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SEO best practice: i fattori di posizionamento efficaci nel web

I fattori di posizionamento che fanno la differenza

Con SEO Best Practice 2017 siamo arrivati al nostro terzo appuntamento con le ricerche di Digital Coach sul mondo del Digital Marketing italiano. Nelle scorse edizioni abbiamo visto:

SEO Best Practice 2017

SEO Best Practice 2017 non definisce regole da seguire per avere successo con la SEO: come ben sappiamo tutti la SEO è soprattutto sperimentazione, misurazione dei risultati e ridefinizione dei vari step fino al raggiungimento dell’obiettivo stabilito.

Per cercare di capire quali siano in generale i fattori più rilevanti per il posizionamento sui motori di ricerca, ci siamo quindi affidati all’opinione di 152 professionisti italiani che, a vario titolo, si occupano di SEO.

Scarica whitepaper ricerca SEO

 

SEO Best Practice 2017: i 152 professionisti coinvolti nella ricerca

Prima di entrare nel vivo della questione, vediamo quali categorie di professionisti hanno risposto al nostro questionario sulle SEO Best Practice 2017:

  • i SEO Specialist nei quali rientrano i professionisti che si dedicano in modo specifico alla SEO come manager, specialisti o freelance
  • i Web Marketer che gestiscono le attività di SEO ma non in maniera esclusiva: spesso si occupano anche Search Marketing e di attività di advertising su piattaforme come Google AdWords
  • i Digital Marketer che si occupano di Digital Marketing a tutto tondo dal Web Marketing ai Social Media dove la SEO occupa un posto sicuramente importante a livello strategico
  • Social Media Marketer gestiscono principalmente la visibilità delle aziende online in special modo attraverso i canali Social e il community management. La SEO in questo caso diventa un elemento da non trascurare anche se “indiretto”, ovvero le azioni Social non contribuiscono direttamente al posizionamento sui motori di ricerca.

Professionals-per-categoria

La differenza tra i SEO Specialist e gli altri professionisti è sostanzialmente la tipologia di specializzazione: verticale per i primi, più trasversale e “olistica” per gli altri. Questa distinzione più avanti ci aiuterà a comprendere meglio i trend sulle SEO Best Practice 2017.

Come d’abitudine, cerchiamo di definire anche il contesto nel quale lavorano questi professionisti per avere un quadro completo della situazione che andiamo a sondare.

La maggior parte dei professionisti del digitale lavorano in micro o piccole aziende fino a 10 dipendenti. Questo ci spiega la presenza di quasi il 36% di freelance e 28% circa di web agency: non è raro per questi specialisti lavorare per le piccole realtà imprenditoriali che si appoggiano proprio a freelance o piccole agenzie per le attività più tecniche e specialistiche.

SEO Best Practice 2017 e fattori di ranking: definizione e classificazione dei fattori principali

I fattori di ranking sono veramente tanti e considerarli tutti sarebbe stato impossibile oltre che dispersivo. Abbiamo così scelto di raccogliere questi fattori in macro categorie. Ai professionisti che hanno risposto alla nostra ricerca abbiamo chiesto:

  • di dare un voto da 1 a 5 a ciascuno fattore per determinarne la rilevanza ai fini di posizionamento
  • di indicarci se il trend dei singoli fattori è in crescita o in contrazione.

In fase di analisi abbiamo aggregato i risultati sulla base dei punteggi acquisiti da ciascun fattore creando tre classi di rilevanza dalla A alla C.

L’analisi della rilevanza dei singoli fattori di posizionamento sui motori di ricerca

Vediamo ora alcuni dei fattori più importanti.

Fattori di ranking di classe A

MOBILE EXPERIENCE

Mobile-experience-seo

Con Mobile Experience consideriamo tutti quei fattori che contribuiscono all’ottimizzazione di siti/pagine web per il mobile, dalla responsività del sito alla velocità di caricamento da mobile. Da non dimenticare il recente progetto AMP (Accelerate Mobile Pages) con il quale Google ha modificato i propri algoritmi per premiare appunto chi offre una buona mobile experience oltre che a contenuti utili.

La mobile experience è considerata una novità rispetto a fattori storici come la link building e l’ottimizzazione on page. Il suo successo è dovuto alla crescita del traffico mobile, soprattutto attraverso i social media. Questo ha determinato una necessità di adeguamento della user experience da mobile per la maggior parte dei siti.

Questo fattore è quello che ha ottenuto la media di voti più alta (4.33) quindi rientra nella classe di rilevanza A ed è un fattore in netta crescita.

SEARCH INTENT

I professionisti della SEO attribuiscono molta importanza anche al Search Intent. Qui parliamo della capacità di comprendere le necessità degli utenti e di erogare contenuti che offrano risposte esaustive rispetto alle loro intenzioni di ricerca.

Anche questo fattore rientra nella classe di rilevanza A ed è in forte crescita.

USER EXPERIENCE

User-Experience-seo

La User Experience è costituita dalla valutazione di un’insieme di dati sulla navigazione del sito che offrono un’idea dell’affidabilità del sito stesso. Questi elementi sono, tra gli altri, il CTR (Click-Through Rate), il bounce rate, il tempo speso sul sito, il numero delle pagine visitate. Sono queste le voci che dicono a Google se il sito in questione offre una buona esperienza utente, ovvero:

  • se risponde alle esigenze dell’utente
  • se lo fa in maniera adeguata

Abbiamo ancora di un fattore di classe A in crescita.

 
SITE SPEED

Non sorprende che la Site Speed, ovvero la velocità di caricamento del sito, sia uno degli aspetti più rilevanti. Questo fattore assume maggiore importanza quando si tratta di mobile. 

Nel nostro sito possiamo avere contenuti utili, approfonditi e ottimizzati per il web, ma se il tempo di caricamento è troppo lungo rispetto alle aspettative il rischio che si corre è che l’utente migri su un altro sito.

Questo fa sì che la Site Speed sia considerato un fattore con una rilevanza di classe A, in crescita.

Fattori di ranking di classe B

BACKLINK

Backlink-seo-trend

Parliamo ora della capacità di acquisire link in ingresso di qualità. Autorevolezza e specializzazione dei siti dai quali provengono i link assieme alla pertinenza dell’argomento trattato possono costituire un fattore premiante.  

Nonostante questo i Backlink, pur essendo ancora un fattore di classe A, hanno un trend in contrazione. 

 
RICCHEZZA DEL CONTENUTO

Un fattore considerato fino ad ora meno rilevante ma con un potenziale quindi con un trend in crescita, è la ricchezza del contenuto. Ma cosa si intende? E’ la capacità di offrire approfondimenti rispetto all’argomento trattato. Nel momento in cui l’utente riesce ad ottenere dal contenuto proposto tutte le informazioni necessarie a soddisfare il suo bisogno, non avrà necessità di spostare la sua attenzione su altri siti.

SEMANTICA

Questo è un fattore strettamente legato ad altri con i quali interagisce come ad esempio il search intent e la ricchezza dei contenuti. In pratica il compito della semantica è di indicare a Google i siti che danno una risposta pertinente rispetto alla necessità dell’utente.

Anche se lo troviamo tra i fattori di classe B, è un elemento nuovo e di sicuro interesse, con un trend in crescita.

GEOLOCALIZZAZIONE

Geolocalizzazione-seo

La geolocalizzazione rientra tra i fattori di classe B, ma ha un trend in ascesa.

Con geolocalizzazione intendiamo un posizionamento basato sulla localizzazione del dominio o dell’azienda rispetto alla posizione dell’utente. Parliamo di un posizionamento relativo all’uso e al tipo di ricerche che ogni singolo utente fa dal proprio dispositivo: ognuno di noi visualizza risultati differenti riferiti a fattori personali, uno di questi è la posizione in cui si trova. Come si può ben capire le ricerche da mobile contribuiscono molto alla crescita di questo fattore di ranking.

Fattori di ranking di classe C

Nei fattori di classe C troviamo l’utilizzo dei Media, la Frequenza di pubblicazione e aggiornamento, il protocollo di sicurezza HTTPS, il Brand e i Social Signal.

La presenza del protocollo HTTPS tra i fattori di classe C con trend in contrazione sorprende un po’. Google ha spinto molto in questa direzione premiando i siti più sicuri. E’ sicuramente un elemento importante anche se evidentemente non è ritenuto determinante ai fini del posizionamento da parte dei nostri rispondenti.

Per gli altri fattori vi rimando al Whitepaper che contiene tutti i dati della ricerca.

Classifica generale: le maggiori differenze tra le varie categorie di professionisti

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La classifica generale mette in evidenza la rilevanza di fattori come la Mobile Experience, il Search Intent e la User Experience. In fondo alla lista troviamo HTTPS, Brand e Social Signals.

Ma cosa succede se questo dato lo guardiamo partendo dal punto di vista delle diverse categorie professionali?

I SEO Specialist mettono al primo posto i Backlink, fattore che troviamo più o meno a metà della classifica generale. Il perché di questa differenza siamo andati a cercarlo proprio nella specificità delle singole professionalità.

Quando ad un SEO Specialist viene chiesto di occuparsi del posizionamento agirà usando gli strumenti propri del suo mestiere dove i Backlink occupano una posizione importante. Il modo più rapido per un SEO Specialist di raggiungere l’obiettivo è appunto procurarsi dei link in ingresso.

Diverso è l’approccio di professionisti come i Web o i Digital Marketer che, nonostante una minore specializzazione, hanno a disposizione più strumenti sia a livello web che social. Per ottenere il risultato possono quindi far affidamento su una strategia trasversale che coinvolge più fattori.

I fattori in crescita e quelli in contrazione

Fino ad ora abbiamo considerato la media dei voti attribuiti a ciascun fattore. Ora rivolgiamo invece la nostra attenzione ai trend.

Fattori in crescita

I fattori che stanno aumentando la loro rilevanza ai fini di posizionamento sono 

  • l’ottimizzazione della Mobile Experience
  • la User Experience 
  • la Semantica

Le posizioni rimangono simili se il dato lo consideriamo dal punto di vista dei diversi professionisti: per SEO Specialist e Web Marketer la User Experience passa al primo posto. Mentre Digital e Social Media Marketer danno maggiore rilevanza alla Mobile Experience.

Fattori in contrazione

Indipendentemente dalla posizione occupata dai vari fattori nella classifica generale, alcuni fattori stanno subendo una contrazione:

  • Link building
  • Ottimizzazione on-page
  • SEO Title

Per i SEO Specialist il fattore meno rilevante è l’ottimizzazione on-page. Al secondo posto citano anche loro la Link building nonostante rimanga un fattore rilevante.

Ancora qualche dato

CMS

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Abbiamo chiesto ai professionisti di indicarci quali sono i CMS più validi a supporto della strategia SEO e quello più votato è stato WordPress (64%) seguito a distanza da siti costruiti ad hoc (18%). Questa classifica rimane valida per tutte le categorie di professionisti interpellate.

SEO TOOLS

Tra i tools a pagamento quelli più utilizzati risultano essere Semrush, Seozoom e Screaming Frog. Mentre Search Metrics, pur essendo uno strumento molto valido viene penalizzato da un costo piuttosto alto.

Se il dato lo leggiamo dal punto di vista dei diversi professionisti notiamo che strumenti come Screaming Frog, Moz, Ah Refs e Searchmetrics sono più diffusi tra i SEO Specialist.

Rimani aggiornato

L’indagine sulle SEO Best Practice 2017 chiude un lavoro di parecchi mesi in cui sono stati raccolti e presentati dati su trend e strategie di Digital Marketing. Ma il mondo digitale è in continua evoluzione e Digital Coach continuerà a monitorarne le tendenze e le novità.

Rimani aggiornato e partecipa alle prossime iniziative di Digital Coach. Nel frattempo qui puoi scaricare tutti i grafici delle ricerche Best of Digital che puoi utilizzare per le tue presentazioni citando la fonte.

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1 commento

  1. fubino

    anche se siamo a fine 2018 questo articolo è stato molto interessante ai fini della mia wex. Grazie e complimenti

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