Sono più di quaranta giorni che la produttività italiana e mondiale sta affrontando una chimera: il Coronavirus. Per molte realtà aziendali la situazione è grave e la chiave per riuscire a superarla è adeguarsi ad un modello di business innovativo. Il Coronavirus e recessione economica sono e devono essere un periodo per reagire, rivalutare e, in molti casi, ripartire da zero.
In questo articolo e nel video, ti voglio esporre alcune soluzioni per affrontare al meglio i cambiamenti a cui molto probabilmente è soggetta anche la tua attività.
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Di recessioni nei libri di storia se ne parla molto. Basta pensare a quella più recente che molti di noi ricordano o hanno vissuto in prima persona: quella del 2009. Le cause che l’hanno provocata sono diverse rispetto a quelle che provocherà una nuova che ci aspetta dietro l’angolo.
La recessione del 2009 si è protratta fino al 2012/ 2013 e come conseguenze ha provocato una crisi che, in realtà, era lontana da noi perché partiva da un problema finanziario. Mi riferisco al fallimento di una banca americana che ha avuto dei risvolti in tutto il mondo. Inizialmente, sembrava non avesse nulla a che fare con la vita di tutti noi. Eppure, nel corso degli anni, ha avuto un effetto negativo anche sul lavoro del piccolo artigiano di una remota provincia italiana.
Il Coronavirus, invece, avrà dei costi in termini economici più forti della crisi precedente. Nei prossimi mesi e anni, dobbiamo aspettarci delle conseguenze più drastiche sull’economia italiana. Questo perché, stavolta, il problema non è partito da una nazione oltreoceano, ma ci ha toccati da vicino e in breve tempo siamo diventati protagonisti di una pandemia. Si tratta di qualcosa che sta coinvolgendo la vita quotidiana di tutti: dagli anziani ai giovani; dai manager ai professionisti; da chi ha livelli culturali alti a quelli che hanno livelli culturali bassi; dai ricchi ai poveri. Insomma, la pandemia non conosce confini nazionali e non fa distinzioni tra classi sociali e condizioni economiche.
Ne ho parlato molto nelle ultime settimane, sia nei video che negli articoli sul blog. Da imprenditore, comprendo bene chi si trova in difficoltà, e con le risorse che ho a disposizione, ho creato il corso gratuito di 14 ore Lavorare in proprio Online.
Proprio per la particolarità del problema che sta affliggendo l’Italia in questo momento, un secondo fattore che influirà negativamente sul mondo del lavoro e la sfera personale sarà la fiducia. Uno dei principi cardine che guida l’aggregazione sociale si sta rompendo.
Basta pensare al periodo iniziale del contagio, quando gli italiani hanno attraversato una fase di sfiducia nei confronti della popolazione cinese, che ha impattato negativamente sui ristoranti orientali. Improvvisamente, locali che prima erano pieni, si sono ritrovati con i tavoli vuoti. Una problematica che ha toccato la comunità cinese in Italia e, poco dopo, quelle degli altri Paesi dove si è diffuso il contagio. Poi la situazione si è evoluta, e il problema non era più una sola nazionalità, bensì tutte quelle in cui il virus ha avuto una veloce diffusione.
Potrebbe trattarsi di una situazione che continuerà a sussistere anche in futuro, colpendo la fiducia a livello internazionale. Il coronavirus e la recessione sono, quindi, strettamente collegati anche ad argomenti di sfera sociale. Ci chiuderemo, ci domanderemo “chi sei e da dove vieni?” e si andrà a creare un clima di diffidenza tra lavoratori, aziende e anche tra noi e i nostri cari.
La perdita di un valore fondamentale umano, che regge l’economia e l’interazione tra le persone, comporterà dei danni molto gravi, sia dal punto di vista economico che psicologico.
I settori più colpiti dalla recessione
Ci sono attività economiche che ne risentiranno più di altre, senz’ombra di dubbio. Uno dei primi è il settore dello sport. Come fa ad esserci un gioco di squadra o tra squadre se c’è il divieto di assembramento?
Un altro settore che ha subito delle drastiche conseguenze è quello del turismo. Lo spostamento da un Paese all’altro è stato tra i primi argomenti affrontati e vietati all’inizio della quarantena. Le compagnie aeree, hotel e strutture ricettive, gli stabilimenti balneari e gli operatori turistici, si sono trovati a dover rimborsare le quote versate dai viaggiatori, perdendo ingenti somme di denaro.
Quello del turismo è uno dei settori più delicati per l’Italia. Molto probabilmente si riprenderà, ma con tempistiche molto più lunghe rispetto alle altre attività economiche e con un pubblico completamente diverso. Una delle conseguenze del coronavirus e la recessione sarà proprio il cambiamento delle destinazioni e le modalità di viaggiare. Da un lato, per la mancanza di risorse economiche per recarsi in destinazioni lontane, dall’altro perché si avrà il timore che scoppi un’altra pandemia che costringa molti cittadini a rimanere bloccati all’estero. Sicuramente, almeno per il primo periodo, saranno predilette destinazioni locali.
Anche la ristorazione attraverserà un periodo di forte crisi. Prima che i ristoranti riprendano la normale attività, con centinaia di prenotazioni ogni sera, dovranno adeguarsi ad una situazione diversa. Ci vorrà un maggiore controllo sul numero dei clienti che possono ospitare, sulle distanze tra i tavoli. L’alternativa è che i ristoratori decideranno di cambiare completamente modello di business, mantenendo il servizio di consegna a domicilio, di delivery che hanno avviato in questo momento.
Altre attività che ne risentiranno sono le piccole imprese e i piccoli negozianti. Per la loro dimensione e per la disponibilità economica, se non aiutate adeguatamente dallo Stato, saranno costrette a chiudere i battenti. Rischiano di non riuscire ad adeguarsi e affrontare un nuovo mercato e a gestirne le richieste, magari spostando il loro business online.
Come ti ho illustrato, il Coronavirus e la recessione colpiranno molte imprese. Ma ci sono anche società che sono riuscite a riorganizzarsi e che sono addirittura in forte crescita. Da una parte, perché hanno cominciato a sfruttare il settore digitale prima della quarantena, dall’altra perché hanno avuto il tempo, le risorse e la forza-lavoro per riadattare o reinventare il proprio modello di business.
Basta pensare ad alcune realtà, che si sono messe a disposizione della popolazione per gli ordini al telefono, via Whatsapp o e-mail per la consegna a domicilio. Lo stesso vale per i servizi: molte palestre o consulenti hanno avuto la possibilità di mantenere o far aumentare il proprio giro d’affari grazie alle piattaforme online.
Non si può negare che il Coronavirus abbia spinto molti imprenditori ad aprirsi ad una realtà che prima ignoravano o che non ritenevano una valida alternativa.
Un altro esempio è l’E-commerce, che ha subito una crescita fortissima. Bisogna considerare che, prima dell’emergenza sanitaria, la popolazione italiana acquistava pochi beni e servizi in rete. La necessità di avere una piccola vetrina online ha fatto sì che i commercianti ricercassero professionisti con le giuste competenze per metterne in piedi una. Hanno altresì compreso la necessità di aprire un dialogo con gli utenti, quindi stanno impiegando maggiormente i social network. Magari si sono resi conto di essere tra i pochi che riescono ancora a sostenere la domanda di beni e servizi necessari e stanno investendo in pubblicità.
Per ogni attività che trova una soluzione per rimanere in piedi incrementa anche la ricerca di competenze professionali che da anni offriamo qui in Digital Coach.
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Ti aiutiamo noi!
CORSO PER CREARE UN E-COMMERCE
La necessità e la richiesta di nuove figure professionali è una delle conseguenze positive del Coronavirus. Prima, la ricerca del lavoro era più orientata a mansioni che non necessitavano di competenze digitali, o comunque esse erano meno richieste dal mercato lavorativo. È saggio approfittare di questa domanda, soprattutto da parte di chi si sta formando e desidera affermarsi professionalmente, per sviluppare nuove conoscenze per professioni che stanno subendo una forte richiesta. Te ne descrivo tre che potrebbero fare per te.
Prova a fare il test sulle professioni digitali per superare le conseguenze
del coronavirus e recessione sul mondo del lavoro!
E- Commerce specialist
Come ti dicevo, molti negozianti stanno spostando la vendita di beni online. La soluzione per rispondere all’esigenza degli utenti di acquistare sul web è l’apertura di un negozio virtuale. L’e-commerce specialist è una figura in grado di dare indicazioni su come aprire uno store digitale e sviluppare una strategia di vendita. Si tratta di conoscere la normativa che regola l’E-commerce, quali possono essere le soluzioni per gestire le spedizioni, il magazzino ed il customer service.
Digital marketing specialist
Un’altra professione già altamente richiesta al momento, ma che esploderà in futuro, è il Digital Marketing Specialist. Questa persona redige un piano di azione delle attività di business ed un Marketing Plan che combina i vari canali del Web Marketing, Social Media, Branding, Content Strategy, Mobile e Online Advertising integrando il tutto con la strategia offline dell’azienda.
Social media specialist
I social network sono diventati una risorsa enorme per tutte le attività che hanno dovuto chiudere la sede fisica, ma che hanno mostrato l’interesse nel continuare un dialogo con i propri clienti.
Per riuscire a farlo in maniera intelligente e strategica, la figura del Social Media Specialist è di fondamentale importanza. Capace di progettare la presenza sui diversi social network, tale figura professionale produce contenuti e dialoga con il pubblico di un’impresa sui canali social. Egli applica una serie di strategie per interagire e gestire situazioni di crisi al fine di costruire e rafforzare la community di utenti che interagiscono con l’azienda.
Dirigo Digital Coach®, la scuola di formazione professionale, leader nel formare tutti i professionisti che lavorano in ambito Digital Marketing & Sales.
Come trainer ho formato in carriera + di 35.000 business professionals provenienti da oltre 300 grandi aziende multinazionali e + di 5.000 pmi italiane.
Ho ideato il metodo “Digital Strategy Framework®”, grazie al quale dal 2014 aiuto le imprese a definire e migliorare nel tempo una strategia digitale che massimizzi la generazione di fatturati e vendite online.
La pandemia ha accelerato notevolmente l’inevitabile digitalizzazione
Tantissimi danni subiti da molti settori a causa del covid, ma il digital, per fortuna, non ne ha risentito anzi è riuscito a crescere ed è sicuramente un canale dove vale la pena investire.
Il Coronavirus sicuramente ha cambiato e cambierà ulteriormente le nostre abitudini di vita, di acquisto e di comunicazione. Inevitabilmente ci saranno delle conseguenze in ambito lavorativo e professionale. Saremo tutti spinti un po’ di più verso il mondo digitale e gli acquisti e-commerce. E’ opportuno riflettere su questo fenomeno per non farsi trovare impreparati.
In un periodo come questo, affidarsi al digitale diventa una necessità, più che un’opzione. Bell’articolo!
Il Digitale è l’unica speranza in questo periodo di crisi economica e sanitaria!
Il coronavirus cambierà la vita di tutti . Su questo ci sono pochi dubbi. Ma il cambiamento non deve essere visto come un qualcosa di negativo, ma come un’opportunità, un’occasione per riflettere su come e cosa si sta facendo, per farsi le giuste domande per ottenere preziose risposte per un nuovo futuro . Rimanere immobili, paralizzati dalla paura sarebbe un errore fatale !
Spero vivamente che questo periodo abbia fatto capire agli italiani la potenza del digitale e che non l’abbiano sfruttata come un gioco per un mese e poi buttata lì ora che le attività sono riaperte
Articolo molto utile e che fa riflettere sul momento che stiamo vivendo. Il coronavirus, ha costretto molto aziende a guardare al digitale, come fonte primaria per la sopravvivenza del loro business. Molte professioni legate al digital si stanno evolvendo e aumentano di importanza costantemente.
Ho seguito il webinar che Luca ha tenuto qualche tempo fa su come il corona virus avrebbe impattato sull’imprenditoria Italiana. Già da li mi ero accorta che le sue parole era provvidenziali. Rileggendo l’articolo, oggi più di prima lo dico con convinzione: Luca, strizzando un occhio al futuro,ci ha visto lungo e anche qui ha proporne spunti preziosi per rimettersi in carreggiata. Diciamolo il Coronavirus ha accelerato quel processo di digitalizzazione, che stentava (solo in italia ancora)ad affermarsi. Mi dispiace molto che sia dovuto accadere così.
Una grande opportunità per tanti, il digitale sarà sempre più presente nelle nostre vite
Finalmente anche l’Italia inizia a capire le potenzialità del Digitale! Molte piccole realtà saranno in forte difficoltà e il Digitale potrebbe essere per alcuni di loro una opportunità per non fallire.
Purtroppo molte aziende avranno una dura salita, sopratutto chi non si è mai attivato col digitale!
Uno dei pochi settori che trarrà giovamento da questa situazione è il digitale. Starà a tutti noi saperne cogliere l’opportunità per non rischiare di fallire.
Il Coronavirus ha indubbiamente accelerato il processo di digitalizzazione, che altrimenti avrebbe impiegato ancora qualche anno ad affermarsi. Questo articolo descrive in modo molto chiaro la situazione economica attuale, offrendo al contempo preziosi spunti e soluzioni per rimettersi in marcia e cogliere nuove opportunità.
Un periodo davvero difficile che però può far capire a molti finalmente le potenzialità del digitale in tutte le sue sfaccettature. Articolo attuale e consigliatissimo!
Questa crisi sociale ed economica, ha portato ad una consapevolezza (mai così diffusa e capillare) sull’importanza del digitale e del suo utilizzo in tanti ambiti. Società che prima non ne vedevano l’utilità, adesso iniziano ad organizzarsi per sfruttarne le potenzialità.
Il Coronavirus sta sicuramente mettendo in crisi tanti settori, ma con il digitale si può cogliere un’opportunità da questa recessione
SIcuramente il coronavirus ha cambiato radicalmente la nostra quotidianità, molte sono le aziende che ne risentiranno e il digitale è il canale su cui dover investire maggiormente.
Questo articolo offre un quadro molto chiaro sulla situazione ed investire nel digitale è un’ottima scommessa per il presente e soprattutto futuro.
Una panoramica chiara sui cambiamenti che il Coronavirus sta apportando all’economia. Il digitale sicuramente ne uscirà vincitore.