“Lavoro flessibile”: quanto spesso ne hai sentito parlare, soprattutto negli ultimi anni? Sicuramente tantissime e questo perché nonostante le prime forme di lavoro flessibile abbiano cominciato ad affermarsi a partire dagli anni ’80, è soprattutto in seguito alla pandemia di COVID-19 che la flessibilità lavorativa è diventata una necessità.
Dunque, qual è la prima qualità che dovresti avere per destreggiarti in questo universo in continuo mutamento? Ovviamente la flessibilità! Cosa significa oggi l’espressione “lavoro flessibile“? E soprattutto come si fa a lavorare nel marketing digitale e quali sono le nuove professioni?
In questo articolo cercherò di spiegarti tutto ciò che ruota intorno a questo argomento analizzando in particolare:
- Cos’è il lavoro flessibile
- Contratti flessibili
- I vantaggi del lavoro flessibile per il lavoratore
- I vantaggi del lavoro flessibile per l’impresa
- Lavoro flessibile e marketing digitale: sbocchi professionali
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Cos’è il lavoro flessibile
Tra gli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso il lavoro flessibile per come lo intendiamo oggi non esisteva. Piuttosto si ricorreva spesso al termine “lavoratore flessibile“, il quale indicava un lavoratore non specializzato che svolgeva il ruolo jolly all’interno dell’azienda. Un lavoratore quindi polivalente che si alternava fra mansioni differenti.
Con l’avvento della tecnologia e lo sviluppo di internet la flessibilità lavorativa ha assunto un nuovo significato e nuove forme. Procediamo per gradi e vediamo tutto nel dettaglio per capire cos’è il lavoro flessibile.
Definizione di Flessibilità
Da dizionario, per “flessibilità” si intende la qualità di un oggetto o di un materiale di adattarsi alla forma di un altro oggetto e in senso figurato la capacità di adattarsi a situazioni o condizioni diverse.
In ambito lavorativo la flessibilità assume la valenza di un concetto teorico secondo cui un individuo cambia più volte, nel corso della sua esistenza, il proprio impiego e la propria mansione.
Quindi il lavoratore flessibile è una persona in grado di adattarsi ad un nuovo contesto lavorativo sulla base delle richieste del mercato ed in particolar modo dell’azienda. Si tratta di una persona, probabilmente in costante aggiornamento per quanto riguarda le proprie skill, soprattutto intraprendente e organizzata tanto da poter gestire il proprio lavoro dovunque e in qualunque momento.
È un dato di fatto che persone e aziende, entrambe, necessitano oggi di flessibilità per adeguarsi ad un mercato del lavoro contraddistinto da repentini cambiamenti. Si è infatti diffusa la sottoscrizione di contratti di lavoro a chiamata, che tutelano azienda e lavoratore soggetti a questa richiesta occupazionale intermittente.
In seguito alla pandemia di COVID-19, ad esempio, fenomeno dirompente per il mondo del lavoro, i lavori che potevano essere svolti a distanza sono continuati ma tanti altri che richiedevano interazione sono del tutto scomparsi. Chi ha perso il lavoro in questo modo si è reinventato e nel biennio 2020-2022 ha dovuto cambiare continuamente professione e settore per ricrearsi un proprio equilibrio. Questi sono i lavoratori flessibili del nuovo millennio.
Caratteristiche del lavoro flessibile
L’evoluzione digitale assieme alla recente pandemia hanno radicalmente cambiato il mondo del lavoro: sempre più persone oggi rivalutano le proprie priorità e attribuiscono molta importanza ad un equilibrio vero tra vita privata e vita professionale.
Per questo motivo “lavoro flessibile” diventa anche sinonimo di gestione autonoma del proprio lavoro per quanto riguarda orari, sede e mansioni da svolgere. Per alcuni lavoratori, dunque, la flessibilità del lavoro coincide con un cambiamento degli orari e della sede lavorativa, mentre per altri coincide con il costante mutamento della professione, quindi della mansione lavorativa.
In entrambi i casi, l’obiettivo dei lavoratori flessibili è ridefinire le proprie priorità, dando spazio al benessere mentale che recentemente era stato messo da parte causando un diffuso stato di malessere mentale e fisico definito “burnout”. Un tema, questo, che è stato portato alla ribalta proprio durante la pandemia e che ha riacceso i riflettori sulla necessità di ogni lavoratore di poter conciliare vita privata e lavoro.
Andiamo ora a capire insieme cosa si intende per lavoro flessibile su fascia oraria e giornaliera.
Flessibilità su fascia giornaliera e flessibilità su fascia oraria
Cos’altro possiamo desumere dalla definizione di lavoro flessibile? Sicuramente che il mercato del lavoro è mutato talmente tanto da considerare lo stato occupazionale non più a tempo indeterminato ma determinato.
Ciò significa che le forme di lavoro che si sono sviluppate maggiormente sono appunto più variabili. Si parla così di lavoro flessibile su fascia giornaliera, dove appunto il lavoratore è chiamato a presenziare sul proprio posto di lavoro non più cinque giorni a settimana ma anche solo uno o due. Oppure ancora il lavoro flessibile è inteso su fascia oraria, quindi non si prevedono più giornate lavorative di otto ore in ufficio in una sede distante dalla propria abitazione.
Forme di flessibilità oraria (o di orario di lavoro flessibile)
Esistono diverse forme di flessibilità oraria di cui i lavoratori possono usufruire:
- Flessibilità in entrata e in uscita: i lavoratori flessibili non devono rispettare uno specifico orario di entrata e di uscita, ma possono distribuire l’orario di lavoro differentemente nell’arco della giornata, della settimana o del mese attenendosi solamente a fasce orarie predefinite;
- Orario concentrato: i lavoratori possono uscire anticipatamente dal posto di lavoro rinunciando alla propria pausa pranzo;
- Compresenza: i lavoratori flessibili sono obbligati ad essere presenti in alcune fasce orarie predefinite, ma possono definire in maniera autonoma l’orario di ingresso e d’uscita, rispettando comunque il monte ore giornaliero;
- Lavoro ad isole: i singoli membri di un gruppo di lavoratori impegnati nella stessa mansione possono di volta in volta assentarsi senza alcuna conseguenza sulla qualità del servizio che viene invece garantita da tutti gli altri che continuano a lavorare.
A queste particolari forme contrattuali tipiche del lavoro flessibile si adatta il mondo del marketing digitale, per il quale basta avere un computer e delle competenze certificate per lavorare online da casa.
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Contratti flessibili
Esistono diversi tipi di contratti flessibili a seconda delle esigenze del lavoratore e dell’azienda stessa. Scopriamoli insieme:
- Contratto di somministrazione del lavoro: l’agenzia del lavoro sottopone alle aziende lavoratori a tempo determinato o indeterminato di cui le aziende usufruiranno nel momento del bisogno riducendo costi e tempi dovuti alla selezione e all’assunzione. Esiste anche il contratto part time a tempo determinato o indeterminato che prevede un monte ore giornaliero inferiore rispetto ad un lavoro full time;
- Contratti a termine: si tratta di un contratto di lavoro flessibile a tempo determinato che definisce la durata complessiva della prestazione lavorativa e che finisce con la scadenza del termine prefissato;
- Apprendistato: il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro che mira alla formazione e all’occupazione dei giovani (età compresa tra i 15 e i 29 anni) per un periodo minimo di sei mesi e un periodo massimo che varia a seconda della diversa tipologia di apprendistato;
- Contratto intermittente o a chiamata: il cosiddetto contratto “job on call” (contratto a tempo determinato o indeterminato) consente al titolare di richiedere la prestazione lavorativa al dipendente nel momento del bisogno. Questo tipo di lavoro alterna periodi di attività a periodi di inattività in cui il dipendente non percepisce nulla, tranne se ha confermato la sua disponibilità anche per la chiamata. In questo caso il lavoratore pur non lavorando percepisce l’indennità di disponibilità;
- Lavoro autonomo: forma contrattuale che consente al lavoratore di fare una prestazione di lavoro in cambio di un compenso, ma senza alcun vincolo di subordinazione con il committente;
- Contratti di prestazioni occasionali: permette alle aziende e ai privati di stabilire un rapporto di lavoro occasionale, saltuario.
I vantaggi del lavoro flessibile per il lavoratore
Ogni cosa nella vita ha i suoi pro e i suoi contro, soprattutto in ambito professionale. Quello a cui tutti mirano però è un lavoro tanto coinvolgente da appassionare e quindi che non diventi mai un peso. Volendo guardare proprio in questa direzione adesso ti parlerò di quali sono i vantaggi del lavoro flessibile.
Motivazione in crescita
Il lavoro flessibile dà un ampio margine di gestione del proprio impiego in termini di responsabilità sulle proprie mansioni, autogestione, organizzazione e raggiungimento degli obiettivi. Tutto ciò incorre in una crescita motivazionale importante e tangibile.
Il lavoratore soddisfatto, rilassato e controllato non solo amerà di più il proprio mestiere ma concorrerà alla crescita aziendale in maniera più evidente. Con la crescita motivazionale salirà anche la fedeltà che il dipendente avrà nei confronti della propria azienda e di riflesso quest’ultima riconoscerà al primo soggetto la qualità del lavoro svolto.
Incremento della produttività
Avere un lavoro flessibile ti aiuta a diventare molto più produttivo rispetto ad un impiego in ufficio che prevede la tua presenza per cinque giorni a settimana con otto ore di lavoro ciascuno. Questo perché non c’è nessuno lì con te a controllarti o a metterti pressione. Chi è continuamente vessato da suoi superiori non potrà mai essere pienamente produttivo perché passerà il suo tempo a cercare di gestire lo stress.
Fissare degli obiettivi da raggiungere in un determinato lasso di tempo e in un ambiente di lavoro sereno, quale possa essere il proprio studio di casa, aiuta a creare tutti i presupposti per adempiere egregiamente ai propri doveri. E non è finita qui, infatti una volta raggiunti i primi risultati, il buon operato stimolerà a fare di meglio, a creare nuovi traguardi e a dimostrare il proprio valore.
Più Tempo
Avere un lavoro flessibile ti aiuta in una più proficua gestione del tempo… Puoi lavorare dove e quando vuoi, l’importante è creare un piano organizzativo che ti permetta di mantenere sotto controllo tutti gli obiettivi che devi raggiungere in termini di operatività. Sapere che sei libero di gestire la tua vita privata e la tua vita lavorativa come più ti pare e piace ti permette di lavorare in maniera serena e funzionale. Se sei una persona organizzata e precisa potrai dire addio all’ansia da prestazione.
Non dovendo più recarti in un ufficio fisico per espletare le tue funzioni lavorative, grazie al tuo lavoro flessibile, riuscirai ad ottimizzare il tempo che prima perdevi raggiungendo la sede. Risparmierai i soldi del trasporto ed inquinerai meno. Potrai dedicare più tempo alle persone care, ai tuoi sport preferiti e allo svago senza rimorsi. Facendo sempre fede al motto “prima il dovere e poi il piacere” eliminerai i tempi morti e sarai più agile ad assolvere i tuoi compiti.
Che tu sia freelance o dipendente di una società in smart working, ti sentirai più motivato e pronto a realizzare i tuoi obiettivi. Non solo dedicherai più spazio ai tuoi interessi e alla tua famiglia ma se hai un lavoro in proprio riuscirai a dedicare anche più spazio alla formazione e alla creatività. Una volta portato a termine un progetto avrai più spazio per trovare nuovi clienti, nuove opportunità lavorative mentre se sei dipendente questo ti permetterà di assumerti nuove responsabilità che potranno anche farti crescere di livello. Lavorare dove e quando vuoi in termini orari ti permette di essere sempre disponibile e reperibile per il tuo cliente che, notando la tua disponibilità e il servizio che puoi offrire, di certo non potrà che lasciare ottime recensioni sul lavoro flessibile che stai svolgendo.
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Meno stress
Le diverse modalità di lavoro flessibile consentono tutte, in modo diverso, di raggiungere un maggior equilibrio tra vita privata e vita professionale. Questo aspetto garantisce alle persone una vita più serena e meno stressante, soprattutto perché viene meno l’ansia di arrivare ogni giorno in orario a lavoro.
Non dimenticare! Se risparmi tempo, spesso risparmi anche denaro!
Miglioramento della propria condizione economica
I lavori flessibili spesso comportano un cambiamento continuo della mansione del lavoratore, con conseguente maggiore specializzazione dello stesso. In questi casi il lavoratore riscontra anche un aumento dello stipendio.
I vantaggi del lavoro flessibile per l’impresa
La flessibilità del lavoro comporta vantaggi non solo per i lavoratori, ma anche per le imprese. Vediamoli insieme:
- Più concentrazione: la flessibilità lavorativa rende i lavoratori più soddisfatti del proprio lavoro e quindi maggiormente concentrati;
- Maggior collaborazione: quando i dipendenti sono sereni e piuttosto soddisfatti del proprio lavoro riescono a cooperare meglio con gli altri membri del team;
- Minor turnover dei dipendenti: i dipendenti che apprezzano l’azienda in cui lavorano rimangono in quell’azienda più a lungo.
Lavoro flessibile e Marketing Digitale: sbocchi professionali
Il mondo digitale ha moltissimi sbocchi professionali ma quello che più di tutti brilla per flessibilità è il marketing digitale. In questo campo hai bisogno di due semplici cose: un computer e una connessione.
Quello che però non deve mai mancare è una preparazione adeguata con delle competenze spendibili nel mercato del lavoro. Ciò che ti consiglio è decidere che direzione prendere e poi focalizzarti sulla tua formazione.
Ora vediamo come possiamo agire in due diversi campi, ovvero se cerchi un lavoro flessibile come freelance oppure se cerchi un lavoro flessibile in azienda.
Lavorare da remoto
Oggi il lavoro flessibile sta quasi diventando un sinonimo del lavoro da remoto. In epoca Covid si è resa necessaria una modalità impiegatizia, per ovvie ragioni di prevenzione, chiamata smart working, o lavoro da casa.
Ma perché è così importante questa nuova formula ibrida di lavoro? In molti casi i contratti delle persone che ora si trovano a dover lavorare da casa non prevedono questo genere di clausole, infatti prima questo particolare tipo di impiego veniva classificato come “telelavoro”. Ora che la rivoluzione tecnologica, insieme con la pandemia, ha drasticamente cambiato il panorama lavorativo, più persone si rendono conto delle potenzialità di nuovi modi di svolgere le proprie mansioni e anche le grandi aziende privilegiano il lavoro flessibile da remoto per il marketing digitale.
Se il tuo sogno è quindi quello di lavorare in questo campo ma pur sempre come lavoratore dipendente allora non ti resta che formarti nella maniera più adeguata possibile seguendo le tue inclinazioni naturali. Se ti appassiona scrivere contenuti puoi certificare le tue competenze come Web Content editor, se vai matto per i numeri puoi formarti come specialista di Web Analytics oppure puoi focalizzarti sulla gestione di un eCommerce.
Insomma, di scelte ce ne sono tante ma se davvero vuoi aprirti più porte possibili la soluzione che fa per te è cercare un corso di Marketing Digitale che possa formarti a tutto tondo valutando anche il perché fare un corso online.
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Lavorare in proprio
Il freelance è il classico esempio del lavoratore autonomo che viaggia per lavoro, non ha orari fissi, ha una grande versatilità lavorativa e che sa come trovare clienti. Il tipico lavoratore flessibile.
Per lavorare in proprio online però hai bisogno di una preparazione adeguata che non si fermi solo ad una certificazione ma che ti possa anche far fare pratica da poter inserire sul tuo curriculum. Il campo del digitale è davvero vasto ma un freelance è adatto per svolgere il ruolo del consulente online in modo proficuo e remunerativo.
Infatti, molte persone si sono ritrovate in smart working negli ultimi due anni e hanno bisogno di assistenza per far sopravvivere le loro piccole realtà aziendali. Entra così in gioco questa figura che nel mondo digitale si occupa un po’ di tutto, dai social al content marketing, dalle campagne advertising agli e-commerce. Sta tutto nel trovare il corso ideale per mettersi in proprio e gestire la propria attività in maniera flessibile grazie al marketing digitale.
Conclusioni
Non c’è dubbio che il futuro sarà molto più digitale di quello che abbiamo vissuto fino ad ora. La tecnologia è in continua espansione e ormai avere un lavoro flessibile sembra quasi l’unica soluzione a tanta incertezza.
A prescindere dal ramo che sceglierai nel mondo del Marketing Digitale, ricordati di mantenerti sempre informato, di non cedere alla pigrizia e di migliorarti sempre, ogni giorno di più, che tu sia un lavoratore dipendente o autonomo.
Scopri come lavorare in proprio
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Dopo aver conseguito la laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale e quella magistrale in Language and Management to China, ho deciso di intraprendere un nuovo ed entusiasmante percorso professionale conseguendo il master in Digital Marketing. Appassionata di copywriting e social media, oggi disegno con le parole emozioni aiutando piccole e grandi aziende a comprendere meglio i propri clienti e ad acquisirne di nuovi intercettando bisogni e desideri.
Bell’articolo, chiaro e molto esplicativo, soprattutto per chi vorrebbe davvero imboccare questa strada :)
Che sia in proprio o da remoto, il lavoro flessibile e i suoi vantaggi – primo fra tutti la possibilità di non dover passare il tempo a gestire lo stress sul posto di lavoro – sono sempre più diffusi.
È molto interessante vedere l’evoluzione del lavoro flessibile.
Prima, il lavoratore flessibile veniva visto in quanto jolly per l’azienda, ossia non possedeva alcuna specializzazione.
Adesso il lavoro flessibile, incentivato dalla pandemia, ha assunto un ruolo totalmente differente tant’è che sta diventato sinonimo del lavoro da remoto.
Il lavoro flessibile ha un potenziale enorme soprattutto nel settore del Digital Marketing.
Il digitale ha rivoluzionato la nostra maniera di guardare al mondo del lavoro: usciti dalla logica del classico impiego da ufficio, possiamo ambire a posizioni lavorative flessibili, che ci permettano di gestire il tempo come più preferiamo. Lavorando come freelance, non posso che confermare quanto scritto nell’articolo!
Il lavoro flessibile deve essere visto come un’arma nelle mani delle aziende per incentivare il dipendente al raggiungimento dei risultati.
Il lavoro flessibile è diventato una possibilità concreta e molto diffusa in molti settori. E’ stata una risposta ad un momento di difficoltà ma i benefici sia per le aziende che per i dipendenti si sono manifestati in maniera così chiara che difficilmente si potrà tornare indietro.
Articolo chiaro, scorrevole ed interessante, nel quale si capisce bene cos’è il lavoro flessibile e quali sono i suoi vantaggi soprattutto legati all’ambito del marketing digitale. Oggi è possibile essere padroni del proprio tempo, grazie anche a questa nuova modalità di lavorare!