai copiare il codice di tracciamento che trovi nel tuo account Hotjar, sotto Sites & Organizations > tracking code. A questo punto dovrai incollare questo script all’interno del tag <head> di tutte le pagine del tuo sito, sulle quali vuoi utilizzare il tool.
Alla fine, puoi verificare la corretta installazione vedendo in Hotjar se si triggerano le pageviews, poi ricorda di escludere il tuo indirizzo IP dal tracciamento.
Quali sono le migliori alternative a Hotjar? Le risposte potrebbero molteplici a seconda delle esigenze. Nessuno strumento di analisi dei dati, però, riuscirà a farti entrare nella mente degli utenti.
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Le parole e le immagini sono la mia passione. Scrivo, fotografo e giro video. Il Digital Marketing mi ha dato modo di unire le mie diverse nature, fatte di testi, immagini e numeri.
Ho sentito parlare di questo tool ma sconoscevo altre funzionalità che l’articolo spiega bene. Avrò sicuramente modo di approfondirne lo studio.
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Articolo davvero meraviglioso. Conosco bene il tool ma principalmente ne avevo sentito parlare per le mappe di calore mentre da questo articolo apprendo anche tante diverse funzioni che mi torneranno molto utili in futuro
ottimo tool, questa mini guida mi ha aiutata molto
E’ un tool dalle potenzialità straordinarie.
Brava Martina! Un articolo molto completo che fa capire quanto questo tool sia indispensabile nel miglioramento dell’esperienza dell’utente sul nostro sito.
ottimo strumento per una buona strategia di marketing
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