Vuoi lanciare una app su Google Play e punti a raggiungere i vertici delle classifiche? Stai cercando di dare maggiore visibilità a quella app a cui hai dedicato tante energie, ma non riesce proprio a decollare? Bene, sei nel posto giusto perché in questo articolo ti spiegherò proprio come ottimizzare app su Google Play. Ci sono alcune semplici regole da seguire che ti possono aiutare nell’attività di ASO, cioè di App store Optimization.
Che cosa è l’ottimizzazione di un’app su Google Play?
Si tratta di una pratica di indicizzazione di una app secondo alcune linee guida che possono aiutare a guadagnare maggiore visibilità. Non è un’attività semplice o dal successo assicurato, ma non effettuare l’ottimizzazione significa non fornire alla app tutte le possibilità a sua disposizione.
L’azione di ASO (App Store Optimization) non è una scienza impeccabile, ma procede per tentativi, che possono essere più o meno efficaci. Basta avere tempo, impegno e pazienza: con questi tre ingredienti sarà possibile ottenere i primi risultati.
Le possibili strategie da mettere in campo
Partiamo da una premessa indispensabile: nessuno conosce l’algoritmo di Google per il posizionamento delle app, ma sicuramente alcune best practices si sono rivelate corrette. Scopriamo quali sono.
Keyword
La ricerca delle keyword migliori è sempre la base di partenza di ogni azione mirata ad assicurare il successo di una strategia di digital marketing. Quindi, ciò vale anche per le app di Google Play. Come fare una scelta mirata? Tenere sempre a mente la rilevanza, la difficoltà e il traffico: una buona keyword ha in sé la possibilità unica di scalare le posizioni della SERP. Alcuni tool, come Google Keyword Planner e Thesaurus, ci danno una mano nel verificare anche le parole chiave scelte dai nostri competitor, potendo quindi giungere ad una selezione differenziata, ma necessaria.
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Mai dimenticare la keyword nel titolo
Come chiamare la nostra app? Sicuramente con la keyword scelta! Se non rispettiamo questa regola, rischiamo di non sfruttare un’occasione d’oro per il posizionamento della app. Quindi, dobbiamo scegliere con cura almeno due keyword che siano strategiche per emergere nel mare magnum di Google Play. Per rendere più appetibile il prodotto che stiamo cercando di posizionare al meglio, potrebbe essere interessante l’utilizzo di emoji in grado di attirare lo sguardo dell’utente. Ricorda: mai strafare, il keyword stuffing è penalizzante!
Sfruttare la descrizione della app
Le app su Google Play hanno una descrizione di 4000 caratteri, da cui l’algoritmo estrapola le keyword. E’ importante creare una presentazione attraente, in grado di fornire una spiegazione esaustiva, in cui sia possibile individuare le 3-4 keyword scelte per caratterizzare la app.
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Avere feedback positivi
Se gli utenti amano la nostra app e ne esprimono un parere positivo, ciò comporta una maggiore visibilità su Google Play. Naturalmente, non contano solo le recensioni, siano esse positive o negative, ma anche il numero di download, le disinstallazioni, la frequenza d’uso possono influenzare il ranking. Per evitare tutti gli inconvenienti negativi, prima del lancio della app, bisogna essere assolutamente certi del buon funzionamento della stessa.
Che ne dici di promuovere la app?
Avere un video promozionale che accompagni la descrizione della app è un fattore che influenza positivamente la visibilità su Google Play. Attraverso le anteprime puoi solleticare la curiosità dell’utente e quindi incentivarlo a scaricare la tua app. Mi raccomando, il video deve essere breve, incisivo e dinamico: il tuo obiettivo è quello di catturare l’attenzione di chi sta guardando, non di annoiarlo con nozioni inutili!
Screenshot e icone
Se il video promozionale serve a creare il giusto hype, gli screenshot e le icone arricchiscono la descrizione della tua app. Poi c’è anche un aspetto pratico da non sottovalutare: capita che con una cattiva connessione internet sia impossibile visualizzare il video, quindi l’unica fonte di interesse restano le immagini correlate. Con le giuste descrizioni esse possono fornire le motivazioni necessarie affinché l’utente scelga di premere il tasto “download”.
Qualche altro suggerimento
Google Play apprezza i backlink autorevoli: essi, infatti, sono in grado di generare maggior traffico e ciò viene premiato dall’algoritmo. Quindi, le relazioni messe in campo con blog di settore, influencer e tutto ciò che può giovare alla visibilità della tua app verrà giudicato positivo nel ranking Google.
Concludendo
L’ottimizzazione delle app su Google Play è in continua evoluzione, poiché lo stesso algoritmo di Google muta e a noi non è dato sapere quali regole lo governano. Possiamo, però, seguire alcune regole di buon senso che portino il nostro prodotto a valorizzare la propria brand reputation con un’azione consapevole. Poi non resta altro che seguire giorno per giorno tutti i cambiamenti!
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Porto con me una laurea in Studi Internazionali, ma da sempre sono alla ricerca del canale giusto per esprimere la mia vena creativa. Al momento trovo una risposta nella fotografia e nella scrittura. Pragmatica e riflessiva, studio Digital Marketing presso Digital Coach® per acquisire nuove competenze.
Articolo interessantissimo, è bello vedere le similitudini con i trucchi seo
Guida all’ottimizzazione per le app del PlayStore. L’Aso potrebbe essere un settore su cui investire per la propria formazione.
Le app come le pagine, oltre che tramite la sponsorizzazione, possono acquisire visibilità nel motore di ricerca degli store grazie all’indicizzazione. Ecco quindi che una buona opera di ottimizzazione costante e consapevole (ad esempio seguendo i consigli nell’articolo) può davvero essere in grado di portare benefici misurabili.
Non sapevo cosa fosse l’ottimizzazione app, bell’articolo
Le app sono sempre di più e immagino che riuscire ad emergere sia sempre più difficile. La soluzione è sicuramente seguire questi consigli. Vedo che comunque, sia per l’ottimizzazione delle app sia per quella delle pagine, le logiche da seguire sono quelle della SEO.
Il mondo delle app è in continua evoluzione e molto competitivo. Seguire i suggerimenti proposti sicuramente può aiutare a emergere in questo sovraffollamento, anche se ritengo che il fattore principale rimanga l’utilità della stessa.
Articolo interessante! é sempre molto difficile emergere tra le app ma se si fa un buon lavoro di ottimizzazione ci si può riuscire!
Si può dire che possiamo applicare la Seo anche alle app. L’ottimizzazione per emergere nel Google Play store è simile. L’importanza delle keyword, della descrizione, presentazione video, backlink. Molto interessante.
Non ho mai avuto a che fare con le app, ma credo che sia davvero complesso farsi notare in un mondo che definire saturo è un eufemismo.
Vi sono sempre più app, proprio per questo penso che fare ASO sia diventato fondamentale! Articolo ben strutturato dove vengono spiegate le varie strategie da mettere in atto.
Il mondo gira intorno alle APP e l’ottimizzazione ASO non è da sottovalutare assolutamente.
Bellissimo articolo, dettagliato ed esaustivo.
Per chi sviluppa App e’ poi fondamentale farle conoscere e in questo articolo ci spiega come poter ottimizzare le App su Google Play
Insomma, per una ASO efficace le regole sono simili a quelle SEO: keyword selezionate, descrizione, backlink autorevoli, video promozionali e feedback positivi. Insomma con le dritti di questo articolo è tutto in discesa.
Ottimo articolo! Gli spunti forniti sono molto pratici, si può partire da li. Poi, come dice Lisa nell’articolo, è una scienza empirica quindi la buona riuscita sarà data anche da continui tentativi.
Mondo app per me un emerito sconosciuto! Articolo molto interessante. ASO, SEO… l’ottimizzazione non è proprio più un optional.
Una sorta di SEO applicata al mercato delle apps con davanti a se parecchie possibilita´ di crescita!
Articolo molto interessante! Capita spesso di non riuscire a trovare un app della quale si è sentito parlare e una delle ragioni potrebbe forse essere proprio la mancanza di ottimizzazione! Sicuramente attuando quanto consigliato nell’articolo si possono ottenere ottimi risultati
Quello dell’ASO è un ramo del digital marketing quasi ancora totalmente inesplorato. Articolo molto interessante sull’ottimizzazione delle app su Google play per un migliore posizionamento rispetto alla concorrenza.
Il mondo delle app è davvero saturo, eppure ogni giorno ne vengono sfornate di nuove e più accattivanti. Aver creato una buona app non basta, è necessario farla arrivare al nostro cliente di riferimento. Saper fare ASO è importante se si entra nel mercato delle app, per cui ottimo articolo!