Imparare lavorando:
adesso si può
L’altissimo tasso di disoccupazione in Italia ti porta addirittura a considerare l’eventualità di cominciare a lavorare gratis in cambio di formazione?
Cerchi un annuncio o un’azienda disposta ad assumerti per un tirocinio anche se non sei laureato?
Questo potrebbe significare che sei fortemente predisposto ad imparare lavorando.
Secondo la Legge n.296/2006 art.1 co.622 l’istruzione in Italia è obbligatoria fino a sedici anni e secondo il Decreto Legislativo n.76 del 2005 l’istruzione e la formazione sono un diritto e un dovere finalizzati a consentire un titolo di studio di istruzione secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età. Al termine della scuola secondaria di primo grado, i ragazzi possono scegliere di proseguire gli studi in un percorso dell’istruzione secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici e istituti professionali) e infine accedere agli studi universitari. Ma oggi questo non basta più. La scuola, il liceo e l’università non sono più sufficienti né efficaci. La preparazione non può limitarsi alla sola teoria, il mercato del lavoro appunto risente di questa grossa mancanza del sistema scolastico e universitario. L’intervento dello Stato a promuovere l’alternanza scuola-lavoro ne è la prova evidente. Prendendo spunto dal NordEuropa l’Italia si è attivata per arginare la disoccupazione giovanile introducendo il sistema duale. Oggi un giovane deve essere seguito nella futura ricerca di un lavoro, formato nella pratica e metterlo in condizioni di essere appetibile alle aziende. Imparare lavorando significa acquisire e sviluppare competenze mentre si lavora, meglio se segui dei corsi o master professionalizzanti o meglio ancora se vieni guidato da professionisti esperti nel campo dove applichi queste tue competenze.
Il sistema duale
Per sistema duale si fa riferimento al modello di formazione professionale che offre l’alternanza di scuola e lavoro e che vede le istituzioni formative e i datori di lavoro fianco a fianco nel processo formativo. Questo modello molto diffuso nei Paesi del Nord Europa ha avuto notevole importanza nel recente dibattito politico italiano, nell’ottica di adottare le misure di medio-lungo periodo per ridurre i tassi di disoccupazione. Imparare lavorando quindi, agevolare le transizioni e ridurre il divario in termini di competenze tra scuola ed impresa sono temi all’ordine del giorno e sull’agenda politica italiana ed europea.
Imparare lavorando in 3 mosse: apprendistato, stage, work experience
L’apprendistato
L’apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato che come fine ha la formazione e l’occupazione giovanile. Secondo quanto previsto dal Jobs Act, il Decreto Legislativo 81/2005 ha operato una revisione profonda della relativa disciplina. L’apprendistato si articola in tre tipologie:
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- apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, per i giovani dai 15 anni fino al compimento dei 25.
- apprendistato professionalizzante, per i giovani dai 18 e i 29 anni compiuti, finalizzato ad apprendere un mestiere e a conseguire una qualificazione professionale di cui alla contrattazione collettiva.
- apprendistato di alta formazione e ricerca, per i giovani dai 18 e i 29 anni compiuti, finalizzato al conseguimento di titoli di studio universitari e dell’alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori.
Le imprese che assumono con il contratto di apprendistato hanno accesso a benefici retributivi e contributivi, quali:
- azzeramento della retribuzione per la formazione esterna all’impresa
- diminuzione al 10% della retribuzione per la formazione interna all’azienda
- abolizione del contributo previsto a carico dei datori di lavoro in caso di licenziamento dell’apprendista;
- sgravio dal pagamento dei contributi per la NASPI rivolto alle imprese artigiane;
- cancellazione della contribuzione dello 0.30% per la formazione continua;
- riduzione dell’aliquota di contribuzione del 10% portandola al 5% per le imprese con più di nove dipendenti.
Sono confermati il trattamento contributivo agevolato fino all’anno successivo alla prosecuzione dell’apprendistato come ordinario rapporto subordinato a tempo indeterminato.
Lo stage
Per imparare lavorando lo stage o tirocinio è un’esperienza presso un ente pubblico o privato il cui scopo è l’apprendimento e la formazione finalizzata all’ingresso nel mercato del lavoro. Secondo la legge n.196 del 24 giugno 1997 lo stage ha una durata che varia dai 4 ai 24 mesi (per maggiori informazioni su stage e corsi di formazione visita anche questa pagina).
La work experience
La work experience è un’esperienza reale operativa in cui si ha l’opportunità di fare pratica nel campo digitale sotto la supervisione di professionisti del settore. Essa potrà essere inserita come esperienza professionale nel proprio curriculum vitae poichè crea attività che vanno online realmente e che come tali lasciano le tracce e sono utilizzabili per dimostrare a un datore di lavoro cosa si è fatto durante il percorso formativo (Come esempio ecco i lavori del team di seo optimizer). La work experience è prevista dai master e certificazioni di Digital Coach e ogni 4 mesi parte una nuova edizione per candidarsi a 3 di esse e per essere inseriti in uno degli oltre 10 team. Per maggiori info: visita la pagina inerente.
Imparare lavorando: Digital Coach in prima linea
Il Digital Certification Program: il master con stage garantito
Per imparare un mestiere, una professione nel mondo digitale Digital Coach offre l’importante opportunità del master in azienda. Si tratta di un master il cui corso di studi consta di 227 ore di formazione condotto da professionisti di tutto il mondo digitale. Al termine della parte di formazione Digital Coach garantisce uno stage di 4 mesi in web marketing, social media e e-commerce. Per maggiori info: visita la pagina del corso.
La certificazione in Digital Marketing Manager
Abbiamo capito che imparare lavorando oggi è fondamentale per trovare un’occupazione. Tra le certificazioni utili per trovare lavoro questa in Digital Marketing Manager è una delle più complete. In ben 507 ore di formazione divise in 31 moduli formativi e con 96 sessioni di coordinamento per le attività di work experience questo corso di studi è stato pensato per consentire all’aspirante Digital Marketing Manager di formarsi su tutte le aree che potranno rientrare sotto il suo coordinamento sia manageriale che operativo. Le aziende si aspettano che un buon candidato per una posizione di Digital Marketing Manager abbia avuto delle esperienze di lavoro in almeno 3 delle principali sotto-aree che lui stesso dovrà coordinare. Risulterebbe la miglior garanzia che un professionista del Digital Marketing Management sappia definire strategie efficaci e coordinare risorse umane e tecniche è data dal fatto che lui stesso ha avuto esperienze professionali come specialist in queste stesse aree. L’esperienza sul campo è infatti il più potente strumento di imparare lavorando e in quante più aree ha lavorato e gestito l’operatività, quanto più si rende appetibile alle aziende per la loro digitalizzazione.
Digital Coach offre per questo ben 24 mesi di praticantato con 6 job rotation (work experience). Per maggiori info: visita la pagina del corso.
Per saperne di più su date di partenza dei corsi, modalità di frequenza, e altro ancora, contattaci!