INDICIZZARE UN SITO WEB
Come velocizzare l'inserimento del tuo sito nell'Indice dei motori di ricercaIndicizzare un sito web sui motori di ricerca è l’azione fondamentale per fare in modo che i tuoi contenuti siano raggiungibili dal maggior numero di utenti possibili. Per far comparire il tuo sito tra i risultati di ricerca dovrai imparare a renderlo accessibile al crawler in modo tale che lo possa scansionare e quindi inserire nel database del motore di ricerca.
Questo processo di indicizzazione è svolto praticamente in automatico dai motori di ricerca ma è buona cosa sapere di cosa si tratta e quali sono le best practice per velocizzare l’inserimento delle tue pagine web negli indici dei motori di ricerca e quindi rendere i tuoi contenuti facilmente accessibili.
In questo articolo faremo riferimento a Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo e che, proprio per questo, detta gli standard da seguire nel campo del Search Engine Optimization ovvero della SEO. Nel dettaglio vedremo:
- cosa significa esattamente indicizzare un sito web
- la differenza che esiste tra indicizzazione e posizionamento
- cosa fare per essere indicizzati dai motori di ricerca
- quali strumenti usare per verificare la corretta indicizzazione di un sito web
Inoltre è bene ricordare che indicizzare un sito web rappresenta solo una parte di un progetto più ampio! Per una strategia digitale efficace occorrono competenze tecniche specifiche che potrai acquisire grazie al Corso SEO Specialist Certification. In questo modo potrai diventare un vero e proprio esperto della materia e sarai capace di mettere in pratica tutto ciò che serve per aumentare la visibilità del tuo sito web e migliorare la qualità del traffico che arriva sulle tue pagine web.
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Indicizzare un sito web: cosa significa
Indicizzazione un sito web o una pagina web significa riuscire ad essere presenti all’interno dell’enorme database di Google con il tuo sito o con una tua pagina web. In questo modo i tuoi contenuti saranno pronti per comparire nei risultati del motore di ricerca.
Essere indicizzati da Google è dunque la condizione indispensabile affinché le nostre pagine possano comparire come risultato di una ricerca online ed essere inseriti nella SERP di Google.
I passaggi che consentono a Google di reperire e gestire tutte le informazioni e i contenuti che sono presenti online sono essenzialmente tre. Nella pratica in ognuna di queste tre fasi Google utilizza uno specifico algoritmo che esegue determinate operazioni. Poi, nel loro complesso, fanno in modo che la tua pagina web possa comparire tra i risultati del motore di ricerca.
Queste tre azioni o algoritmi sono:
- Crawling: eseguita da un bot chiamato “spider”. Lo spider parte da una pagina web e analizza tutti i link presenti al suo interno, li segue arrivando ad altre pagine dove farà la stessa cosa. In questo modo il bot in tempi relativamente brevi riesce ad analizzare tutte le pagine presenti nel web.
- Indexing: quando lo spider, durante la fase di crawling, incontra una nuova pagina raccoglie il suo indirizzo e ne analizza il testo e le immagini. Si crea così un enorme indice di termini e frasi a cui sono associati gli indirizzi delle pagine web contenenti quelle parole.
- Ranking: l’algoritmo di ranking si occupa di presentare i risultati per una determinata query di ricerca posizionando più in alto le pagine e i siti che rispondono meglio all’intento di ricerca dell’utente.
Con l’algoritmo di indexing Google esegue le attività necessarie a catalogare tutti i contenuti web, creando dei veri e propri indici. Ed è solo grazie a questi indici che è in grado di rendere le nostre ricerche online molto più veloci ed efficienti. Infatti è proprio grazie all’indicizzazione che Google riesce a comporre le SERP in pochi millesimi di secondo restituendoci i contenuti che sono più in linea e attinenti con le parole che inseriamo nella barra di ricerca.
Differenze tra indicizzazione e posizionamento
Adesso che abbiamo ben chiaro cosa significa indicizzare un sito web, possiamo dedicarci ad un concetto altrettanto importante, quello di posizionamento. Con questo termine si fa riferimento alla posizione che andiamo ad occupare nei risultati di Google, ovvero il rank, all’interno della SERP, attribuito alle nostre pagine.
Questi due aspetti vanno ben specificati perché altrimenti non saremmo in grado di capire perché molti contenuti pur essendo visibili a Google non compaiono tra i primi risultati o addirittura non compaiano del tutto nei risultati di ricerca. Infatti un sito web indicizzato è semplicemente presente all’interno della lista dei potenziali risultati insieme ad altri milioni di pagine concorrenti presenti online. Sarà poi l‘algoritmo di ranking a determinare in quale posizione della SERP ci andremo a posizionare.
Ti consiglio questo video per approfondire le differenze tra indicizzazione e posizionamento e capire meglio come funziona il motore di ricerca di Google:
Ovviamente le posizioni migliori e più ambite sono quelle più in alto, nelle prime posizioni della SERP. Per battere i competitor e riuscire a posizionare bene una pagina web nella SERP è necessario ottimizzarla grazie all’uso di specifiche tecniche SEO. Gli specialisti SEO si occupano proprio di ottimizzare i contenuti web per fare in modo che l’algoritmo di ranking li premi posizionandoli più in alto nella SERP.
Come velocizzare l’indicizzazione di un sito web?
L’indicizzazione di un sito web su Google è fatta praticamente in automatico dal motore di ricerca, ma ci sono comunque delle best practice che è meglio seguire per essere sicuri che Google ci veda ed inizi il processo di indicizzazione dei nostri contenuti. Poche e semplici accortezze possono aiutarci a velocizzare notevolmente il tempo necessario per l’indicizzazione. Cosa sicuramente molto vantaggiosa perché ci consente di arrivare ai nostri potenziali clienti nel minor tempo possibile. Vediamo di cosa si tratta.
Facilita la scansione del sito web
Come avrai intuito, il primo passaggio che compie Google attraverso il crawler è scoprire le pagine che sono online e raccoglierle in un grande Indice. Per ogni URL, lo spider si occupa poi di visitare la pagina e di eseguire la scansione dei contenuti presenti al suo interno. Per migliorare questo processo e permettere una corretta indicizzazione del sito web per prima cosa dovrai verificare che Google riesca e raggiungere le tue pagine web e che possa visualizzarle correttamente.
Potrebbe capitare di dover modificare o creare una singola pagina, oppure di crearne molte contemporaneamente. In questi casi hai due opzioni:
- se gli URL sono pochi potrai richiederne una nuova scansione utilizzando lo strumento “Controllo URL” disponibile su Google Search Console così da permettere al motore di ricerca di indicizzarla nuovamente oppure tramite lo strumento Aggiungi/Aggiorna un URL;
- se invece hai creato o aggiornato tante pagine contemporaneamente è preferibile ricorrere alla sitemap che ti spiegherò nel dettaglio tra poco.
Un suggerimento che posso darti su questo punto, è quello di curare in modo particolare l’indicizzazione della tua homepage. La tua homepage infatti è un biglietto da visita non solo per gli utenti, ma anche per il crawler di Google. Studiare la sua architettura informativa e organizzare il sito attraverso collegamenti ipertestuali è fondamentale per aiutare l’algoritmo a scovare tutte le diverse sezioni e pagine del tuo sito.
Invia la sitemap
La sitemap può venirti in aiuto quando devi comunicare a Google l’esistenza di molte URL e quindi di molte pagine da indicizzare. La sitemap è un file .xml contenente tutte le pagine presenti sul tuo sito. Inviando una mappa del sito a Google attraverso Google Search Console renderai più rapida l’indicizzazione del sito tuo internet.
Ovviamente, esistono diversi modi:
- inviare una sitemap manualmente se le URL da comunicare a Google sono meno di una dozzina. In questi casi potrai utilizzare un editor di testo come il “Blocco note”;
- inviare una sitemap attraverso il CMS che ospita il tuo sito: in questi casi è probabile che la mappa del sito sia stata automaticamente resa disponibile ai motori di ricerca o, in caso contrario, avrai la possibilità di creare la creare la sitemap all’interno del CMS.
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Usa il file robots.txt
Quando non invii a Google la sitemap, il motore di ricerca andrà alla ricerca di un altro file di sistema: il file robots.txt. Si tratta di un file di testo contenente l’elenco di tutte le pagine del tuo sito precedute da un comando Allow o Disallow che indica allo spider quali pagine indicizzare e quali no. Google va alla ricerca di questo tipo di file perché fa parte del protocollo Robots Exclusion Protocol (REP) il quale istruisce i motori di ricerca rispetto a come effettuare la scansione delle pagine.
Nel file robots.txt Google va alla ricerca di queste informazioni:
- l’URL del file sitemap.xml
- le specifiche che informano il crawler di non scansionare alcuni URL del sito web grazie ai comandi User-agent e Disallow
Se hai creato il tuo sito con WordPress questo file può essere ottenuto scrivendo il nome del sito nella barra degli indirizzi seguito da /robots.txt. In questo modo comparirà una schermata con scritto:
User-agent: *
Disallow: /wp-admin/
Se non dovesse comparire la scritta Disallow: /wp-admin/ sarà necessario modificare il file aggiungendola. É possibile eseguire questa modifica tramite Yoast’s SEO, un plugin per la gestione degli aspetti SEO per i siti creati con WordPress, oppure modificando manualmente le cartelle del sito dal file manager. Consigliato, nel caso di questa seconda opzione, rivolgersi a chi si è occupato di mettere online il sito.
Considera il Mobile First Indexing
Con l’arrivo del mobile first indexing nel 2018 Google ha introdotto dei cambiamenti nella fase di Crawling e Indexing dando maggiore importanza alla versione mobile di un sito web. Quindi è importante che tu capisca cosa fare e come migliorare l’indicizzazione mobile first.
Per indicizzare un sito web al meglio e rendere le pagine mobile-friendly ti offro alcuni suggerimenti:
- crea un sito sfruttando un design di tipo responsive;
- minimizza le risorse on-page (CSS e JS);
- ottimizza e comprimi le immagini per favorire un caricamento più rapido;
- riduci le dimensioni degli elementi dell’interfaccia utente sulle diverse pagine.
Una volta che avrai prestato attenzione a questi elementi, assicurati di testare il tuo sito web su una piattaforma mobile e di eseguire il controllo tramite lo strumento di Google Pagespeed Insights.
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Pensa al link building
Le attività che riguardano il link building fanno riferimento a tutte quelle azioni e strategie che sono volte ad incrementare il numero e la qualità dei link presenti su una determinata pagina. Questo aspetto non va sottovalutato quando si parla di processo di indicizzazione perché, come abbiamo visto, Google scopre nuovi contenuti percorrendo tutti i link che da una pagina web portano ad altre pagine. Quindi se trascuri di fare link building verso la pagina che vuoi indicizzare, Google potrebbe non essere in grado di trovarla.
Per indicizzare un sito web su Google sono importanti sia i backlink che i link interni:
- i backlink sono i link che arrivano alle nostre pagine web da altri domini e dicono a Google che una pagina web è particolarmente importante e autorevole. D’altra parte, se qualcuno ci sta linkando è perché ci attribuisce del valore e queste sono prorpio il tipo di pagine che Google vuole indicizzare. Ovviamente più il link arriva da un sito autorevole più il processo di indicizzazione sarà veloce dato che Google vede le pagine con link d’alta qualità come più importanti;
- i link interni invece fanno riferimento a link che arrivano da pagine dello stesso dominio. Dunque se vuoi che Google indicizzi la pagina il prima possibile, conviene crearli a partire dalle pagine più “importanti” e di qualità del tuo sito. Inoltre i link interni ci aiutano ad evitare il problema delle pagine orfane ovvero di quelle pagine che non avendo alcun link in ingresso, saranno indicizzate con molta difficoltà in quanto non visibili ed accessibili al bot di Google.
Ricordati del “crawl budget”
La bassa qualità del tuo sito web e dei tuoi contenuti spreca il crawl budget perché costringe i bot di Google ad analizzare e indicizzare pagine web che non saranno di alcun valore per gli utenti. E allo stesso tempo ritarda la scansione di pagine e contenuti più rilevanti.
Ecco cosa dice Google sul crawl budget: Lo spreco di risorse di server su “low-value-add pages” riduce l’attività del crawler su pagine che hanno effettivamente valore, cosa che potrebbe causare un ritardo nella scoperta e scansione di altri contenuti di qualità di un sito.
Rimuovere pagine di bassa qualità, e quindi irrilevanti, è senz’altro una buona pratica per velocizzare l’indicizzazione del tuo sito web, soprattutto se incomincia ad avere migliaia di pagine da indicizzare. Questo snellimento avrà un effetto positivo sul crawl budget dedicato al tuo sito web e sicuramente migliorerà i tempi di indicizzazione dei tuoi contenuti.
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Evita i contenuti duplicati
Come si sa, i contenuti duplicati non piacciano a Google e quindi non aiutano il processo di indicizzazione del tuo sito web. Questa problematica molte volte è associata ad una cattiva gestione del tag canonical che è il tag usato per dire a Google che una determinata pagina web non deve essere scansionata perché è il duplicato di un’altra pagina. Ovviamente un banale errore su questo tag potrebbe portare ad una non indicizzazione del tuo sito web.
In genere le pagine web o non hanno alcun tag canonico oppure hanno un tag canonico auto-referenziale. Queste indicazioni dicono a Google che la pagina che sta scansionando è la versione preferita di una pagina o addirittura l’unica versione esistente. In altre parole, questa è la versione che vuoi venga indicizzata. Di conseguenza se il tag canonical è sbagliato, Google potrebbe essere indirizzato per errore verso una pagina sbagliata o che non esiste e in questo caso, la tua pagina web non verrebbe mai trovata né indicizzata.
Come vedere se un sito è indicizzato
Per vedere se un sito è indicizzato, ci sono essenzialmente due metodi ed è buona pratica conoscerli entrambi per poter controllare in ogni momento se i tuoi contenuti sono visibili al motore di ricerca. Infatti se ti dovessi accorgere che il tuo sito non è indicizzato, potresti intervenire e mettere in pratica tutte le best practice per velocizzare l’indicizzazione del tuo sito web che abbiamo visto. L’avvenuta indicizzazione di un sito web può essere verificata abbastanza facilmente tramite Google Search Console o una rapida ricerca su Google. Vediamo meglio.
Google Search Console
Google Search Console è uno strumento gratuito di Google ed è indispensabile per chi deve gestire la presenza di un sito nei risultati di ricerca. Infatti, grazie a diverse sezioni, consente di analizzare e comprendere come ottimizzare il modo in cui Google vede le tue pagine web. Google Search Console, tra le diverse funzioni, permette di verificare se una specifica pagina web è indicizzata dal motore di ricerca.
Per farlo basta incollare l’URL nello Strumento Controllo URL e se la pagina è indicizzata, lo strumento dirà “L’URL si trova su Google.” Per sapere qualcosa in più su come usare Google Search Console, puoi vedere questo breve video:
Comando “site:”
Il comando “site:” è il secondo metodo che puoi usare per capire se Google ha scansionato il tuo sito web e quindi lo ha inserito nel suo database. Ti basterà andare sulla pagina di Google e scrivere nella barra di ricerca “site:” seguito dal nome dominio del sito web che vuoi controllare. In questo modo verranno restituite tutte le pagine già indicizzate e di conseguenza, per differenza, quelle che non lo sono ancora. Se il tuo sito è “nuovo” e non è ancora presente negli indici di Google, purtroppo non vedrai alcun risultato.
Il comando “site:” ti permette anche di verificare lo stato dell’indicizzazione di un URL specifico. Basta aggiungere lo slug della pagina dopo il nome del dominio: “site:mariorossi.it slug-della-tua-pagina-web“. Anche qui, se la pagina a cui fa riferimento lo slug non è ancora stata indicizzata, non vedrai nessun risultato.
Conclusioni
Indicizzare un sito web è veramente un lavoro a tempo pieno e che non finisce mai, soprattutto se hai l’obiettivo di posizionarlo bene all’interno dei risultati del motore di ricerca. Per poter svolgere al meglio questa professione serve sicuramente tanta passione ma anche un’ottima preparazione sul mondo del Digital Marketing e della Search Engine Optimization. Puoi sviluppare tutte le competenze necessarie grazie all’aggiornamento continuo e ai corsi che ti preparano per essere un professionista del mondo digitale e della SEO.
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