Avete mai sentito parlare dell’avvocato digitale? Oggi chiunque può iniziare una nuova carriera sfruttando le innumerevoli possibilità che offre il digitale. Così ha fatto Alessandro Vercellotti. Dopo i suoi studi giuridici e l’inizio della sua attività come avvocato ha deciso di prendere una nuova strada o meglio di migliorarla. Si specializza nel digitale e lo integra con la materia legale. Stipula contratti, controlla le leggi per l’e-commerce e fa consulenza legale online.
Vediamo più nel dettaglio chi è e come ha fatto colui che si definisce anche legal coach.
Da semplice legale ad avvocato digitale
Da dove sei partito e cosa fai nello specifico?
Fin da ragazzino ho sempre amato il mondo del marketing e del digitale. Sono un avvocato digitale ma sono dell’ 84 quindi ho visto crescere il mondo del web. Poi la vita mi ha portato ad essere un avvocato, a studiare giurisprudenza. Ad un certo punto mi sono chiesto se questo amore per il digitale fosse solo qualcosa di giovanile o qualcosa che amo ancora e così ho dedicato molto tempo alla formazione. Per un anno mi sono dedicato a questo studiando il mondo del digitale. Dopodiché ho unito le due cose, da una parte la cultura digital e dall’altra la mia professione da legale, sono così diventato avvocato digitale. Così sono diventato avvocato digitale, una figura atipica: da una parte il legale dall’altra ho le conoscenze che mi permettono di comprendere a pieno il mondo del digitale e di verticalizzarmi.
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Vecchia legislatura e nuova era digitale
Qual è la differenza tra l’avvocato nel senso più classico e quello che fai tu?
Per diventare avvocato digitale la differenza è stata l’investimento di tempo, fatica e denaro. Ho studiato qualcosa che non è prettamente la mia professione. Corsi di digital marketing, master in marketing, lo studio di un’e-commerce non erano sicuramente le mie materie. Dall’altra parte mi permettono di comprendere in modo superiore e completo chi lavora in questo mondo e di conseguenza il mio potenziale cliente. Sicuramente diverso dall’approccio classico di un legale.
Come utilizzi i canali social nel tuo lavoro? Qual è per te il più importante?
Il fatto di aver appreso queste competenze mi poneva un problema: come comunicarle all’esterno. Mi sono chiesto come potevo fare. Così ho cercato di mettere in pratica lo studio e l’approccio ai social. Ho iniziato facendo video ed ho utilizzato LinkedIn, il 70% della mia clientela come avvocato digitale arriva da lì. Ho usato anche Facebook, Youtube, Instagram, Telegram cercando di creare un collegamento tra i vari social. In ogni canale creo contenuti diversi e più specifici per quel determinato social. LinkedIn è in assoluto il migliore per me. Lavoro nella totalità nel B2B quindi qui trovo il mio target. Inoltre non c’è una grandissima abitudine ai tipi di contenuti che creo io: video fatti da avvocati che trattano di argomenti legati al digitale.
L’avvocato e il content marketing
Quanto è importante per te il content marketing?
Per me è fondamentale. I miei contenuti non sono mai stati finalizzati alla vendita. Non c’è un post o video dove dico “Vieni da me che ti farò il miglior contratto”. E’ un approccio mentale diverso: Regalo conoscenze, competenze e la mia preparazione come avvocato digitale. Sto dando qualcosa, chi riceve può esserne soddisfatto, dall’altra parte una persona può vedere chi sono e se sono bravo in quello che faccio. Dare contenuti invece di fare video dove ti dico di venire da me perché sono il più bravo, è stata una chiave di volta. Sembra controproducente ma regalare competenze piuttosto che cercare di venderle, ti da un ritorno anche economico notevole. Meglio cercare di informarti oggi, anche se non hai bisogno di me, quando ti servirà un avvocato digitale ti ricorderai di me. L’ottica è stata diventare il punto di riferimento dell’ambito.
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Gli errori dell’avvocato digitale
Durante il tuo percorso hai fatto qualche errore nell’approccio al digitale?
Si è umani e si può sbagliare, e poi non è semplice. Il mondo è in continuo cambiamento, i contenuti che facevo sei mesi fa non sono gli stessi di oggi, bisogna tenere vive le persone se no si abituano. Un errore è stato il canale Youtube, qui sono seguito pochissimo. All’epoca l’ho aperto perché avevo dei video e avevo pensato di metterli sul canale principale dei video. Nessuno li vedeva a differenza di LinkedIn. Un altro errore è stato di non puntare subito sul blog. Sono un avvocato, non nasco copy, un discorso è scrivere atti giuridici, un altro è scrivere testi in ottica seo. Oggi mi rendo conto che questo mi avrebbe permesso di posizionarmi in modo sicuramente diverso anche in ottica SERP come avvocato digitale.
Definizione di target ed obiettivi
Quanto è importante avere le idee ben chiare all’inizio di un progetto? Canale e target
Nella mia esperienza ti posso dire che è fondamentale sapere a chi mi voglio proporre, che contenuti voglio offrire e di conseguenza scegliere il canale giusto. Agli inizi facevo micro pillole da un minuto e mezzo, ma Youtube non era favorevole a contenuti così brevi e prediligeva quelli più ricchi. Al contrario fare contenuti da dieci minuti su LinkedIn non funziona molto. Quindi sapere qual’è il tuo target e andare a dare a quel target il contenuto giusto sulla piattaforma corretta è fondamentale.
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Qualche consiglio
Cosa consigli a chi si vuole reinventare nel digitale? Secondo te è possibile per qualunque professione?
Un avvocato ha una deontologia molto severa. Si è limitati nella pubblicità, nel non citare i clienti, non possiamo fare pubblicità comparativa, non possiamo essere denigratori verso i colleghi. Fare attività marketing o di divulgazione per un avvocato è realmente difficile. Fatta questa premessa: lo può fare veramente chiunque. Non bisogna sicuramente avere paura, al contrario bisogna buttarsi. Condividere i propri contenuti non è semplice. Se si riesce a rompere questa barriera iniziale e se il contenuto è di valore, il seguito inizia ad esserci. Io l’ho vista come un’opportunità, nessuno svolgeva questa professione del futuro online, volevo essere il primo avvocato digitale. Non l’ho visto come un limite. I miei colleghi all’inizio mi hanno dato del matto, mi dicevano che regalavo consulenze. Solo col tempo si sono resi conto della possibilità. All’inizio può essere difficile cambiare l’approccio classico anche per la possibile clientela. Adesso non ho limiti, sono a Lucca ma ho clienti dalla Valle D’Aosta alla Sicilia.
Cosa ne pensi della storia di Alessandro Vercellotti?
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Articoli Correlati
Laureata in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo. Innamorata dei viaggi, amante del digitale. Inseguo le mie passioni e ne faccio una realtà.
Intervista molto interessante. È bello leggere di come un professionista legale si sia reinventato in chiave moderna. Spesso, anche nei settori più adatti, si fa fatica a concepire il mondo del Digitale come una vera e propria opportunità per arrivare ovunque. ALESSANDRO ha fatto una scelta coraggiosa, ma che porterà sicuramente ottimi risultati! Complimenti!
Per chi ha studiato giurisprudenza ed ama il digitale questa professione è il connubio perfetto e soprattutto sarà molto necessaria negli anni a venire in cui il digitale sarà sempre più centrale nel mondo. Ovviamente, come afferma Alessandro V., per riuscire a ricoprire questo ruolo bisogna studiare una materia ulteriore e quindi è richiesto molto impegno e passione. Interessante anche sentire le difficoltà che ha avuto e gli errori commessi prima di arrivare al successo.
Regalare conoscenza potrebbe sembrare controproducente e invece è la miglior cosa che si possa fare, per instaurare fiducia nell’utente in primis e poi anche da un punto di vista economico in quanto , alla fine dei conti , utenti che vedono valore in quello che fai daranno valore a te e probabilmente diventeranno clienti . Mi è piaciuta molto la riflessione sull’uso del content marketing e di come ha cambiato , decisamente in meglio , il modo di lavorare di questo giovane professionista !
E’ interessante vedere come una professione cosi tradizionale si sia riconvertita al digitale. Articolo molto interessante
Seguo Alessandro su LinkedIn e i suoi post sono sempre interessanti. Grazie per questo articolo.
Un altro caso di successo unire il digitale ad una classica professione come quella dell’avvocato, sicuramente è qualcosa di diverso legato alle leggi sull’ ecommerce.
Ottima dimostrazione di come bene o male qualsiasi professione o idea può ottenere un grande vantaggio dal digitale, dalla fase di sviluppo, a quella di lancio, fino al postvendita.
Contributo interessante, ho qualche perplessità sul fatto di escludere qualunque call to action all’interno dei contenuti che l’avvocato pubblica sui suoi canali.
Ogni professione oramai può essere legata al mondo digitale e questo caso di successo ne è un’altra prova!
Una possibilità in più per una professione sempre al passo con i tempi
In un mondo competitivo come quello degli avvocati, il digitale potrebbe essere la strada giusta da seguire per uscire dalla mischia e ridurre la concorrenza.
Fantastico, l’avvocato digitale è una bellissima professione e, soprattutto, molto utile ed interessante.
Incredibile! Non pensavo esistesse questa figura… eppure si evince come in realtà sia molto funzionale.
L’avvocato Vercellotti è davvero un grande professionista, lo seguo personalmente anche sul suo canale Telegram dove pubblica spunti interessanti su quello che dovrebbe essere il mondo digitale da un punto di vista “giuridico”. Consiglio vivamente di seguirlo.
Consiglierei a tutti coloro che fanno legge di valutare di specializzarsi nel digitale! Potrebbero avere una carriera stupenda!
Un altro esempio di come il digitale sia stato in grado di rivoluzionare le professioni. Una professione storica come quella dell’avvocato può essere reinventata grazie al digitale.
Come una professione del passato puo’ essere reinterpretata in chiave futura. E con che potenzialità:
Potrebbe far sorridere questa nuova figura di “avvocato digitale”, però così non è e lo testimonia Alessandro Vercellotti in quest’intervista. E’ interessante vedere come l’avvento del digitale e in specifico anche dei molti e-commerce abbia anche trasformato una figura professionale “rigida” come quella dell’avvocato.
Sono sempre molto utili questi articoli che ci permettono di scoprire delle specializzazioni nel digitale di storiche figure professionali
Quando una professione più tradizionale si unisce a quelle più “di recente nascita” l’interesse aumenta a livelli esponenziali.
Come se non bastasse ecco un’altra dimostrazione di come gli strumenti digitali a nostra disposizione possono ampliare i confini delle nostre professioni.
Finalmente anche la categoria degli avvocati si apre al digitale! Grande Alessandro!
Seguo Alessandro da un po’ sui social, ed è stato un piacere leggere questa intervista in cui spiega la genesi della sua professione e la sua strategia. E’ stato molto lungimirante nel comprendere che la chiave non è (più) il vecchio modo di pubblicizzare se stessi, bensì diventare il punto di riferimento nella professione “regalando” contenuti di valore, acquisendo al contempo autorevolezza e clienti. Un investimento in content marketing che ha ripagato!
L´ importanza della trasformazione digitale permette a professionisti di attivita´ lavorative considerate “tradizionali” di poter utilizzare le proprie conoscenze giuridiche in un settore forte e in super sviluppo! GDPR in primis!!
Un plauso ad Alessandro che ha intrapreso un nuovo percorso nel digitale, bravo!
Il digitale rende innovativo anche una professione come l’avvocato. Che meraviglia! Questo è un gran bel esempio di saper utilizzare ciò che di nuovo ogni giorno ci da questo mondo. Grande!
Il mitico Alessandro Vercelotti!!! lo seguo da tempo su linkedin. Veramente in gamba e generalmente contraddistinto da un cravattino giallo. Non appena avrò la fortuna di averne bisogno e il denaro per potermelo permettere sarà sicuramente la mia prima scelta.
Ho incontrato Alessandro durante l’evento SMAU di Milano. L’idea di affiancare le competenze digitali ad un lavoro di tipo tradizionale come quello dell’avvocato è senza dubbio un’idea vincente. Oggi più che mai, avvocati e commercialisti preparati ad affrontare le nuove tematiche che coinvolgono il mondo digitale, sono figure indispensabili.
Un buon avvocato fa sempre comodo! Soprattutto quando si ha bisogno di una specializzazione in un determinato settore e ancora di più nel digitale, essendo un mondo in continua evoluzione e che spesso la legislatura arriva a normare in un secondo momento. Complimenti a Alessandro per la determinazione nell’aver voluto intraprendere una strada alternativa ma quanto mai attuale e per l’approccio con cui ha deciso di fare personal branding che, anche se controcorrente, ha portato a ottimi risultati. Io mi appunto il contatto…non si sa mai!
E’ interessante avere un esempio così innovativo di una professione tutt’ora svolta perlopiù in modo “tradizionale”. Complimenti Sara per l’intervista e complimenti Alessandro per la lungimiranza.
Vecchia legislatura e nuova era digitale, una vera rivoluzione e tanta lungimiranza!
Articolo che tratta di un tema molto interessante. L’avvocato digitale è un professionista che sicuramente può essere di supporto a chiunque svolga un’attività nel digitale. Inoltre ha scelto sicuramente il modo migliore per presentarsi a questi professionisti, parlando la loro lingua!
In un periodo di crisi come questo dove tantissimi avvocati hanno difficoltà a collocarsi una specializzazione in digitale è sicuramente una buona idea! L’intervista, a quello che è considerato come il primo avvocato digitale, è stata davvero uno spunto interessante.
Considerando tutte le leggi e le norme che occorre conoscere per operare nel digital, una fra tutti il GDPR, Alessandro ha avuto una gran bella idea. Lettura interessante.
Utilissima figura, specie per chi come me non ha pazienza nel tenersi aggiornato sulle normative e burocrazie varie!
Articolo bello e interessante ! E’ davvero importante per uno studio legale abilitare le competenze digitali, questo conferirà al professionista un tratto fortemente innovativo e lo renderà sicuramente più vicino alle esigenze di clienti privati e clienti aziende, che sempre più si muovono in un contesto caratterizzato da digital innoovation.
Articolo bello e interessante.
Attraverso la lettura dell’articolo comprendiamo come l’introduzione della compenente digital nella professione legale conferisca una caratteristica di grande innovazione alla professione stessa. La professione legale. da sempre basata su standard operativi consolidati con l’apporto del digitale assume un tratto fortemente innovativo. Abilitare le competenze digitali in uno studio legale, consente di rispondere sempre più alle esigenze di clienti privati e clienti aziende, che si muovono in un contesto caratterizzato da forte innovazione digital.
Grazie Sara per questa intervista! Ancora una volta viene sottolineata l’importanza dello studio di un progetto e della formazione nel campo e sul campo. Penso che ci siano tante altre professioni con grandi potenzialità nel mondo digitale ma tutto parte dal “prodotto” di base, cioè da una competenza specifica, e dalla possibilità di rivolgersi ad un pubblico di nicchia. Le competenze digitali possono essere acquisite con corsi specifici, ma se il prodotto non vale, è difficile (se non impossibile) posizionarsi sul mercato.
Da avvocato, anche se non più esercente la professione, trovo che l’idea di Alessandro sia vincente nella realtà di oggi. L’avvocatura, come tutti i settori, deve adeguarsi al digitale e alle nuove tecnologie. Alessandro è stato lungimirante e ha capito che non si può continuare a lavorare “vecchia maniera”. Complimenti per la scelta e il coraggio!