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MEGLIO AMAZON O EBAY PER VENDERE ONLINE?

Affinità e divergenze tra i due marketplace

 

Meglio Amazon o eBay per vendere online? I due marketplace più importanti in Italia e in generale in Occidente hanno dei modelli di business diversi. Anche se con il tempo si vanno sempre più assomigliando, le differenze permangono e sono dovute alle diverse origini: Amazon è nata come una libreria online, che poi si è sviluppata aumentando le categorie di vendita fino ad arrivare a vedere quasi di tutto; eBay invece è nata come un sito d’aste, primariamente dedicata alla vendita dell’usato da parte di privati e si è sviluppata andando a interessare anche il commercio professionale del nuovo.

Nonostante il fatto che le categorie di prodotti che si trovano sulle due piattaforme ormai si equivalgano quasi totalmente, le diverse origini hanno dato vita a due culture aziendali diverse, che ancora si riflettono nelle aziende come sono ora, ambienti di vendita con caratteristiche peculiari e non sovrapponibili, che interessano fortemente l’esperienza dei venditori che ci lavorano.

In questa pagina ti spiegherò quali sono le differenze principali in modo che tu possa capire quale è il sito più adatto per te come venditore, quello dove si trovano in maggior numero i clienti che vuoi raggiungere con le tue proposte. Riuscirai a capire se è meglio Amazon o eBay per vendere.

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meglio amazon o ebay per vendere online

Amazon vs eBay

Puoi arrivare a mettere a confronto le due soluzioni per molti motivi. Per esempio, sei già un commerciante offline e vuoi aprire un canale di vendita online; hai provato ad aprire un sito di eCommerce tuo e hai visto che le competenze e l’impegno necessari per gestire tutto da solo sono eccessivi per il tempo che hai a disposizione. O magari hai qualcosa di valore in casa, per esempio il primo numero di Dylan Dog, e vuoi venderlo senza essere truffato. O ancora vuoi comprare una TV 4K e non sai che fare della tua vecchia televisione che è ancora perfettamente funzionante. Puoi anche aver valutato che in questo periodo val la pena di investire sul digitale, hai un piccolo capitale per iniziare e hai deciso che vendere su un marketplace è una delle soluzioni più profittevoli a disposizione. Ma quale scegliere tra i vari presenti sul mercato? E tra questi, limitandoci ai due principali, sarà meglio Amazon o eBay per vendere online? Cominciamo descrivendo a grandi linee i due modelli per poi porli direttamente a confronto.

Se ancora non ti è chiaro quale sia la strategia più funzionale e adatta alle tue competenze per entrare nel mondo dell’eCommerce, ti suggerisco di verificare il corso di Digital Coach per diventare un eCommerce Specialist

 

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I pro e i contro di Amazon

In questa pagina non ci occuperemo di come vendere su Amazon, di come aprire un account sul selling center di Amazon o di come costruire una pagina di vendita; le informazioni relative a questo punto sono reperibili sul centro di supporto venditori di Amazon e sono molto esaustive.

Il vantaggio principale che Amazon ha rispetto a qualsiasi altra piattaforma è che un compratore che acquista su Amazon si fida di Amazon e che ha un’ottima user experience. Il motivo è che è abituato ad altissimi parametri di qualità che Amazon obbliga i suoi venditori a soddisfare. I venditori quindi da un lato godono della visibilità che l’essere presenti su Amazon fornisce; dall’altro lato sono loro stessi ad accollarsi il fardello della qualità del servizio che Amazon fornisce. Di seguito ti segnalo alcuni dei più importanti motivi della fidelizzazione del cliente Amazon, con qualche nota rispetto al peso che i venditori devono sostenere per poter rimanere sul marketplace.

meglio amazon o ebay

  • Il cliente è abituato a tempi di consegna molto brevi: seti occupi tu della parte logistica devi fornire tu direttamente questa velocità. Se hai dei tempi di consegna troppo lunghi, Amazon può rimborsare il compratore anche se tu hai già spedito e tracciato la merce.
  • I 30 giorni del diritto di recesso sono sempre rispettati e la restituzione del prodotto è molto semplice e senza spese di spedizione. Questo produce facilmente un abuso da parte degli acquirenti: non sono rari i casi dove per esempio un cliente ordina diversi prodotti dello stesso genere, li prova, e restituisce quelli che gli son piaciuti di meno. La cosa poi si fa particolarmente rischiosa nel caso di capi di abbigliamento o scarpe: il cliente ordina diverse misure dello stesso prodotto, trova la sua misura e restituisce tutti gli altri pezzi. Il punto è che chi fa fronte a questo problema non è Amazon, ma il venditore che vende il prodotto; Amazon tiene poi anche conto della percentuale di resi che ogni venditore ha e se viene superata una certa percentuale (attorno al 3%) può sospendere l’account del venditore e cancellare il suo negozio.
  • I prodotti venduti tramite Amazon hanno una garanzia di due anni molto affidabile, che quasi sempre si risolve nella restituzione dell’importo e non nella riparazione dell’oggetto. Anche qui, chi fa fronte alla garanzia non è Amazon ma il venditore, che si accolla le spese.
  • La visibilità di Amazon è altissima; per quanto riguarda il volume di acquisti è sicuramente la piattaforma vincente. Questo comporta però dal lato dei venditori una concorrenza molto più forte tra di loro rispetto a quella di altre piattaforme.
  • Amazon considera i clienti come clienti propri, non clienti dei merchant. Impedisce quindi il più possibile la comunicazione diretta tra merchant e acquirente, impedisce al merchant di affermarsi in quanto negozio sul marketplace, di fare branding del proprio negozio e impedisce di fare remarketing. Il merchant non avrà mai informazioni riguardo al cliente e potrà comunicare con lui solo tramite Amazon. Per riassumere, è un marketplace che tiene i suoi merchant fortemente sotto tutela allo scopo di mantenere alto il livello di servizio e di fidelizzare i clienti al proprio marchio, non a quello del merchant. In caso di conflitto tra acquirente e venditore Amazon darà quasi sempre ragione al cliente.
  • La società di Jeff Bezos è una società fortemente capitalizzata, un partner solido che puoi essere certo che ti potrà accompagnare per molti anni a venire. Va però segnalato che la tua permanenza come loro partner è soggetta a dei termini di servizio molto stretti e, non raramente, ad atti di puro arbitrio a cui è piuttosto difficile appellarsi anche avendo ragione.
  • Le recensioni di Amazon non sono sui venditori, ma sono principalmente sul singolo prodotto, per cui risulta difficile se non impossibile entrare in nicchie di mercati maturi in cui i competitor presidiano le loro posizioni da anni. Se intendi vendere un prodotto originale oppure posizionarci in alto con una long keyword hai delle ottime possibilità, ma per poter vendere un prodotto di largo consumo (per esempio “lampadina led”) è richiesto un investimento iniziale molto grande.
  • Un vantaggio senza controindicazioni essendo del tutto facoltativo è che Amazon a richiesta si occupa anche della gestione fiscale dei suoi merchant a prezzi molto competitivi.
  • Uno svantaggio di cui tener conto è che mentre il servizio clienti di Amazon riservato agli acquirenti è tra i migliori e i più veloci del mondo, non altrettanto si può dire del servizio clienti riservato ai venditori, che spesso risponde con ritardo o con script prefabbricati che non riguardano la richiesta che gli stai facendo.

Per capire se è meglio Amazon o eBay per vendere online una distinzione molto importante è quella tra venditore FBA e venditore merchant di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

 

Amazon FBA e Amazon merchant

servizio assistenza AmazonUna cosa che distingue drammaticamente Amazon da eBay è la presenza di Amazon FBA (Fulfillment by Amazon), con permette ai venditori di utilizzare la  logistica di Amazon. Se scegli questo servizio non dovrai aver bisogno di un magazzino, non dovrai avere un contratto con un corriere o un’agenzia di fullfilment, non ti dovrai occupare in alcun modo della gestione fisica della merce. Il costo di spedizione che Amazon ti addebiterà sarà mediamente più conveniente di quello che potresti ottenere contrattando direttamente con un corriere. La spedizione e la consegna avverranno in tempi molto rapidi. I clienti che aderiscono all’abbonamento Amazon Prime troveranno i prodotti FBA più attraenti perché avranno l’impressione di non pagare le spese di spedizione.

Ci sono certamente dei costi: lo stoccaggio delle merci nei magazzini di Amazon ti verrà addebitato periodicamente a seconda dello spazio occupato, per cui risulterà estremamente svantaggioso vendere oggetti voluminosi e di basso prezzo. Dopo un certo periodo di tempo di permanenza dell’invenduto (attualmente 18 mesi) Amazon aumenterà vertiginosamente il costo dello stoccaggio, per cui all’approssimarsi di quella data ti toccherà vendere in perdita, o farti spedire i prodotti a casa, o chiedere ad Amazon di distruggerli.

Amazon Merchant invece segue più o meno il modello di business di eBay: il venditore si occupa della logistica, il costo di spedizione viene indicato nella scheda prodotto (il venditore può anche incorporarlo nel prezzo del prodotto e scrivere spedizione gratuita – ma questo non ha la visibilità di un prodotto venduto in abbonamento Amazon Prime).

Aggiungo che Amazon può far concorrenza ai propri merchant con prodotti suoi; se una nicchia di mercato risulta particolarmente profittevole Amazon può far uscire un suo prodotto Amazon Basic che avrà un rapporto qualità/prezzo tale da far crollare i profitti di tutti i commercianti presenti in quel settore. Anche al di là del marchio Amazon Basic, in molte altre nicchie Amazon è presente con prodotti che vende direttamente e su cui si può permettere marginalità più basse degli altri perché – anche se non li produce direttamente – lo stoccaggio e la logistica sono suoi. Costringe così i commercianti del settore ad abbassare i propri margini di profitto o a ricercare soluzioni esteticamente o funzionalmente molto diverse da quelle proposte da Amazon.

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I pro e i contro di eBay

Anche qui per quanto riguarda gli aspetti pratici di come vendere su eBay, si potrebbe dire veramente tanto. Ci basti sapere, però, che eBay si trova sullo spettro opposto del rapporto cliente-venditore, privilegiando più spesso l’interesse dei suoi venditori.

 

  • eBay offre la possibilità di cominciare a vendere online senza partita IVA; le inserzioni su eBay sono equiparabili a vendite occasionali. Ciò è possibile ma molto meno praticabile anche su Amazon, in cui il passaggio da codice fiscale a partita IVA è meno agevole e generalmente sconsigliato. Questo permette ad una startup individuale di esplorare il territorio e verificare se è agibile prima di investire quei costi non trascurabili che l’apertura di una partita IVA comporta.
  • Le recensioni vengono rilasciate direttamente ai migliori negozi Ebay e non al prodotto; questo fa sì che tu possa costruire un business solido vendendo un certo tipo di prodotti e mantenere il grado di social proof acquisito (la propensione del cliente a fidarsi di te in base all’esperienza di altri) anche quando ti metti a vendere prodotti completamente diversi. Su Amazon, ogni volta che metti in vendita un nuovo prodotto, in termini di social proof riparti da zero. D’altra parte ti puoi trovare in difficoltà se un negozio affermato su un altro ambito improvvisamente decide di entrare in concorrenza con te sulla tua nicchia di mercato: potrebbe aver accumulato migliaia di recensioni positive vendendo ottimi accendini e portarsi dietro questo carico di social proof mettendosi a vendere giocattoli per bambini in diretta concorrenza con te.
  • Pur essendo una società molto più piccola di Amazon, è anche quella che ha saputo sfruttare con più velocità la crescita del mercato della vendita online dovuta alle restrizioni del mercato retail legate alla pandemia Covid-19.
  • eBay non offre alcun programma di logistica e di abbonamento come FBA/Prime, quindi i competitor sono tutti Merchant (e quindi sono tutti tuoi pari).
  • Amazon vs eBay

Quindi, visti i pro e i contro di entrambe le piattaforme, sarà meglio Amazon o eBay per vendere online? Nel prossimo paragrafo vedremo quali sono i costi delle commissioni dei due marketplace.

Commissioni di Amazon e commissioni di eBay

Le commissioni di Amazon trattengono il 15% di ogni transazione, mentre eBay trattiene il 10%. Entrambe vanno a incidere sulla marginalità del venditore: val la pena di notare che quel 5% di scarto può fare la differenza tra un fallimento e un successo in un campo in cui la marginalità non è altissima. L’abbonamento mensile che eBay ti propone varia da 0 a 139 euro; Amazon propone invece un costo fisso di 39 euro che equivale grosso modo alle opzioni che offre quello da 19.50 euro su eBay.

Le 300 inserzioni incluse che eBay propone per il tipo di iscrizione da 19.50 euro sono normalmente sufficienti, e comunque è difficile trovare su Amazon un negozio che ne abbia molte più di queste (su eBay invece è facile trovare negozi con migliaia di inserzioni, vedremo dopo il perché).

In conclusione: limitandoci a commissioni e abbonamento mensile è meglio Amazon o eBay per vendere? eBay senza dubbio.

Se sei arrivato a leggere fin qui non credo ci siano dubbi che il mondo dell’eCommerce ti interessi: oltre che come imprenditore è possibile anche gestire gli eCommerce per aziende affermate come eCommerce specialist. Puoi fare il test qui sotto per verificare se si tratta di una professione che ti si confà o no.

 

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Tipi di venditore: Amazon o eBay

Veniamo ora alla questione di quale piattaforma scegliere. La scelta della piattaforma si basa su vari aspetti e qui ti mostrerò due tra i fondamentali: che tipo di venditore sei, e che tipo di cliente vuoi coinvolgere con la tua offerta. Saranno questi i motivi fondamentali che ti spingeranno a scegliere Amazon o eBay per vendere online.

 

Venditore professionale – venditore occasionale

Se la tua intenzione è sgomberare la soffitta, vendere un PC perché ne hai uno più potente, o anche fare piccole attività di arbitrage tipo comprare un fumetto usato nel negozio sotto casa e venderlo a prezzo maggiorato, o comprare un laptop scontato all’UNIEURO e venderlo a prezzo maggiorato su internet (o meglio prima venderlo su internet e poi andare a comprarlo scontato da UNIEURO), vendere su eBay conviene: eBay è un ambiente nato per i venditori occasionali che pur essendosi evoluto verso un modello di marketplace più tradizionale ancora offre loro delle soluzioni specifiche e preziose. Infatti eBay nasce come un sito di aste e tutt’ora sul suo sistema sono presenti quattro modi di vendita di cui tre evidentemente dedicati al venditore occasionale.

 

Venditore occasionale eBay

Se sei un venditore occasionale che vuol vendere la PlayStation 4 perché tanto la PlayStation 5 è retrocompatibile, oppure hai trovato un oggetto in soffitta e lo vuoi vendere, o devi traslocare e non hai voglia di portarti dietro tutti i libri, eBay è la piattaforma che ti permette di farlo in modo semplice. In questo campo il competitor di eBay non è Amazon ma siti come Subito.it, che di solito puntano più sulla geolocalizzazione di acquirente e venditore evitando così le spese di spedizione. eBay offre quattro diverse modalità di vendita.

I due Business Model

  • Asta pura
  • Ata con prezzo di riserva
  • Proposta di acquisto
  • Compralo subito

Di queste quattro modalità, solo la quarta è dedicata ad un venditore professionale che conosce benissimo quanto ha pagato l’oggetto, quanto paga di commissioni e di spedizione e quanta marginalità ha a disposizione. Nel caso di asta pura il venditore si ritrova obbligato a vendere l’oggetto all’offerta più alta, il che spesso vuol dire sottocosto rispetto al valore reale. L’asta con prezzo di riserva è uno strumento spuntato, perché difficilmente i compratori offriranno più del prezzo di riserva, sperando che tu ti risolva a vedere sotto quel prezzo. La proposta di acquisto poi mette il prezzo dell’articolo nelle mani dell’acquirente, il che può essere utile se non hai nessuna idea di quanto possa valere l’oggetto. Puoi però dare per scontato che l’acquirente ti offrirà comunque la metà o meno del valore di mercato. Questa modalità potrebbe essere interessante per testare il mercato dei cacciatori di affari e poi metterlo in vendita con un Compralo subito al doppio o almeno a un terzo in più della maggior proposta d’acquisto ricevuta.

Ma torniamo ora all’opzione Compralo subito e ai venditori professionali o aspiranti tali per vedere se è meglio Amazon o eBay per vendere online.

 

Venditore professionale eBay

Su eBay un venditore professionale è un imprenditore in possesso di partita IVA che mette online i suoi prodotti e li vende tramite eBay. Il venditore professionale eBay si occupa di tutto il processo di gestione fisica della vendita; possiede un magazzino e gestisce le spedizioni, oppure ha un accordo con una piattaforma di fulfillment, o ancora sta facendo dropshipping e inoltra gli ordini al dropshipper. Il venditore professionale ha tutti i motivi per chiedersi quale sia la piattaforma migliore perché la sua attività sui due marketplace è essenzialmente la stessa.

 

Venditore occasionale Amazon

C’è la possibilità di vendere occasionalmente su Amazon? Sì. Amazon fornisce account gratuiti – con forti limitazioni – e permette di costruire pagine relative all’usato. Ma vale la pena di seguire questa possibilità? Secondo me no: gli account occasionali sono stati costruiti quando Amazon era soprattutto una libreria, per permettere l’accesso al mercato dell’usato. Tutt’ora cercando un libro ci può venire proposta la possibilità di comprarlo usato, solitamente con tempi di spedizione più lunghi e con costi di spedizione che a volte vanificano il risparmio dell’usato rispetto al nuovo. La possibilità c’è ma non è il tipo di venditore a cui Amazon si rivolge con più attenzione né quello su cui il modello di business è orientato.

 

Venditore professionale Amazon

Su Amazon un venditore professionale è una figura che può lavorare in due modi diversi: o usa Amazon come una vetrina reputandola più conveniente di altri metodi di vendita online e si occupa sostanzialmente del processo di vendita dall’acquisto alla consegna, o è un venditore che non usa solo Amazon come marketplace ma anche come fulfillment center. Bisogna valutare il fatto che i venditori Amazon FBA godono di indubbi vantaggi rispetto ai venditori merchant; ciò nonostante non è difficile trovare nicchie di mercato su Amazon in cui i venditori merchant competono e battono i venditori FBA e addirittura la stessa Amazon in veste di venditrice diretta.

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Dove iniziare a vendere online

Da quel che abbiamo visto nei paragrafi precedenti dobbiamo focalizzarci esclusivamente sul venditore professionale Merchant, che è l’unico che si può porre la scelta; se hai un magazzino e sai organizzarti con la logistica, riesci a gestire l’assistenza clienti, insomma se sei un venditore a tutto tondo, è meglio Amazon o eBat per vendere online? Se non hai questi requisiti e sei interessato ad aprire negozio online senza magazzino sicuramente preferirai Amazon FBA; la tua scelta è semplice e ti potrebbe essere utile la pagina di Digital Coach che spiega come vendere su Amazon; se invece hai intenzione di vendere un certo numero di oggetti ma di non svolgere l’attività di un negozio vero e proprio sceglierai senza dubbio una delle varie soluzioni per diventare un venditore occasionale eBay.

La scelta invece si pone nel caso cin cui tu abbia delle soluzioni per magazzino o logistica preesistenti o che tu preveda di potertele creare. A questo punto potrebbe essere interessante verificare che piano di business vuoi seguire.

Un venditore Amazon si concentra normalmente su un solo prodotto per volta; questo fa sì che le pagine siano molto più curate di quelle di eBay e conseguentemente comportino un maggior sforzo per essere al livello dei competitor. Una volta che il prodotto si è affermato nella ricerca organica le cose procedono da sole; il venditore deve solo far attenzione a non esaurire le scorte e può cominciare a lavorare ad un secondo prodotto e così via. Molto raramente i venditori hanno centinaia o migliaia di prodotti; lo sforzo richiesto per produrre una pagina competitiva per ognuno di essi sarebbe troppo grande.

I venditori eBay invece sono molto spesso proprietari di un negozio fisico che aprono un canale di vendita online; il risultato è che si hanno negozi virtuali molto grandi ma pagine poco curate e facilmente superabili per qualità.

Chi si concentra su un solo prodotto può certamente avere un buon riscontro nel commercio elettronico anche su eBay, anche perché la social proof è meno importante che su Amazon. Va anche detto che su eBay il compratore si sente più motivato a rilasciare recensioni perché il rapporto con il venditore è molto più diretto; su Amazon pochissimi acquirenti rilasciano recensioni in quanto hanno l’impressione di aver comprato direttamente da Amazon e non da una persona o un negozio virtuale terzo. Il venditore eBay non ha difficoltà particolari a procurarsi l’indirizzo email del compratore e questo facilita remarketing, cross selling e fidelizzazione, Resta però che il volume di vendite di Amazon è molto più alto di quello di eBay e che quindi la vendita di un solo prodotto raramente produce risultati sufficienti: con un solo prodotto ben piazzato su Amazon invece si possono creare fatturati notevoli.

In generale si può dire che eBay sia più adatto a commercianti retail che vogliono crearsi un canale online senza perderci troppo tempo e troppi soldi che non a startup che vogliono esplorare il mondo del mercato online. Per esempio, se possiedo un negozio di oggetti vintage, posso mettere tutto il mio catalogo online e tenere aperti entrambi i canali di vendita; se voglio invece provare a vendere in Italia un prodotto che è attualmente molto venduto negli Stati Uniti, prevedendo che la moda arriverà anche qui, oppure credo di aver trovato un prodotto con un’alta domanda e una bassa offerta, e voglio fondare il mio business su quel solo prodotto almeno per iniziare, la scelta migliore è probabilmente Amazon.

pro e contro amazon e ebay

Val la pena di far notare che sono diversi anche i compratori sulle due piattaforme; su Amazon troviamo delle persone che vogliono un servizio veloce e sicuro, per cui il prezzo dell’oggetto viene confrontato con quello degli altri venditori presenti sulla piattaforma e al più con quello dei negozi retail ma difficilmente con altri canali di vendita online. Il cliente Amazon cerca nella maggior parte dei casi l’oggetto solo su Amazon senza fare confronti su altre piattaforme; se il prezzo gli sembra buono, le recensioni sono positive, il prodotto ha le caratteristiche che gli servono, compra.

Se avete un oggetto originale, creato da voi, artigianale o customizzato in fase di produzione, Amazon può essere una buona piattaforma (segnaliamo che per quanto riguarda il mercato handmade una piattaforma davvero interessante è Etsy). Su Amazon il venditore può verificare che i prodotti adatti alla vendita sono difficili da trovare; esistono una pletora di software per aiutare i venditori nella scelta della nicchia e del prodotto, e quelli più affidabili non sono gratuiti.

Il cliente eBay è invece una persona diversa; gli piace comprare l’usato, gli piace cercare un affare (specie nel formato Asta), spesso confronta il prezzo dell’oggetto con i prezzi disponibili su Google Shopping o altre piattaforme. Il cliente ha normalmente le idee più chiare su quel che vuol comprare; difficilmente va in cerca di un regalo o di un oggetto indefinito aspettandosi delle proposte. Non si lascerà attrarre più di tanto dal vostro lavoro sulla pagina o sull’oggetto e valuterà il prodotto secondo due parametri fondamentali; il costo e i tempi di spedizione. Dal punto di vista del venditore, il cliente eBay è un cliente più difficile, più informato, meno disponibile a farsi attrarre da immagini ben fatte e da un testo esaustivo. Con lui bisogna giocoforza tenere i prezzi al livello dei competitor, con la conseguenza che man mano che la concorrenza cresce la marginalità scende.

A questo punto ti dovrebbe essere chiaro a partire da che tipo di venditore sei e da a che tipo di acquirente ti vuoi rivolgere se sia meglio Amazon o eBay per vendere online.

Se vuoi avere più informazioni sul mondo degli eCommerce puoi scaricare gratuitamente la mini-guida che Digital Coach ti mette a disposizione:

 

 

Conclusioni

Se intendi mettere occasionalmente in vendita dei prodotti, se non vuoi costruire un’attività ma semplicemente vendere degli oggetti di cui per qualche motivo ti vuoi disfare, eBay è la piattaforma più adatta: è nata per questo e mantiene tutt’ora una serie di caratteristiche che rendono questo obbiettivo semplice da implementare e facile da risolvere.

Se sia meglio Amazon o eBay per vendere online come professionisti è invece una domanda che si può fare chi è in grado di gestire o vuole gestire logistica e magazzino autonomamente, perché eBay non offre nessuna soluzione di fulfillment diretto. Se quindi non hai o non vuoi crearti questa base iniziale la scelta è obbligata: vendere su Amazon Business con Amazon FBA.

Nel caso tu possa e voglia gestire logistica e magazzino allora la questione si pone. Se hai un negozio fisico sicuramente eBay è la scelta più semplice: puoi creare centinaia di pagine senza ottimizzarle maniacalmente e mettere tutto il tuo catalogo in vendita.

Se invece stai iniziando una nuova attività e sai come gestire logistica e magazzino, potrei consigliarti di aprire un negozio su entrambi i canali per vedere i risultati: i livelli di competizione delle singole nicchie commerciali sulle due piattaforme sono molto diversi e quindi il prodotto potrebbe vendere molto su una e poco sull’altra per motivi non sempre prevedibili. eBay è più adatta per mettere in vendita un gran numero di prodotti mentre Amazon è più adatta a una crescita progressiva e comunque limitata dei prodotti in vendita.