Nel mondo odierno i social media sono ormai onnipresenti. Essi infatti, oltre ad essere utilizzati a scopo ricreativo dagli utenti, già da diversi anni sono impiegati anche come importanti strumenti di marketing sia per i privati, sia per le aziende. È in particolare nel business del digital marketing che i social network trovano maggiore applicazione. Tra questi Instagram, conosciuto da tutti come il social delle fotografie, merita sicuramente un approfondimento. Il suo utilizzo sempre più frequente e diffuso ha visto nascere nel tempo una nuova attività professionale, ossia quella dell’ Instagrammer. Questa recente figura, di cui oggi si parla tanto, si riferisce a diverse categorie di persone che lavorano con e per Instagram, facendone un business versatile, dinamico e sicuramente redditizio.
In questo articolo ci soffermeremo sulla figura professionale più significativa tra gli Instagrammers: l’ Instagram Influencer. A tale scopo abbiamo intervistato Gabriele Merli, un giovane appassionato di social media, appositamente per scoprire i segreti su come usare Instagram per lavoro. In particolare, abbiamo chiesto a Gabriele di rispondere ad alcune domande, volte a delineare sostanzialmente chi è un Instagram Influencer, cosa fa nello specifico e quanto guadagna. Di seguito troverai riportate tutte le domande e le risposte tratte dalla video intervista.
Chi è un Instagrammer e cosa fa nello specifico?
Dunque, partiamo intanto da una prima definizione base di Instagrammer. Un instagrammer è un utente attivo sulla piattaforma di Instagram. Parliamo quindi di una persona che, presumibilmente per lavoro, ha un proprio profilo e lo utilizza a livello professionale. Io personalmente svolgo un’attività di Instagram Influencer, che rientra certamente nell’ambito degli Instagrammers, seppur con alcune importanti precisazioni. Un Instagram Influencer, nello specifico, sponsorizza prodotti all’interno della propria pagina per conto di aziende che glielo hanno commissionato. Il suo lavoro consiste in attività di tipo social che hanno lo scopo di influenzare una parte di utenti (e quindi potenziali consumatori), affinché questi ultimi propendano all’acquisto di determinati prodotti e/o servizi. Un influencer può essere quindi considerato a tutti gli effetti una sorta di portavoce/testimonial di una o più aziende per cui egli lavora.
Come ti sei avvicinato all’attività di Instagram Influencer?
All’inizio, cioè quando ho cominciato a lavorare come Influencer, ero già un Instagrammer attivo con circa già 2000-3000 followers. In generale, posso dire che sono un grande appassionato di social media e che utilizzo da anni questi strumenti. Su Instagram in particolare avevo già alcune foto professionali poiché avevo iniziato, come attività di partenza, a lavorare per due agenzie di moda a Milano. Nel frattempo mi sono incuriosito e ho cominciato a scoprire meglio il lavoro di Instagram Influencer, osservando altri profili business già ben avviati.
Mi sono quindi interessato e avvicinato ogni giorno di più a questo tipo di attività fino a decidere di iniziarla a svolgere come professione. Il primo passo è stato quello di focalizzarmi su un tema di mio interesse, quello della moda. Avevo già (e ho tuttora) accanto un fotografo professionale che cura la mia immagine e realizza tutti gli scatti che in seguito pubblico sul mio profilo. Con queste basi, ho iniziato a propormi a determinate aziende per delle collaborazioni, già in qualità di Influencer. Piano piano sono cresciuto professionalmente, mi sono fatto conoscere e attualmente quella di Instagram Influencer è diventata la mia attività primaria.
Quali attività svolgi prevalentemente?
Come già ho accennato, lavoro con diverse aziende per le quali sponsorizzo principalmente prodotti. Il settore principale per il quale lavoro è quello del fashion e della moda. I brand per i quali lavoro, infatti, mi inviano i loro prodotti, che io sponsorizzo nelle foto che pubblico sul mio profilo Instagram.
Pur essendo la moda il settore principale per il quale sto lavorando, attualmente sto espandendo la mia attività di Instagram Influencer anche ad altri settori, come quello della tecnologia (accessori Tech), del food e dello sport. Ad esempio, recentemente ho pubblicizzato un hoverboard su richiesta di un brand. Tra le attività prevalenti che svolgo ci sono sicuramente:
- informarmi quotidianamente sugli ultimi trend presenti su Instagram o sul web in generale
- curare le immagini (fatte da un fotografo professionale) che mi ritraggono nell’atto di mostrare e/o utilizzare determinati prodotti
- pubblicare gli scatti sul Social cercando di inserirli al momento più opportuno, dopo un’accurata strategia di pianificazione
Oltre a tutto ciò, mi focalizzo molto sugli aspetti della comunicazione. Studio anche marketing, il che mi aiuta certamente a tenermi aggiornato nell’ambito dei social media e del Digital. Sono poi sempre attento alle ultime tendenze del web e cerco di capire ogni volta cosa piace e/o potrebbe piacere agli utenti che mi seguono. Ciò mi consente di impostare delle strategie adeguate alla pubblicizzazione di un dato prodotto.
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Quali competenze deve avere un Instagrammer che fa l’influencer?
Sicuramente le competenze indispensabili richieste in un Instagrammer sono:
- saper utilizzare alla perfezione la piattaforma di Instagram, in tutte le sue funzioni
- avere un profilo di tipo business attivo (collegato a una pagina Facebook), che ci consente di visualizzare gli insight riguardanti le nostre attività e le interazioni degli utenti
- conoscere le tecniche per aumentare visibilità, engagement e per ampliare il bacino di utenti che seguono la tua pagina
- padroneggiare le principali nozioni di digital marketing, in particolare sui social media
Aldilà di queste competenze, è importante anche avere alcune soft skills, come la creatività e in generale il sapersi differenziare dagli altri per emergere. Non dimentichiamoci, infatti, che il mondo degli Instagrammers (e quindi anche degli Influencers) è ormai fortemente vasto e competitivo.
Quanto guadagna mediamente un Instagram Influencer?
Per rispondere a questa domanda, occorre intanto fare una distinzione tra l’Italia e gli USA. Non dimentichiamo, infatti, che la figura professionale dell’Instagrammer in tutte le sue diverse sfaccettature, è nata in America ed è tuttora lì che oggi è maggiormente sviluppata e consolidata.
Fatta questa doverosa precisazione, la buona notizia è che anche nel nostro Paese l’attività di Influencer e in generale di Instagrammer sta prendendo piede notevolmente, come dimostra il mio caso. I compensi che un Instagrammer riceve in Italia, pur non essendo ancora allo stesso livello di quelli percepiti Oltreoceano, possono essere davvero redditizi.
Un Instagram Influencer come me, per esempio, ormai sulla soglia dei 120.000 followers, guadagna mediamente circa 300 euro per ogni post pubblicato sul profilo Instagram. Logicamente, il numero di post e la tipologia sono concordati in partenza con l’azienda per la quale in quel momento si sta lavorando. Quindi, a seconda del numero dei post totali che vengono pianificati in partenza, i guadagni finali potranno variare sensibilmente. Inoltre un Instagrammer può avere un accordo con più brand/aziende, il che gli permette di avere più introiti in un anno. Infine, bisogna considerare le opportune distinzioni tra post con foto e post con video: essi prevedono quasi sempre una retribuzione diversa, commisurata al contenuto pubblicato e all’esperienza.
Gli Influencer svolgono una delle professioni digitali più pagate.
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Sicuramente i compensi citati vanno considerati in maniera direttamente proporzionale alla crescita della nostra esperienza e della nostra visibilità. Ad esempio, un Influencer con circa 1 milione di followers guadagna almeno 3000-4000 euro per post pubblicato. Con un’attività costante e un uso professionale di questo social network è possibilissimo arrivare a queste cifre, sia in termini di seguaci che di guadagni. Si può quindi innestare un circolo virtuoso per cui buoni guadagni e numerosi seguaci sul proprio profilo generano sempre più fama e visibilità e, di conseguenza, guadagni ancora maggiori!
Ovviamente, oltre ai numeri, conteranno anche le idee: bisogna saper gestire costantemente la concorrenza e il cambiamento dei trend, tenersi aggiornati, ecc. È indubbiamente un’attività redditizia, ma occorre anche tanto impegno e tanta professionalità. Ma come diventare influencer instagram?
Quali consigli daresti a chi vuole diventare un Instagrammer?
1) Il primo consiglio, forse ovvio, che mi sento di dare, è quello di cominciare a usare Instagram in maniera professionale, passando da un profilo privato a uno di tipo business. Questo primo passo consentirà di avere accesso a tutta una serie di dati, tra i quali la tipologia di utenti che ci segue, i loro interessi, la loro fascia d’età, e via discorrendo. Parliamo di impostazioni di default che Instagram fornisce in un account di tipo business.
2) Come secondo consiglio, personalmente ritengo utile scegliere subito un tema o settore sul quale focalizzarsi, soprattutto se abbiamo appena cominciato con questa attività. Con il tempo e con la visibilità ormai accresciuta, si possono anche espandere i settori e le proprie aree di interesse. Sarà anche più probabile che ci contattino più aziende per sponsorizzare i loro prodotti. All’inizio, tuttavia, se vogliamo creare un Top Instagram account, dobbiamo cercare di mantenerci il più possibile verticali su un determinato tema. L’obiettivo sarà quello di risultare più affidabili per gli utenti che desiderano seguirci, e quindi creare già una prima fondamentale segmentazione. In altre parole, all’inizio opteremo per un solo tema portante sul nostro canale Instagram. In seguito aggiungeremo diversificazioni, ma solo dopo aver ottenuto abbastanza esperienza e visibilità.
Desidero ribadire l’importanza di ottenere fin da subito una certa credibilità: se determinati utenti ci seguono su Instagram per un dato motivo, è essenziale continuare a proporre ciò che essi già si aspettano di trovare sulla nostra pagina, evitando di essere dispersivi.
Nel loro settore, gli Instagrammer godono di molta credibilità online.
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Un Instagram Influencer deve essere creativo
3) Come terzo e ultimo consiglio, invito chiunque si voglia avvicinare a questa professione a metterci sempre del proprio. L’ideale sarebbe cercare di essere originali, creativi, fuori dagli schemi. Ma il minimo che si possa fare è non essere scontati e trovare almeno un modo di diversificarsi. La chiave di tutto sta nel mettere qualcosa di se stessi in questa attività. Facendo ciò, quantomeno eviteremo di essere uniformati agli altri, cioè alla concorrenza, e avremo maggiori possibilità di emergere.
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Sono un giovane laureato in “Psicologia della Comunicazione e del Marketing” alla “Sapienza Università di Roma”. I miei interessi principali sono le dinamiche relazionali, il marketing in tutte le sue sfaccettature, la musica, il cinema e la gastronomia. Ho frequentato un master di specializzazione in Digital Marketing presso la Digital Coach a Milano, svolgendo anche attività di Content Marketing.
Grazie ad Instagram è nata questa nuova figura professionale che tocca vari settori: cibo, viaggi, bellezza. Sicuramente ora le aziende hanno più dimestichezza con i vantaggi che possono trarre tramite gli influencer e forse nel futuro si punterà agli influencer di nicchia o comunque a coloro che hanno follower di qualità. Intervista interessante soprattutto per capire le fonti di guadagno degli instagrammer.
Gabriele ha saputo unire passione e studio per realizzare un progetto ambizioso ovvero quello di diventare un Influencer su Instagram. Grazie alla sua bravura è riuscito a ottenere risultati tali da poterlo far diventare a tutti gli effetti un lavoro.
Sicuramente è un esempio da seguire se si ambisce a un ruolo di questo tipo.
Detto ciò, sono proprio curiosa di vedere come cambierà il mondo degli Influencer su Instagram quando gli verrà proposto di “convertirsi” a Shoppable Creator, diventando parte attiva nei processi di vendita. Spero solo non diventino più “aggressivi” per poter raggiungere gli obiettivi di vendita.
Bell’intervista, fa capire perfettamente quanto sia importante essere professionali anche quando si svolgono professioni “nuove o inedite”. Anche se fare l’Instagram Influencer, visto dall’esterno, può sembrare un gioco, in realtà non è così e ancora di più se si vuole emergere. Per avere successo, in qualsiasi contesto, servono sempre competenze, attitudini e impegno.
Articolo utilissimo e interessante per comprendere le dinamiche del lavoro di influencer
Intervista molto interessante, la professione ora è una delle più diffuse ed è difficile affermarsi quindi è interessante vedere l’esperienza di un professionista e sentirne i consigli.
Consiglio la lettura dell’articolo a chi desidera intraprendere l’attività di Instagram Influencer. Bellissima intervista e tanti suggerimenti utili!
Articolo da leggere, l’intervista è illuminante per spiegare questa professione a chi vuole lanciarsi in questo lavoro.
La figura dell’instagram influencer, in questo caso stiamo parlando di Gabriele che è stato intervistato in questo articolo, ci dà alcuni consigli ed uno di questi è quello di cominciare a usare Instagram in maniera professionale, passando da un profilo privato a uno di tipo business. Questo primo passo consentirà di avere accesso a tutta una serie di dati, tra i quali la tipologia di utenti che ci segue, i loro interessi, la loro fascia d’età, e via discorrendo. Parliamo di impostazioni di default che Instagram fornisce in un account di tipo business.
Vedo che spesso si confonde la figura del Influencer con quella del Ambassador – non tutti possono fare l’influencer e non’e cosi semplice come provano a dire. Complimenti per l’articolo!
Interessante intervista con molti utili suggerimenti dal quale prendere spunto.
Figura professionale non da tutti, bell’intervista!
Molto utile e pieno di spunti per poter effettuare al meglio questa professione.
I consigli di Gabriele sono senza dubbio utilissimi a chi vuole iniziare a promuoversi su Instagram. Credo tuttavia che ci siano dei settori, più “noiosi” rispetto a moda, beauty e food, che su questo social, a mio parere, farebbero una gran fatica ad emergere. Sbaglio forse?
Interessante in particolare grazie ad alcuni consigli utili per avvicinarsi a questa professione. Da leggere!