ANALISI PAROLE CHIAVE
Strategie SEO e tool per le keywordL’analisi parole chiave è la prima attività a cui i professionisti della SEO (Search Engine Optimization) ricorrono per creare strategie di ottimizzazione per i motori di ricerca e per produrre contenuti che soddisfino l’intento di ricerca dell’utente, al fine di ottenere traffico organico.
In questa pagina ti spiegherò come trovare le parole chiave, come scegliere le keyword utili da integrare in una strategia di marketing e quali sono i principali strumenti per una efficace analisi parole chiave.
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Analisi parole chiave: cosa significa trovare parole chiave?
Le “parole chiave” o “keyword”, dette anche “query di ricerca”, sono le parole che utilizzano gli utenti per ricercare informazioni sul web. Ad esempio, se volessimo ricercare informazioni su come pubblicizzare un prodotto o servizio su TikTok potremmo scrivere su Google la parola chiave “pubblicità su TikTok”.
L’analisi parole chiave è il primo step da cui partire poiché è tramite le parole chiave che gli utenti cercano informazioni inserendo chiavi di ricerca su Google. In questo caso, l’interrogazione al motore di ricerca viene chiamata proprio “query di ricerca”, termine che identifica una ricerca all’interno di un database.
Compiere un’attenta keyword research è fondamentale perché la query è un’espressione di un bisogno informativo e, quindi, solo riuscendo ad individuare il search intent degli utenti potrai posizionarti nella prima pagina di Google.
Un metodo utile e veloce per trovare parole chiave è Google Suggest, ossia una funzione che ti suggerisce delle previsioni di ricerca mentre stai digitando una query. Considerare queste previsioni come parole chiave correlate è molto importante, in quanto Google ti suggerisce ricerche reali e popolari legate al campo semantico della tua query. In particolar modo, i suggerimenti creati dall’algoritmo si basano su fattori quali la frequenza e l’attualità dei termini ricercati e anche sulla cronologia dell’utente.
Google Suggest rappresenta un primo punto di partenza. Adesso andiamo ad approfondire l’argomento insieme!
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Keyword research strategy per l’analisi parole chiave
Affinché il tuo sito o il tuo testo possa scalare la SERP posizionandosi tra i migliori risultati organici (un detto molto popolare nel mondo SEO dice “La seconda pagina di Google è il miglior posto per nascondere un cadavere”), è necessaria un’ottima keyword research strategy. Infatti, senza una lista di parole chiave da inserire in maniera strategica nel tuo testo, Google come potrebbe premiarti?
Devi sapere quindi che per l’analisi parole chiave è importante individuare anche il dominio semantico del termine selezionato, attraverso il cosiddetto “LSI”, Latent Semantic Indexing. Infatti, un termine non compare mai solo, ma è sempre accompagnato da altri termini, i quali costituiscono il dominio o campo semantico.
Ti sei mai chiesto “come faccio a trovare le parole chiave?” I metodi e gli strumenti sono tanti e nei paragrafi successivi te ne illustrerò qualcuno. Tuttavia, ricorda che niente è efficace come il cervello umano per l’analisi parole chiave.
Uno strumento molto interessante e diverso dagli altri è Google Trends: ti permette di ottenere risultati su ricerche di tendenza, di scoprire quali sono le parole chiave più cercate rispetto a un determinato argomento, con la possibilità di confrontare l’andamento della ricerca nel tempo.
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Keyword e keyphrase, vantaggi e utilizzi
Quando si parla di analisi parole chiave bisogna sottolineare che le query si dividono in due grandi famiglie: le keyword, composte da una sola parola, e le keyphrase, composte da più parole. Per esempio, se scrivi nella barra di ricerca “automobile”, riceverai da Google una risposta generica trovando le aziende automobilistiche che si sono posizionate meglio rispetto ai competitor per la parola automobile. Scrivendo, invece, “Audi R8 V10 RWD bianca”, riceverai la risposta precisa in merito al tuo bisogno informativo.
Ti stai domandando su quale delle due è meglio puntare? Facendo l’analisi delle keyword devi tenere presente che gli utenti, quando interrogano il motore di ricerca, sanno già di cosa hanno bisogno, per cui tendono a fare ricerche sempre più precise, alle quali il motore di ricerca deve rispondere restituendo risultati pertinenti.
Vediamo insieme come scegliere le migliori keyword per un’analisi parole chiave ideale.
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Come scegliere le giuste parole chiave
Ancor prima di scoprire quali sono gli strumenti utili per l’analisi delle keyword, devi capire quali sono i termini su cui è meglio puntare.
Proprio per questo, devi sapere che esistono parole chiave che hanno una frequenza di ricerche molto alta, cosa che le rende molto competitive, le “head term”: è difficile occupare buone posizioni in SERP puntando su keyword ad alta frequenza. In alternativa, esistono keyphrase con volumi di ricerca inferiori ma che ricoprono la maggior parte di ricerche degli utenti.
Quest’ultima strategia viene definita “teoria della long tail”, cioè “teoria della coda lunga”: consiste nel selezionare keyword composte da tre o più parole, con volumi di ricerca molto bassi, ma che presentano il vantaggio di essere più specifiche. Queste parole chiave riescono a soddisfare l’intento di ricerca degli utenti che è sempre più preciso e hanno il vantaggio di essere meno competitive, quindi con maggiori possibilità di posizionarsi in alto nella SERP.
Nel grafico, infatti, si osserva che le keyword che hanno volumi di ricerca altissimi rappresentano solo il 30% delle ricerche, mentre il restante 70% è ricoperto dalle long tail, che hanno volumi più bassi ma con maggiori possibilità di registrare conversioni.
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3 diversi tipi di parole chiave
Un altro aspetto molto importante di cui tener conto mentre effettui la tua analisi keyword è che esistono 3 diversi tipi di parole chiave a seconda dell’intento di ricerca degli utenti:
- keyword informazionali;
- keyword navigazionali;
- keyword transazionali (o commerciali).
Keyword informazionali
Le keyword informazionali sono le parole chiave digitate dall’utente quando ricerca informazioni, ma non ha intenzione di acquistare qualcosa. In poche parole, l’utente ha un problema da risolvere o una curiosità da soddisfare: il classico contenuto “how to”.
Se ad esempio l’utente ha intenzione di fare una torta al cioccolato, ma non sa come farla potrebbe digitare “come fare torta al cioccolato”, “torta al cioccolato ricetta”, “torta al cioccolato tutorial” e così via.
Il grande vantaggio che puoi ottenere dall’ottimizzazione di questo tipo di parole chiave è attirare nuovi clienti e fidelizzarli per spingerli, eventualmente, in un secondo momento all’acquisto del tuo prodotto o servizio.
Inoltre, contenuti sviluppati tramite l’utilizzo di keyword informazionali sono molto utili anche per fare lead generation perché l’utente che sta cercando informazioni di questo tipo è propenso a scaricare, ad esempio, un ebook per soddisfare il proprio bisogno informativo.
Se durante la tua analisi parole chiave decidi di selezionare keyword navigazionali significa che gli utenti conoscono già il tuo prodotto o servizio o la tua azienda. In questo caso, l’utente digita direttamente il nome del tuo brand oppure il nome del brand affiancato da quello del prodotto che vorrebbe acquistare.
Keyword transazionali (o commerciali)
Le keyword transazionali (o commerciali) sono le parole chiave che l’utente digita sul motore di ricerca quando la sua ricerca online mira all’acquisto. Capisci bene che questo tipo di utente per te è davvero prezioso e non puoi fartelo scappare proprio perché il suo intento è comprare e tu devi farti trovare prima che lui trovi un tuo competitor.
In questo caso, l’utente ricercherà, ad esempio, “stampi torte online” o “stampi torte prezzi online”.
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Strumenti di analisi parole chiave
Per la tua analisi parole chiave hai a disposizione numerosi keyword tool gratis e a pagamento che ti permettono innanzitutto di quantificare il grado di competizione online e i volumi delle ricerche per quel determinato termine.
In particolare, il livello di competizione fa riferimento al numero di pagine che sono già state indicizzate per quella parola chiave e quindi il numero di competitor con cui devi competere per posizionarti. Invece, il volume di ricerca indica quante volte una determinata keyword viene ricercata dagli utenti in un certo periodo di tempo.
Qui di seguito saranno illustrati i tool grazie ai quali potrai trovare parole chiave.
Strumento di pianificazione delle parole chiave
Il keyword planner di Google Ads è un tool gratuito e molto utile per l’analisi delle parole chiave. Solitamente è utilizzato per la realizzazione delle campagne a pagamento SEM (Search Engine Marketing) per mostrare i tuoi annunci display, search, video e app, ma può essere anche impiegato per la ricerca di keyword per il posizionamento organico. In quest’ottica puoi fare riferimento anche al rank traker, un tool utile a monitorare il posizionamento delle keyword sui motori di ricerca.
Per utilizzare Google Ads è necessario avere un account Gmail. Una volta entrato, dovrai utilizzare lo strumento di pianificazione parole chiave e andare nella sezione “Ottieni volume di ricerca e previsioni”, potrai visualizzare le metriche storiche (media ricerche mensili, concorrenza) e decidere se scaricarle in un file Excel. Inoltre tra gli strumenti offerti da questo motore di ricerca potresti considerare anche di cercare keywords in google analytics.
Guarda il tutorial di Keyword Planner di Google Ads per approfondire il suo funzionamento!
Ubersuggest
Ubersuggest è un altro strumento (tool gratuito con una sua versione a pagamento) in grado di offrire una panoramica completa sull’analisi delle keyword. È sufficiente inserire la parola chiave nello spazio di ricerca, il Paese (in questo caso Italia) e cliccare invio per avere una serie di dati, fra cui il volume di ricerca e il livello di competizione sia nella ricerca organica che in quella a pagamento, chiamati rispettivamente SEO difficulty e paid difficulty. A questi si aggiungono ulteriori dati, come il costo per click e un elenco di keyword (suggerite e correlate).
Questo prezioso tool per l’analisi parole chiave fornisce anche informazioni relativamente ai volumi di ricerca su Facebook e Pinterest e ai backlink del tuo sito.
In altre parole, nel momento in cui ti appresti a creare un contenuto deve esserti chiaro l’obiettivo per cui lo fai: soddisfare l’interesse degli utenti che effettuano ricerche online per trovare delle risposte. Il contenuto non solo deve essere esaustivo, ma soprattutto capace di intercettare le parole chiave usate dall’utente. Ubersuggest diventa fondamentale soprattutto in questa fase di ricerca e analisi parole chiave.
Semrush
Semrush è un tool molto utile per la keyword research e per l’analisi della concorrenza online. Creando un account gratuito puoi effettuare fino a 10 ricerche giornaliere, invece la versione a pagamento include diversi piani a seconda delle tue necessità.
Anche in questo caso, per quanto riguarda la tua analisi parole chiave, se inserisci il termine di riferimento ottieni molteplici informazioni:
- volume di ricerca
- numero di risultati organici trovati
- costo per click
- livello di competitività e difficoltà (keyword difficulty) della parola chiave.
Una peculiarità di Semrush è che mostra il trend della parola chiave per quanto riguarda il motore di ricerca. Inoltre, vi è anche un elenco di correlate e di keyword di corrispondenza a frase, dato molto interessante in fase di analisi di parole chiave.
Infine, la versione a pagamento di questo tool ti permette di creare un progetto personalizzato, effettuare l’audit del sito, verificare il position tracking del tuo blog o del tuo sito web e di ottenere sempre nuove idee e suggerimenti per migliorare il posizionamento del sito.
SEOZoom
Un’alternativa molto valida agli strumenti sopracitati, soprattutto nel mercato italiano, è SEOZoom. Nella barra di ricerca va inserita la parola chiave di riferimento e va selezionato il tasto “analizza”. Anche in questo caso, si avranno le stesse metriche: il volume ricerca medio, il CPC medio, il livello di competizione.
Un dato interessante è la keyword opportunity che mostra le possibilità di posizionarsi per una determinata keyword.
Con questo tool è possibile studiare anche l’ultima SERP: vengono mostrati i primi 50 risultati e, per ciascuno di essi, è possibile analizzare l’andamento grazie ad un grafico posto di fianco all’elenco dei risultati.
Se hai voglia di conoscere tutte le funzionalità di questo tool SEO (versione gratuita e versione a pagamento), ti consiglio di leggere l’intervista al CEO di SEOZoom, Ivano Di Biasi.
SpyFu
Tra le tante funzionalità offerte da questo tool (la versione gratuita offre servizi molto limitati), vi è anche lo strumento di pianificazione delle parole chiave. SpyFu mostra i volumi di ricerca mensili locali e globali, il tasso di click per parola chiave, la difficoltà di ranking, il costo per click. Questo tool viene principalmente impiegato nel mercato americano.
Answer The Public
Answer The Public (anch’esso gratuito con una versione a pagamento) è uno strumento differente rispetto a tutti gli altri. Infatti, sebbene non fornisca dati inerenti alle metriche viste nei precedenti strumenti, è un tool molto utile perché permette di capire quali sono le query degli utenti per una keyword specifica e ci mostra qual è il contesto in vengono ricercate.
Inoltre, Answer The Public offre, mediante diversi grafici (a ruota, tabella, con ramificazioni), una serie di risultati che vengono divisi per domande, preposizioni, comparazioni e lettere dell’alfabeto che precedono o seguono quella parola chiave. Tutti i risultati possono essere scaricati in CSV e Excel o salvati come immagine.
Conclusioni
Il mio articolo sull’analisi parole chiave SEO è giunto al termine. Ti ho spiegato cosa significa concretamente fare una ricerca delle parole chiave e la sua analisi e soprattutto quali sono i migliori strumenti gratuiti e a pagamento per farlo.
Hai quindi capito che al fine di fare un’analisi delle keyword efficace è necessario tener conto dei seguenti fattori: competitività delle parole chiave, traffico generato delle keywords, pertinenza delle parole chiave in funzione dei propri obiettivi ed esperienza lato utente sul sito web. Infine, ricorda che i tool sono strumenti molto utili, ma ciò che fa la differenza è la capacità di usare il buon senso e il ragionamento.
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