Cosa è?
L’indicizzazione semantica latente, conosciuta anche come Latent semantic indexing (LSI), si basa soprattutto sull’indicizzazione di dati e contenuti ed è una tecnica utilizzata dai motori di ricerca per individuare come si possono relazionare le diverse parole di un contenuto digitale.
La LSI è quindi un metodo di indicizzazione che, attraverso una specifica tecnica matematica, permette di identificare quali sono le relazioni esistenti all’interno di un documento.
Il metodo LSI ha rappresentato un grande cambiamento poiché non si basa più solo come un motore di ricerca che si limita a individuare la copia esatta di una parola, ma esamina i contenuti del database paragonando tra loro interi insiemi di parole di documenti diversi, cercando delle relazioni che vanno oltre la semplice ripetizione di una parola chiave.
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Cosa ha indotto la creazione creazione della LSI?
Nei tempi passati per cercare un particolare documento all’interno di un determinato database, un motore di ricerca prendeva la parola da analizzare, la cercava in ogni documento archiviato e restituiva solo ed unicamente i testi che includevano quella determinata parola. Il meccanismo era molto più semplice ma talvolta con scarsi risultati deludenti. Attraverso il metodo LSI, non limitandosi solo ad individuare la copia di una parola ma ad esaminare i contenuti, si ha avuto un grande cambiamento.
La rivoluzione dell’indicizzazione semantica latente, dunque, è quella di riuscire a identificare eventuali documenti semanticamente vicini e affinché questa vicinanza venga individuata, non è necessario che il motore di ricerca debba trovare una corrispondenza esatta, da qui parte tutto il complesso sistema di indicizzazione di Google, il cui algoritmo tiene conto di oltre 200 fattori di ranking.
Come funziona l’indicizzazione semantica latente?
Per cercare di capire al meglio il funzionamento della LSI riportiamo un’esempio: ipotizziamo che una pagina fondamentale del tuo sito si occupi di stampe per magliette, il titolo sarà qualcosa simile a ” Quali sono le migliori stampe per magliette?” oppure ” Stampe per magliette: tutte le informazione che hai sempre voluto conoscere”, la domanda che ci si pone è cosa fa il motore di ricerca leggendo i nostri titoli; inizierà ad avanzare delle ipotesi su quello che potrà trovare nel testo ed anche cosa quel testo dovrebbe contenere per essere considerato valido ed utile.
Il motore di ricerca non si ferma solo ad analizzare i tag e controllare quello che viene messo in grassetto, Google infatti scorre tutto il testo per cercare dei sinonimi e termini semanticamente vicini alla parola chiave.
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Come evitare il rischio di keyword stuffing
La Keyword (parola chiave) si intende quel gruppo di parole che gli utenti utilizzano sui motori di ricerca per consultare i siti di loro interesse, per risolvere un dubbio o per raggiungere uno scopo.
Estremizzare l’uso del concetto di semantica può portare ad un effetto indesiderato che è bene prevenire, quello del Keyword stuffing, dell’utilizzo di tecniche considerate poco corrette al fine di aumentare la propria visibilità sui motori di ricerca, in altre parole ripetere in un testo la keyword da ottimizzare innumerevoli volte fino all’esasperazione. Questo utilizzo poco consigliato può portare a penalizzazioni Google algoritmiche o manuali. L’indicizzazione semantica latente è che anche i sinonimi della keyword contribuiscono ad ottimizzare un contenuto web.
L’importanza dei tool per trovare le keywords giuste per la LSI
I tools sono strumenti che ci permettono di svolgere determinate azioni sul web. Qualsiasi software può essere considerato un tool come ad esempio gli Anti-Virus ma anche Skype. Una distinzione che va fatta è tra Tool e Tool Web: quest’ultimo non ha bisogno di essere scaricato e installato sul proprio computer ma è sufficiente entrare sul sito web per l’utilizzo. La funzione del tool è quella di migliorare la qualità del lavoro sulla base di una valida strategia.
Ci sono differenti modi per trovare le parole chiave da utilizzare nei propri testi, il primo è il più semplice e lo abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni senza rendercene conto; quando un utente digita una domanda ad un database (query) nella barra di ricerca, Google ti propone dei suggerimenti che sono quelli che lui stesso associa a quello specifico termine.
Ad esempio se digito la parola “danza”, Google mi aiuterà ad affinare la ricerca in “danza classica”, “danza moderna”, “danza contemporanea”, “danza della pioggia”, “la storia della danza” ecc…
Altri metodi di ricerca delle keywords sono attraverso Google Keyword Planner, Ahrefs, Google Trends, Keywordtool.io ecc… che sono mezzi più professionali e complessi.
Conclusione
L’ indicizzazione semantica latente funziona quasi come un cervello umano, che cataloga gli argomenti in categorie. In realtà l’algoritmo non capisce nulla del significato delle parole, ma le analogie che riesce a notare lo rendono estremamente intelligente. La LSI è utile perché amplia l’orizzonte di ricerca indirizzando l’utente a nuove “chiavi” di interesse. Questo strumento risulta, quindi, di fondamentale importanza sia per coloro che voglio attuare delle ricerche, sia per coloro che si vogliono “far ricercare”.
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Interessante capire come sia , negli anni , diventato “intelligente” il motore di ricerca di Google, che non si limita solo ad individuare la copia di una parola nelle varie pagine di un sito ma va ad esaminare i suoi contenuti con un’analisi semantica per capire se quel testo risponde al meglio alla ricerca che un utente sta facendo . Un’evoluzione da tenere in considerazione in quanto ha una grande rilevanza dal punto di vista della SEO !
E un fattore fondamentale in una strategia di SEO. Ottimo articolo
Ho trovato l’articolo molto interessante. Grazie all’indicizzazione semantica latente è possibile per l’utente essere proiettato a nuove fonti di interesse. Consiglio la lettura!
Interessante! Effettivamente i sinonimi e le correlate rendono il testo più usufruibile per l’utente, quindi il servizio offerto è ottimo!
Google in un certo senso sta imparando la nostra lingua e si presume che noi sappiamo scriverla: quante volte a scuola ci veniva segnata come errore la ripetizione? Oltre ai vari tool suggeriti consiglio un dizionario dei sinonimi ;)
E’ bene tenere sempre in considerazione tutti i fattori noti di ranking per elaborare una strategia SEO efficace e la LSI è uno di questi.
Articolo prezioso per chi vuole approfondire la disciplina della SEO.
molto interessante e molto utile per chi si approccia al mondo della SEO
Ottimo articolo
Ho trovato l’articolo molto interessante ed utile per chi come me è interessato alla SEO. Non si finisce mai di imparare
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Brava Beatrice
La semantica sempre più protagonista del mondo digitale!
Non la conoscevo. Molto interessante.
Interessante! Per chi vuole iniziare ad approfondire il mondo della SEO questo è un buon inizio ed un ottimo spunto!
Interessante.
Il digitale non finisce mai di stupire e credo che l’uso della LSI sarà di grande aiuto per far individuare contenuti della massima pertinenza con quanto si cerca.