Taffo è un’impresa funebre che conta oltre 100.000 fan su Facebook (suddivisi fra le due pagine), quasi 10.000 follower su Instagram.
Sarebbe normale se si trattasse di un’azienda che si occupa di moda, di cibo o di musica. In realtà, parliamo di un’impresa di onoranze funebri che non colleghiamo certamente allo shopping o al divertimento, ma all’evento più tragico che esista.
L’impresa è attiva da quasi 80 anni, si basa su valori di familiarità e sull’artigianato, si fonda quindi sulle tradizioni.
Ciò nonostante, si pone da molti anni come un’impresa che ha fatto del marketing uno dei suoi caratteri distintivi e con l’avvento dei social media ancora di più.
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La strategia
L’impresa ha fatto dell’ironia e del real time la chiave del suo successo per i social, con specifico riferimento a Instagram e Facebook. Con slogan spesso provocatori e decisi, ha raggiunto importanti obiettivi in termini di brand awareness.
Non mancano comunque i post che trasmettono impegno nel sociale.
Ne parliamo con Riccardo Kir Pirrone
Riccardo è un libero professionista che ha fondato l’agenzia KiRweb e si occupa di siti web e social media marketing. Nel suo portfolio clienti rientra l’impresa funebre Taffo. Come scrive nel suo sito, infatti, anche un’agenzia di arte funeraria ha le stesse esigenze di una qualsiasi impresa che concorre nel libero mercato.
Come è iniziata questa strategia di Marketing?
In realtà Taffo fa questo tipo di comunicazione da tanti anni. Tutto è cominciato con la cartellonistica, quindi quando ancora i social non esistevano. Questo tipo di comunicazione nasce in America e in Inghilterra, dove ci sono esperti della comunicazione più avanti rispetto a noi. Il black humour si è sdoganato in quelle zone molto prima che in Italia. Poi grazie a Taffo, ma anche a vari altri programmi tv e di altro genere, si determina il successo di questo tipo di strategia di marketing.
C’è poi stato il passaggio dal marketing tradizionale a quello digitale?
Questo tipo di strategia applicata al social network ha fatto scalpore e incrementato il successo. La pubblicità sui social network è attiva da circa 2-3 anni. Quello che cambia rispetto alla cartellonistica è che le persone possono interagire con i post. Attraverso i social si è potuto quindi intraprendere un’attività di instant marketing, sempre in ottica black humour, andando così a rinnovare ciò che Taffo aveva iniziato con la cartellonistica.
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L’instant marketing
L’agenzia lavora molto con il real time?
Il real time funziona molto bene per quanto riguarda l’attività di branding perché costituiscono un’attività che riesce ad ottenere molte condivisioni e like. In questo modo il post diventa virale. Si raggiungono milioni di persone attraverso un singolo post facendo numeri che erano raggiungibili solo attraverso il marketing televisivo e tutto questo con costi bassissimi. La potenza dell’instant marketing è che giocando con notizie che sono salienti nel momento in cui si pubblica il post si riesce ad ottenere una grande visibilità. Si può fare con Taffo, attraverso una strategia che prevede di ridere della morte, ma si può fare con tutti gli altri brand. Mentre si va a cavalcare la notizia, si vanno a comunicare e a mostrare i prodotti e i servizi dei clienti.
Risultati
A livello di numeri, come sta andando?
Il dato più importante è costituito dai follower: siamo partiti con 3000 fan, ricevuti sui social con i mezzi di comunicazione classici. Siamo arrivati in 2 anni e mezzo a 113.000 follower. E’ stato un boom, anche perché non c’è in Italia, e forse nemmeno in tutto il mondo, un’agenzia funebre con numeri del genere. E’ sicuramente un caso di studio.
Progetti per il futuro
Avete qualche progetto specifico o andate avanti così?
Ogni anno cambiamo un pò la strategia che si va ad integrare sempre più con l’offline marketing. L’anno scorso abbiamo fatto delle attività che avevano i social come punto di partenza, ma poi finivano con degli eventi. Ad esempio abbiamo partecipato ad Halloween con delle serate in discoteca. Abbiamo partecipato al gay-pride di Roma con un carro Taffo. Questo ci permette di incontrare direttamente le persone con cui prima interagiamo sui social.
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Il cross marketing
Approfondiamo questa strategia
Credo che il cross-marketing sia il futuro. Quindi utilizzare non solo i social, ma andare più nel profondo attraverso eventi, direct marketing, inviando gadget e, successivamente, ritornando con la radio e poi i cartelloni. Secondo me il futuro è utilizzare tutti i mezzi di comunicazione a disposizione per comunicare ciò che è il brand. Riuscendo a diventare il brand top of mind per il nostro pubblico.
Conclusioni
Quindi, qual è la vostra arma vincente?
Questa strategia che consiste nell’essere un pò diversi da quelle che sono le classiche comunicazioni tradizionali, non limitatamente ai social, ma in generale, è il nostro fiore all’occhiello come agenzia. Con ogni azienda con cui entriamo in contatto cerchiamo innanzi tutto un tipo di comunicazione che sia social. Bisogna cambiare il registro linguistico rispetto alla comunicazione tradizionale. Sui social le persone si aspettano un certo tipo di comunicazione. Quando si riesce, attraverso questa tipologia di post ad acquisire la condivisione, si riesce a creare uno zoccolo duro in termini di target, che poi ti seguirà nel corso del tempo. Questo è importante affinché i brand diventino, almeno sui social, un pò più persone e un pò meno brand. E’ fondamentale riuscire a trasmettere dei punti di vista, imporsi con un carattere, farsi riconoscere dal tono di voce che sia sempre lo stesso, ma riconoscibile. Differenziando quindi il brand da tutti gli altri.
Il lavoro di Riccardo è senz’altro uno dei più stimolanti e divertenti. Inoltre può dare grandi soddisfazioni. Hai mai pensato anche tu di rimetterti in gioco? Il social media manager è una delle figure più ricercate dalle aziende. Se vuoi specializzarti in questo settore ti consiglio di frequentare uno dei corsi di Digital-Coach:
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Ho frequentato il Master in Digital Marketing con Digital-Coach. Sto proseguendo il percorso formativo nel Content Marketing, e lavorativo nel Social Marketing. Adoro questo mondo dove riesco a dare il meglio di me
Siete DISSACRANTI. Non ci importa del vostro marketing.Non ci fate ridere.Noi non scherziamo sulla morte.Abbiate rispetto per chi soffre per la scomparsa di un familiare o amico.Siete BLASFEMI
Quando ho visto per la prima volta il marketing di Taffo ho pensato : “questi sono fuori di testa” . Ma quella che sempra pazzia in realtà è un’intelligente forma di comunicazione e marketing , che non lascia indifferenti e rimane nella mente della gente . L’obiettivo di farsi riconoscere dal resto della concorrenza è quindi facilmente raggiunto . Una parola: geniali!
Io seguo le pagine di Taffo da anni e sono innamorata di loro, mi fanno davvero morire dal ridere, sempre per rimanere in tema :)
Sono conscia del fatto che quello della morte e dei funerali sia un un argomento molto delicato e che vada trattato con le pinze, ma loro secondo me riescono in modo simpatico e mai offensivo o inadeguato, ad esorcizzare l’argomento. Per me sono dei geni indiscussi.
Trovo davvero geniale l’idea della Taffo di voler utilizzare lo humor nero in un settore non c’è per niente da ridere. La vera forza però sta proprio in questo. Riuscire a sdrammatizzare un evento e costruirci attorno la propria comunicazione d’impresa. Davvero bravi! Non è facile essere ironici …. soprattutto sul web!
Strano da dire ma quando ho bisogno di nuovi spunti do sempre una sbirciatina ai post dell´ azienda Taffo :) Uno degli esempi migliori di marketing real time e soprattutto di crosso selling, che non deve essere mai sottovalutato !!
Se una persona è scaramantica, visti i servizi che offre l’azienda Taffo, forse non si fermerà ad ascoltare questa intervista, ma questa sarà la sua sfortuna :-) ! La capacità di utilizzare il black humor, di fare centro con l’instant marketing e un’accurata strategia di cross selling di Taffo, danno vita ad una case history da cui prendere spunti molto interessanti.