Svolgi un lavoro autonomo, magari sei un libero professionista, e da tempo stai cercando un modo per portare l’attività online. In particolare, sei interessato a capire come usare il web per incrementare clienti e fatturato, vero? Se è così, ho la soluzione per te: ti spiegherò come portare la tua professione indipendente da offline a online in 4 semplici passi, massimizzando la probabilità di crescita del tuo business.
Vedremo insieme:
- Cosa si intende per lavoro autonomo?
- Quali sono gli elementi distintivi del rapporto di lavoro indipendente?
- Quali tipi di lavoro autonomo esistono?
- Chi sono i lavoratori autonomi senza partita IVA?
- Perché l’online è il contesto migliore dove lavorare in proprio?
- Cosa bisogna fare per diventare lavoratore autonomo?
Se, poi, desideri realizzare praticamente quanto ti dirò, acquisisci attraverso il Master Digital Marketing tutte le competenze necessarie per diventare un professionista del digitale.
In questo articolo ritroverai gli argomenti trattati nel video, in particolare ti parlerò di:
- Quali sono le competenze necessarie per diventare un lavoratore autonomo;
- Come distinguersi dai competitor;
- Come farsi conoscere sui social;
- Cosa fare per ottenere ogni giorno risultati migliori.
Cos’è il lavoro autonomo?
Il lavoro autonomo o indipendente è l’attività in proprio che un professionista svolge senza subordinazione alcuna. In parole semplici, per rispondere alla domanda: che differenza c’è tra lavoro dipendente e lavoro autonomo? Basterà dire che in quest’ultimo caso non si ha a che fare con un datore di lavoro. Semplicemente, un lavoratore indipendente s’impegna a offrire servizi o prodotti ai suoi clienti (imprenditori, aziende o altri committenti), nei tempi concordati e in cambio d’una retribuzione.
Il rapporto di lavoro autonomo in Italia è regolamentato dall’articolo 2222 del Codice Civile.
Sapere cosa caratterizza il lavoro autonomo, è fondamentale per capire se tale forma d’occupazione può essere in linea con la personale idea di realizzazione professionale. Nonostante alcune diversità, legate alla specifica professione, nel complesso, il lavoratore indipendente:
- Organizza il proprio lavoro, in termini di orari, sede lavorativa e modalità di svolgimento;
- Detiene tutti gli strumenti che servono per produrre beni/servizi;
- Si assume ogni rischio economico e giuridico legato all’attività;
- Guadagna in base alle vendite;
- Concorda il prezzo di vendita direttamente col cliente con cui ha firmato il contratto di lavoro autonomo.
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Chi sono i lavoratori autonomi?
Le persone che instaurano dei rapporti di lavoro autonomo sono, ad esempio, freelance, artigiani, artisti, parrucchieri, architetti, coltivatori diretti, venditori a domicilio, commercianti, imprenditori individuali e riders di nuova generazione.
Rientrano nei lavoratori indipendenti anche quei professionisti che scelgono di svolgere delle collaborazioni coordinate e continuative. In questo caso particolare, la distinzione tra lavoro autonomo e subordinato si fa più labile, in quanto committente e lavoratore resteranno in contatto per un tempo relativamente lungo con un rapporto molto simile a quello tra capo e dipendente.
Il lavoro a progetto, invece, non è considerato autonomo, perché, nonostante la sua grande somiglianza con le collaborazioni coordinate e continuative, non è normato dallo stesso articolo del codice civile.
Probabilmente, ti sarà saltato all’occhio l’inserimento del freelance all’interno della categoria “lavoratore autonomo”. Se, infatti, sei abituato a considerarli sinonimi, la cosa ti sembrerà strana. Che differenza c’è tra libero professionista e lavoratore autonomo? Ebbene, la diversità è concettuale: il primo mette a disposizione degli altri la proprietà intellettuale, il secondo la manualità. È necessario fare questa sottile distinzione perché, talvolta, le due figure vengono considerate separatamente.
Ti stai chiedendo, dopo questa distinzione, chi rientra nei lavoratori autonomi e quali sono, invece, le attività in libera professione? Posso farti degli esempi: nella prima tipologia rientrano elettricisti ed estetiste; nella seconda medici, ingegneri, architetti e tutti i professionisti del digital.
In Italia, al pari degli altri Paesi del mondo, le persone che scelgono di lavorare in autonomia, sono tante. Lo fanno per reinventarsi professionalmente, costruire un futuro lavorativo più redditizio oppure seguire le proprie passioni.
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Lavoro autonomo con o senza partita IVA?
Se stai pensando di lanciarti in questa nuova avventura, sappi che avrai degli obblighi nei confronti della legge. Infatti, non puoi diventare lavoratore autonomo senza partita IVA. Tuttavia, potrai evitare di aprirne una, se hai dei guadagni inferiori ai 5000€ annui, perché in questo caso sarai considerato un lavoratore autonomo occasionale.
Un’altra situazione in cui non avrai bisogno di partita IVA è quando decidi di firmare un contratto di prestazione occasionale. In tal caso, non si tratta di lavoro autonomo occasionale, perché, durante il periodo lavorativo, i tuoi obblighi saranno molto simili a quelli di un dipendente e non saranno normati dall’art. 2222 del codice civile.
Se non ti sei ritrovato in ciò che ti ho descritto finora, probabilmente ti starai chiedendo: come aprire una Partita Iva per lavoro autonomo? La richiesta d’attribuzione viene effettuata compilando il Modello AA9/12, da consegnare all’Agenzia delle Entrate assieme a carta d’identità valida e codice fiscale, entro 30 giorni dall’inizio del lavoro autonomo.
Per poter assolvere agli oneri contributivi, devi iscriverti presso una gestione previdenziale. Nello specifico, se sei iscritto all’albo o a un ordine dotato di Cassa di previdenza professionale, puoi procedere con l’iscrizione a questa. Alternativamente, devi passare alla Gestione Separata INPS.
Fatto ciò, a seconda della professione autonoma e del regime fiscale scelto, avrai specifiche tasse da pagare sui tuoi redditi di lavoro autonomo. Inoltre, dovrai emettere fattura con ritenuta d’acconto ogni qualvolta fornirai prodotti/servizi e tenere traccia di ogni incarico svolto e dei pagamenti.
Per capire meglio quali sono i costi da sostenere e i tuoi diritti e doveri anche quando scegli di svolgere un lavoro autonomo senza partita IVA, ti consiglio di cercare informazioni attendibili e aggiornate su tasse e fisco relativamente al tuo settore, oppure di rivolgerti al commercialista di fiducia.
Lavoro autonomo: come portare un’attività online in 4 step
Perché conviene lavorare in proprio online? Il web è fortemente orientato al lavoro autonomo e i professionisti indipendenti che ne apprezzano i vantaggi, sono cresciuti molto nell’ultimo periodo. Oggi, chi vuole trovare clienti, o ravvivare un’attività poco profittevole senza soccombere a saturazione del mercato o difficoltà economiche, deve sfruttare le tecnologie informatiche. Difatti, il web è il miglior contesto dove sviluppare o far crescere una professione.
Quali sono i vantaggi del lavoro autonomo online? La convenienza è riassumibile in:
- Maggior probabilità d’intercettare potenziali clienti;
- Tanti mezzi e modi per interagire col pubblico;
- Possibilità di monitorare costantemente l’andamento del business.
Possono ricorrere a Internet specialisti autonomi d’ogni tipo e settore, senza distinzione d’età o genere; dal fisioterapista, al commercialista fino al personal trainer.
Allora, come diventare lavoratori autonomi digitali?
Attraverso 4 azioni vincenti, adattabili a qualsiasi forma di attività autonoma. Vediamole insieme.
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1. Formati nel digitale
Se desideri spostare su internet il tuo lavoro autonomo hai due possibilità:
- Gestire la transizione in prima persona;
- Affidarti a un’agenzia o un libero professionista.
Nel primo scenario dovrai studiare in modo approfondito il digital marketing, le strategie per trovare clienti, gli strumenti e i canali digitali.
Se, invece, preferisci rivolgerti a degli specialisti, come, ad esempio, un digital coach, saranno sufficienti delle nozioni basilari per comprendere e controllare l’operato dei professionisti, dirigere le attività e fornire informazioni utili e consapevoli. Dovrai riuscire a spiegarti, capire, riprodurre quanto appreso. Solo così potrai apprezzare il valore delle azioni adottate e credere nella loro efficacia per il raggiungimento dei risultati.
Per formarti in modo mirato, capire come trovare clienti da libero professionista ed essere operativo quanto prima, avrai bisogno d’un programma di studi personalizzato; puoi definirlo rivolgendoti alla scuola che dirigo, Digital Coach.
2. Acquisisci un posizionamento distintivo
Pur offrendo molteplici occasioni di successo professionale, la rete non è esente da competizione. Per emergere con il tuo lavoro autonomo online devi riuscire a posizionarti sul web come professionista con una precisa specializzazione e definite peculiarità.
Per aiutarti a capire di cosa sto parlando ti faccio un esempio. Considera gli avvocati; il loro settore è estremamente competitivo. Eppure, Internet può ancora offrirgli grandi soddisfazioni lavorative, se vi si posizionano efficacemente.
Quindi, l’avvocato penalista, per differenziarsi, non può limitarsi a dire chi è, deve anche specificare i settori di specializzazione (furto, rapina, omicidio, truffa…) e come lavora. In questo modo, facendo emergere la sua unicità, riesce a trasmettere in cosa eccelle sugli altri.
Questo è ciò che chiamo acquisire un posizionamento professionale distintivo. Per riuscirci, dovrai studiare materie strategiche quali Digital Strategy, Inbound Marketing e Personal Branding. Grazie a queste, infatti, potrai sviluppare diverse competenze che ti saranno utili.
Per i lavoratori autonomi è indispensabile farsi conoscere online.
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3. Lavora sulla presenza online
Per farti conoscere come lavoratore autonomo devi creare o migliorare la tua immagine digitale. Ciò significa:
- Dotarsi di sito o landing page;
- Scrivere su blog, personale oppure altrui;
- Realizzare video su YouTube o registrare podcast;
- Usare attivamente i proprio profili social;
- Fare networking con potenziali clienti e colleghi.
I Social Media sono particolarmente importanti per sviluppare un lavoro autonomo online. Sebbene sia preferibile essere presente su tutti i canali Social, di fatto ciò non è possibile, perché ogni piattaforma è a sé, con regole e strutture particolari. Conoscerne i meccanismi e, soprattutto, saperli usare bene, richiede tempo e applicazione costante.
Per queste ragioni, se vuoi sviluppare un’ottima strategia di social media marketing, ti consiglio di scegliere la tua piattaforma chiave, cioè quella a cui ti dedicherai con maggiore dedizione. Il mio social chiave è YouTube, ma se sei un avvocato e non ami fare video, potrebbe essere più conveniente per te scrivere su un blog. Oppure, se sei un allenatore professionista, potresti usare Instagram o TikTok per mostrare sessioni di allenamento.
In generale, la scelta del tuo canale strategico dovrà basarsi sul settore a cui appartieni e sulla tua personalità. Una volta presa la tua decisione, potrai cominciare a realizzare contenuti, così da guadagnare autorevolezza e ottenere un gran numero di contratti di lavoro autonomo.
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4. Misura le performance e ottieni risultati
Portare sul web un lavoro autonomo significa, principalmente, costruire e realizzare strategie di marketing online. Ciò, però, non è sufficiente. Per valutare l’efficacia di ogni singola azione da te realizzata, dovrai monitorarla e, soprattutto, misurarla in termini di performance.
Perciò, la quarta cosa che ti suggerisco è: impara a misurare i risultati delle cose che fai. Il che vuol dire imparare a leggere e interpretare gli Analytics. Conoscere e capire, anche solo superficialmente, questi dati ti permetterà d’apprendere come migliorare posizionamento, strategia e rendimento degli investimenti digitali, sia in termini di tempo che di budget.
Seguendo i miei consigli riuscirai sicuramente ad ottenere ottimi risultati, ma ricorda che la crescita del tuo lavoro indipendente online sarà progressiva. Si costruisce a piccoli passi, attraverso il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi. Perciò non demordere se oggi il blog ha zero visualizzazioni e non genera contatti commercialmente utili. Comprendi cosa non funziona e cambiala. Vedrai che inizierai ad avere prima 100 visite al mese, poi 200, 500, 1000 e da lì a salire; lo stesso accadrà anche con i clienti.
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Conclusioni e coaching gratuito
In conclusione, si può dire che non importa quanto il tuo lavoro autonomo ti sembri lontano dal digitale, internet resta il modo migliore per crescere e trovare clienti. Tuttavia, questo nuovo mondo online può risultare complesso, quindi, se non vuoi affrontarlo da solo, non esitare a chiedere una consulenza gratuita con uno degli esperti di Digital Coach.
Invece, se pensi di essere pronto ad iniziare da subito, non ti resta che metterti in gioco! Non perdere altro tempo domandandoti chi può essere un lavoratore autonomo online? O quando è meglio iniziare un lavoro indipendente? Tu sei la persona giusta per avviare questo business e il momento per cominciare, è ora!
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Dirigo Digital Coach®, la scuola di formazione professionale, leader nel formare tutti i professionisti che lavorano in ambito Digital Marketing & Sales.
Come trainer ho formato in carriera + di 35.000 business professionals provenienti da oltre 300 grandi aziende multinazionali e + di 5.000 pmi italiane.
Ho ideato il metodo “Digital Strategy Framework®”, grazie al quale dal 2014 aiuto le imprese a definire e migliorare nel tempo una strategia digitale che massimizzi la generazione di fatturati e vendite online.
Avere un lavoro indipendente, sarebbe fantastico. E formarsi perché questo accada, credo sia proprio indispensabile :)
Il digitale offre buone possibilità di lavorare in autonomia, quando e dove si vuole. Molto interessante
La cosa principale che spaventa i giovani sul fatto di aprire la partita IVA non è sulla paura di sbagliare o mettersi in gioco, ma la paura della tassazione, sia della quantità che delle difficoltà burocratiche
Ho trovato molto utili tutti questi consigli per capire come mettersi in proprio. Ci sono molte attività da seguire contemporaneamente (sito, email, social, ecc..) ed è necessario avere certe competenze per poterle svolgere.
Il lavoro autonomo digitale è una grande opportunità per chi vuole gestire liberamente le sue giornate, dando valore a ogni
singolo giorno e avendo modo anche di viaggiare se si ha voglia per arricchirsi ancora di più. Bisogna però formarsi e cercare una propria direzione per riuscire al meglio!
Articolo molto interessante per chi come me vuole mettersi in proprio e gestire una sua attività nel mercato online. Passo passo vengono delineati i passi da seguire per avere un lavoro autonomo nel digitale.
Sicuramente difficile, sicuramente impegnativo. Non sempre redditizio come dovrebbe, il lavoro autonomo è una continua sfida. Tanto da imparare e grandi soddisfazioni. Io sono una freelance dal 2005 e ringrazio Luca per la puntualità delle sue osservazioni.
Considerato il contesto attuale, per chi vuole riqualificare la propria attività, o affacciarsi a una nuova opportunità di lavoro autonomo. il digitale rappresenta senz’altro uno strumento potentissimo per comunicare il proprio progetto e brand identity. Non si può dire che ci si possa affacciare alla comunicazione digitale del proprio lavoro, da un giorno all’altro. Tuttavia i tempi, i costi e la visibilità che una vetrina digitale possono offrire, non possono essere trovati con altrettanta efficacia nei canali tradizionali
Un tema interessante e soprattutto attuale, in linea con i cambiamenti che caratterizzano il mercato odierno.
<> Solo sognando in grande e ponendosi obbiettivi ambiziosi è possibile raggiungere i più grandi risultati, in termini economici e di realizzazione personale e professionale. Il marketing digitale è una miniera d’oro: con la sua “democraticità” da la possibilità a tutti di emergere e premia chi si impegna, lavora sodo e ha le idee più innovative. Chiunque, se determinato e ambizioso, può decidere di rilanciare la propria attività o avviarne una nuova Online, divenendo padrone del proprio tempo e del proprio business.
Ottimo articolo, molto utile per capire tutti i vantaggi che il lavoro autonomo, grazie al digitale, può apportare nelle nostre vite.
Il lavoro autonomo è una bella sfida soprattutto di questi tempi. Ci sono tantissime difficoltà da superare, a partire dall’ottenere un portfolio di clienti fidati e “paganti”. Ma questa sfida non va vista dal solo lato negativo: lavorare in autonomia soprattutto è crescita personale e professionale che porta tantissime soddisfazioni. Ottimo articolo!
Il digital ha dato un forte boost all’imprenditoria! Sicuramente il vantaggio di gestire il proprio tempo è uno degli aspetti maggiormente presi in considerazione. In periodi di crisi, il lavoro in proprio è un’opportunità da cogliere per non rimanere fermi.
Se fossi un lavoratore autonomo mi circonderei di collaborazioni: specialisti verticali sugli aspetti più tecnici e time-consuming.
Fino ad un anno fa pensavo che trovare un lavoro stabile o comunque fisso,sarebbe stato la cosa migliore da fare. Possibilità di sapere in anticipo gli orari di lavoro, le ferie pagate ect ect. Però poi ho intrapreso un percorso di formazione nel digitale ed ho scoperto che il posto fisso non fa al mio caso e quindi ho optato per un lavoro autonomo. Questo articolo lo trovo un ottimo funnel da seguire per intraprendere una carriera lavorativa autonoma.
Molto utile, la nostra situazione attuale favorisce questo metodo di lavoro ovvero lavorare da casa. Ovviamente, non è così semplice, ci si deve mettere impegno come in tutte i lavori. Per tutte le persone che stanno avendo fatica a trovare lavoro e possiedono skills ed esperienze lo consiglierei.
Il mondo del lavoro attuale ci porta sempre di più a scegliere il lavoro autonomo per conciliare vita personale e vita professionale ma anche per ritrovare nella propria attività professionale nuovi stimoli e opportunità. La scelta migliore è orientare il proprio lavoro online per ridurre i costi e massimizzare i profitti.