Ogni anno Digital Coach conduce Ricerche di Digital Marketing grazie alle quali si vanno a raccogliere i dati sullo stato delle pratiche di Digital Marketing delle aziende italiane e dei professionisti. In particolare, con la Ricerca sulle tendenze SEO 2019, giunta ormai al terzo anno, siamo andati a presentare lo stato di avanzamento di come i fattori di ranking si stiano evolvendo nel mercato globale secondo l’opinione degli esperti italiani specializzati in questo settore.
Questa iniziativa è stata coordinata dal team di Digital PR che ha coinvolto in questa ricerca 239 professionisti che hanno risposto a 18 quesiti.
Anche altri team di Digital Coach hanno contribuito alla raccolta delle informazioni, dalla redazione dei report e delle statistiche, al supporto per la gestione del Webinar di presentazione: Analytics, Inbound, Visual, SEO, Content, Social Marketing, Social Advertising.
I 239 professionisti sono stati suddivisi in quattro aree: SEO specialist; Web Marketer (coloro che utilizzano oltre alla SEO anche SEM e PPC), Social Media Marketer (coloro che sono dedicati al Social Media marketing, al community management e alle digital PR, ma che comunque fanno hanno pratica di SEO), Digital Marketer (coloro che utilizzano sia le strategie web, che social).
Abbiamo ritenuto corretto dare parola a tutti perché la SEO è una disciplina olistica. Di fatto si ottengono degli ottimi posizionamenti sui motori di ricerca se l’intera squadra di digital marketing contribuisce al raggiungimento degli obiettivi e tutti danno il loro contributo.
Come si può notare, gran parte dei partecipanti della ricerca sono professionisti in area SEO (più della metà del campione, 53%), il 21,34% Digital Marketer, il 17,99% Web Marketer e il 7,11% Social Media Marketer. Solo chi era realmente qualificato poteva rispondere e a questa indagine hanno risposto solamente professionisti di queste discipline.
Dopo 3 mesi di lavoro, ecco gli attesi risultati e cosa abbiamo chiesto.
In primis in che contesto lavorano tali professionisti e oltre il 70% appartengono a web agencies o sono freelance.
Alcuni dei fattori di ranking toccati sono stati dal Link building, alla Semantica, al Trust/authority, all’ottimizzazione Onpage, alla User Experience, alla Architettura del sito web, alla Freshness, alla ottimizzazione della mobile Experience, Social Signals, Brand, Ricchezza del contenuto e così via e nella condivisione dei risultati, si passerà in rassegna questi fattori per capire che indicazioni ci hanno fornito gli intervistati.
La ricerca consisteva in un questionario che i professionisti hanno dovuto compilare online assegnando un ordine di importanza con un punteggio da 1 a 5.
In questa logica ogni specialista e ogni professionista esprimeva un parere sul fatto se il fattore di ranking fosse in crescita, stabile o in decrescita rispetto all’anno precedente. In questi termini abbiamo poi riclassificato i fattori di ranking con serie A, B o C (con A punteggio più alto).
1 – BACKLINK
La storia della SEO è legata al mondo dei Backlink, pertanto non poteva non essere considerato questo fattore che ha avuto momenti di discussione molto forti in forum specializzati ma che ha continuato a mantenere la sua rilevanza. Abbiamo chiesto quanto i Backlink potessero pesare sull’argomento confinando il ragionamento ai link di qualità, cioè quando si ha un corretto bilanciamento di Testi Ancora, e quando questi link arrivano da portali pertinenti e credibili (trust) rispetto alla nostra tematica di destinazione, quindi autorevoli. Devono essere anche nel nostro paese di ricerca, quindi dall’Italia, e devono essere contestualizzati, cioè che arrivino da una risorsa semanticamente correlata.
Il punteggio medio ottenuto è un 4.09 che ci fa classificare i backlink in una classe di rilevanza A, cioè quella più alta.
Quest’anno è ritenuto dai professionisti un valore stabile. Nel tempo Google ha alzato la guardia nell’infliggere penalizzazioni a chi viola le policy e al contrario premiare link di qualità a chi non le viola. Questo valore si è dunque mantenuto stabile e non ha perso di qualità.
2 – SEMANTICA
La semantica (come le correlate, i sinonimi, le abbreviazioni) è un grande sfidante. Negli ultimi anno è stato il fattore che nelle intenzioni di tutti avrebbe avuto maggiori opportunità di prendere il posto dei backlink. Con un punteggio di 3.82 assume invece una rilevanza di classe B. Il grande boom degli anni precedenti è superato quindi il suo peso ora si è stabilizzato e non corrisponde più ad una novità.
3 – OTTIMIZZAZIONE ON-PAGE
Per ottimizzazione on-page ci riferiamo alla mania che per anni si è avuta di ottimizzare in maniera allineata H1, H2, TAG Strong ecc. tutti quegli elementi che in generale danno delle indicazioni chiare e precise sulle tematiche topiche importanti in una pagina. Grazie alla crescita anche delle correlate e dei sinonimi, tale ottimizzazione ha ridotto l’importanza della presenza di alcuni e precisi termini, senza togliere la possibilità alla pagina di potersi posizionare. La classe di rilevanza è B, con un punteggio medio di 3,81 e il trend si dimostra in contrazione.
4 – USER EXPERIENCE
Tutti gli elementi che contribuiscono ad avere una buona esperienza per l’utente, quando si naviga su una pagina costituiscono la user experience che non è un fattore di ranking diretto, non c’è un algoritmo che misura questo fattore, ma indirettamente ci sono una serie di fattori che vanno a contribuire all’esperienza utente. I click through o il Time on Site (tempo speso sulla pagina una volta che l’utente è atterrato sulla nostra pagina), sono fattori che indirettamente suggeriscono a Google quanto è buona l’esperienza utente dei nostri contenuti. Una esperienza utente migliore è nell’interesse anche di Google perché dà una risorsa valida al proprio utente e ci premia con possibilità di posizionarci meglio sui motori di ricerca.
La User Experience ha collezionato un punteggio medio di 4,06 con classe di rilevanza A con trend che si dimostra in crescita. Non è una novità ma continua a mantenere la sua forza.
5 – ARCHITETTURA SITO WEB
L’Architettura del sito web (categorie, menu, tag) è la capacità dei professionisti di organizzare un sito in maniera logica e strutturata nelle categorie, menu, tag e tutte quelle attività che ti consentono di organizzare un sito. La classe di rilevanza assunta da questo fattore è A con un punteggio medio di 4,03 e si dimostra un trend in leggera crescita.
6 – FRESHNESS
Con Freshness si definisce la pubblicazione di nuove risorse, la freschezza del contenuto di un sito web e quante volte viene aggiornato. Tra i vari interessi degli utenti c’è la necessità che le informazioni siano aggiornate, così Google impara a riconoscere che ci sono portali e siti che quotidianamente e settimanalmente producono dei contenuti aggiornati e li predilige. La freschezza dei contenuti in questo momento è però in contrazione con un punteggio medio di 3,51 e una classe di rilevanza B. E’ come dire che il web ormai è saturo di contenuti quindi è come se si desse più importanza al contenuto migliore rispetto che al sito più aggiornato. Ma il match ideale sarebbero entrambi, cioè che sia il migliore e il più aggiornato.
7 – OTTIMIZZAZIONE MOBILE EXPERIENCE
Siamo nell’era del mobile e in quindi anche per la SEO il mobile è un terremoto che sta muovendo le cose. Il suo avvento è quello che incide maggiormente in questo momento storico. Non tutti i siti sono preparati a questi cambiamenti di paradigma. Ci sono dei siti che hanno un’ottima esperienza utente dal sito, mentre poi se si naviga da mobile, si riscontrano diversi problemi. Quindi per questo fattore abbiamo creato una categoria di ranking a parte. Siamo nel mobile first index, quindi Google la prima cosa che va a guardare è la versione mobile del sito. Questo fattore ha un valore altissimo di 4.42 con classe di rilevanza A e si dimostra un trend in crescita. È una delle principali sorprese dell’ultimo anno. “Mobile Experience” può voler dire che il mio sito è velocemente raggiungibile da mobile oppure quando gli utenti atterrano sulle pagine predisposte per il mobile e le trovano giuste dal punto di vista dei contenuti, si leggono bene come caratteri, le aree ben cliccabili e dal punto di vista visivo presentano un buon compromesso tra usabilità e bellezza.
8 – SOCIAL SIGNALS
I Social Signals, ovvero l’indicazione di ogni volta in cui un sito viene menzionato sui social media, hanno continuato a mantenere negli anni un punteggio basso con 2.83, una classe di rilevanza C e un trend stabile. Anche questo non è un fattore di ranking diretto ma indirettamente possono aiutare altri fattori e in maniera diretta non ci fanno guadagnare molti punti agli occhi di Google.
9 – BRAND
Quanto può pesare la notorietà e la forza di un brand nel mercato e quanto il brand è di aiuto al sito per posizionarsi più in alto? Il punteggio medio ottenuto è stato di 3.28 con una classe di rilevanza B e un trend in crescita stabile. Google capisce la rilevanza di un brand attraverso ad esempio, le citazioni, da quante volte è ricercato nel motore di ricerca, dal traffico diretto, ecc.
10 – RICCHEZZA DEL CONTENUTO
Oggi sembra che a unanimità dei professionisti del settore ritengono la ricchezza del contenuto non sia più un aspetto chiave, ma in forte contrazione, in particolare la lunghezza è il grande approfondimento. Negli anni precedenti avere dei contenuti ricchi, strutturati e molto approfonditi era un fattore vincente nel mondo della SEO. Ora il punteggio è sceso a 3.52 e assume una classe di rilevanza di serie B. Secondo la nostra interpretazione, questo fattore è in contrazione per via del passaggio al mobile. La sempre maggior quota di traffico dei dispositivi smartphone, il fatto che Google abbia cambiato il suo algoritmo e sia passato al mobile first, hanno ribaltato dei paradigmi. Laddove prima usavamo il computer sul quale potevamo digerire molte informazioni, ora tramite smartphone abbiamo più fretta e non ci soffermiamo più a leggere troppe informazioni. Quindi contenuti troppo lunghi e approfonditi diventano un problema, c’è quindi la necessità di produrre contenuti sintetici.
11 – SEARCH INTENT
La search intent si intende la comprensione e la soddisfazione attraverso opportuni contenuti del bisogno/ intenzione di ricerca dell’utente. Capire bene quindi cosa vuole l’utente e dargli il contenuto che vuole è importante. Non è un fattore tecnico, non è direttamente misurabile, ma sicuramente incide fortemente sul posizionamento della pagina. Con un punteggio di 4.40 e una classe di rilevanza A, si dimostra un trend in crescita.
12 – SEO TITLE
In passato c’era l’abitudine di includere i termini di ricerca esatti all’interno del SEO Title. Ora il punteggio medio si mantiene solido con un 3.96 ma è sceso rispetto al passato e ha una classe di rilevanza B classificandosi come un trend in contrazione. La capacità di Google di comprendere correlati, sinonimi fa si che non sia più necessario creare indici separati di ricerca. Stiamo andando verso un mondo dove conteranno più i topic (tematiche) piuttosto che gli esatti termini di ricerca che andiamo ad utilizzare. Dunque il SEO Title può contenere qualcosa di pertinente ma non gli esatti termini di ricerca che andiamo a digitare.
13 – GEOLOCALIZZAZIONE
Quando il dominio di riferimento, attraverso la propria scheda Google maps, è localizzato in un’area geografica vicina a chi sta facendo una determinata ricerca, quanto più è vicino geograficamente, tanto più Google è in grado di capire se lo stesso è pertinente o meno a quella ricerca dell’utente. Il punteggio medio di questo fattore non si dimostra altissimo con solo 3,56, classe di rilevanza B ma il trend è sicuramente in crescita.
14 – MEDIA
La presenza di immagini e video interessanti / utili all’interno di una pagina ha avuto, secondo i rispondenti, il punteggio medio è di 3.46 con una classe di rilevanza B e il trend si dimostra stabile.
15 – SITE SPEED
La velocità di caricamento delle pagine di un sito che dobbiamo andare a posizionare oggi conferma di essere un trend in crescita con classe di rilevanza A e un punteggio medio di 4.31 tornando a essere un fattore protagonista. La nostra interpretazione è che la velocità di caricamento sta acquisendo una importanza sempre più rilevante perché viviamo in un mondo sempre più orientato al mobile dove la gente vuole contenuti caricati in modo rapido.
16 – HTTPS
L’utilizzo del protocollo di sicurezza dopo il boom di 2/3 anni fa è rimasto un fattore importante con un punteggio di 3.88 ed una classe di rilevanza B. Un trend che si dimostra stabile.
17 – MOBILE CONTENT
Se finora avevamo considerato fattori già inseriti nelle indagini precedenti, questi ultimi due sono stati inseriti quest’anno per la prima volta perché ci sembrava opportuno che i cambiamenti avvenuti nel mondo della SEO trovassero un riflesso in qualcosa di nuovo. Gli ultimi anni sono stati gli anni del mobile e della produzione di contenuti validi e adatti a questo mondo (lunghezza, dimensione, efficacia, qualità, approfondimento, ecc.). Così, visto che la prima versione considerata da Google è quella mobile quindi lo reputiamo un fattore in più da considerare nella realizzazione di un sito web. Con un punteggio di 4.40 e una classe di rilevanza A, il trend si dimostra in grande crescita.
18 – MARK UP/SCHEMA.ORG:
I così detti contenuti strutturati, ovvero la capacità all’interno dello snippet di ottenere un’anteprima sul motore di ricerca, di fornire delle informazioni aggiuntive agli utenti che devono decidere di cliccare hanno ottenuto un punteggio medio di 3.88 e una classe di rilevanza B, il trend si dimostra in contrazione rispetto al passato.
FATTORI IN CRESCITA
Abbiamo inoltre posto delle domande specifiche ai professionisti intervistati, che ora vi presentiamo.
Quali fattori di ranking ritieni stiano aumentando la loro rilevanza in Italia rispetto al passato?
L’ottimizzazione Mobile con un 70% è stata la prima scelta, la seconda la User Experience con un 61%, mentre la terza è il Search Intent con un 59%.
Abbiamo anche voluto scomporre questa ricerca con cosa sostengono detto i SEO specialist e cosa hanno detto gli altri professionisti.
I professionisti specializzati in SEO credono che la semantica sia il fattore più in crescita con un 69%, i Web Marketer con un 68% credono sia l’ottimizzazione mobile così come i Digital Marketer con un 73%.
Abbiamo anche chiesto cosa secondo loro cosa fosse in declino e in contrazione. La risposta ottenuta è stata al primo posto la ricchezza dei contenuti con un 22%, al secondo posto la freshness con un 18%, al terzo la SEO title con un 17%.
Gli esperti SEO hanno risposto a questa domanda che il fattore in maggiore contrazione è la freshness con un 25%, seguita dalla ottimizzazione On-Page al 25% e in ultimo la link building con un 22%.
Secondo i web marketer, invece, il fattore più in contrazione sarebbe la link building con un 36%, seguita dalla freshness con un 28% e in ultimo l’architettura del sito con un 28%.
I digital marketer invece sostengono che il primo fattore in contrazione sia il brand con un 26%, seguito dalla link building con un 25% e in ultimo i social signal con un 23%.
Abbiamo inoltre domandato quali fossero i CMS più utilizzati ai fini SEO e i professionisti ritengono che governi su tutti WordPress, seguito da sito ad hoc in HTML. Mentre Wix risulta la soluzione meno adatta.
Infine abbiamo chiesto quali siano gli strumenti SEO più utilizzati. I principali sono: Semrush con un 82%, Screaming Frog con un 69% e Seozoom con un 60%.
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Ciò che abbiamo analizzato è il risultato della ricerca condotta da Digital Coach sul tema del SEO Trends. Se sei interessato ad approfondire gli argomenti trattati, a questo link trovi tutti i materiali, report e grafici di cui abbiamo parlato!
Scorrendo la pagina troverai anche i Report e i grafici delle ricerche presentate recentemente come ad esempio la Ricerca sullo status del Digital Marketing nelle aziende italiane, il Funnel Marketing o Video Marketing Trends.
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Un indagine molto interessante per capire quali sono i fattori di ranking più importanti da tenere in considerazione per chi si occupa di SEO . Conoscere cosa funziona meglio fà sicuramente la differenza nel riuscire a posizionare le pagine del sito nei primi posti della SERP di Google . Sono curioso di vedere i risultati dell’indagine Seo di quest’anno per scoprire se e come i Seo Trends sono cambiati .
Ricerca molto utile, considero io stesso semantica e freschezza dei contenuti elementi fondamentali. Bella ricerca e molto ben sviluppata!
Una ricerca interessante e fondamentale per essere aggiornato con le tendenze SEO
Ricerca interessante quanto utile che consente di valutare e adeguare la propria strategia di digital marketing in base alle esigenze che le tendenze impongono.
Una ricerca davvero utile, ma soprattutto complimenti a tutti team coinvolti per l’impegno e il gran lavoro fatto
Il fascino della SEO in una ricerca molto interessante! Bravi!
Una ricerca davvero interessante, anche se abbastanza complessa. Complimenti a tutto lo staff di Digital Coach!
La SEO è la materia più affascinante nel digital marketing!
E’ molto importante sapere che l’ottimizzazione mobile ha così tanta rilevanza nel mondo SEO, tra i tanti fattori che incidono! Ottima ricerca, ci aiuta bene a capire dove puntare.
Non mi occupo direttamente di SEO, ma è un argomento sempre molto affascinante. Complimenti al team di digital PR per questa indagine, credo che informazioni di questo tipo siano davvero molto importanti.
E’ stato bellissimo partecipare in prima persona alla ricerca attraverso i live tweeting!
Ricerca interessante ed estremamente utile. Grazie!