Svolgi un lavoro autonomo, magari sei libero professionista, e da tempo stai cercando un modo per portare l’attività online. In particolare, sei interessato a capire come usare il web per incrementare clienti e fatturato, vero? Se è così, ho la soluzione per te: ti spiegherò come portare la tua professione indipendente da offline a online in 6 semplici passi, massimizzando la probabilità di crescita del tuo business.
Vedremo insieme:
- Cosa si intende per attività di lavoro autonomo?
- Quali sono gli elementi distintivi del rapporto di lavoro autonomo?
- Chi rientra nei lavoratori autonomi?
- Perché l’online é il contesto migliore dove lavorare autonomamente?
- Come registrarsi come lavoratore autonomo?
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Cos’è il lavoro autonomo?
Il lavoro autonomo è l’attività in proprio che un professionista svolge senza subordinazione alcuna, svincolato, cioè, dal datore di lavoro. Un lavoratore autonomo s’impegna a offrire servizi o prodotti ai suoi clienti (imprenditori, aziende o altri committenti), nei tempi concordati e in cambio d’una retribuzione. Il rapporto di lavoro autonomo in Italia è regolamentato dall’articolo 2222 del Codice Civile.
Sapere cosa caratterizza il lavoro autonomo, è fondamentale per capire se tale forma d’occupazione può essere in linea con la personale idea di realizzazione professionale. Nonostante alcune diversità, legate alla specifica professione, nel complesso, il lavoratore indipendente:
- organizza il proprio lavoro, in termini di orari, sede lavorativa e modalità di svolgimento
- detiene tutti gli strumenti che servono per produrre beni/servizi
- si assume ogni rischio economico e giuridico legato all’attività
- guadagna in base alle vendite
- concorda il prezzo di vendita direttamente col cliente.
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Chi sono i lavoratori autonomi?
Le persone che svolgono un lavoro autonomo sono, ad esempio, liberi professionisti, artigiani, artisti, parrucchieri, architetti, coltivatori diretti, venditori a domicilio, commercianti, imprenditori individuali e riders di nuova generazione.
I lavoratori autonomi si differenziano da quelli subordinati (i dipendenti, per intenderci), per assenza di capi e l’autonomia pressoché completa nella gestione delle attività. Inoltre, differiscono anche dagli impiegati a progetto in quanto non vincolati all’esecuzione di progetti.
Probabilmente, ti sarà saltato all’occhio l’inserimento del freelance all’interno della categoria “lavoratore autonomo”. Se, infatti, sei abituato a considerarli sinonimi, la cosa ti sembrerà strana. Che differenza c’è tra libero professionista e lavoratore autonomo? Ebbene, la diversità è concettuale: il primo mette a disposizione degli altri la proprietà intellettuale, il secondo la manualità. È necessario fare questa sottile distinzione perché, talvolta, le due figure vengono considerate separatamente.
Ti stai chiedendo, dopo questa distinzione, chi rientra nei lavoratori autonomi e quali sono, invece, le attività in libera professione? Posso farti degli esempi: nella prima tipologia rientrano elettricisti ed estetiste; nella seconda medici, ingegneri, architetti e tutti i professionisti del digital.
In Italia, al pari degli altri Paesi del mondo, le persone che scelgono di lavorare in autonomia, sono tante. Lo fanno per reinventarsi professionalmente, costruire un futuro lavorativo più redditizio oppure seguire le proprie passioni.
Lavoro autonomo: come farlo online
Perché conviene lavorare in proprio online? Il web è fortemente orientato al lavoro autonomo e i professionisti indipendenti che ne apprezzano i vantaggi, sono cresciuti molto nell’ultimo periodo. Oggi, chi vuole trovare clienti, ravvivare un’attività poco profittevole, non soccombere a saturazione del mercato o difficoltà economiche, deve sfruttare le tecnologie informatiche. Difatti, il web è il miglior contesto dove sviluppare o far crescere una professione.
Quali sono i vantaggi del lavoro autonomo online? La convenienza è riassumibile in:
- maggior probabilità d’intercettare potenziali clienti
- tanti mezzi e modi per interagire col pubblico
- possibilità di monitorare costantemente l’andamento del business.
Possono ricorrere a Internet specialisti autonomi d’ogni tipo e settore, senza distinzione d’età o genere; dal fisioterapista, al commercialista fino al personal trainer.
Allora, come diventare lavoratori autonomi digitali?
Attraverso 6 azioni vincenti, adattabili a qualsiasi forma di attività autonoma. Vediamole insieme.
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Formati nel digitale
Il lavoratore autonomo che desidera andare in rete ha due possibilità: gestire la transizione in prima persona oppure affidarsi a qualcuno che lo faccia al posto suo (agenzia o libero professionista). In ogni caso, e questa è la prima, importante, azione che consiglio, è necessario acquisire conoscenze di marketing online.
Quindi, se vuoi muoverti autonomamente, dovrai studiare come portare il tuo impiego online e trovare clienti, con quali strumenti e canali.
Se, invece, preferisci rivolgerti a specialisti esterni, saranno sufficienti delle nozioni basilari, necessarie, però, per comprendere e controllare l’operato dei professionisti, dirigere le attività e fornire informazioni utili e consapevoli. Dovrai riuscire a spiegarti, capire, riprodurre quanto appreso. Solo così potrai apprezzare il valore delle azioni adottate e credere nella loro efficacia per il raggiungimento dei risultati.
Per formarti in modo mirato ed essere operativo quanto prima, avrai bisogno d’un programma di studi personalizzato; puoi definirlo rivolgendoti alla scuola che dirigo, Digital Coach.
Da dove partire per diventare lavoratore autonomo digitale?
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Acquisisci un posizionamento distintivo
Pur offrendo molteplici occasioni di successo professionale, la rete non è esente da competizione. Per far emergere il lavoro autonomo online, quindi, devi riuscire a posizionarti sul web come professionista con precisa specializzazione e definite peculiarità.
Questo obiettivo si può raggiungere solo studiando materie strategiche quali Digital Strategy, Inbound Marketing e Personal Branding. Grazie a queste, infatti, potrai sviluppare le competenze necessarie per collocarti sul web in modo efficace ed esclusivo.
Per comprenderne l’importanza, ti faccio un esempio. Considera gli avvocati; il loro settore è estremamente competitivo. Eppure, Internet può ancora offrirgli grandi soddisfazioni lavorative, se vi si posizionano efficacemente. Quindi, l’avvocato penalista, per differenziarsi, non può limitarsi a dire chi è. Deve anche specificare i settori di specializzazione (furto, rapina, omicidio, truffa…) e come lavora. In questo modo, facendo emergere la sua unicità, riesce a trasmettere in cosa eccelle sugli altri.
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Lavora sulla presenza online
Per farti conoscere come lavoratore autonomo devi creare o migliorare l’immagine digitale. Ciò significa, collocare le tue competenze professionali all’interno del mercato che le considera utili, valide e che per beneficiarne sarà disposto a pagarti, soprattutto se scarsamente disponibili.
Quindi, attuare il mio terzo consiglio significa:
- dotarsi di sito o landing page
- scrivere su blog, personale oppure altrui
- realizzare video su YouTube o registrare podcast
- fare networking con potenziali clienti e colleghi.
Analizza, perciò, il target; comprendine le esigenze e offrigli ciò di cui ha bisogno. Crea risorse utili e di valore ed estendi la tua presenza su motori di ricerca, social e le diverse piattaforme comunicative esistenti.
Usa creatività e ogni mezzo a disposizione per rafforzare posizionamento professionale ed esclusività.
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Impara a vendere te stesso e quello che fai
Seleziona i Social Media
Focalizzarsi su uno specifico Social Media è il quarto passo per sviluppare un lavoro autonomo online. Sebbene sia preferibile essere presente su tutti i canali Social, ti consiglio di concentrarti bene su uno soltanto, capendone il funzionamento e le dinamiche.
Il perché è semplice: ogni piattaforma è a sé, con regole e struttura particolari. Conoscerne i meccanismi e, soprattutto, saperle usare bene, richiede tempo e applicazione costante. Tuttavia, è l’unico modo efficace per aver visibilità e, di conseguenza, possibilità lavorative.
Quindi, scegli il canale strategico sulla base del settore a cui appartieni e della tua personalità. Comincia, poi, a realizzare contenuti, così da farti conoscere. Se fai l’allenatore professionale, potresti usare Instagram o YouTube per mostrare sessioni di allenamento. Se fai il legale, invece, potresti scrivere sul blog per parlare di tematiche d’interesse per il pubblico. Oppure, concentrarti su LinkedIn, costruendo un profilo professionale efficace e interagendo con gli utenti attraverso post e messaggi privati.
Misura le performance
Portare sul web i lavori autonomi significa, principalmente, costruire e realizzare strategie di marketing online. Ciò, però, non è sufficiente. Per valutare l’efficacia di ogni singola azione da te realizzata, dovrai monitorarla e, soprattutto, misurarla in termini di performance.
Perciò, la quinta cosa che ti suggerisco è: impara a misurare i risultati delle cose che fai. Il che vuol dire imparare a leggere e interpretare gli Analytics. Conoscere e capire, anche solo superficialmente, questi dati ti permetterà d’apprendere come migliorare posizionamento, strategia e rendimento degli investimenti digitali, sia in termini di tempo che di budget. Puoi avere informazioni numeriche da ogni canale: Google, Facebook, Instagram, YouTube, Google Ads, ad esempio.
Supponiamo tu ritenga utile investire nei video e ne abbia già registrati cento. Come fai a sapere quali hanno ingaggiato maggiormente il pubblico, ottenuto più visualizzazioni, convertito, generato lead o comportato richieste di informazioni? Lo puoi fare soltanto attraverso delle dashboard di risultati. Ecco perché è importante comprenderli.
Pronto per dare nuova vita al tuo lavoro autonomo e farlo crescere in rete?
Monitora la strategia e ottieni risultati
Hai selezionato il Social Media, realizzato contenuto, misurato le performance e aggiustato il tiro del piano strategico digitale. Arrivato a questo punto, il tuo lavoro autonomo online dovrebbe iniziare a dare qualche risultato.
Cosa suggerirti, quindi, adesso? Qualsiasi sia l’obiettivo che man mano ti prefiggerai, dovrai ciclicamente ripetere queste azioni: crea, misura, capisci, modifica, se e dove necessario, e ottieni risultati.
Se ti muoverai seguendo i miei consigli, magari inizialmente supportato da un digital coach, il web diventerà la tua nuova fonte di guadagno e gratificazione.
La crescita del business online è progressiva; si costruisce a piccoli passi, attraverso il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi. Perciò non demordere se oggi il blog ha zero visualizzazioni e non genera contatti commercialmente utili. Comprendi cosa non funziona e cambiala. Vedrai che inizierai ad avere prima 100 visite al mese, poi 200, 500, 1000 e da lì a salire; lo stesso accadrà anche con i clienti.
Come diventare lavoratore autonomo
A meno d’un lavoro autonomo occasionale, ovvero con reddito inferiore ai 5000€ annui, per diventare lavoratore in proprio, sei obbligato ad aprire Partita Iva.
Come aprire una Partita Iva per lavoro autonomo? La richiesta d’attribuzione viene effettuata compilando il Modello AA9, da consegnare assieme a carta d’identità valida e codice fiscale, entro 30 giorni dall’inizio del lavoro autonomo. In particolare, se vuoi lavorare da freelance, la domanda va inoltrata all’Agenzia delle Entrate, di persona o telematicamente.
Per poter assolvere agli oneri contributivi, devi iscriverti presso una gestione previdenziale. Nello specifico, se sei iscritto all’albo o a un ordine dotato di Cassa di previdenza professionale, puoi procedere con l’iscrizione a questa. Alternativamente, devi passare alla Gestione Separata INPS.
Fatto ciò, a seconda della professione autonoma e del regime fiscale scelto (forfettario, ordinario oppure ordinario semplificato), avrai specifici adempimenti tributari da rispettare. Dovrai, ad esempio, emettere fattura ogni qualvolta fornirai prodotti/servizi e tenere traccia di ogni incarico svolto e dei pagamenti (usando libri e registri).
Per capire al meglio quali sono i costi da sostenere e i diritti e doveri dei lavoratori autonomi, ti consiglio di cercare fonti attendibili e aggiornate sul web, come questa, oppure di rivolgerti al commercialista di fiducia.
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DEFINIAMO INSIEME LA STRATEGIA VINCENTE
Dirigo Digital Coach®, la scuola di formazione professionale, leader nel formare tutti i professionisti che lavorano in ambito Digital Marketing & Sales.
Come trainer ho formato in carriera + di 35.000 business professionals provenienti da oltre 300 grandi aziende multinazionali e + di 5.000 pmi italiane.
Ho ideato il metodo “Digital Strategy Framework®”, grazie al quale dal 2014 aiuto le imprese a definire e migliorare nel tempo una strategia digitale che massimizzi la generazione di fatturati e vendite online.
Il digitale offre buone possibilità di lavorare in autonomia, quando e dove si vuole. Molto interessante
La cosa principale che spaventa i giovani sul fatto di aprire la partita IVA non è sulla paura di sbagliare o mettersi in gioco, ma la paura della tassazione, sia della quantità che delle difficoltà burocratiche
Ho trovato molto utili tutti questi consigli per capire come mettersi in proprio. Ci sono molte attività da seguire contemporaneamente (sito, email, social, ecc..) ed è necessario avere certe competenze per poterle svolgere.
Il lavoro autonomo digitale è una grande opportunità per chi vuole gestire liberamente le sue giornate, dando valore a ogni
singolo giorno e avendo modo anche di viaggiare se si ha voglia per arricchirsi ancora di più. Bisogna però formarsi e cercare una propria direzione per riuscire al meglio!
Articolo molto interessante per chi come me vuole mettersi in proprio e gestire una sua attività nel mercato online. Passo passo vengono delineati i passi da seguire per avere un lavoro autonomo nel digitale.
Sicuramente difficile, sicuramente impegnativo. Non sempre redditizio come dovrebbe, il lavoro autonomo è una continua sfida. Tanto da imparare e grandi soddisfazioni. Io sono una freelance dal 2005 e ringrazio Luca per la puntualità delle sue osservazioni.
Considerato il contesto attuale, per chi vuole riqualificare la propria attività, o affacciarsi a una nuova opportunità di lavoro autonomo. il digitale rappresenta senz’altro uno strumento potentissimo per comunicare il proprio progetto e brand identity. Non si può dire che ci si possa affacciare alla comunicazione digitale del proprio lavoro, da un giorno all’altro. Tuttavia i tempi, i costi e la visibilità che una vetrina digitale possono offrire, non possono essere trovati con altrettanta efficacia nei canali tradizionali
Un tema interessante e soprattutto attuale, in linea con i cambiamenti che caratterizzano il mercato odierno.
<> Solo sognando in grande e ponendosi obbiettivi ambiziosi è possibile raggiungere i più grandi risultati, in termini economici e di realizzazione personale e professionale. Il marketing digitale è una miniera d’oro: con la sua “democraticità” da la possibilità a tutti di emergere e premia chi si impegna, lavora sodo e ha le idee più innovative. Chiunque, se determinato e ambizioso, può decidere di rilanciare la propria attività o avviarne una nuova Online, divenendo padrone del proprio tempo e del proprio business.
Ottimo articolo, molto utile per capire tutti i vantaggi che il lavoro autonomo, grazie al digitale, può apportare nelle nostre vite.
Il lavoro autonomo è una bella sfida soprattutto di questi tempi. Ci sono tantissime difficoltà da superare, a partire dall’ottenere un portfolio di clienti fidati e “paganti”. Ma questa sfida non va vista dal solo lato negativo: lavorare in autonomia soprattutto è crescita personale e professionale che porta tantissime soddisfazioni. Ottimo articolo!
Il digital ha dato un forte boost all’imprenditoria! Sicuramente il vantaggio di gestire il proprio tempo è uno degli aspetti maggiormente presi in considerazione. In periodi di crisi, il lavoro in proprio è un’opportunità da cogliere per non rimanere fermi.
Se fossi un lavoratore autonomo mi circonderei di collaborazioni: specialisti verticali sugli aspetti più tecnici e time-consuming.
Fino ad un anno fa pensavo che trovare un lavoro stabile o comunque fisso,sarebbe stato la cosa migliore da fare. Possibilità di sapere in anticipo gli orari di lavoro, le ferie pagate ect ect. Però poi ho intrapreso un percorso di formazione nel digitale ed ho scoperto che il posto fisso non fa al mio caso e quindi ho optato per un lavoro autonomo. Questo articolo lo trovo un ottimo funnel da seguire per intraprendere una carriera lavorativa autonoma.
Molto utile, la nostra situazione attuale favorisce questo metodo di lavoro ovvero lavorare da casa. Ovviamente, non è così semplice, ci si deve mettere impegno come in tutte i lavori. Per tutte le persone che stanno avendo fatica a trovare lavoro e possiedono skills ed esperienze lo consiglierei.
Il mondo del lavoro attuale ci porta sempre di più a scegliere il lavoro autonomo per conciliare vita personale e vita professionale ma anche per ritrovare nella propria attività professionale nuovi stimoli e opportunità. La scelta migliore è orientare il proprio lavoro online per ridurre i costi e massimizzare i profitti.