Hai mai partecipato ad uno speed date di business networking? Ok, intendo dire, non ad uno speed date dalle tinte rosa, in cui si cercano partner, ma ad un vero Job Speed Dating o Speed date lavoro che dir si voglia? Bene, è quello che sto per raccontarti attraverso la mia esperienza diretta.
Ecco qui lo Storytelling della mia serata di Business Networking condivisa con altre 50 persone. Con alcuni ho anche condiviso pareri e impressioni per poter fare un bilancio dell’avventura.
Speed date e Business Networking?
Speed date cos’è? Come dice la parola stessa è un “appuntamento veloce”, qualcosa che già dalle prime battute ti mette adrenalina in corpo, perché si sa già che sarà qualcosa di veloce…di molto veloce.
Speed date significato: nasce nel mondo del dating di coppia, dove grazie ad un primo incontro veloce si cerca di capire se può esserci interesse ad approfondire la conoscenza o, se fin dal primo momento, balza all’occhio che…non c’è “trippa per gatti”.
Come tutti i modelli sperimentati e riusciti, il Business Networking è diventato anche uno strumento offline di grande potenzialità. Nel mondo del recruiting e della formazione si sta diffondendo come una modalità per organizzare e favorire incontri di interesse reciproco a fini lavorativi: colloqui in speed date che mettono in comunicazione domanda e offerta, aprendo la strada a veri e propri “colpi di fulmine” professionali!
Speed date come funziona?
Adesso ti racconto come l’ho vissuto io.
È pomeriggio mentre mi preparo all’appuntamento, mentalmente rifletto sulle aspettative e mi chiedo se avrò fatto bene ad iscrivermi all’evento di Speed Dating for Job. Qualche compagno di Master si sta già facendo le stesse domande sulla chat di Messanger… In fondo non è un problema di costi, la cifra richiesta è quella di una serata con amici (e sarà in parte anche così), ma la vera domanda è: saranno spesi bene? Il tempo dedicato sarà fruttifero? E ancora, l’esperienza porterà una ventata di ottimismo o di delusione?
Con tutte queste domande che mi girano per la testa, faccio una check-list dell’occorrente:
- PC no, non mi serve, per questa volta sarà la parlantina a giocare un ruolo determinante;
- biglietti da visita ok, ne ho fatti un pacco per l’eternità con quell’offerta online qualche mese fa;
- acqua da bere, anche per il viaggio – eh si! Io arrivo da fuori provincia – e qualche piccolo sostegno calorico a base di frutta, non si sa ancora quanto tempo staremo “in ballo”;
- una dose abbondante di buon umore e di “buena onda” per chiacchierare l’intera serata;
- abbigliamento fresco, allegro e confortevole…ma qui ognuno ha la sua personalità e se la gioca come crede.
Pronti via, si parte!
Ore 18.51. Arrivo al pelo, pensavo di avere un maggiore anticipo, l’appuntamento è per le 19.00. L’aula e il corridoio di Digital Coach sono pieni, facce conosciute e no.
Saluti e molta elettricità nell’aria. Tutti si guardano l’un l’altro con occhio incuriosito e, si vede, ognuno ha fatto il pieno di buona volontà e partecipa al clima carico di aspettative. Velocemente cerco un posto accanto a un volto noto ed ecco: “Ciao Miky”, ma lei è già presa da una pre-conversazione con la persona che le sta di fronte.
Siamo disposti lungo i lati in un grande rettangolo di banchi che segue la forma del locale, a sedere all’interno e all’esterno del perimetro, in modo da lasciare fissi sul posto quelli fuori e far ruotare quelli dentro. In fondo all’aula, il lato stretto è dedicato alle conversazioni online. Certo non poteva mancare in un Creative Job Speed Dating dedicato al mondo del Digital Marketing, una connessione online con qualcuno dall’altra parte del mondo (non scherzo, abbiamo un collegamento da San Pietroburgo!).
Colloqui in speed date: prestazione da Olimpiade
Ecco che veniamo richiamati all’ordine dal nostro Business Networking coach LucaPapa, che deve spiegarci quello che ci aspetta fra poco.
Partiamo con un giro di prova che consiste nel batterci i palmi all’americana, con i nostri interlocutori dall’altra parte del tavolino, è un contatto fisico breve e intenso – sciack! di mani – che serve a sbloccare le residue resistenze e imbarazzi. A turno, passando di postazione in postazione, alla fine facciamo due giri e siamo caldi, molto caldi anche per il clima estivo…
Siamo pronti per partire, sui nastri di partenza, sappiamo che avremo 3 minuti per ciascun colloquio, dovremo presentarci nel modo più sintetico possibile, ascoltare quello che ci viene detto e lasciarci reciprocamente con una conclusione sintetica (direi quasi liofilizzata) dello scambio.
Abbiamo dei numeri sul petto e una lista in mano con numeri e nomi da matchare, annotazioni da prendere in mezza riga, sintetiche, molto sintetiche.
In meno di tre minuti, tolto il tempo per ascoltare, devi far capire quanto sei in gamba e intuire se tra te e la persona che ti sta di fronte può esserci trama da sviluppare. È una sfida che, dopo i primi tre colloqui – il tempo umano di capire cosa stai facendo per la prima volta – diventa sempre più ingaggiante.
L’adrenalina della velocità e della necessità di sintesi ti gasano e il feedback umano della partecipazione con “l’altro” alimentano le energie. Ogni posto in cui ti siedi offre il condensato di una sfida per la vita – almeno quella lavorativa – ti metti in gioco nel tutto per tutto e vedi come la reazione di primo acchito, a pelle, influisce nel modo con cui ti interfacci.
Affermo con certezza (wow!) che non affronti ogni colloquio nello stesso modo, hai simpatie, antipatie, ci sono feeling diversi con tutte le persone con cui parli. Alcuni incontri ti lasciano una vera curiosità in corpo, altri sono già acqua passata ancora prima di iniziare.
Ti accorgi di quanta vera attenzione viene prestata a quello che dici o di quanto venga percepito come irrilevante, dalla faccia del tuo interlocutore, dal modo in cui vengono accolte le tue informazioni. Uno dopo l’altro fai fuori i tuoi colloqui, cambi giro; tra una pausa e l’altra per riorganizzare i match, scambi sorrisi e ammiccamenti con i tuoi compagni di ventura…sudi.
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Creative speed dating: take away
Intanto un certo quantitativo di business card….puoi fare un bilancio della serata anche guardando i biglietti da visita che hai raccolto, e quanto sei in grado di associarli ai visi (i nomi, se sei bionico) delle persone con cui hai parlato, e del grado di interesse che riponi nel conservarli.

50 Speed Date, per una sessione di adrenalina e super concentrazione, che non faresti nell’arco di un anno di colloqui tradizionali. Se di cinquanta restano anche solo il 10% di buone possibilità di contatto, direi che hai fatto un bottino!
A fine serata non può mancare anche un aspetto ludico, per scaricare la tensione e andare a casa proprio con il sorriso sulle labbra. Vengono premiati Miss simpatia e Mr eleganza…con quel caldo da brain storming qualcuno è riuscito anche a tenere giacca e cravatta per tutte le tre ore di durata, che professionalità!
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Bilancio finale? Metterei un link ai commenti nel gruppo, che ci sono stati a valanga il giorno dopo l’evento…un entusiasmo da concerto rock! Posso consigliare il Business Networking come esperienza di lavoro e di vita, di contatto umano. Finalmente, dopo tanto online, anche parlando di Digital Marketing, si capisce come integrare il valore fondamentale dei contatti personali diretti alle risorse digitali, di cui facciamo o vorremmo fare una professione.
Ci vediamo al prossimo Job Speed Dating!
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Navigata freelance tra architettura e architettura del paesaggio, navigante nei nuovi mari del WEB grazie al Master in Digital Marketing di Digital-Coach, sempre aperta alle contaminazioni tra mondi lavorativi diversi alla ricerca di nuovi stimoli e sfide. Mamma di Marcello.
Che bella questa esperienza! Non ho mai partecipato a qualcosa del genere. Organizzate ancora attività di questo tipo? Parteciperei molto volentieri!
Racconto accattivante per una serata altrettanto accattivante, 3 minuti di super concentrazione moltiplicati 50 volte, la serata è stata sicuramente meglio di una serata al cinema, io la ripeterei ogni 6 mesi anche se mi rendo conto che organizzarla non è semplice. Bravi. Sono uno di quelli che ha resistito con la giacca, ma non avevo la cravatta, ma credo che alla fine non l’avesse nessuno. Bravi agli organizzatori!! Anche ai partecipanti, non era una serata semplice…