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INNOVAZIONE SOCIALE

Definizione e caratteristiche

 

L’innovazione sociale è un processo di cambiamento che mira a rispondere in modo innovativo ai bisogni della collettività, proponendo nuove idee utili per risolvere problematiche sociali condivise dall’intera società.

come fare innovazione socialeL’attuale contesto storico ha contribuito all’evolversi di questo fenomeno e con i frenetici cambiamenti socioculturali che contraddistinguono la nostra epoca, la Social Innovation ha acquisito sempre più centralità. In particolar modo, fenomeni come l’attuale crisi sistemica, l’invecchiamento della popolazione mondiale, gli elevati livelli di disoccupazione giovanile e l’inquinamento climatico, hanno innescato profonde trasformazioni in diversi ambiti.

Per affrontare queste nuove sfide, le iniziative di innovazione sociale svolgono un ruolo rilevante. Attraverso azioni mirate puntano al miglioramento della vita delle persone, a bilanciare le esigenze economiche e a salvaguardare il pianeta. Esistono vari esempi di innovazione sociale: dai progetti di micro credito all’utilizzo di nuove tecnologie.

È innegabile come le nuove tecnologie e il digitale stiano assumendo un ruolo sempre più preponderante nell’ambito dell’innovazione sociale, contribuendo a fronteggiare e a risolvere problematiche di interesse collettivo.

Quello dell’innovazione sociale è un interesse che nell’ultimo decennio si è imposto ampiamente nell’agenda di tutti gli attori coinvolti nell’erogazione di servizi e prestazioni: enti, imprese e professionisti. Ma cosa significa innovazione sociale per un’impresa? Vuol dire pensare a nuovi processi o modelli di business, così come offrire nuovi prodotti o servizi, da introdurre per la prima volta nel sistema economico. L’innovazione rappresenta, quindi, una leva competitiva per tutte le tipologie di imprese, per conquistare nuove fette di mercato o per raggiungere una posizione di leadership in un dato settore.

Di seguito ti spiegherò meglio cos’è l’innovazione sociale e come può essere impiegata in ambito imprenditoriale. Se anche tu stai pensando d’innovare la tua impresa, questo è il momento giusto! Attraverso il corso digitalizza l’azienda scoprirai come il digitale può aiutarti nell’innovazione dei processi aziendali e nella riqualificazione dei tuoi dipendenti.

 

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Cos’è l’innovazione sociale

Cosa s’intende per innovazione sociale? Come suggerisce il nome, la social innovation è frutto dell’unione di due dimensioni: i principi del cambiamento e dell’evoluzione con la componente sociale e pubblica. Ci sono, quindi, delle sfumature strutturali che rendono questa disciplina diversa sia dalla semplice innovazione tecnologica che dalle attività no-profit.

Trattandosi di una materia particolarmente vasta, attualmente sono state date diverse definizioni di innovazione sociale.

Per capire meglio di cosa si tratta partiamo dalla definizione di innovazione sociale data da Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan nel loro Open Book Of Social Innovation (Libro Bianco sull’Innovazione Sociale, 2012):

Definiamo innovazioni sociali le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che vanno incontro ai bisogni sociali e che allo stesso tempo creano nuove relazioni sociali e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono sia buone per la società sia che accrescono le possibilità di azione per la società stessa.

Emerge che l’innovazione sociale non è semplicemente un’idea originale, ma è la capacità di innovare un prodotto, un servizio o un modello, producendo valore per la società attraverso la collaborazione dei soggetti operanti.

All’origine delle iniziative socialmente innovative non vi è l’ottenimento d’un profitto quanto, piuttosto, una situazione fallimentare dello Stato e del mercato non in grado di soddisfare le esigenze delle collettività. L’innovazione sociale si impegna a massimizzare il benessere sociale, economico e ambientale generando vantaggi sia per la collettività sia per gli investitori coinvolti.

 

Caratteristiche dell’innovazione sociale

Generalmente la social innovation opera nel campo della salute, della sicurezza, dell’educazione, della tutela ambientale e delle disuguaglianze sociali ed economiche. Tuttavia, affinché si possa parlare di innovazione sociale, è necessario che un progetto innovativo a livello sociale sia caratterizzato da determinati elementi:

  1. un migliore comprensione e soddisfazione dei bisogni collettivi: l’innovazione non è mai fine a se stessa ma dipende strettamente dalla comprensione delle esigenze degli attori per i quali si intende creare valore;
  2. l’uso consapevole dei beni disponibili: saper ottimizzare l’uso di beni e risorse permette di rendere il tutto sostenibile sia dal punto di vista dei consumi, attraverso una riduzione delle risorse stesse, che della forza economica, aumentandone la sua efficienza o produttività;
  3. stabilire relazioni e collaborazione tra diversi attori: l’innovazione sociale determina il superamento dei confini tra diversi settori contribuendo alla creazione di nuove relazioni tra pubblico, privato e terzo settore;
  4. riuscire a innescare un impatto strutturale: un cambiamento sociale rilevante avviene solo se ci sono i presupposti affinché esso perduri nel tempo;
  5. avere forza e sostenibilità economica: la sostenibilità è una caratteristica fondamentale, soprattutto nelle fasi più avanzate del progetto innovativo. È importante che ci sia una forte forma di finanziamento dell’attività e che ci siano le capacità da parte del promotore di diffondere e sostenere il progetto;
  6. saper sfruttare la tecnologia: seppure definita come non essenziale, la tecnologia è una leva estremamente importante grazie alle potenzialità che può offrire in termini di modalità di interazione, di diffusione mediatica e di agevolazione nelle attività quotidiane dei singoli.

 

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Come fare innovazione sociale in 6 step

sei fasi dell innovazione socialeAll’interno del già citato Libro Bianco sull’Innovazione Sociale sono presentate le 6 fasi che caratterizzano l’innovazione sociale; per ciascuna di queste sono inoltre esaminate le diverse metodologie utilizzare per poterle sfruttare al massimo delle loro potenzialità.

Non devono essere considerate come punti sequenziali o essenziali; difatti, potrebbe accadere che alcune di queste fasi si sovrappongano e possano presentarsi in un ordine diverso.
Ad ogni modo, lo schema proposto nel libro risulta essere un’ossatura robusta a cui fare riferimento per portare un’idea dalla sua iniziale esplicitazione fino all’effettiva attuazione.

Di seguito ti spiegherò le 6 fasi caratterizzanti il ciclo dell’innovazione sociale.

 

Raccolta di suggerimenti, ispirazioni e diagnosi

Il sistema prende vita a seguito del riconoscimento di una criticità e nell’identificazione dei bisogni sociali i quali, successivamente, devono essere contestualizzati e analizzati. Talvolta questi possono scaturire a seguito di cambiamenti imprevisti nell’ambiente esterno come un’improvvisa crisi, ambientale o politica, oppure l’emergere di nuove prove, analisi di dati raccolti o di ricerche, utili per fornire importanti spunti di iniziative socialmente innovative.

Basti pensare all’analisi dei dati raccolti dalla comunità scientifica in merito ai cambiamenti climatici. La loro valutazione, alquanto pessimistica, ha spinto le autorità governative internazionali e non a cercare soluzioni necessarie per contrastare gli effetti dell’inquinamento atmosferico.

 

Valutazione di proposte e idee

In questa seconda fase è prevista la generazione e il confronto di nuove proposte e idee creative per cercare di trovare una soluzione al bisogno precedentemente identificato.

La ricerca di soluzioni ad un determinato problema necessita dell’individuazione del giusto metodo. All’interno del libro ne sono citati alcuni: dallo User-led design, in cui gli users sono considerati i soggetti più adatti per individuare determinati bisogni e sviluppare nuove idee per soddisfarli, al Co-design basato sul web, utile per coinvolgere quanti più soggetti; dai metodi di creative thinking all’Open Innovation, metodo che permette di coinvolgere diverse tipologie di soggetti che, con le loro idee, possono contribuire a far nascerne delle nuove. L’Open Innovation si basa su principi come la collaborazione, la condivisione e spesso prende forma attraverso iniziative quali la “Calls for ideas” o concorsi.

 

Prototipazione e test

Una volta individuate le idee migliori è necessario sperimentare ed effettuare dei test.
Esistono diversi metodi per testare un’idea: dalle simulazioni, bozze di carta e prototipi alle prove di controllo più formali, progetti pilota ed esperimenti.

La fase di sperimentazione e il processo dedicato ai test sono fondamentali da un lato per raffinare il concetto che si cela dietro l’idea, dall’altro per verificare quale potrebbe essere l’impatto sociale della nuova idea. Quest’ultima può essere testata in svariati contesti: all’interno delle organizzazioni oppure in ambienti che simulano le condizioni reali, o ancora all’interno di specifiche aree geografiche.

Dal Test di verifica dell’idea al Beta-test, fino al progetto pilota; sono solo alcuni dei metodi utilizzati per testare e valutare la validità e fattibilità di un’idea.

 

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Validazione della soluzione migliore

Generalmente, solo una piccola parte delle idee sopravvive dopo i test e i progetti pilota.
Quando l’idea risulta essere soddisfacente, occorre testarla e valutarla soprattutto dal punto di vista economico affinché risulti sostenibile nel tempo. Ciò significa sviluppare un modello economico che sia in grado di garantire il futuro finanziario del progetto sperimentale di innovazione sociale e che soddisfi il criterio costi-benefici.

È vero che gli innovatori sociali hanno come interesse primario il raggiungimento del massimo impatto sociale; ma è anche vero che, l’innovazione, per raggiungere questo obiettivo, necessita di sopravvivere dal punto di vista finanziario. In generale, esistono diverse forme di finanziamento come attività di crowd funding, prestiti di equità o altri strumenti finanziari come i Social Impact Bonds.

 

Diffusione e condivisione del progetto

Esistono diverse modalità di diffusione delle innovazioni sociali.
Alcuni progetti si diffondono perché capaci di ispirare grazie alla loro capacità di fare le cose in modo tutto nuovo. Un progetto che si diffonde però non sarà mai una replica esatta di quello originale. Infatti, spesso l’emulazione di un progetto è soggetto a processi di interazione e di modificazione. Questo accade perché un progetto innovativo tenderà sempre ad adattarsi all’ambiente in cui verrà applicato.

 

Cambiamento sociale

La diffusione dev’essere poi decretata dalla partecipazione collettiva e dalla volontà di mettere in luce il frutto della scoperta, per poi ambire all’innesco di un cambiamento sociale capace di sradicare dogmi e convinzioni dati per assoluti.

È importante che il cambiamento sociale avvenga dall’alto, ovvero dalle istituzioni le quali svolgono un ruolo centrale nell’ambito della mobilitazione e dell’organizzazione dei cambiamenti grazie ad una serie di attività, come l’adozione di leggi e regolamentazioni. Un’alternativa all’operato delle istituzioni sono i networks, ovvero individui riuniti in gruppi e/o organizzazioni di varia natura il cui obiettivo è quello di promuovere l’innovazione sociale, allargandone il campo d’applicazione.

 

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Chi fa innovazione sociale

L’innovazione sociale si sviluppa laddove ci sono progetti innovativi capaci di aggregare un numero ampio di soggetti differenti: dalla società alle istituzioni, dalle aziende, che sempre più spesso vogliono legare tradizione e innovazione, alle associazioni senza scopo di lucro, fino ai singoli cittadini. Ciò che accomuna questi soggetti è la necessità di trovare soluzioni utili ed efficaci a quelle problematiche che interessano l’intera collettività. Al centro di ciascun progetto innovativo ci sono idee e proposte, ma anche soluzioni, che spesso scaturiscono proprio dall’interazione dei diversi partner coinvolti. Tutti i soggetti impegnati a fare innovazione sociale possono essere definiti innovatori sociali. Dunque, che cosa fa l’innovatore sociale?

Chi fa innovazione sociale ha l’obiettivo principale di porre in essere delle azioni orientate a generare degli effetti positivi per la società. In altre parole, che siano i singoli cittadini o altri soggetti istituzionali o organizzativi a produrre innovazione sociale, se il fine ultimo è quello di trovare idee e soluzioni a problemi di natura socio-economica e ambientale, possono essere definiti innovatori sociali. Portatrici di innovazione sociale sono le imprese sociali.

Che cosa si intende per impresa sociale? Le imprese sociali si configurano come una delle tipologie di soggetti che costituiscono il Terzo Settore. Con l’impresa sociale cambia il modo di concepire l’impresa così come il suo ruolo in ambito economico e sociale. Per impresa sociale, infatti, s’intende un’attività imprenditoriale senza scopo di lucro finalizzata all’erogazione di servizi e beni che riguardano gli interessi della collettività.
Alcuni esempi di imprese sociali sono le associazioni, gli enti che forniscono assistenza socio-sanitaria oppure quelle che offrono formazione e aiuti nell’inserimento al lavoro e così via.

 

Digital Social Innovation

cosa significa digital social innovationNonostante l’innovazione tecnologica non sia necessariamente direttamente vincolata all’innovazione sociale, è innegabile che al giorno d’oggi la vita di tutti noi si intrecci indissolubilmente con il mondo digitale.

La Digital Social Innovation (DSI) è un’innovazione di tipo collaborativo in cui innovatori, utenti e comunità operano per co-creare soluzioni utili e innovative per il bene della collettività ricorrendo al digitale.

L’Innovazione Sociale Digitale condivide principi e obiettivi dell’innovazione sociale, con l’unica differenza di adoperare le tecnologie digitali per divulgare tali principi e raggiungere tali obiettivi più velocemente.

Basti pensare alle numerose piattaforme digitali che facilitano le interazioni, la mobilitazione di persone a fini sociali o ambientali, la diffusione e la raccolta di informazioni e a sistemi di crowdfounding socialmente utili; o ancora, ad hardware con finalità educative o addirittura di monitoraggio atmosferico con relativa condivisione dei dati.

Ignorare, o peggio, sottovalutare questi paradigmi, sarebbe un grave impedimento alla realizzazione di qualsiasi forma di innovazione portando a precludersi moltissime opportunità di sviluppo.

L’innovazione digitale ha dato accesso a nuove e diverse modalità di interazione, facilitando la condivisione di risorse tra i vari partecipanti e sfociando spesso in cambiamenti sociali intrapresi dal basso. Questo sancisce quanto questi strumenti siano profondamente intrinseci al concetto di innovazione sociale. La facilità di accesso che contraddistingue il digitale lo rende un potente mezzo di diffusione e propagazione, nonché potente vantaggio competitivo.

Il mondo odierno ci spinge quindi a evolvere il concetto stesso di innovazione sociale, portandoci ad accogliere a braccia aperte l’innovazione sociale digitale. Non si tratta di una semplice rivisitazione del termine, ma di un nuovo modo di agire che prevede la consapevolezza di quanto il digitale possa migliorare le nostre vite.

 

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Startup innovative

Come si può lanciare un progetto di innovazione sociale? Devi sapere che dal 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano la nozione di startup innovativa, coinvolgendo così anche la categoria delle startup innovative a vocazione sociale.

Come già anticipato, il cuore di queste imprese non sta nel profitto economico, e ciò le rende inevitabilmente poco appetibili dal punto di vista commerciale. Per questo sono stati emanati dei decreti-legge che assegnano benefici fiscali maggiorati a favore degli investimenti in startup socialmente innovative. Esiste un sistema di riconoscimento che permette di aderire a questa categoria, con la conseguente facoltà di partecipare al sistema delle imprese sociali senza esserne concretamente iscritti.

Si tratta di una novità che punta a scalfire la concezione impersonale che si ha della tecnologia, la quale non è più uno strumento indifferente ai suoi utilizzatori, ma ha finalmente la possibilità di essere riconosciuta come un mezzo capace di influire positivamente sul benessere della collettività.

 

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Innovazione sociale: esempi di successo nel digital

La tecnologia, e nello specifico la tecnologia digitale, può effettivamente impattare positivamente sulla vita di tutti i giorni. Basti pensare ad alcuni esempi di innovazione sociale che hanno fatto, e fanno, uso di tecnologie come Air Bnb, PlumLab, CitizenLab o applicazioni come I Wheel Share o KoomBook. Tutte realtà socialmente e tecnologicamente innovative che attraverso l’impiego del digitale hanno rivoluzionato determinati assiomi sociali facilitando la vita di molte di persone o tutelando il pianeta. Così come hanno fatto le startup Too Good To Go e Le Cicogne.

 

Too Good To Go

Un’applicazione che si prefigge di ridurre gli sprechi di cibo. Attraverso l’adesione al suo circolo di vendita, le attività ristorative possono creare delle sorta di “mistery box” con i piatti invenduti, che normalmente sarebbero stati destinati ai rifiuti, da vendere a prezzi ridotti. Questo comporta sia una riduzione dei costi che degli sprechi, il tutto nell’ottica di aiutare il pianeta.

 

Le Cicogne

Una startup italiana a tema baby sitting nata nel 2013. La società, prima di avere una piattaforma e un sistema propri, ha saputo sfruttare le potenzialità di Facebook per creare un network spontaneo di baby sitter. Il sito permette di facilitare le interazioni tra chi offre varie tipologie di assistenza per bambini e le famiglie che ne erano in cerca. Un’idea semplice ma che già nel suo primo anno di attività ha fatturato 10.000 euro, il tutto con il fine di distribuire facilmente servizi a chi ne aveva bisogno.

 

Conclusioni

Dalla tutela ambientale alla gestione del patrimonio culturale, dall’istruzione all’inclusione sociale, fino all’implementazione del sistema sanitario, le iniziative socialmente innovative sono in continuo aumento e sempre più orientate a migliorare e risolvere problematiche condivise dalla collettività.

Oggi, però, occorre affrontare un’altra sfida: innovare socialmente attraverso strumenti e piattaforme online. Gli innovatori sociali non devono infatti trascurare le potenzialità che il digitale ha da offrire. Possono, anzi, affrontare le sfide in ambito sociale con l’ausilio degli strumenti tecnologici e l’elaborazione di soluzioni digitali.

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