Nella puntata di questa settimana sulle nuove professioni digitali risponderemo al quesito su come e dove lavorare nel digitale. In primo luogo potresti dare uno sguardo al nostro portale di lavoro Digital Jobs per farti un’idea di quali siano le aziende che ricercano maggiormente professionisti del digitale. In secondo luogo, in base alla tua esigenza formativa, potresti valutare di seguire un corso web marketing per sviluppare e/o migliorare le tue competenze digitali.
Tra le nuove professioni del futuro, ci sono sicuramente quelle che ti permettono di lavorare nel digitale. Ti sarai sicuramente chiesto se è meglio lavorare in una grande o piccola azienda. Ebbene, questa è sicuramente la scelta principale da fare quando si decide di inviare un curriculum. I digital job non sono tutti uguali, tantomeno i posti di lavoro.
Per entrare a lavorare nel digitale c’è attualmente una domanda superiore all’offerta, quindi non è difficile trovare una posizione. Tuttavia le aziende sono alla ricerca di personale qualificato. Ricerche dimostrano che cresce il numero di aziende che cercano dipendenti in grado di lavorare nel digitale ma spesso l’offerta non riesce a soddisfare la domanda.
Trovare un impiego nella web communication è il sogno soprattutto delle nuove generazioni, i più giovani, meglio conosciuti come “nativi digitali”. Lavorare nel digital marketing tuttavia è l’ambizione anche di chi ha perso una precedente occupazione o semplicemente vuole cambiare vita. Il digitale non ha età, non è per forza il più “anziano” che si rivela il migliore nel settore. Quello che conta è investire nella formazione se si aspira ad entrare in questo particolare settore. Anche una volta trovato lavoro, sia in una piccola azienda che in una multinazionale, ciò che conta è essere sempre aggiornati, perché il web si evolve, e non bisogna mai restare indietro
Le aziende che ti permettono di lavorare nel digitale richiedono diverse skills ai loro dipendenti, tra le più svariate. Bisogna essere esperti nel web marketing, nel gestire siti e-commerce, o semplicemente occuparsi dell’area social media. Ma non è questo il momento di vedere quali sono le professioni digitali più richieste.
Torniamo a considerare i posti dove lavorare nel digitale. Ciascuna azienda è diversa per organizzazione, operatività e ambiente di lavoro possono offrire opportunità professionali interessanti ma con aspetti spesso in contrasto. Cerchiamo di valutare il panorama produttivo italiano e i pro e i contro nell’orientare la ricerca di lavoro verso queste due tipologie di aziende per capire se sono in linea con le nostre caratteristiche ed aspirazioni professionali.
Lavorare nel digitale nelle grandi aziende
Partiamo dalle grandi aziende, dai grandi brand noti a tutti noi fin da quando siamo bambini e che esercitano da sempre un fascino particolare. Scegliere di lavorare nel digitale in queste aziende presenta dei vantaggi:
- prestigio professionale;
- opportunità di carriera e di guadagno;
- contesto internazionale e dunque possibilità di imparare da altri paesi, culture e colleghi di altre nazioni.
D’altra parte non è tutto oro quello che luccica e dobbiamo considerare gli svantaggi nell’optare per una grande azienda:
- ambiti d’azione limitati: il lavoro è frammentato e potrò occuparmi di materie e discipline di un’area molto confinata che limita l’opportunità di apprendimento e la crescita;
- burocrazia: le grandi dimensioni spesso rendono le grandi aziende più lente e più burocratiche. Prima di arrivare ad una decisione finale si deve passare attraverso diversi passaggi ed approvazioni.
Lavorare nel digitale nelle PMI
Proviamo a ragionare sulla seconda realtà: le PICCOLE MEDIE IMPRESE e le opportunità che ci possono dare. Quando parliamo di PMI ci riferiamo ad aziende dai 5 ai 20/30 addetti, che poi sono la gran parte del tessuto imprenditoriale italiano e quindi offrono grandissime opportunità di impiego nel nostro paese. Lavorare nel digitale per una piccola impresa non ha certo il fascino e il prestigio della grande azienda però può presentare diversi vantaggi:
- opportunità di apprendimento: poche persone devono fare tante cose e quindi è molto probabile che ti sarà chiesto di occuparti di diverse tematiche che ti constringeranno a crescere, imparare e dover progredire molto velocemente. La cosa ti potrebbe mettere in difficioltà ma dall’altro lato sarà altamente motivante e ti spingerà a crescere professionalmente in modo rapido;
- ambiente familiare: è più facile stabilire delle relazioni informali con i colleghi;
- possibilità di incidere: se hai del talento, puoi esprimerlo perchè ci sono meno paletti e meno freni.
Quali sono però gli svantaggi di lavorare nel digitale in una piccola impresa? Vediamoli insieme:
- defocalizzazione: occuparsi di tantissime tematiche, più di quelle che si possa immaginare;
- minori opportunità di carriera: in una piccola impresa sono meno le posizioni da scalare e gli upgrade professionali possibili.
APPROFONDIMENTI
Piccole e medie imprese: protagoniste della realtà italiana
Il 95% delle imprese italiane è composto da PMI che accolgono l’80% degli occupati. I dati non fanno altro che confermare che il tessuto economico del nostro paese è concentrato sullo small business. Le Pmi stanno velocemente implementando tecnologie innovative per migliorare i processi e raggiungere un vantaggio competitivo attraverso il marketing digitale. Una ricerca Ipsos conferma che le PMI sono più propense delle grandi aziende ad utilizzare molteplici strumenti, soprattutto di social media marketing, per scopi professionali. Le PMI, che impattano più del 70 % sul nostro Pil, possono essere il volano della ripresa economica a patto di aprirsi con il digitale all’innovazione di processo e di prodotto. L’obiettivo è mirare soprattutto all’internazionalizzazione a alla ricerca di nuovi mercati che, grazie al digitale, diventano incredibilmente più vicini.
Grandi aziende nel pieno della rivoluzione digitale
Per quanto riguarda le grandi aziende, diverse ricerche confermano la rilevanza strategica crescente della digitalizzazione nei vari processi aziendali. NetConsulting ha intervistato 70 Chief Information Officer sottolienando come nelle grandi aziende ci sia una maggiore consapevolezza dell’importanza della digitalizzazione dei processi di business. Ma è necessario che l’approccio al digitale diventi più organico e lasciato meno alle singole iniziative. L’attenzione è posta verso i social network, big data, cloud computing, mobile e security. Altri dati della survey condotta dall’Osservatorio del Politecnico di Milano sulle grandi imprese italiane sottolineano che il trend di crescita dell’innovazione digitale è destinato a proseguire. Il 17% delle Direzioni ICT prevedono un aumento delle risorse che saranno destinate al presidio dei clienti interni, il 14% propende per una possibile crescita dei ruoli dedicati alla Governance e per il 19% si assisterà ad una crescita nei ruoli della Linea intermedia. Le grandi aziende hanno capito che il treno dell’innovazione digitale è partito, ora non resta che fare un coraggioso balzo per saltarci sopra in corsa. Tutto ciò passa per una riorganizzazione totale a partire della Direzione ICT, passando per le Line of Business, per giungere ad un rinnovamento totale delle skill, dei ruoli e dei processi su cui deve basarsi la trasformazione digitale. Fonte: Rapporto NetConsulting CIO Survey 2014
Lavorare nel digitale: una sfida da raccogliere
Le sfide di un universo sempre più digitale, e quindi di un’economia più digitale, parlano sia alle piccole imprese che alle grandi aziende. Ognuna di esse a suo modo dovrà adattarsi ai cambiamenti in atto. Le PMI hanno il vantaggio di poter sfruttare numerosi nuovi canali per poter intercettare il proprio pubblico di riferimento, vendere direttamente online, promuovere i propri servizi a costi più accessibili di un tempo e creare e gestire una relazione proficua con il cliente. Anche le grandi aziende, che tramite il digitale sapranno snellire i loro processi e renderli più smart, saranno in grado di avvicinarsi ai clienti finali aprendosi in numerosi modi alle loro richieste ed esigenze e rompendo l’immagine di inavvicinabilità che spesso le ha contraddistinte. In entrambi i casi la necessità di un’evoluzione digitale è sempre più pressante quindi cresce la richiesta di nuove competenze digitali: non resta che scegliere l’universo a te più vicino per lavorare nel digitale.


Digital Marketing Manager presso Digital Coach.
Sono Digital marketing manager di Digital Coach, formatore Google e consulente su tematiche di web marketing. In Digital Coach coordino l’attività di tutti i professionisti che svolgono docenza e insegno per Digital Coach e per Google discipline di Digital marketing quali Digital strategy, Inbound Marketing, SEM, Personal Branding.
Sono laureata in Comunicazione d’Impresa e ho lavorato in vari settori nelle Relazioni Esterne e nel branding e marketing aziendale. Ho frequentato un Master in Grafica e Web design e ho ottenuto le certificazioni Adobe in Visual Communication using Photoshop CS6 e Web Communication using Dreamweaver CS6. Sto frequentando il Master in Digital Marketing per fortificare le mie conoscenze in ambito SEO, SEM e Social media.
Dirigo Digital Coach®, la scuola di formazione professionale, leader nel formare tutti i professionisti che lavorano in ambito Digital Marketing & Sales.
Come trainer ho formato in carriera + di 35.000 business professionals provenienti da oltre 300 grandi aziende multinazionali e + di 5.000 pmi italiane.
Ho ideato il metodo “Digital Strategy Framework®”, grazie al quale dal 2014 aiuto le imprese a definire e migliorare nel tempo una strategia digitale che massimizzi la generazione di fatturati e vendite online.
Dipende se vuoi essere un numero in una grande azienda, rimpiazzabile in ogni momento, o una figura importante in una piccola azienda.
Molto interessante e chiara la differenza… Come sempre ci sono pro e contro in entrambe le realtà. Probabilmente sarei più propensa per la grande impresa per il contesto internazionale ma non ho una preferenza dominante.