Seleziona una pagina

RISULTATI ORGANICI

Che cosa sono i risultati organici nei motori di ricerca?

I risultati organici, cosa sono

risultati organici sono i risultati gratuiti che compaiono nella SERP, la pagina dei risultati del motore di ricerca, in risposta a una domanda contenente una o più parole chiave.

Sono detti anche risultati naturali, perché i siti web non pagano per posizionare le proprie pagine. È il motore di ricerca a stabilire chi merita le posizioni più alte: l’algoritmo si basa sulla rilevanza e pertinenza alle parole chiave ricercate, mostrando sulla SERP i risultati che meglio rispecchiano l’intento di ricerca degli utenti e premiando i contenuti che soddisfano i requisiti di sicurezza, leggibilità e affidabilità.

In media, noi tutti tendiamo a cliccare più spesso sui risultati organici della parte superiore della prima SERP, mentre quasi non consideriamo gli ultimi posti e ancor meno i link dalla seconda pagina in poi.

Occupare quindi le prime posizioni per determinate parole chiave è un traguardo per chi ha un sito o un blog. Per raggiungere questo obiettivo, i professionisti della SEO svolgono un lavoro estremamente complesso, data la struttura sempre più articolata di SERP e algoritmi. Se dopo una ricerca troviamo i risultati in un certo ordine molto è dovuto anche al lavoro di ottimizzazione SEO. L’acronimo SEO significa infatti Search Engine Optimization, cioè ottimizzazione del motore di ricerca.

Uno dei tool SEO più importanti è Google Search Console, completamente gratuito e adatto anche a chi è inesperto, utilissimo per gestire la presenza di un sito nella SERP di Google.

Con Google Search Console è possibile verificare che Google riesca a trovare il sito e ad eseguirne la scansione. Inoltre mostra una panoramica su come il motore di ricerca vede il sito, offrendo indicazioni e consigli per migliorarlo dal punto di vista SEO.

Puoi trovare maggiori informazioni nella Guida di Search Console della sezione Supporto di Google.

Se vuoi apprendere le tecniche e gli strumenti per specializzarti con un corso SEO, clicca qui.

I risultati organici sono influenzati anche dalla posizione geografica, dalla cronologia e dal cambio di rete o dispositivo. Ad esempio, se facciamo una ricerca da desktop con la linea ADSL o Fibra e poi ricerchiamo la stessa query da smartphone con il 4G, è molto probabile che la pagina dei risultati appaia leggermente diversa. Lo stesso accade anche quando facciamo la medesima ricerca dagli stessi dispositivi ma da due città o province diverse.

 

risultati organici cosa sono

 

Differenza fra risultati organici e a pagamento

I risultati a pagamento, a differenza dei risultati organici compaiono sulla SERP perché i proprietari di siti e blog pagano il motore di ricerca attraverso un sistema di aste, come Google Ads o Bing Ads, per posizionarsi sopra o a destra dei risultati organici. I risultati a pagamento sono più utili a chi vuole fare un acquisto, piuttosto che agli utenti che fanno ricerche informative.

La struttura della SERP

Acronimo di Search Engine Results Page, la SERP dei principali motori di ricerca come Google, Bing e Yahoo (o Baidu in Cina e Yandex in Russia) non è solo una semplice lista di risultati ma offre molteplici funzionalità.

Per una query possiamo trovare anche molte SERP, sfogliabili cliccando sulle freccette in fondo ai risultati. Ogni pagina contiene in media 10 risultati suddivisi fra risultati organici e risultati a pagamento.

Le SERP sono suddivise in categorie che si presentano come voci cliccabili sotto alla stringa di ricerca, che ritroviamo in modo più o meno simile nei diversi search engine:

  • Web
  • Immagini
  • Notizie
  • Video
  • Mappe

La categoria Web compare di default in risposta a una query e può raggruppare diversi tipi di risultati organici, integrando snippet testuali, box di altre categorie e risultati a pagamento.

La SERP di Google

Ma com’è fatta la SERP di Google, il motore di ricerca più conosciuto e utilizzato al mondo?

Innanzitutto la SERP su mobile può essere anche molto diversa dalla SERP su desktop perché i siti che vediamo nelle prime posizioni su desktop potrebbero non esserlo su mobile. Questo dipende dall’aggiunta delle numerose feature studiate appositamente per il mobile e dal fatto che alcune query ricevono risposte che su desktop avrebbero poco senso.

Inoltre i risultati di immagini, video, notizie, ecc. appaiono più frequentemente nelle SERP dei dispositivi mobili, assieme ai box di App Store e Google play sopra a tutti gli altri risultati organici quando si cercano app o file da scaricare.

Mentre digitiamo la nostra query, Google ci propone, sotto alla stringa di ricerca, le ricerche correlate, ossia delle alternative alla nostra parola o frase della query. Queste correlate sono le stesse frasi che nel desktop troviamo elencate in fondo alla pagina dei risultati, sotto al titoletto “Ricerche correlate a… (la nostra query)“, mentre nel mobile si inseriscono fra i risultati.

Sotto alla stringa di ricerca possiamo selezionare le diverse categorie, il cui ordine cambia a seconda della rilevanza per la query.

Se cerchiamo un prodotto, probabilmente subito dopo la voce Tutti troveremo quella della categoria Shopping, se invece cerchiamo un argomento che non può portare ad un acquisto, come le informazioni su un personaggio storico, troveremo prima la voce Immagini o Video, mentre Shopping sarà più a destra o sotto alla voce Altro.

La natura dinamica del menu sulla SERP la dice lunga sui molti passi avanti fatti dallalgoritmo Google verso la ricerca semantica.

Di seguito, l’elenco di tutte le categorie della SERP di Google:

  • Tutti
  • Immagini
  • Video
  • Notizie
  • Shopping
  • Maps
  • Libri
  • Voli
  • Finanza
  • Impostazioni (per personalizzare la ricerca, le lingue e consultare la Guida).
  • Strumenti (su desktop, per decidere se visualizzare la SERP in qualsiasi lingua o solo in italiano, filtrare i risultati per data e selezionare la funzione Verbatim).

Per approfondire le impostazioni di ricerca su Google, vedi anche Trucchi ricerca Google – Trucchi e segreti per ricerche mirate e divertenti su Google.

Google Search, la ricerca universale

La categoria Tutti è la sezione Web di Google, detta anche Google Search, cioè la SERP che compare di default in risposta a una ricerca e che, grazie all’Universal Search, o Ricerca universale, introdotta nel 2007 può contenere diversi tipi di risultati.

A seconda della query, oltre ai risultati organici testuali e agli annunci a pagamento, Google inserisce:

  • Box della sezione Shopping, sopra a tutti i risultati organici e a pagamento
  • Snippet in primo piano o Featured snippet
  • Rich snippet
  • Knowledge Graph
  • Box di Immagini
  • Box di Video
  • Box di News
  • Box di Mappe per i risultati geolocalizzati

Dal 2020 Google ha cambiato l’aspetto dei singoli risultati organici e dei risultati a pagamento nella SERP della ricerca universale su desktop, rendendola più simile a quanto già fatto sul mobile. Possiamo notare infatti che ora gli url non sono più verdi ma sono diventati neri e sono saliti sopra al titolo, che invece è rimasto blu. L’aspetto generale quindi è più sobrio (anche perché la stessa modifica è stata apportata ai risultati a pagamento, dove inoltre la scritta Annuncio è diventata nera ed è in grassetto prima dell’url).

Su smartphone, davanti alle url sono visibili anche le favicons, dei piccoli loghi che hanno la finalità di far risaltare i brand nei risultati organici.

Gli snippet in primo piano

Gli Snippet in primo piano o Featured snippet sono risultati organici rilevanti selezionati dal motore di ricerca perché rispondono in modo preciso e diretto alle domande degli utenti. Si posizionano sotto agli annunci a pagamento, racchiusi in un box che li rende ancora più prominenti.

Fino alla fine del 2019, Google trattava questo tipo di risultati come risultati zero, perché li metteva sopra al primo risultato organico per poi ripeterli più in basso, anche se non necessariamente in prima posizione. Da gennaio 2020, i featured snippet sono invece la posizione numero 1, cioè non li ritroviamo più ripetuti in basso.

Gli snippet in primo piano sono generalmente composti da più entità: snippet testuale, una o più immagini provenienti anche da siti diversi, video (la maggior parte da You Tube), tabelle e liste di informazioni (come nel caso delle ricette).

Anche quando utilizziamo la ricerca vocale dallo smartphone, Google risponde leggendoci un featured snippet, soprattutto quando non è disponibile un Knowledge Graph.

Questa tipologia di risultati organici è vista come una grossa opportunità da chi pubblica contenuti sul web, perché sono gratuiti e garantiscono la massima visibilità (quindi maggiore probabilità di click) anche se, per il loro carattere esaustivo sulla SERP, l’utente potrebbe facilmente soddisfare la sua richiesta senza cliccare.

Ma quando compare un featured snippet? Praticamente, quando lo decide Google! Non ci sono delle regole precise, diciamo che sicuramente il motore di ricerca favorisce contenuti con risposte semplici, come due frasi o una breve lista, e meglio ancora se si adattano allo schermo mobile.

serp_risultati organici

Esempio di Snippet in primo piano.

I Rich snippet

I Rich snippet sono snippet di risultati organici “arricchiti” con elementi che facilitano la ricerca e la selezione del contenuto da parte degli utenti, come le stelline di valutazione, i riferimenti sull’autore, video, prezzi, ecc. Secondo Google servono a migliorare la reputazione del sito e quindi a favorire i click. Puoi trovare informazioni dettagliate sui rich snippet a questo link.

Google Knowledge Graph

Il Knowledge Graph è un box che compare nella ricerca universale che contiene risposte concise provenienti da varie fonti, molto spesso Wikipedia, corredato di foto e altre informazioni utili e immediate. Appare quando vengono formulate query molto comuni e ad alto traffico e si posiziona a destra dei risultati nella ricerca da desktop e sopra ai risultati organici nella ricerca da mobile.

Google tende a prediligere sempre di più questa entità per i risultati organici, anche per quanto riguarda le risposta alle ricerche vocali.

Se vuoi approfondire l’argomento, vedi Google Knowledge Graph – cos’è, come funziona e vantaggi.

Google Immagini

Questa sezione restituisce risultati organici di immagini provenienti dai siti web di tutto il mondo.

Anche in questa SERP possiamo trovare box di risultati sponsorizzati, quindi a pagamento, sopra ai risultati organici. Si tratta in questo caso di annunci provenienti dalla sezione Google Shopping, che vedremo più in basso.

In calce alle immagini, spesso troviamo la frase “Le immagini potrebbero essere soggette a copyright“, una sorta di avvertimento che invita a verificare i termini di utilizzo per non incorrere in rivendicazioni nel caso l’immagine sia coperta da diritti d’autore.

Se la ricerca nella categoria “Tutti” genera molti risultati visivi, questi possono comparire fra i primi risultati organici occupando uno spazio anche consistente sulla SERP, formato da un insieme di immagini raggruppate che rimandano alla categoria Google Immagini. Sopra alle immagini possiamo trovare una lunga serie di voci cliccabili, una suddivisione in sottocategorie che facilita la navigazione, come nella schermata di esempio qui sotto.

Un altro modo in cui Google Immagini si inserisce nella categoria Tutti, è sotto forma di lungo carosello di immagini, consultabile tramite frecce laterali: un modo pratico per vedere una carrellata di anteprima dei risultati visivi per la nostra query.

serp_universal search_Immagini

Esempio di carosello da Google Immagini nella categoria “Tutti”

La ricerca per immagini

Google ha migliorato molto negli anni la user experience della ricerca di immagini grazie anche all’opzione di Ricerca per immagini. Questa funzione è molto utile quando vogliamo capire da quale sito proviene un’immagine che abbiamo nel computer o se vogliamo vedere quanti siti la utilizzano, oppure per trovare immagini simili. Cliccando sull’icona che raffigura una piccola macchina fotografica, la stringa di ricerca ci permette di inserire un’immagine, o il link ad essa, al posto della classica query. Come primo risultato, vedremo la nostra immagine corredata di misure in pixel, con sotto la proposta di una possibile ricerca testuale correlata (replicata anche nella stringa di ricerca, accanto alla nostra foto).

Se non non avete ancora considerato o notato questa funzione, non vi resta che sperimentarla!

Google Video

Qui Google raggruppa i risultati organici di video, molti dei quali provengono da You Tube. Gli snippet in questa sezione hanno il titolo del video in blu, seguito dall’url in verde, subito sotto l’immagine di anteprima del video e a fianco la data, l’autore del caricamento e una breve descrizione (in gergo, metadescription). Cliccando sul video si viene indirizzati alla fonte originale per la visualizzazione.

Come per le immagini, anche gli snippet video, o l’eventuale carosello di video da scorrere con le frecce laterali, diventano i primi risultati organici sulla SERP della categoria Tutti, quando la query li favorisce.

Google News, il notiziario di Google

Questa pagina, che per sua natura restituisce solamente risultati organici, raggruppa le notizie provenienti dallo strumento Google News, il “notiziario” di Google che indicizza i contenuti delle principali testate giornalistiche online. I singoli risultati di questa SERP sono caratterizzati da un’immagine a sinistra e lo snippet di testo a fianco.

L’obiettivo di Google News è di riunire in un unico spazio tutte le ultime notizie di un determinato argomento, specie se di elevato interesse in un preciso momento.

Google Shopping

Google Shopping è un motore di ricerca interamente dedicato allo shopping che trova i prodotti e compara i prezzi di diversi marketplace e negozi online.

Come per Google Search, digitando la query nella stringa in alto compariranno i prodotti più rilevanti e pertinenti alla ricerca. Si possono impostare i filtri per affinare i risultati, selezionando la fascia di prezzo, la taglia, la categoria, il reparto, la marca e il materiale (su desktop i filtri si impostano a sinistra mentre da mobile sono sopra a tutti i risultati).

I risultati sono schede con la foto del prodotto, una breve descrizione, il prezzo, eventuali recensioni e rating e il marketplace di provenienza.

Cliccando su una scheda, questa si espande fornendo informazioni aggiuntive, come una descrizione più dettagliata o un carosello di foto, il link per comparare i prezzi di più negozi e la call to action che rimanda al sito del rivenditore per completare l’acquisto o approfondire la ricerca.

L’ordine in cui compaiono i prodotti sulla SERP di Google Shopping dipende da un insieme di fattori, fra cui il compenso che i commercianti pagano a Google, tramite un’asta gestita da Google Ads, collegato a Google Merchant Center.

Se vuoi approfondire Google Shopping clicca qui

Google Maps e la ricerca locale

Google Maps è un servizio di ricerca geografica fruibile sia da desktop che da mobile, dove il click sulla voce Maps apre automaticamente l’app Google Maps.

Da desktop, se clicchiamo sulla categoria Maps dopo aver inserito la query in Google Search, si aprirà una cartina geografica centrata sulla nazione in cui ci troviamo e puntellata di palloncini rossi, che sono i risultati organici della nostra ricerca locale. Il motore di ricerca seleziona le posizioni vicine a noi che contengono le informazioni più pertinenti alla nostra query e le posiziona sulla cartina.

Sulla sinistra troveremo gli stessi risultati disposti in una lista di schede, composte dal nome, indirizzo, eventuale descrizione e rating e una foto a fianco. Cliccando su una delle schede potremo vedere molte più informazioni sull’attività o sul luogo selezionato.

Su mobile, l’app Google Maps è utilizzata da moltissime persone per trovare luoghi raggiungibili a piedi o come navigatore in auto. Le attività commerciali con sede fisica traggono grande beneficio dalla ricerca locale, perché grazie ad essa possono farsi trovare e raggiungere facilmente dai consumatori che vogliono fare acquisti. A tale scopo, Google mette a disposizione delle aziende il tool gratuito Google my Business, che permette di gestire in autonomia le informazioni con la possibilità di interagire con gli utenti tramite le recensioni e i post, favorendo così la visibilità e la credibilità del brand.

I risultati locali sulla SERP di Google Search

Il local pack

Sulla SERP della categoria principale Tutti, i risultati della ricerca locale compaiono sopra ai classici risultati organici e sotto agli annunci a pagamento, in risposta alle query con caratteristiche geografiche come “bar vicino a me“, “concessionario aperto oggi“. Questi risultati si presentano in un box di 3 risultati chiamato local pack, che contiene le informazioni principali di contatto come nome, indirizzo e telefono (dette anche NAP, cioè Name, Address, Phone), oltre al link al sito web e il link per le indicazioni stradali, che rimanda a Google Maps. I 3 risultati si basano sulle valutazioni degli utenti, quindi sulle recensioni.

Esiste poi un secondo tipo di local pack che compare quando digitiamo direttamente il nome di un’azienda: in questo caso i risultati non sono ordinati in base alle recensioni ma le attività vengono contrassegnate con le lettere A, B, C, come nel secondo esempio sottostante.

local pack_2 tipologie

Un local pack generico e un local pack “A,B,C”

Google è ormai in grado di interpretare l’intento di un numero sempre maggiore di query, anche quando scriviamo una sola parola anziché una frase precisa. Se cerchiamo “sushi”, è probabile che Google capisca che cerchiamo un ristorante giapponese nelle vicinanze e che ci proponga un local pack.

Il Local Teaser (o Local Snack Pack)

In base al luogo o al tipo di attività commerciale che cerchiamo, possiamo trovare un secondo tipo di local pack, leggermente diverso dal primo: il Local teaser, a volte detto anche Local snack pack.

Compare quando cerchiamo attività ricettive come hotel, ristoranti e agriturismi e su desktop consiste in un box suddiviso concettualmente a metà: 4 brevi schede di risultati organici sulla sinistra e una cartina geografica con i risultati contrassegnati da palloncini o icone sulla destra (su mobile la cartina compare invece sopra alle 4 schede). Le schede sono composte da una foto, una piccola descrizione, l’eventuale valutazione e non contengono in questo caso il NAP o un link al sito. Per vedere più informazioni, è necessario cliccare sulla scheda: si aprirà una pagina con la scheda estesa dell’attività, contenente tutte le altre info come i contatti, il link al sito e alle indicazioni stradali, oltre a elementi aggiuntivi come l’anteprima di domande e risposte degli utenti, il riepilogo delle recensioni, le ricerche correlate e anticipazioni dalle altre categorie come Foto e Web, con i primi tre risultati organici della SERP.

Da desktop, a sinistra della scheda troviamo le schede di altri risultati pertinenti con la query, mentre sulla destra e dietro alla scheda aperta possiamo consultare i risultati sulla cartina geografica (chiudendo la scheda potremo vedere la cartina a tutto campo). Ecco qui sotto un esempio di Local Teaser nella SERP desktop:

risultati organici-local teaser

Un esempio di Local Teaser per la ricerca di hotel

Nel caso degli hotel, quando clicchiamo su uno dei quattro risultati verremo indirizzati nella pagina “Hotel” della sezione Travel, di cui fa parte anche la categoria Voli. Questa sezione si distingue anche graficamente dalla pagina di destinazione del local pack tradizionale.

Siamo infatti all’interno di una macro categoria dedicata ai viaggi, dove è possibile cercare voli, hotel e trovare idee di viaggio in base alla cronologia e addirittura agli ultimi viaggi fatti (nel caso, come ormai quasi sempre accade, la nostra prenotazione sia passata per Google anche semplicemente attraverso Gmail).

Google Voli

Questa sotto categoria di “Travel”, che nella SERP desktop spesso vediamo sotto alla  voce Altro, è il motore di ricerca per trovare voli aerei selezionando date e destinazioni, dall’interfaccia intuitiva che ci permette anche, nel caso fossimo indecisi su dove andare, di usare la mappa per vedere tutti i voli disponibili per una data senza selezionare la destinazione… Un modo pratico e divertente per lasciarsi ispirare!

Google Libri

L’archivio letterario di Google

Una sezione davvero interessante è Google Libri o Google Books, un enorme progetto di digitalizzazione di tutti i libri esistenti al mondo.

Quando ci imbattiamo in risultati organici che ci rimandano a un file pdf contenente diverse pagine e paragrafi, potrebbe trattarsi di un risultato proveniente da Google Libri.

Questo servizio è molto utile quando siamo alla ricerca di un libro per un determinato argomento, perché ci mostra le pagine con le keyword della nostra query evidenziate in giallo per farcele trovare immediatamente, in modo che possiamo velocemente capire se quello è il libro che fa per noi.

I libri considerati di pubblico dominio sono scaricabili gratuitamente per essere letti in formato digitale. I libri di pubblico dominio sono quelli senza copyright o per i quali il copyright  è scaduto perché sono trascorsi più di 70 anni dalla morte del loro autore.

I libri coperti da copyright, invece, vengono digitalizzati solo in parte, generalmente solo le prime pagine (il numero dipende dagli accordi con autori ed editori) e la loro scheda contiene una call to action per l’acquisto.

Google Finanza

Google Finanza è un sito che raggruppa tutte le notizie sul mondo finanziario, recuperandole dal web, compresa la sezione di Google News. E’ un servizio utile per chi è interessato al mondo del trading, a prescindere dall’esperienza. Naturalmente, se si intende fare trading in modo professionale, è raccomandato avvalersi anche di altri strumenti come piattaforme regolamentate ed autorizzate, anche perché Google Finanza si concentra solo sulle azioni e gli indici. Il sito è stato aggiornato in modo significativo nel 2017 e la grande novità è che si interfaccia automaticamente con la cronologia delle ricerche, fornendo in in seguito notizie sulle aziende o mercati a cui si è interessati.

Per accedere a Google Finanza è sufficiente digitare Google Finanza o Google Finance nella stringa di ricerca di Google, scegliendo poi il primo risultato con l’url https://www.google.com/finance.

Conclusioni

Google, in quanto motore di ricerca più diffuso al mondo, fa da traino nella continua implementazione della user experience della ricerca organica, muovendosi sempre di più verso la ricerca semantica e la ricerca vocale, per interpretare i bisogni degli utenti anche da poche parole e fornire risposte sempre più immediate direttamente sulla SERP. Nei prossimi anni la SERP continuerà sicuramente a cambiare aspetto, anche con modifiche minime e graduali, con l’obiettivo di soddisfare le abitudini sempre più frettolose ed esigenti di ricerca degli utenti.

 

RICHIEDI PIÙ INFORMAZIONI

 

Save