KEYWORD STRATEGY
una guida in 9 passiVuoi aumentare le visualizzazioni del tuo sito, magari posizionandoti più in alto possibile su Google? La risposta è una sola: keyword strategy!
In questa guida analizzeremo cos’è una keyword strategy, letteralmente “strategia di parole chiave” , cioè una lista di parole da inserire
opportunamente all’interno del tuo testo per far sì che Google le analizzi e vada a posizionare il tuo sito più in alto possibile tra i risultati
organici della SERP (search engine result page – risultati della pagina).
La strategia delle parole chiave è la base di una disciplina più ampia: la SEO (search engine optimization – ottimizzazione per i motori di ricerca) argomento su cui puoi approfondire tramite il corso SEO Specialist di Digital Coach®.
In questa guida vedremo passo dopo passo in cosa consiste una strategia di parole chiave, partendo dall’elemento più piccolo, ma fondamentale: la keyword.
Mettiti comodo, tra poco avrai in mano tutte le conoscenze e gli strumenti per attuare una keyword strategy vincente in una guida di 9 passi!
Cos’è una keyword?
Alla base di una keyword strategy efficace c’è la keyword, in italiano “parola chiave”. Il tuo primo passo consisterà nella ricerca delle parole chiave per le quali vuoi ottimizzare il tuo sito internet, studiando le ricerche degli utenti su Google, tra quelle associate alla tua nicchia di mercato.
Una volta creata la lista di keyword adatta ai tuoi scopi – e ti potranno aiutare molti tool che esamineremo più avanti – suddividerai le parole chiave in base al buyer’s journey dell’utente. Le keyword sono il principale fattore, in termini di SEO, che Google le analizza per decidere come posizionare i contenuti tra i risultati organici (cioè non a pagamento) della SERP.
Per concludere, al di là della definizione della parola “keyword”, una parola chiave corrisponde a un bisogno dell’utente che dovrai essere capace di soddisfare, creando un contenuto di qualità.
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Classificazione in base al numero di parole
Se vuoi impostare una keyword strategy e produrre contenuti di qualità per invogliare l’utente a leggerli, devi conoscere i diversi tipi di keyword e sapere come classificarle. Di seguito ti mostrerò una prima suddivisione in base al numero di parole dalle quali è composta una keyword:
- Focus keyword: è una sola parola chiave o eventualmente composta da più parole, per cui desideri posizionare il tuo contenuto;
- Head keyword: 1 o 2 parole con alto volume di ricerca. Se hai una piccola azienda e ti stai affacciando adesso al mondo dei contenuti ottimizzati per i motori di ricerca, non ti consiglio di competere per questo tipo di parole chiave;
- Body keyword: 2 o 3 parole con volume di ricerca medio;
- Long tail keyword: 4 o più parole con volume di ricerca basso, ma molto vicine alla conversione dell’utente. Essendo le long tail keyword più lunghe e specifiche, più semplice sarà il loro posizionamento, maggiore sarà la probabilità di conversione. Ciò significa che le long tail keyword rappresentano le ricerche degli utenti che molto probabilmente si trasformeranno in conversioni.
Fonte Host Academy
Classificazione in base al Search Intent
Un altro aspetto da considerare nell’elaborazione della keyword strategy, è il search intent, in italiano “intento di ricerca”. Rappresenta l’intenzione dell’utente di trovare le risposte di cui ha bisogno attraverso il motore di ricerca. Le parole che userà non sono nient’altro che le parole chiave da individuare nella fase iniziale della tua ricerca.
A seconda dell’intento di ricerca dell’utente, ti riporto di seguito una seconda classificazione delle keyword:
- informazionali, gli utenti vogliono cercare un argomento specifico attraverso il motore di ricerca;
- navigazionali, gli utenti desiderano accedere ad un contenuto specifico e digitano la parola chiave nel motore di ricerca;
- commerciali, gli utenti sono intenzionati all’acquisto e stanno cercando in rete informazioni relative al prodotto o servizio desiderato;
- transazionali, è una parola scritta dagli utenti e stimola a compiere un’azione di conversione.
A questo punto hai una buona panoramica su cos’è una keyword e possiamo continuare a esaminare le fasi successive di una keyword strategy.
Cos’è una keyword research?
Ti ho parlato di cosa c’è alla base di una keyword strategy. Passiamo adesso alla fase successiva di una strategia di parole chiave, cioè la keyword research. La ricerca di parole chiave è il primo passo per ottimizzare il tuo sito per specifiche parole così da avere un sito ottimizzato per il posizionamento sui motori di ricerca in base al settore in cui operi e a seguito dello studio dei competitor diretti presenti sul mercato. Google Suggest è il suggerimento di ricerca di Google mostra sulla barra: basta inserire la prima parola e Big G ti mostrerà le ricerche effettuate dagli utenti online. Troverai gli stessi risultanti anche in fondo alla SERP.
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Keyword strategy e buyer’s journey
La keyword strategy deve adattarsi al buyer’s journey, cioè al viaggio dell’utente verso la conversione. Chiariamo un concetto fondamentale che ti aiuterà a valutare meglio il tuo pubblico e a mettere in piedi una keyword strategy efficace: sto parlando della buyer persona, cioè quel cliente ideale che viene “costruito” sulla base delle preferenze, dei dati anagrafici, della provenienza e dei comportamenti degli utenti che popolano il web.
Ciò detto, definiamo buyer’s journey il viaggio del cliente ideale, dal momento in cui conosce il tuo brand, fino a quando compie un’azione sul tuo sito, sia che concluda un acquisto o che compili un modulo con i suoi dati personali.
Suddividiamo la buyer’s journey in 3 fasi.
- awareness stage: in questa fase la buyer persona realizza di avere un bisogno o un problema;
- consideration stage: il tuo potenziale cliente comincia ad indagare sulle possibili soluzioni al suo problema;
- decision stage: la buyer persona ha trovato la soluzione al suo problema.
Ok, ho capito, ma qual è il nesso con la keyword strategy?
L’obiettivo sarà quello di far arrivare naturalmente sul tuo sito il potenziale cliente grazie a una keyword strategy differenziata per ogni fase del buyer’s journey. Descrivi chi sei sul tuo blog: quali sono i prodotti e i servizi che offri? Quali problemi puoi risolvere al cliente? Sii chiaro, ottimizza i tuoi contenuti e tieni tutto costantemente aggiornato.
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Perché lo studio dei competitor influenza la keyword strategy?
Uno dei passi fondamentali per redigere una keyword strategy efficace è l’analisi dei competitor, attività necessaria per le aziende che vogliano posizionarsi tra i primi risultati della SERP di Google. Analizzare i competitor significa studiare la concorrenza per capire quali possono essere i tuoi punti di forza e quali invece quelli di debolezza del tuo prodotto o servizio. L’analisi dei competitor è una fase molto delicata della keyword strategy e quindi ti consiglio di procedere per step e analizzare tutto con calma.
Ma chi è il competitor? Un competitor è colui in grado di sostituire il tuo prodotto sul mercato, soddisfacendo le stesse necessità del cliente.
Possiamo avere 3 tipologie di competitor, vediamole insieme.
- competitor diretti: sono quelli che propongono sul mercato un prodotto simile;
- competitor indiretti: sono quelli che si trovano nel tuo stesso settore merceologico, ma offrono prodotti diversi;
- competitor potenziali: non offrono il tuo stesso prodotto, ma potrebbero farlo in futuro.
Con l’analisi dei competitor potrai studiare la tua concorrenza diretta e indiretta e attuare le giuste strategie, anche in termini di keyword research. Ok, ma da dove comincio? Devi sapere che Google è un ottimo strumento per affacciarsi all’analisi della concorrenza online e puoi ottenere molte informazioni a riguardo. Sarà sufficiente inserire delle keyword strategiche per le quali posizionarti ed ecco che Google ti restituisce i migliori risultati dai siti web dei tuoi competitor. Analizza attentamente queste pagine e affina sempre di più la tua keyword strategy.
Keyword strategy e semantica
All’interno di una keyword strategy, bisogna tenere a mente un modo diverso di fare keyword research. Stiamo parlando della SEO semantica, una strategia più efficace, perché raggruppa i contenuti per argomenti anziché per parole.
Il concetto di SEO semantica è associato al Latent Semantic Indexing, un sistema con il quale Google crea associazioni tra le parole per decidere quale contenuto mostrare all’utente. Tutto ciò è possibile grazie a Google Hummingbird, l’algoritmo che cerca di mostrare i contenuti che corrispondono al significato delle keyword, invece di mostrare le pagine che corrispondono solo alle parole. Quindi, mentre farai keyword research, dovrai capire quali keyword inserire nel tuo contenuto. Perciò:
- Analizza i risultati di autocompletamento nella barra di ricerca di Google per valutare i suggerimenti sulle longtail keyword;
- Analizza le keyword correlate appartenenti al campo semantico della focus keyword.
La keyword research dovrà essere orientata al search intent dell’utente e al campo semantico che ruota attorno alle parole su cui deciderai di lavorare, quindi si devono preferire le parole chiave a coda lunga perché rappresentano un preciso intento di ricerca dell’utente, il quale probabilmente si sta avvicinando alla conversione. Per approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere questo articolo.
Quanto è importante aggiornare la keyword strategy?
Una volta messa in piedi la tua keyword strategy, devi costantemente tenerla sotto controllo. Il mondo è in continuo movimento e con esso i bisogni degli utenti. Il tuo compito è capire come cambia la loro search intent ed adattare la keyword research a questi nuovi bisogni.
Un altro aspetto da tenere a mente è che una volta raggiunta una buona posizione in SERP, non puoi adagiarti sugli allori perché un nuovo competitor è sempre dietro l’angolo, pronto a posizionarsi per le long tail keyword più rilevanti, proprio come hai fatto tu: interroga costantemente Google per vedere quali concorrenti sono comparsi sul mercato e quali prodotti o servizi offrono.
Infine, non dimenticare che gli aggiornamenti dei motori di ricerca potrebbero influenzare la tua keyword strategy: come è accaduto con il rilascio di Google BERT, una tecnica con la quale non si analizzerà più la frase in ogni suo singolo elemento, ma la si considererà nel suo insieme. Analizzando anche il contesto, si capiranno meglio le richieste degli utenti.
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Quali sono i tool migliori per fare la keyword research?
Keyword planner di Google ADS: usato solitamente per le campagne SEM, Google ADS è molto utile anche in fase di keyword research. Una volta loggato con il tuo account Gmail, entrerai nella sezione “Strumento di pianificazione delle parole chiave” dove farai la tua ricerca. Il tool di mostrerà una media delle ricerche mensili, la concorrenza sulle keyword e il CPC (Cost per Click). Cosa molto importante è che tutte queste informazioni potranno essere scaricate all’interno di un file Excel e consultabili in ogni momento.
Google Trends: è uno strumento che, attraverso la creazione di grafici, ti permette di analizzare il comportamento degli utenti nelle ricerche online. Fornisce i volumi di ricerca delle keyword in base a periodi di riferimento ben precisi e all’area geografica di riferimento.
Google Suggest: in realtà ti ho già parlato prima di questo strumento ed è nient’altro che la funzione di autocompletamento di Google nella barra di ricerca. Ti verranno mostrate le ricerche degli utenti, in particolare le parole chiave a coda lunga. Potrai trovare questa keyword anche in fondo alla SERP.
Ubersuggest: è uno strumento gratuito e ottimo punto di partenza per lo studio delle keyword correlate appartenenti ad un determinato campo semantico. È sufficiente inserire nella barra di ricerca la tua focus keyword e la piattaforma tirerà fuori un elenco di possibili correlate, la SEO difficulty e la paid difficulty di ognuna (rispettivamente il livello di competizione nel posizionamento organico e in quello a pagamento). Fornisce inoltre la SERP dove compare la focus keyword e le relative keyword correlate e altre funzioni molto interessanti.
Answer the public: questo tool è differente da tutti gli altri visti fino ad ora. Infatti, se hai intenzione di scrivere una pagina e vederla posizionata tra i primi risultati della SERP, questo strumento ti permette di capire quali sono le ricerche degli utenti per una determinata keyword. I risultati verranno mostrati in originali grafici ramificati, divisi per domande, preposizioni e comparazioni e lettere che precedono o seguono la tua focus keyword.
SEMRush: uno dei tool più utilizzati per la keyword strategy, molto utile sia per la ricerca di parole chiave sia per l’analisi della concorrenza e della keyword difficulty. Andando ad inserire in “analisi keyword” il termine che vuoi ricercare, SEMRush ti mostrerà il volume delle ricerche, numero di risultati trovati, CPC e livello di competitività della tua focus keyword.
SEOZoom: è un’alternativa molto valida a SEMRush, sopratutto per il mercato italiano. Anche in questo caso, nella barra di ricerca andrà inserita la parola chiave di riferimento e una volta premuto il pulsante “analizza”, il tool ti mostrerà il volume di ricerca, CPC medio, il livello di competizione e parole chiave correlate. Una particolarità di SEOZoom è la keyword opportunity, cioè le possibilità che ha la tua focus keyword di posizionarsi in SERP per una determinata ricerca. Altra caratteristica importante è la possibilità di studiare l’ultima SERP ove compare la tua parola chiave e vedere l’andamento di ciascun risultato su un grafico di fianco all’elenco dei risultati.
Ti ho illustrato i principali tool per la tua keyword strategy. Se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio questo articolo che parla dei migliori SEO tool online.
Apprendi il modo migliore di usare le parole chiave all’interno delle tue pagine web.
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Come valutare una keyword strategy?
Per realizzare un keyword strategy vincente, hai bisogno di alcuni tool che ti permettano di analizzare i termini più ricercati dagli utenti sul web, analizzare le performance del tuo sito web e in generale evidenziare eventuali problematiche da risolvere per non incorrere in penalizzazioni da parte di Google. Eccone alcuni.
Google Analytics: anche se i numeri non sono il tuo forte, devi sapere che con questo tool riuscirai a capire se la tua keyword strategy sta avendo successo. Questo keyword strategy tool fornisce dati, misurazioni e statistiche riguardo alle azioni che gli utenti compiono quotidianamente sul tuo sito web. Potrai capire quale strada hanno seguito per arrivare da te, come hanno spulciato il tuo sito e se lo hanno abbandonato rapidamente oppure si sono soffermati a consultare una pagina in particolare. Per approfondire Analytics ti consiglio di leggere questo articolo.
Google Search Console: tra i più importanti strumenti della suite, Search Console rappresenta la principale risorsa gratuita in area SEO di Google. La potenza di questo strumento sta nel fatto che capisce come Google “parla” con il tuo sito e che idea si sta facendo dei contenuti al suo interno. Altra cosa importante è la trasversalità di questo tool, poiché fa un controllo generale del tuo sito e ti dice dove intervenire in caso di necessità. Una volta autenticato con un account Gmail e hai dimostrato di essere l’amministratore del sito, Google Search Console inizierà con un primo check dove ti mostrerà:
- le penalizzazioni;
- i problemi tecnici riguardanti pagine e link;
- i dati sulla ricerca organica;
- URL indicizzati;
- sitemap del sito.
Una sezione particolarmente interessante è quella del “traffico di ricerca”. Qui potrai esplorare diverse funzioni:
- numero di click per keyword;
- impression e CTR;
- posizione in SERP;
- filtri.
Conclusioni
Siamo arrivati alla fine di questa guida e sono sicuro che avrai capito cos’è una keyword strategy e quali sono i passi fondamentali per vedere i tuoi contenuti posizionati in prima pagina tra i risultati della SERP. Non dimenticare di partire dall’analisi dei competitor e contestualmente effettuare una keyword research pertinente al tuo settore e in ottima SEO semantica, attraverso i keyword strategy tool che ti ho mostrato.
Se ti è piaciuto questo argomento e vuoi approfondire le tematiche della disciplina madre della keyword strategy, ti consiglio un percorso professionale dedicato a questo ambito.
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