FONDAMENTI DI MARKETING
Dal marketing tradizionale al digitaleI fondamenti di marketing sono un’ancora di salvezza in un mondo competitivo che cambia ed evolve in continuazione. Conoscere le basi del marketing ti aiuterà a comprendere meglio le dinamiche del mercato attuale e magari ad anticipare i suoi movimenti futuri.
Se ti stai avvicinando al mondo del marketing ed in particolare a quello del digitale, è tanto fondamentale conoscere i pilastri su cui si basano tutte le teorie e le strategie del mondo del marketing, quanto scoprire in che modo l’avvento del digitale ha trasformato queste regole. Oltre a definire i fondamenti di marketing tradizionale parleremo dunque anche dei nuovi fondamenti di marketing digitale.
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Definizione di Marketing
Il termine “marketing” deriva dalla parola inglese marketplace (mercato), il luogo in cui avvengono gli scambi commerciali tra clienti e negozianti. Una definizione di marketing, completa e moderna, è quella data da Blythe nel 2013: “Marketing è il nome attribuito alle attività che si svolgono nell’interfaccia tra un’organizzazione e i suoi clienti. Obiettivo del marketing come disciplina è far sì che i potenziali clienti scelgano di realizzare le loro transazioni con la propria organizzazione, piuttosto che con quelle degli altri operatori di mercato”.
Quali sono i fondamenti di marketing?
Jim Blythe in Fondamenti di Marketing elenca cinque concetti chiave del marketing:
- Gestione delle vendite. Un concetto che non si limita all’utilizzo di una campagna pubblicitaria ben studiata e delle tecniche di vendita adeguate, ma che vuol dire prima di tutto fare in modo che il cliente incontri il prodotto giusto nel luogo e nel momento adatto. Il marketing dovrebbe essere inteso come l’attività di gestione dell’intero processo di vendita da parte di tutti coloro che fanno parte dell’azienda.
- Segmentazione e scelta del target. Difficilmente un’azienda riesce a soddisfare tutti gli utenti che compongono il mercato. Per questo motivo le imprese analizzano il mercato identificando quegli utenti che incarnano un segmento del proprio pubblico di riferimento. I gruppi possono essere delineati in base ad età, sesso, ma anche a caratteristiche demografiche, comportamentali e psicografiche. Successivamente le aziende identificano quali segmenti offrono le migliori opportunità per il proprio mercato, definendo il proprio target clienti e destinando dunque le proprie risorse in modo proficuo in ogni campo di interesse dell’impresa.
- Posizionamento (branding). L’azienda deve preoccuparsi anche di creare un’immagine appropriata dei propri prodotti e del proprio marchio poiché l’immagine e le qualità che l’utente associa con il marchio sono gli strumenti centrali per la pianificazione delle attività di marketing e contribuiscono a formare la brand awarness.
- Mercato. Inizialmente la parola mercato indicava unicamente il luogo fisico dove avviene uno scambio tra un venditore e un acquirente, mentre nel campo del marketing con il termine si riferisce a diverse aree. Abbiamo il mercato dei bisogni, il mercato dei prodotti, il mercato demografico, eccetera.
- Marketing interno. È costituito dall’insieme di tutte quelle azioni e strategie di marketing che coinvolgano e rendano consapevole ogni risorsa dell’azienda affinché sia consapevole dei valori aziendali e lavori con soddisfazione. E’ fondamentale che i I dipendenti non siano soltanto informati sulle politiche aziendali ma che siano anche convinti che sia riconosciuta importanza ai loro bisogni e necessità. Il marketing interno è una attività che dev’essere incorporata nei piani della qualità ed integrata nella giornata lavorativa dei dipendenti.
Marketing tradizionale e marketing digitale
Nel marketing tradizionale il focus è tutto sull’azienda e i clienti hanno un ruolo secondario e passivo. La comunicazione con i clienti è unilaterale, l’azienda crea il prodotto, definisce il prezzo e lo lancia sul mercato.
Un esempio di marketing tradizionale ci viene dato da McCarthy (1960) che descrive le attività di marketing come un “marketing mix” formato da le “quattro P del marketing”:
- Prodotto. Il prodotto deve rispettare le aspettative dei consumatori e funzionare correttamente per adempiere alla funzione per la quale il cliente intende utilizzarlo.
- Punto di vendita. Il prodotto deve essere acquistabile nella modalità e nel luogo che più compiace il segmento di clienti target.
- Promozione. Qualunque sia il mezzo di comunicazione con cui si raggiunge il cliente, il messaggio deve esprimere i valori dell’azienda in conformità con la modalità di messaggio che più si avvicina al segmento di clienti obiettivo.
- Prezzo. Il prezzo deve rispecchiare il valore del prodotto. Il prodotto acquista più valore se risponde in modo ottimale alle necessità del cliente.
I fondamenti del marketing digitale
Con l’avvento dell’era digitale siamo passati a un rapporto con il cliente orizzontale e bidirezionale, in quanto ormai i clienti sono diventati parte integrante del processo creativo del prodotto. Attraverso i social media ed i nuovi canali di comunicazione diretta tra azienda e utente, i clienti sono in grado di influenzare e spesso anche di personalizzare i prodotti, ma soprattutto possono influenzare altri clienti a comprare o meno un determinato prodotto, sia tramite le recensioni, oppure come influencer.
In questo modo i consumatori finali che in passato venivano considerati come semplici soggetti passivi nel mercato, sono divenuti parte attiva e le 4 P di McCarthy, nel marketing digitale possono dunque essere sostituite dalle 4 C:
- Consumatore. L’attenzione è sul consumatore e non più sul prodotto. Il target obiettivo viene analizzato per creare un prodotto che soddisfi tutte le esigenze del consumatore.
- Costo. Viene studiato il prezzo che il consumatore è disposto a pagare. Per ogni prodotto o servizio un cliente ha un costo massimo che è disposto a pagare e ritenersi soddisfatto dell’acquisto.
- Comodità. La priorità è rendere il più semplice e comodo possibile l’acquisto per il consumatore. La comodità con cui un utente può accedere a un prodotto o a un servizio.
- Conversazione. La comunicazione dev’essere orientata al consumatore. Ciò significa creare delle emozioni e dei contenuti che talvolta possono anche uscire dalla mera pubblicità focalizzata sul prodotto che si vuole vendere.
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