BUSINESS NETWORK
cos'è e a cosa serveComunicare è essenziale nel lavoro, come in ogni altro ambito della vita del resto.
Fare parte di un business network con cui comunicare e interagire può essere vantaggioso in svariati modi per aziende e freelance, specialmente adesso che il digitale ha sofisticato e ottimizzato il nostro modo di comunicare.
Business network cos’è e a cosa serve?
Business network è il termine utilizzato per riferirsi a quell’attività di generazione e gestione delle relazioni professionali che ogni azienda, imprenditore e libero professionista può intraprendere per garantire al proprio business nuove possibilità di crescita ed espansione.
Fare networking significa creare e alimentare una rete sociale da cui tutte le figure coinvolte possono trarre diversi tipi di beneficio:
- agevola la condivisione di esperienze, lo scambio di opinioni e conoscenze. Serve a mettersi a confronto e a supportarsi uno con l’altro
- agevola la nascita di collaborazioni e di conseguenza la creazione di idee e soluzioni innovative
- serve a individuare dei mentori, delle persone con più esperienza a cui legarsi per imparare
- serve a dimostrare agli altri che cosa sappiamo fare al fine di migliorare la nostra reputazione e aumentare il grado di fiducia e di considerazione nei nostri confronti
- velocizza il processo di ricerca di collaboratori, colleghi, dipendenti o datori di lavoro favorendo il passaparola e le raccomandazioni.
Network aziendali
Le imprese si uniscono in network aziendali di vario genere, per esempio i consorzi, dove si uniscono per gestire determinate attività o le Join venture, dove collaborano integrando competenze differenti. Lo scopo resta quello di ottimizzare il business, di rinnovarlo e farlo crescere.
Il business network è un approccio contrapposto al classico sistema competitivo: le imprese appartenenti a una rete aziendale tendono ad essere più aperte, disponibili al confronto e allo scambio di contenuto utile mentre i metodi tradizionali sono spesso caratterizzati da chiusura e segretezza.
Questo approccio collaborativo potrebbe risultare indispensabile a un tessuto produttivo come il nostro: l’Italia è costituita per la stragrande maggioranza da piccole-medie imprese e artigiani. Piccole realtà commerciali che collaborando e facendo parte di una rete aziendale più ampia possono affrontare meglio la concorrenza dei grandi business e delle multinazionali.
In un mercato globale caratterizzato da aggressive spinte monopolistiche è fondamentale non restare isolati, specie per le attività più piccole e locali.
Network di freelance
Anche per molti lavoratori autonomi appartenere a una rete professionale è un fattore fondamentale.
Avviare un’attività da soli, diventare freelance non è cosa facile.
Contare esclusivamente sulle proprie competenze è spesso impensabile, specialmente a inizio carriera quando nessuno ci conosce e noi non conosciamo nessuno.
Fare networking è importante tanto quanto fare personal branding: ci si presenta oltre che al pubblico, anche a potenziali collaboratori e colleghi.
Si stima che solo in Europa ci siano 14 milioni di lavoratori autonomi. Spesso i freelance necessitano di un team con cui cooperare.
Con quale criterio scegliereste un collaboratore? E se la persona che state cercando facesse già parte della vostra cerchia di conoscenze? Se aveste già avuto modo di incontrare e discutere proprio con uno specialista che ora fa al caso vostro e vi siete tenuti in contatto?
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Come fare networking per il business?
Il modo più classico per poter creare ed espandere una rete sociale è l’incontro fisico, il faccia a faccia.
Per questo è importante partecipare ad eventi di settore, congressi, fiere, convegni dove ci è data la possibilità di incontrare grandi quantità di persone con cui condividiamo esperienze e interessi.
Fondamentale è poi riuscire a trasformare questi incontri in legami più stretti e duraturi.
Con l’introduzione dei canali digitali consolidare e rafforzare il proprio business network è molto più semplice di prima.
Internet ha ottimizzato la comunicazione mettendoci a disposizione un’ampia gamma di strumenti utili, ha abbattuto barriere geografiche e temporali, ma per creare un network che possa portare beneficio alla propria attività non basta raggiungere più persone possibile, bisogna anche saper comunicare in maniera funzionale.
Per molti professionisti fare networking è un vero e proprio fattore chiave da integrare nella strategia in fase di analisi iniziale.
Improvvisare, comunicare casualmente e a intermittenza, ottenere più contatti possibili senza alcun criterio è pressappoco inutile.
Nonostante le differenze di contesto e di settore ci sono alcuni punti comuni che tutti noi possiamo osservare per fare networking nel modo più appropriato:
- essere selettivi e coerenti, ossia allacciare rapporti con le persone giuste, con cui abbiamo qualcosa in comune, con cui condividiamo sfide e problemi oppure con cui possiamo collaborare unendo capacità e competenze differenti
- essere onesti. Mai fare l’errore di mentire, potrebbe incidere negativamente sulla nostra reputazione. Non diamoci dei titoli che non ci rispecchiano solo perché suonano bene, le persone se ne accorgerebbero prima o poi.
- due componenti fondamentali sono l’altruismo e l’empatia: il network non dev’essere utile solo a noi ma a tutti i coinvolti. Non dobbiamo creare liste sterili ma reti d’interazione. Se qualcuno cerca un professionista e tu conosci chi fa al caso suo mettili in contatto.
Non focalizzare solo sui tuoi problemi, aiuta gli altri, interessati e loro tenderanno a comportarsi ugualmente nei tuoi confronti.
I rapporti vanno nutriti, bisogna dare alla rete un valido motivo per fidarsi di noi. - bisogna avere pazienza, ci vuole tempo per generare un network e trarne vantaggio.
L’importanza dei canali digitali
Sfruttare le potenzialità del digitale è ormai fondamentale per attuare una buona strategia di professional networking.I social media rivestono un ruolo centrale nella creazione e gestione dei rapporti sociali. I social network più famosi sono una decina e si differenziano a seconda del segmento target che si vuole colpire. Avere conoscenze di social media marketing, sapere come poter sfruttare ciò che queste piattaforme hanno da offrirci può giovare anche alle nostre attività di business networking.
Facciamo alcuni esempi:
- Linkedin, il “business social network” per antonomasia o, perlomeno, il più conosciuto e popolato con 467 milioni di iscritti.
Le possibilità offerte dalla piattaforma non si riducono al semplice inserimento del curriculum vitae ma comprendono diverse possibilità di interazione: possiamo condividere esperienze, intraprendere discussioni, pubblicare articoli e diffondere contenuti, possiamo dare e ricevere referenze, confermare le competenze delle persone con cui abbiamo lavorato e anche seguire dei corsi di aggiornamento o formazione. - Twitter si potrebbe rivelare un ottimo strumento per il networking. Possiamo entrare in contatto con persone del nostro settore e anche con personaggi piuttosto rilevanti con cui, senza digitale, non avremmo mai potuto comunicare.
Inoltre le liste di Twitter servono a segmentare le persone a seconda degli interessi, le potremmo dunque usare per organizzare i nostri contatti a seconda del loro contesto di appartenenza e degli argomenti trattati.
Il feed principale sarà sempre popolato dai tweet di tutte le persone che seguiamo, ma con le liste possiamo selezionare solo determinate figure e temi di nostro interesse. - Anche Facebook può essere sfruttato per incentivare l’interazione e generare comunicazione, basti pensare ai gruppi e alle community.
Però, a differenza di Linkedin e Twitter, viene percepito da molte persone come un social da dedicare alla vita privata, agli amici e ai famigliari e non genera lo stesso tipo di coinvolgimento in ambito lavorativo. Dipende sempre dalle persone. - a seconda del contesto anche Instagram e Pinterest possono diventare utili: basti pensare agli illustratori, ai fotografi, ai grafici e ai designer o a qualsiasi professione legata al mondo delle arti visive.
- l’email è uno degli strumenti più vecchi del digital marketing eppure resta un mezzo efficace.
Può essere utilizzato per diffondere contenuti generici a più persone possibile, come per esempio per lanciare un’offerta di lavoro, oppure può servire a contattare una persona specifica con un messaggio personalizzato, per esempio un invito alla collaborazione, una richiesta di informazioni, consigli, una candidatura.
Questa tecnica viene definita “cold emailing“, invio di e-mail “a freddo”, ovvero a persone che non hanno espresso nessun interesse esplicito nei nostri confronti.
In questi casi è consigliabile utilizzare un CRM (piattaforme di customer relationship management) e dei software di email automation per l’invio automatico, per monitorare le reazioni dei destinatari, per salvare template e modelli di e-mail e per tenere traccia delle proprie azioni e misurarle.
Tool e piattaforme per il networking
Oltre ai social media più noti vi propongo una lista di piattaforme e applicazioni che potrebbero tornarvi utili per fare networking:
- Viadeo, un social network orientato al lavoro. Aiuta ad allacciare rapporti con possibili datori di lavoro
- GroupMe è un’app di messaggistica di gruppo
- Shapr è un’app che aiuta i professionisti con stessi obiettivi e interessi a mettersi in contatto fra loro
- LetsLunch è una piattaforma del cosiddetto social lunching: serve appunto a organizzare pranzi di lavoro
- Scanbizcards, un’applicazione per la scansione dei biglietti da visita raccolti durante un evento. Si digitalizzano i dati per evitare di perderli
- Whead, un network per freelance, una piattaforma di matching tra domanda e offerta
- Bekudo, un’altra rete di freelance, una community di professionisti di alto livello
- Bizzabo è una piattaforma di gestione delle comunicazioni riguardanti gli eventi
- MeetUp è un servizio di rete sociale che facilita l’incontro tra gruppi di persone con gli stessi interessi
- Facebook Events, Google Alert, sono anch’essi utilizzabili per monitorare gli eventi.
Ancora dubbi sul Business Network?
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