Google Mum
Come funziona il nuovo algoritmo basato sull'IAGoogle Mum è il nuovo algoritmo introdotto dal colosso di Mountain View e rappresenta un passo in avanti nel campo delle ricerca nel web.Google lavora ormai da anni per raggiungere quello che è il suo obiettivo: creare un algoritmo in grado di comprendere meglio le richieste di informazioni che vengono eseguite dagli utenti nel web. Questo per restituire risultati di ricerca più performanti, più accessibili e più soddisfacenti rispetto al suo predecessore Bert (Bidirectional Encoder Representations for Tranfsormer), introdotto nel 2019.
Bert è un modello informatico per l’elaborazione del linguaggio naturale, che imita il modo in cui funziona il sistema neuronale umano. Bert mette in relazione ogni parola con quelle che la precedono e con quelle che la seguono, comprendendo, in modo avanzato, l’intento che sta alla base di una chiave di ricerca.
Google Mum è un algoritmo basato sull’IA, 1000 volte più potente di Bert nel rispondere alle domande complesse fatte dagli utenti. Il numero mille non è casuale, ma rappresenta il numero di nodi neurali su cui Mum è stato progettato. I nodi sono i punti decisionali su cui convergono le informazioni provenienti dall’esterno.
Le azioni che Google Mum riesce a svolgere contemporaneamente sono:
- Comprendere e generare linguaggio
- Acquisire conoscenza del mondo
- Acquisire una comprensione in più modalità, ad esempio immagini, testo, video.
Con l’introduzione di Google Mum, tutti coloro che lavorano per l’ottimizzazione dei contenuti nel web si chiederanno cosa succederà al posizionamento dei siti e come dovranno cambiare le strategie SEO di ottimizzazione.
Cos’è Google Mum e a che cosa serve
Google Mum è stato concepito come modello di apprendimento che può estrapolare informazioni da diversi formati (testo, immagini, video, audio), consentendo di migliorare la qualità di risposta su Query di ricerca molto complesse.
Per farti capire a cosa serve questa tecnologia basata sull’intelligenza artificiale riporto l’esempio fatto nel blog di Google.
Supponiamo che un escursionista abbia completato una camminata sul monte Adams, ma ha l’intenzione di intraprendere una nuova escursione sul Monte Fuji in Giappone. L’escursionista chiederà a Google cosa deve fare per prepararsi a questa nuova escursione. Oggi non potremmo ottenere un’unica risposta alla domanda. L’utente dovrebbe fare diverse ricerche fornendo al motore di ricerca diverse informazioni come ad esempio:
- Tipo di clima sul monte Fuji
- Altitudine
- Umidità sul monte Fuji rispetto al monte Adams
- Altezza media di entrambe le montagne
- Attrezzatura giusta da usare.
In questa circostanza, il nuovo algoritmo Google Mum andrebbe a fornire una risposta simile a quella che potrebbe dare un esperto di escursionismo. L’algoritmo basato sull’intelligenza artificiale fornisce una sintesi di concetti per rispondere a dubbi e necessità in una sola sessione. Infatti, per ottenere risposte su argomenti complessi, prima occorrevano circa 8 ricerche nel web per ottenere la risposta specifica.
Per farti capire maggiormente le potenzialità di Google Mum ti parlo di come l’algoritmo sia riuscito a gestire il problema di come venivano chiamati nel web i vaccini per il Covid-19. Google Mum è stato capace, infatti, di identificare in pochi secondi 800 diversi modi con cui vengono chiamati i vaccini anti Covid-19, in oltre 50 lingue. Questi straordinari risultati, hanno fatto risparmiare settimane di lavoro alle autorità mondiali per la sanità e ai centri di prevenzione per le malattie, impegnati nella lotta contro il tempo per limitare la diffusione del virus.
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Come funziona Google Mum
Google Mum è il nuovo algoritmo che riesce a fornire risposte anche a domande complesse fornendo risultati multi-formato, diversi tra di loro ma in grado di dare una soluzione unica. Pandu Nayak, vicepresidente e responsabile dell’area Search di Google, ha affermato in un’intervista come con Mum si avrà una risposta soddisfacente già alla prima Query di ricerca.
Andiamo a vedere quali sono i tre aspetti su cui si basa il funzionamento del nuovo algoritmo di Google:
- Multitasking Unified Model
- Modello Transformer
- Multimodalità di formato.
Funzionamento del Multitask Unified Model
Il funzionamento di Google Mum si basa sul modello Transformer che amplifica le potenzialità del Multitasking, necessarie per ricercare tutti i tipi di informazioni presenti sul web. I ricercatori, tramite l’intelligenza artificiale, hanno ricreato lo stesso meccanismo di funzionamento della rete neurale umana per simulare il processo che compie il cervello quando deve prendere una decisione.
Il nuovo modello Multitasking Unified Model, andrà a sostituire l’attuale modello sequenziale (RNN), caratterizzato dalle tre classiche fasi:
- Indice: si tratta del risultato preliminare che va a caratterizzare la mappatura di tutti i risultati scansionati nel web
- Risposta: questa è la fase immediatamente successiva a quando l’utente ha digitato la Query di ricerca per ottenere l’informazione desiderata
- Posizionamento: chiamato ranking dei risultati, rappresenta il posizionamento nei motori di ricerca in cui vengono mostrati i risultati sulla SERP.
La tecnologia su cui si basa il nuovo algoritmo Google Mum è totalmente diversa da quella degli attuali motori di ricerca, basati su una tecnologia sequenziale. Quest’ultima riesce a comprendere il significato di ogni parola in modo sequenziale, partendo dall’inizio della frase fino ad arrivare alla fine. Mentre il nuovo modello Multitasking Unified Model, mediante il sistema di auto attenzione, riesce a comprendere il significato di ogni termine e relazionarlo con tutte le parole che sono presenti all’interno della frase.
Caratteristiche del Modello Transformer
Il modello Transformer è un modello di elaborazione del linguaggio naturale il quale comprende una moltitudine di attività da analizzare. Vediamo quali sono:
- Etichettatura dei ruoli semantici
- Coinvolgimento testuale (ovvero la predizione della frase successiva)
- Classificazione dei ruoli semantici.
Introduzione della Multimodalità di formato
Google Mum introduce la Multimodalità di formato, cioè la capacità di mettere in relazione contenuti diversi, come testo, immagini, video, audio, e contestualizzarli così da dare una risposta globale ed unica. Ad esempio, se chiedessimo a Google Mum se quel determinato paio di pantaloni fosse adatto per una gita in montagna, l’algoritmo contestualizzerebbe l’immagine rispetto alla domanda posta e fornirebbe una risposta esatta.
Google Mum è la nuova tecnologia, che comprende il linguaggio umano e analizza le domande chieste da parte degli utenti in molte lingue, integrando contenuti multimediali. In definitiva sarà eliminata ogni differenza tra la risposta data da un esperto e quella fornita dal motore di ricerca.
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Google Mum: vantaggi e impatto sulla SEO
John Mueller, Senior Webmaster Trend Analyst, risponde alle perplessità dei vari specialisti del settore in questo articolo, affermando che l’attività di ottimizzazione non rimarrà obsoleta rispetto alle nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. L’ottimizzazione dei contenuti si evolverà sfruttando al meglio i nuovi strumenti avanzati messi a disposizione.
Con Google Mum le strategie SEO saranno più complesse perché dovranno tenere conto dei nuovi fattori di cambiamento:
- Il ruolo meno centrale delle keyword nell’ottimizzazione dei contenuti
- il maggior peso dato a qualità e pertinenza dei contenuti (diventa sempre più importante scrivere per il lettore e non per l’algoritmo).
Google riuscirà contemporaneamente a leggere: testi, immagini, video; quindi, una pagina usabile, leggibile e ricca di contenuti sarà sicuramente una risorsa.
Bisogna anche considerare che Google si aggiorna continuamente e quindi sarà cruciale essere informati sulle sue evoluzioni. Quindi l’algoritmo Google Mum porterà vantaggi a tutti quei professionisti SEO che lavorano per creare contenuti attinenti e di qualità, capaci di soddisfare le aspettative degli utenti.
Google diventerà sempre più abile nel capire ed interpretare i contenuti, rendendo meno centrali le keyword nel posizionare una pagina web. Molti sostengono che non esisterà più il concetto di ottimizzazione, visto che Google Mum può capire il linguaggio naturale. Anche se le parole chiave continueranno ad essere importanti per le Query, bisognerà ragionare sull’intento di ricerca del lettore, smettendo di scrivere gli articoli per l’algoritmo.
Conclusioni
Google Mum è il nuovo algoritmo che andrà a rivoluzionare il modo in cui viene concepita la ricerca nel web. Ma questa rivoluzione sarà un bene o un male? Ancora non ci sono tutti gli elementi per poter sostenere che questo nuovo modo di fare ricerca possa avere un impatto negativo sulla SEO.
Alle persone che ogni giorno effettuano ricerche complesse all’interno del web, l’algoritmo fornirà risultati più veloci, accessibili e rilevanti. Per tutti coloro che lavorano sull’ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca, questa nuova tecnologia li avvantaggerà nel caso siano effettivamente riusciti a realizzare risorse di valore per gli utenti.
Per essere visibile nella ricerca organica devi stare al passo con i cambiamenti!