Chi è e cosa fa un Creative Digital Strategist? Cercando sui motori di ricerca certo si trovano tante definizioni, ma è solo intervistando chi lo fa di mestiere che si capisce cosa faccia un Creative Digital Strategist. Damiano Cragnoli mi ha spiegato come riesce a trovare un’idea vincente nel digitale e come cerca di metterla in atto in base al brand con il quale lavora.
Chi è e cosa fa un Creative Digital Strategist
Come si definisce Damiano Crognali?
Mi definisco un Creative Digital Strategist: da sempre mi occupo di creatività, curo tutta la comunicazione digital. Alcune volte mi capita anche di occuparmi della pubblicità per alcuni brand online. Sono anche un giornalista. Ho scritto, infatti, per tanti anni per La Stampa, Il Fatto Quotidiano e per Il Riformista. Avendo avuto la fortuna di aver collaborato con La7, ho vissuto in prima persona la rivoluzione digitale. Ho subito, perciò, cavalcato l’onda del giornalismo online. Mi sono sempre sentito al margine di tante categorie.
Il lavoro di un Creative Digital Strategist
In cosa consiste il lavoro di un Creative Digital Strategist?
La risposta a questa domande è molto complessa. Secondo la mia esperienza, infatti, il primo elemento che un Creative Digital Strategist deve possedere è la creatività. Prima di iniziare una collaborazione con un brand, penso ad progetto che possa funzionare soprattutto sul web.
In molti, quando pensano ad un Creative Digital Strategist, immaginano un creativo, una persona con un focus rivolto al digitale e una mente rivolta a pensare alla giusta strategia.
Sono tre aspetti fondamentali per chi si occupa di comunicazione. Ci sono dei progetti molto importanti che nascono offline e che hanno degli ottimi sviluppi online. Quando inizio a strutturare su un progetto e sulla relativa strategia penso a quale piattaforma social utilizzare: se lavorare su Linkedin o Facebook; magari lavorare su entrambe con tempistiche diverse. All’inizio, mi ricordo, c’erano tante campagne che utilizzavano come mezzo soltanto la televisione. Con il passare del tempo ci si è resi conto che la TV non era più guardata da tutti. Il digitale anche per questo è stata sin da subito una leva molto importante per la comunicazione. Uno dei miei obiettivi è stato quello di trasferire questi concetti sul mio canale youtube, Il bello del web.
Che tematiche affronti sul tuo canale?
Sul mio canale affronto tematiche inerenti al mondo digitale. Molti anni fa, prima di percorrere la strada del digitale, mi è capitato di caricare delle esperienze vissute all’estero, da giornalista. Questa evoluzione mi ha portato, in un secondo momento, ad intervistare le star del web chiedendo suggerimenti su come utilizzare gli strumenti online. Qualche giorno fa, ad esempio, mi è capitato di intervistare Simona Atzori in occasione dell’uscita del suo ultimo libro La strada nuova.
Durante la mia esperienza con l’agenzia Social App avevo creato un appuntamento settimanale nel quale trattavo le novità del mondo digitale.
Con il mio canale Youtube voglio creare un luogo dove faccio il punto sugli strumenti che servono ad un Creative Digital Strategist per fare comunicazione.
Gli step per arrivare alla strategia vincente
Quali sono gli step fondamentali quando pensi ad una strategia vincente? Ci sono dei consigli di dare?
Uno degli step fondamentali per attuare una strategia vincente è pensare. Ritagliarsi un momento per pensare durante la giornata sta diventando sempre più difficile: trovare i clienti, lavorare per loro, fare riunioni, sviluppare il mio personal branding.
Anche tu, nella tua ricerca, mi hai trovato utilizzando Linkedin nel quale inserisco spesso i miei video.
Lavorare in armonia con i propri colleghi può aiutare sicuramente a trovare con più facilità una strategia vincente. Per pensare ad una campagna pubblicitaria ci sono diverse figure: l’art director, l’online copywriter, lo strategist planner e il direttore creativo.
Il consiglio che mi sento di dare è di racchiudere, prima di iniziare qualsiasi tipo di progetto, il tutto in una macro area e domandarci se vogliamo lavorare sul tema della felicità, sul piano della nostalgia o magari su quello della novità. Pensare ad un sentimento, un’idea di base sulla quale poi andiamo a trovare quell’idea creativa, quell’aspetto magari anche un po’ estremo che però rimane nella testa delle persone e che differenzia il nostro brand dagli altri.
Ho intervistato Federico Clapis che ha fatto tanti video online. Lui è un creativo artistico che si occupa di arte. Lui consiglia di mettersi sull’erba, guardare il cielo e pensare. Solo così ti viene l’ispirazione giusta.
C’è stato un progetto particolare, che hai curato in qualità di Creative Digital Strategist, che ha dato la svolta alla tua carriera?
Non ho un vero e proprio progetto di svolta: ho tutti bei ricordi. Un progetto di cui vado molto orgoglioso è l’Ice Bucket Challenge: è stata una campagna veicolata molto bene in Italia grazie al lavoro di manovalanza pura per l’associazione SLA. Anche il progetto LA7.it con il quale ho contribuito a creare con un ottimo team. Sono progetti che mi hanno lanciato dandomi la possibilità di farmi conoscere ancora meglio dai miei clienti.
Negli ultimi anni mi ritrovo ad ideare e a sviluppare molti progetti.
Come hanno reagito i milanesi all’albero di Natale posizionato in Corso Como?
Questa idea l’ho sviluppata con un’agenzia con la quale ho avuto modo di collaborare. E’ stato divertente perché ho avuto la possibilità di interagire anche con una start up. L’esperimento è durato poco: i milanesi, perciò, non hanno avuto troppo tempo per rendersi conto della divertente idea di appendere dei sexy toys al simbolo Natalizio per eccellenza. Un evento può anche durare poco, ma l’importante è che lo vedano in molti. Se riesci a documentare quello che fai, il tuo lavoro dura per sempre. In quel caso c’è stato di supporto anche il Corriere della Sera che si è mostrato da subito interessato a documentare questa nostra idea.
Quando si pensa alla creatività e alla campagna strategica è fondamentale anche pensare al dopo: sia per noi, sia per lo storico dello stesso brand.
Come si pensano le campagne pubblicitarie? In diversi modi. Mi viene in mente la pubblicità del Maggiolino degli anni ’60 in cui in una pagina completamente bianca c’era un maggiolino piccolino al centro Think Small. Quella per me è un’ottima idea creativa pura.
In quel caso devi allenare molto la tua immaginazione. Un altro metodo, per esempio, è osservare il prodotto. In un prodotto, ad esempio il mio microfono, ha già tutti gli elementi per cui ci sia l’idea creativa vincente.
Quali sono i progetti futuri di Damiano Crognali?
Spero di diventare famoso grazie a questa intervista. A parte gli scherzi…non lo so! Sto vivendo una fase di redifinizione del pensiero di comunicazione e del mio ruolo all’interno della comunicazione. In questo momento penso che la comunicazione con il digital stia cambiando profondamente. Il digital è la nuova televisione: la maggior parte di noi si informa tramite il cellulare. La comunicazione sul cellulare ti permette di andare oltre la televisione classica degli spot televisivi.
Ogni giorno, adesso, crei un contenuto interessante per chi ti segue. E’ fondamentale pensare ad una comunicazione continuativa nel tempo e che abbia i valori della comunicazione giornalistica. I media classici potranno avere un futuro solo se trovano uno sblocco commerciale. I brand devono diventare dei media informando sempre come hanno fatto i media classici.
Nei miei progetti futuri penso, perciò, a quale potrebbe essere una forma di comunicazione più giusta tra queste due aree: la comunicazione pubblicitaria e quella giornalistica e come, queste due aree, possono essere utili per un brand per un prodotto per comunicare con un valore.
Io credo molto nell’espressione Rivoluzione Umana: con questa rivoluzione spero che noi che facciamo questo lavoro riusciremo a costruire dei contenuti di valore che vengano visti e che lasciano nelle persone qualcosa di utile. Lo stesso, secondo me, devono fare i brand rivolgendosi a dei bravi Creative Digital Strategist che abbiano questa attitudine.
Spero che gli esempi calzanti, le corrette espressioni e i racconti interessanti di Damiano Crognali ti abbiano fatto capire che con la giusta determinazione possiamo arrivare ovunque. Lavorare in un team con persone motivate e che svolgono il lavoro con la giusta passione e professionalità facilita il raggiungimento dell’obiettivo. E tu cosa aspetti a trovare il tuo spazio verde da dove guardare le nuvole?
Ci sono già tante persone che lo hanno trovato.
Per approfondire e capire come partecipare a una reale esperienza lavorativa nel marketing digitale ti consiglio di seguire il master con stage in azienda.
Laureato in Scienze Umanistiche indirizzo Spettacolo a Roma, mi sono trasferito a Milano per iscrivermi al Master in Comunicazione Musicale in Cattolica. Da diversi anni lavoro nel campo della musica occupandomi di Promozione Musicale e Management di artisti. Mi definisco una persona ambiziosa, desiderosa di conoscere e sapere, che ama il confronto.
Ho deciso di iniziare questa nuova avventura formativa da Digital Coach per arricchire le mie conoscenze professionali nell’ambito del Digitale.
Questa figura professionale mi è nuova nonostante dopo aver letto il nome abbia fatto delle ipotesi quasi ovvie.. In ogni caso Damiano Crognali spiega bene l’unione di questi tre ambiti che vanno poi tutti sviluppati, in particolar modo la creatività (per questo specifico ruolo professionale).
Sicuramente continuerò a seguire Damiano C. sui social :)
Molto bella ed interessante la figura del Creative Digital Strategist.
Secondo l’esperienza di Damiano Cragnoli, che è un Creative Digital Strategist, il primo elemento che bisogna avere in questa figura professionale è la creatività. Infatti come ha spiegato nell’articolo prima di iniziare una collaborazione con un brand, lui pensa ad un progetto che possa funzionare ed avere poi successo.
Tanta creatività e strategia, bell’articolo!!
Bell’intervista e figura professionale, molto importante è riuscire a trovare la chiave giusta per sbarazzare e vincere la concorrenza
Non avevo mai sentito parlare di questa figura lavorativa! Interessante perchè l’ha pensata lui stesso! Bell’intervista!
Bellissima intervista! Non conoscevo questa figura.
“Uno degli step fondamentali per attuare una strategia vincente è pensare”. Parole sante, oggi diventa indispensabile fermarsi a riflettere se si vuole trovare l’idea differenziante per vincere la concorrenza.
Bell’intervista ed interessante profilo lavorativo.