MARKETING MAGNETICO
Cos'è e strategia vincente in 6 stepComunicare con il marketing magnetico significa pubblicizzare e vendere ciò che si è andato a creare grazie alla diffusione del digitale. L’approccio prevede di “calamitare” l’attenzione dell’utente verso il prodotto o servizio ed è opposto ai metodi di marketing più tradizionali e solitamente intrusivi e che tendono a “rincorerre” l’utente. Ottenere clienti di qualità, ridurre sperchi di denaro e di tempo sono parametri alla base di questa metodologia di conquista di utenti e quindi di mercato.
Il marketing magnetico fa parte della grande famiglia del digital marketing. Oggi ci sono innumerevoli opportunità per emergere in tutti i settori attraverso il marketing. Se vuoi esplorare tutte le possibilità che hai a disposizione nell’ambito del digital marketing consulta il master in digital marketing.
Marketing magnetico: cos’è
Attrarre il pubblico con il marketing magnetico, vuol dire che non lo interrompe mentre è intento a fare altro, come avviene con il telemarketing o gli spot pubblicitari alla TV e alla radio per esempio. Il mercato digitale ha cambiato le regole del gioco, ha portato i consumatori ad avere nuove abitudini e nuove esigenze: non è piacevole essere forzati ad essere informati riguardo qualcosa a cui non si pensava in quel momento o che magari non sarà mai interessante.
L’approccio del marketing magnetico è detto pull e include una serie di attività finalizzate ad attrarre gli utenti per poi convertirli in contatti interessati facendo in modo che questi si affezionino al marchio e diventino nel tempo clienti effettivi. L’obiettivo è aumentare il ROI (Return On Investment) e ottimizzare il tasso di conversione, detto anche Conversion Rate Optimization (CRO).
Per questo motivo si parla anche di conversion marketing, scopo principale del quale è appunto l’aumento delle conversioni, sfruttando al meglio il traffico già esistente per portare l’utente ad una precisa azione, trasformandolo da visitatore in lead. L’unico modo in cui tutto ciò è possibile è attirando il pubblico giusto con contenuti di qualità.
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Come creare una strategia di marketing magnetico in 6 step
Per creare una strategia vincente di marketing magnetico, inizialmente sarà essenziale attuare un’analisi del business e fare una ricerca di mercato:
- Che tipo di bisogni si vanno a colmare?
- In quale nicchia di mercato rientra la nostra attività?
- Benchmarking, analisi dei competitor: cosa fa la concorrenza e come?
- Segmentare e profilare l’audience, individuare i cluster di consumatori : chi è il nostro cliente tipo? Quali sono i suoi interessi, come parla, di cosa ha bisogno?
- Individuare le fasi della customer journey e i relativi touchpoint (ovvero quei momenti di interazione con gli utenti che potrebbero servire per gli obiettivi di vendita).
Sarà in seguito possibile stendere un piano di marketing e decidere quali canali, strategie e tattiche andranno utilizzati. Il modello del funnel di vendita struttura l’esperienza utente in diverse fasi che vanno dalla scoperta del brand fino alla conversione ed eventuale affiliazione del cliente. Tendenzialmente non è al primo incontro che il consumatore acquista online, anzi, spesso ci vuole del tempo ed è molto importante già in questa fase avere idee per fidelizzare il cliente.
La buyer’s journey varia, dipende dal contesto e dal tipo di prodotto. Perciò è importante utilizzare strategie di marketing magnetico: permette di attrarre e alimentare l’interesse delle persone in target durante tutte le fasi del funnel.
- FASE AWARNESS: innanzitutto bisogna aumentare il traffico, farsi trovare e conoscere diffondendo contenuti sul web e sui social (AWARNESS).
- FASE CONSIDERATION: contenuti che servono a intercettare l’utente, a farlo interessare ed “atterrare” su una pagina- landing page- dove viene invitato ad eseguire una particolare azione (Call To Action) che dimostri il suo interesse nei confronti del marchio o del prodotto (INTEREST, EVALUATION, CONSIDERATION).
- FASE DECISION ACTION: l’utente risponde in modo positivo alla call to action e si converte in lead, ovvero in un cliente interessato. Quando invece un utente esegue più di un’azione e dimostra di avere un’alta propensione all’acquisto, viene detto prospect (CONVERSION PURCHASE). Se ripete l’acquisto diventa un cliente affezionato allo tuo brand o che ne parlerà bene (LOYALTY, ADVOCACY)
L’obiettivo del marketing magnetico è dunque quello di generare liste di utenti interessati al marchio con cui poter proseguire la comunicazione aumentando le probabilità di conversione e vendita. Questo processo viene definito lead generation: si offrono contenuti utili agli utenti che possano soddisfarli o risolvere un determinato problema.
In cambio si richiedono informazioni personali utili per mantenere un legame comunicativo. Mantenere la comunicazione attiva, consolidare la relazione con il proprio audience riguarda un ulteriore processo del funnel detto lead nurturing, che si occupa appunto di alimentare le lead con contenuti allettanti e autorevoli.
Fatti trovare nel web
Farsi trovare online con il marketing magnetico è fondamentale. Per aumentare la visibilità dei contenuti sul web e ottenere un buon posizionamento sui risultati dei motori di ricerca, si usano tecniche di Search Engine Marketing (SEM). L’ottimizzazione dei contenuti lato SEO, le tecniche di copywriting e la pianificazione di annunci a pagamento (SEA) servono ad aumentare la probabilità di intercettare l’utente.
Un utente con una determinata esigenza interroga i motori di ricerca digitando determinate parole e frasi (QUERY). I risultati che ottiene sono i risultati che il motore di ricerca ritiene pertinenti e più adatti in risposta alle sue esigenze. Effettuare un’analisi delle parole chiave è importante per poter scrivere contenuti e pianificare campagne di annunci che rispondano a quelle QUERY, alle esigenze di un particolare segmento di persone, rendendoci reperibili e “cliccabili” nel momento giusto.
Inoltre non va ignorato il potenziale dei social media: oramai piattaforme come Instagram, Tik tok, twitter o Facebook, si contano tra gli spazi virtuali più affollati del mondo digitale. Condividere e diffondere i contenuti del proprio blog e fare brand awareness sui social significa aumentare esponenzialmente la possibilità di farsi trovare e attirare proprio quegli utenti a cui potrebbe interessare il nostro servizio o prodotto.
Crea la landing page per guidare l’utente
Quando si struttura un sito web, un blog o un e-commerce bisogna sempre tenere a mente che sì, l’utente è libero di andare dove vuole, ma è necessario guidarlo verso l’obiettivo di vendita. Per rendere una strategia effettiva di marketing magnetico è necessario pianificare attentamente la struttura di un sito e la sua navigabilità.
Nel processo di lead generation ci si può servire di un tipo particolare di pagina detta landing page. La landing page è quella pagina di destinazione dove far giungere un utente dopo averlo intercettato. Deve contenere una call to action (CTA). È l’azione che un utente decide di eseguire quando è interessato a ciò che abbiamo da proporgli. Una CTA potrebbe essere un invito all’acquisto o un invito a lasciarci i propri dati personali (come per esempio l’indirizzo email) in cambio di qualcosa di utile. Le pagine pensate per convincere lo user a compilare un form lasciandoci i suoi dati vengono anche dette squeeze page. Landing page e squeeze page devono avere una struttura precisa: la CTA deve essere chiara, univoca e di immediata comprensione.
Ma cos’è che si deve fare per convincere l’utente ad inviarci le sue informazioni personali? Serve un motivo valido per convincerlo e qui entrano in gioco i cosiddetti lead magnet.
Usa il lead magnet per ottenere più contatti
I lead magnet nel marketing magnetico sono quel qualcosa di utile che si propongono agli utenti per convincerli a trasmetterci i loro dati e fidelizzarsi al brand. Avete presente gli opt-in o i form di contatto di un articolo? “iscriviti e scarica le risorse gratuite” oppure “compila il form se vuoi ricevere l’ebook completo su come fare qualcosa”, ecco questo è un lead magnet, è quell’invito all’azione più volte già citato: la proposta, il contenuto gratuito che usiamo per convertire il visitatore in lead.
Quel qualcosa che risponde ai suoi bisogni e che, dimostrando l’autorevolezza del brand, lo convince a volerne sapere di più: informazioni più dettagliate, tutorial, contenuti di approfondimento, risoluzione a un problema. Alcuni esempi di lead magnet potrebbero essere:
- E-book gratuito
- Una consulenza gratuita
- Un webinar gratuito
- La prima lezione di un video-corso gratuita
- Scontistiche di benvenuto
- Versioni freemium per quanto riguarda le app mobile.
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Esplora le potenzialità del content marketing
I contenuti di qualità sono il punto di forza del marketing magnetico: giocano un ruolo centrale in tutte le fasi del funnel. Intercettano l’utente e sono quel motivo valido che lo spinge a convertirsi in lead. Il blog gioca un ruolo piuttosto centrale nella strategia magnetica poiché è uno spazio pensato principalmente per lo sviluppo di contenuti. Più contenuto si diffonde più è probabile che il numero di persone intercettate aumenti. Maggiore è la qualità di quel contenuto, maggiori saranno le possibilità di aumentare le lead e la loro soddisfazione.
II content marketing deve offrire utilità e valore, l’utente deve essere in grado di trovare le soluzioni che cerca. Solo in questo modo ci valuterà come brand professionale, si affezionerà e si ricorderà di noi nel momento del bisogno. E naturalmente tutto ciò agevola il posizionamento del brand e la brand awareness nella mente dei consumatori.
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Il ruolo dei social network nel marketing magnetico è importante in tutte le fasi del funnel in quanto con essi è possibile:
- fare brand awareness
- stimolare l’engagement
- incentivare la creazione di rapporti solidi con i propri customer.
Si possono creare gruppi e community, si può spingere l’utente ad interagire nei modi più differenti e per i motivi più disparati. Alcuni esempi potrebbero essere una challenge per aumentare l’engagement su Instagram, un gruppo di discussione su Facebook, un’assistenza clienti su Twitter. Essendo le piattaforme social numerose e di diverso stampo, le possibilità sono davvero molte, l’importante è sempre individuare il canale giusto per il proprio target.
Con una tale sofisticazione della comunicazione tra azienda e cliente è anche possibile monitorare la reputazione del proprio brand: cosa pensano le persone dei nostri prodotti? Come viene percepito il nostro marchio? Clienti soddisfatti sono clienti che condividono la loro esperienza con i loro contatti, favoriscono il passaparola, diventando a volte influencer essi stessi. Clienti insoddisfatti sono clienti che lasceranno dei feedback negativi, ma a volte anche critiche costruttive da cui trarre spunto per migliorare. Insomma, i social media amplificano la possibilità comunicativa.
Tieni vivo lo scambio di comunicazione con il tuo target
Raccogliere i dati di un utente serve dunque a targettizzare il pubblico per poter fare marketing mirato, serve a fare lead nurturing e a rafforzare il rapporto con i prospect e i clienti continuando la comunicazione tramite altri canali. Dopo aver raccolto i dati è possibile utilizzare tattiche di retargeting attraverso, per esempio, direct email marketing, (DEM), newsletter, social media. Inoltre è possibile offrire una comunicazione altamente personalizzata come può essere un contatto telefonico o un coaching one-to-one. Dipende molto dal contesto e dal tipo di prodotto offerto quale sia la modalità di contatto più idonea.
Le possibilità sono varie e l’obiettivo resta quello di convertire lead in clienti, mantenerli attivi e fare in modo che diventino promoter del brand o affiliati. Resta comunque essenziale ricordare che l’attraction-based marketing implica di non imporre mai i propri contenuti. Dunque:
- vietato comprare mailing list, solo l’utente può darci il permesso di utilizzare il suo indirizzo e-mail. Il consenso dev’essere chiaro e esplicito
- non inviare mai messaggi generici e irrilevanti per l’utente
- deve essere sempre possibile e facile per l’utente interrompere le comunicazioni. Per esempio disiscriversi da una newsletter, cancellare il profilo personale su un e-commerce.
Insomma, deve essere sempre chiaro che è l’utente a decidere se ricevere o meno i contenuti proposti. A ignorare queste accortezze si rischia di passare ad un approccio intrusivo, tipico dell’outbound marketing.
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I vantaggi del marketing magnetico
- Il pubblico viene targettizzato, ciò significa diminuire lo spreco di budget evitando di intercettare chi non ha alcun interesse per le nostre proposte commerciali.
- I processi inbound diventano molto interessanti anche per le piccole realtà commerciali e artigianali.
- L’ottimizzazione del budget riguarda anche la possibilità di ricontattare i clienti e di proseguire la comunicazione: il costo di acquisizione di un nuovo cliente è più alto del costo di mantenimento di clienti vecchi.
- Il mercato online è un’espansione virtuale di spazio e di tempo: i contenuti presenti sul nostro blog sono contenuti a lungo termine e sono sempre online. Certo, bisogna aggiornarli e curarli continuamente, ma possono essere costantemente reperibili. Inoltre, il pubblico cresce esponenzialmente essendo internet una “vetrina” reperibile indipendentemente da orari e confini geografici.
Come formarsi e conclusioni
Le tecniche di marketing magnetico portano a grandi profitti se strutturate su una solida strategia, diverse competenze integrate con i giusti tools. Risulta essenziale per un business allo scopo di mappare, capire e indirizzare il percorso dell’utente per massimizzare il risultato. Se tutto ciò suscita il tuo interesse e vorresti saperne di più, ti consiglio di dare un’occhiata al corso di Inbound Marketing Manager Certification proposto da Digital Coach. L’approccio inbound del marketing prevede l’uso di svariate discipline del digitale. Approfondire l’argomento e acquisire una visione a 360° riguardo le potenzialità del digital marketing potrebbe rivoluzionare la tua vita professionale.
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