Raggiungere un obiettivo potrebbe significare ottenere un risultato di successo, ma non è sempre così. Se pensassimo, ad esempio, all’obiettivo inteso come aver portato a termine un progetto, potremmo pensare di averlo fatto nel migliore dei modi centrando, cioè, il bersaglio in pieno, potremmo analizzare il percorso e scoprire che avremmo potuto fare qualcosa diversamente o ancora, semplicemente, potremmo ammettere la sconfitta. Il percorso si valuta alla meta e quello che conta sono i risultati.
Perché i risultati contano
Raggiungere un obiettivo è come tagliare un traguardo. Quando l’atleta taglia il traguardo, tutti tirano un sospiro di sollievo, il grosso del lavoro sembra fatto e l’atleta ha portato a termine un percorso cominciato dagli allenamenti.
Ha performato bene? Male? Lo dirà il risultato. Il cronometro non mente.
Così come l’atleta misura il proprio risultato sulla base del tempo di prestazione o dal gradino del podio sul quale riesce a salire, migliorando l’autostima, così noi dovremmo misurare il risultato del percorso che ci ha portato (o avrebbe dovuto portarci) a raggiungere un obiettivo. La valutazione deve necessariamente seguire un criterio: l’oggettività. I risultati sono importanti perché sono oggettivi, non dettati da una valutazione personale.
Porsi un obiettivo e raggiungerlo: non è sempre detto
A tutti piace vincere: il morale sale così come la fiducia e ci si sente subito pronti e in grado di affrontare quella sfida ancora e ancora. Cosa succede se, invece, si perde? Quando si perde tutto diventa più difficile, si perde motivazione e fiducia nei propri mezzi. Più che la sconfitta il problema diventa lo spirito con il quale si affronteranno le sfide future che avrà sicuramente influenza sul modo di affrontare il prossimo percorso.
Conviene, allora, affidarsi a una strategia di successo che ci porterà a definire i nostri obiettivi e raggiungerli con una buona probabilità di vittoria.
Come raggiungere i propri obiettivi
Nessuno può affermare di avere una ricetta sicura che ci porterà sempre a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Sono troppe le variabili che potrebbero condizionare il percorso verso l’obiettivo e quindi il risultato finale. In generale, però, gli step da seguire sono:
- definire gli obiettivi;
- elaborare un piano di applicazione;
- misurare i risultati.
Come definire un obiettivo
Quando si definisce un obiettivo il primo passo è definirlo con il massimo grado di precisione (più preciso è, più ci si agevola nella fase di misurazione del risultato). Dobbiamo, quindi, definire con chiarezza ogni elemento dell’obiettivo. Un espediente potrebbe essere rifarci alla regola giornalistica delle 5 w.
Who? Potremmo applicare questa strategia per il raggiungimento di un obiettivo personale oppure potremmo concorrere al raggiungimento di un obiettivo di gruppo. In quest’ultimo caso, però, accertiamoci che tutti i componenti del gruppo ne rispettino la definizione e che seguano il piano di esecuzione in maniera coordinata e sinergica.
What? Qual è l’obiettivo che vogliamo raggiungere? La sfida è tentare di rispondere a questa domanda nella maniera più dettagliata possibile. Obiettivi molto generici hanno una maggiore probabilità di insuccesso perché i percorsi e la misurazione terranno conto di più elementi e saranno meno focalizzati.
When? Un elemento fondamentale di una strategia di successo è la definizione delle tempistiche. Fissiamo una deadline, una data ultima entro la quale raggiungere l’obiettivo prefissato, e delle tappe intermedie.
Why? Per raggiungere i propri obiettivi l’elemento motivazione è basilare. Come facciamo ad affermarlo con certezza? Andiamolo a chiedere all’atleta che sta correndo i 200 metri alle Olimpiadi.
Where? Non così ovvio, quindi spieghiamolo con un esempio concreto. Potremmo avere come obiettivo quello di scrivere un articolo sulla settimana della moda a Milano appena si conclude, perché siamo interessati a lavorare nell’ambito della comunicazione per l’industria della moda di lusso e siamo, quindi, molto motivati a dimostrare le nostre competenze di scrittura. Scrivere su un giornale online è però diverso da scrivere per un magazine cartaceo, e scrivere per un magazine è poi diverso da scrivere per un quotidiano. Ancora, scrivere per un quotidiano nazionale è diverso da scrivere per un quotidiano locale.
Elaborare un piano di applicazione
Il secondo passo è elaborare un piano di azione che ci porterà, infine, al raggiungimento della nostra meta. In questa fase dobbiamo includere due componenti:
- le attività da svolgere;
- le tempistiche.
Per riprendere l’esempio di prima, si arriva a scrivere della settimana della moda se la si è vissuta in prima persona. E non si può assistere alle sfilate se non si hanno gli accrediti stampa. Come fare quindi ad ottenere gli accrediti stampa? Rispondere alle domande “come fare per”, partendo dall’obiettivo finale a ritroso, è un ottimo modo per definire tutte quelle tappe intermedie che bisogna superare per andare avanti verso il traguardo.
Non c’è obiettivo che non consideri la componente temporale. È un obiettivo a breve termine o a medio-lungo termine? Entro quando voglio raggiungerlo? Definiamo una deadline: aver raggiunto la meta entro quella data sarà già un indicatore di successo o insuccesso del percorso.
Definita la scadenza finale siamo in grado di definire le scadenze intermedie. Dobbiamo, cioè, chiederci (seguendo l’esempio di prima), se voglio assistere alle sfilate della serata conclusiva della settimana della moda, entro quando devo chiedere gli accrediti stampa?
Avere deadline intermedie aiuta anche in fase di monitoraggio del percorso e di misurazione dei risultati.
Misurare i risultati
Abbiamo fatto tutto bene: abbiamo definito con la massima chiarezza l’obiettivo e le attività intermedie, abbiamo rispettato le tempistiche preventivate e abbiamo tagliato il traguardo. Ora, abbiamo raggiunto l’obiettivo o no? Ce lo dirà il risultato.
Se il nostro obiettivo era scrivere un articolo sulla settimana della moda e farcelo pubblicare dal più diffuso magazine nazionale cartaceo di settore, la misura del successo del nostro percorso sarà la pubblicazione del nostro articolo da parte di quel preciso magazine.
Il criterio deve essere oggettivo. Si può considerare un successo il fatto di aver anche solo scritto l’articolo ma questo sarà un criterio dettato da criteri più soggettivi che demandano alla personalità di ognuno.
Come valutare un risultato
Il criterio di misurazione del risultato è oggettivo ma l’effetto che questo ha sulla propria motivazione è assolutamente soggettivo. Allora come si può valutare un risultato?
Il segreto, se ci si riesce, è essere distaccati: non esaltarsi troppo ma non scoraggiarsi quando si perde.
Si consideri sempre che nessuna vittoria arriva senza un duro lavoro alle spalle e che un duro lavoro porta, prima o poi, a una vittoria.
Approfondimenti
Risultati: intervista a Luca Papa
Quanto incidono i risultati sulla nostra motivazione?
Moltissimo. Per tutti noi vale una regola: a noi piace quello in cui siamo bravi, in cui otteniamo dei risultati. Quindi la nostra motivazione è legata ai risultati che otteniamo: quando otteniamo buoni risultati in qualcosa, questo qualcosa tende a piacerci e siamo molto più motivati a fare quella determinata cosa.
Qual è l’errore più comune che si commette quando si cerca di ottenere un risultato?
Non avere pazienza e orizzonte temporale di lungo periodo. Tutti noi tendiamo a voler ottenere dei risultati rapidamente e non guardiamo le nostre prestazioni nel giusto orizzonte temporale di medio-lungo termine. Quello che succede di solito è: abbiamo fretta di ottenere un risultato, non l’otteniamo subito e il mancato ottenimento ci demotiva perché non siamo soddisfatti di noi stessi, la demotivazione ci porta a non farci piacere quel qualcosa e, quando qualcosa non ci piace, come naturale conseguenza tendiamo a lasciarlo perdere, a mollare, a desistere.
Come si fa a migliorare i risultati della propria vita professionale?
Adottando una strategia precisa. Prima di tutto dobbiamo definirli, perché non possiamo ottenere dei risultati che non abbiamo precedentemente fissato in maniera molto chiara, precisa e concreta. Una volta che sono chiari gli obiettivi che vogliamo raggiungere, dobbiamo definire un piano di execution. Dobbiamo, cioè, acquisire delle nuove abitudini necessarie e fondamentali per riuscire a ottenere questo risultato e inserirle nel nostro pattern di vita. A questo punto rimane l’ultimo step: agire. Attraverso l’azione dobbiamo inoltre avere l’intelligenza di cogliere nuovi elementi che consentano di correggere continuamente il tiro e modificare le azioni future. Poi continuare a ripetere questo ciclo.
Dirigo Digital Coach®, la scuola di formazione professionale, leader nel formare tutti i professionisti che lavorano in ambito Digital Marketing & Sales.
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Ottimi consigli! Grazie! Praticamente bisogna applicare il processo di raggiungimento degli obiettivi aziendali a noi stessi ed ai nostri obiettivi.