Link Analysis
Cos'è, come si fa e quali strumenti utilizzare
Spesso si utilizza il metodo del backlink per incentivare gli utenti a visitare determinati siti web. Se nonostante questo escamotage ancora hai poco traffico sul tuo dominio, probabilmente c’è qualcosa che non va.
È possibile verificare quali tipi di siti reindirizzano al tuo e come, semplicemente utilizzando dei Tools (gratuiti o a pagamento) disponibili in rete. Ti sto già riempiendo la testa con paroloni e gergo tecnico di cui probabilmente non hai mai sentito parlare, quindi andiamo per gradi.
Link Analysis: di cosa si tratta?
La Link Analysis è una tecnica di analisi dei dati utilizzata nel web che viene utilizzata per valutare le relazioni o le connessioni tra i “nodi” della rete. Queste relazioni possono essere tra vari tipi di oggetti (nodi), incluse persone, organizzazioni e persino transazioni.
La Link Analysis è essenzialmente un tipo di scoperta della conoscenza che può essere utilizzata per visualizzare i dati per consentire una migliore analisi, soprattutto nel contesto dei collegamenti, siano essi collegamenti Web o collegamenti di relazione tra persone o tra entità diverse. L’analisi dei collegamenti è spesso utilizzata nell’ottimizzazione per i motori di ricerca, nell’intelligence, nell’analisi della sicurezza e nella ricerca di mercato.
La Link Analysis consiste letteralmente nell’analisi dei collegamenti tra gli oggetti, siano essi fisici, digitali o relazionali. Ciò richiede una raccolta diligente dei dati. Ad esempio, nel caso di un sito web in cui devono essere analizzati tutti i link e i backlink presenti, uno strumento deve setacciare tutti i codici HTML e vari script nella pagina e quindi seguire tutti i link che trova in ordine per determinare che tipo di collegamenti sono presenti e se sono attivi o morti.
Queste informazioni possono essere molto importanti per l’ottimizzazione dei motori di ricerca, in quanto consentono all’analista di determinare se il motore di ricerca è effettivamente in grado di trovare e indicizzare il sito web.
Nella rete (ma soprattutto in ambito SEO), la link analysis può comportare la determinazione dell’integrità della connessione tra ciascun nodo di rete analizzando i dati che passano attraverso i collegamenti fisici o virtuali. Con i dati, gli esperti del settore link analysis possono trovare collegamenti efficaci ed i possibili problemi nel settore e sono in grado di correggerli più rapidamente o addirittura aiutare con l’ottimizzazione della rete.
L’analisi dei collegamenti ha tre scopi principali:
- Trova corrispondenze per modelli di interessi noti tra oggetti collegati.
- Trova anomalie rilevando modelli noti violati.
- Trova nuovi modelli di interesse (ad esempio, nei social network, nel marketing e nella business intelligence).
Cos’è un backlink?
È un collegamento in entrata da una pagina web, praticamente un link inserito da un sito esterno che porta al tuo. È molto utile quando viene inserito per parlare positivamente del tuo operato, un po’ meno (forse più di un po’) se è utilizzato per criticarlo. Viene visto come una sorta di “voto” al tuo blog: più backlink hai, più sei popolare (specialmente se positivi). Generalmente, più voti hanno le tue pagine web, più è probabile che siano ben posizionati per i termini di ricerca rilevanti. I motori di ricerca trovano nuovi contenuti visitando pagine che già conoscono per scoprire nuovi link. I backlink esistono per indicare le risorse utili. Quando qualcuno clicca ad un link al tuo sito, ottieni traffico di referral: maggiore è il traffico di referral, più è alto il numero di utenti che possono visualizzare il tuo dominio durante le ricerche. Grazie ai Link Analysis Tools è possibile controllare chi, come e quando parla di te inserendoli.
Ovviamente, un sito autorevole ha più possibilità di aiutarti a posizionarti meglio ma bisogna fare attenzione al tipo di argomento che tratta: un blog che parla di Digital Marketing ha meno possibilità di venire cliccato in un blog dove si parla di gatti. Anche per questo è davvero molto utile utilizzare dei tool per la Link Analysis e controllare il traffico proveniente da terze parti.
Tipi di backlink
Esistono due tipi base di collegamenti in entrata e uno è più prezioso dell’altro: NoFollow e DoFollow.
- Un tag Nofollow indica ai motori di ricerca di ignorare un collegamento. Non trasmettono alcun valore da un sito all’altro. Pertanto, in genere non sono utili per migliorare il livello di ricerca o la visibilità.
- I link Dofollow sono il tipo di backlink che tutti vogliono. Tieni presente che quelli che provengono da siti rispettati hanno il massimo valore. Questo tipo di backlink può aiutare a migliorare il posizionamento nei motori di ricerca.
Una seconda suddivisione dei backlink è tra interni ed esterni.
- Il link interno collega due sezioni dello stesso sito web: si può trattare del classico collegamento ipertestuale tra due pagine interne o del collegamento che rimanda ad un articolo, una pagina o una categoria dello stesso sito web.
- Il link esterno solitamente viene utilizzato per trattare in modo più specifico l’argomento di cui si parla all’interno di un contenuto. In questo caso, il collegamento rimanda ad una fonte, ossia ad un sito di approfondimento o ad un programma di affiliazione. Dal punto di vista del sito di destinazione, come dicevamo prima, se riceviamo questo tipo di link possiamo etichettarlo come un collegamenti in entrata.
Tuttavia, ci sono link che sono considerati cattivi o “tossici“. Questi link provengono da siti sospetti o si ottengono violando i termini di servizio del motore di ricerca. Ciò può causare a Google di penalizzare o addirittura di de-indicizzare il tuo sito. Ricorda, non è la quantità di backlink, ma piuttosto la qualità che fa la differenza nella classifica. A tal proposito, è opportuno citare Penguin, l’algoritmo di Google che premia i link di alta qualità, mentre penalizza quelli di scarso valore. Se un un sito web riceve tantissimi backlink di pessimo valore, non ne trarrà aiuto; al contrario, ne uscirà penalizzato.
Perché fare Link Analysis
Tradizionalmente, più backlink ha un sito Web, meglio sarà posizionato nella SERP (pagina dei risultati del motore di ricerca), e in una misura che è ancora vera. Tuttavia, devi stare attento a dove e come acquisire collegamenti in entrata al tuo sito. Ottenere un backlink da un sito di bassa qualità e spam che Google ha svalutato non aiuterà le classifiche dei motori di ricerca del tuo sito. Ciò danneggerà le classifiche del tuo sito e, pertanto, è fondamentale utilizzare un software di analisi dei collegamenti per assicurarsi che le classifiche del tuo sito non soffrano di scarsi collegamenti in entrata . Il software di analisi dei collegamenti ti consente anche di spiare i tuoi concorrenti per vedere da dove stanno acquisendo i loro collegamenti.
Link Analysis: come si fa
Per fare una corretta Link Analysis di backlink interni e in entrata, esistono svariati mezzi soprattutto online. Utilizzandoli in maniera efficiente, riusciremo a capire quali siti web ci citano e come. Grazie ad alcuni strumenti presenti nei Link Analysis Tools, è possibile vedere anche se il collegamento in entrata è DoFollow o NoFollow (di cui abbiamo parlato in precedenza). Un’ottima tattica per accrescere la nostra posizione SERP è verificare l’autorevolezza della fonte ed inserire in spam quelli non pertinenti. In breve, è possibile seguire questi step:
- Eliminare i backlink errati:
La maggior parte dei link analysis tool fanno automaticamente questo passaggio, ma è bene sapere come fare.
– Eliminare i link presenti quando il crawler ripete la ricerca
– Assicurarsi della “forza” del link in entrata
– Considerare di tenere o cancellare i collegamenti ipertestuali. - Ricercare i dati contestualizzanti:
Accetta solo collegamenti in entrata da parte di siti e blog che parlano del tuo stesso argomento - Tieni d’occhio i tuoi competitor:
Resta sempre sul pezzo e tieni d’occhio argomenti e visualizzazioni dei tuoi competitor, sembra una banalità ma è molto utile!
Link Analysis Tools
Ora che abbiamo chiarito molte cose, possiamo iniziare a dare un’occhiata ai 5 Link Analysis Tools (gratuiti e non) che verranno in vostro soccorso.
1. Google Search Console
Uno degli strumenti più utilizzati per controllare i propri backlinks è Google Search Console, uno strumento gratuito messo a disposizione da Google per permetterci di analizzare i propri link. Si tratta di uno strumento di Link Analysis completamente gratuito che permette ai proprietari di siti web di controllare l’andamento del proprio dominio. Necessita di una verifica della proprietà, dunque è necessario essere i proprietari del link che inseriamo per poter utilizzare tale strumento.
La link page presente in questo Tool, presenta quattro sezioni:
- Top Linked Pages (Esterno): pagine del tuo sito con collegamento da altri siti web
- Top Linking Sites (Esterno): siti esterni collegati al tuo
- Top Linking Text (Esterno): anchor text di altri siti che rimandano al tuo
- Top Linked Pages (Interno): pagine del tuo sito che rimandano ad altre tue pagine.
Con questo strumento, è possibile esportare i dati con tre semplici passi (illustrati nell’immagine sottostante) Semplicemente facendo click su “Export External Links”. Purtroppo, non è possibile esportare tutti i dati quando sono una quantità veramente alta, ma Google Search Console ci permette di scaricare sul proprio device solo una piccola percentuale del totale. Di questi, non fanno parte i dati più significativi ma (generalmente) vengono mostrati i più recenti. Esportare i dati sul proprio computer potrebbe essere utile per vedere a grandi linee quali tipi di siti sponsorizzano il nostro. Se questa operazione viene fatta spesso, sarà possibile tenere più sotto controllo i collegamenti in entrata.
2. Ahrefs
Quello di cui stiamo per parlare adesso è quello che ritengo lo strumento di Link analysis più completo e preciso: Ahrefs. Questo strumento non solo ci permette di vedere quanti e quali link riportano sul nostro blog, ma ci permette di fare anche molto altro. Subito dopo aver inserito il link del proprio blog, è possibile vedere in testa alla schermata 4 punti salienti che ci fanno capire a colpo d’occhio l’andamento del nostro lavoro tramite backlinks. Questi sono:
- Ahrefs Rank (AR)
- La percentuale di Domain Rating (DR) e di URL Rating (UR) (Utili per capire la popolarità dei collegamenti in entrata)
- Il numero totale di backlink
- Il numero di Referring Domains (doFollow).
Andando avanti con l’analisi, possiamo visualizzare anche l’andamento nel tempo dei backlink verso il nostro sito con possibilità di vedere la crescita in modo: annuale, mensile e settimanale. Questo ci potrebbe essere molto utile per capire in quale periodo viene sponsorizzato il nostro dominio ed i lavori fatti nell’arco del tempo che ci hanno aiutati a migliorare (o meno) il nostro “gioiellino”. Ahrefs ci permette di fare una link analysis potendo facilmente filtrare i risultati secondo alcuni criteri essenziali, tra cui:
- Tipo di link (doFollow o noFollow, Più backlink doFollow di qualità ha un sito, più affidabile è agli occhi di Google)
- Piattaforma
- Traffico (che ci permette di vedere il numero di utenti che ha portato da noi)
- Domain Rating (DR) (livello del dominio)
- URL Rating (UR)
- Referral Domains
- Molto altro ancora.
In poche parole, il collegamenti in entrata Checker di Ahrefs è uno strumento in grado di svolgere praticamente tutti i compiti di ricerca per i backlink. Lo strumento è in continua evoluzione e stanno introducendo funzionalità e dati utili per i professionisti della SEO. Le caratteristiche che lo portano in cima alla lista dei migliori Link Analysis Tools sono:
- La possibilità di vedere i link follow e nofollow
- backlink anchor text: utilizza l’analisi del testo per capire se è un tipo di pubblicità positiva o negativa
- Disconosci Spam Link: se si notano delle attività sospette di backlink, è possibile aggiungere i link spam ad un file apposito direttamente dal collegamenti in entrata checker
- Esporta i risultati in PDF e CSV: A differenza di Google Search Console, Ahrefs permette di scaricare tutti i dati selezionati (tramite filtro)
- I filtri integrati in ogni rapporto: con i quali è possibile filtrare i nostri interessi.
Questo strumento così completo, ovviamente, non è gratuito. Ahrefs ci da la possibilità di fare una prova di 7 giorni a 7$ oppure di iscriversi mensilmente con piani a partire da 99$.
3. UberSuggest
Il Link Analysis Tool più popolare e famoso è sicuramente Ubersuggest di Neil Patel, strumento quasi totalmente gratuito che ci permette di analizzare qualsiasi tipo di link (nostro o non) con un semplice click. Non tutti sanno però che è possibile vedere anche da qui i backlink che portano alla nostra piattaforma nella sezione “Analizzatore SEO”. Come per Ahrefs, anche qui abbiamo una sezione in alto che ci mostra i dati principali. In questo caso abbiamo:
- Domain Score: Il punteggio del nostro dominio calcolato sulla base di diversi fattori, più il punteggio è alto, più è autorevole secondo i motori di ricerca
- BackLink: Il numero di link inbound che questo dominio riceve
- Domini di Riferimento: Il numero di domini unici che puntano a questo sito
- Traffico organico mensile: stimato in base alle keyword organiche.
Successivamente, ci mostra grafici per monitorare i backlink nuovi e persi durante i vari peridi del mese in corso (basato su 30 giorni) e l’elenco degli stessi filtrabili per follow e no-follow. Accedendo tramite il proprio account Google è possibile fare una prova di 7 giorni per poter visualizzare le opzioni premium. Dopo il periodo di trial, sarà possibile aderire ad uno dei piani messi a disposizione da Ubersuggest, con un costo mensile a partire da € 29 al mese. Nonostante la fama lo perseguiti, questo link analysis tool è ancora in fase beta e di sperimentazione. Lo stesso Neil Patel promette ai propri clienti un incremento delle funzionalità, ma al momento non è completo come altri suoi competitor.
4. Majestic SEO
A differenza dei precedenti tool presentati, Majestic SEO si basa solo ed esclusivamente sui backlink. In pratica, non si basa sulla ricerca di parole chiave ma si concentra al 100% sui collegamenti in entrata da e per il tuo canale. È uno dei più stimati ed utilizzati strumenti per controllare l’andamento del proprio website, che ci permette di affermare che i risultati siano sempre esatti e stimabili. Come gli altri, si ha la possibilità di visualizzare i grafici e di filtrare, secondo criteri selezionati, i risultati della nostra ricerca. Un’ottima soluzione che ci mette a disposizione questo strumento per Link Analysis è quella di raggruppare per sito la quantità di link provenienti dallo stesso. Cliccando sul numerino che ci viene mostrato, potremo visitare le specifiche pagine dove veniamo citati. In tal modo, sarà possibile controllare che tipo di pubblicità (positiva o negativa) sta provenendo da quel dominio.
Molte funzioni sono disponibili solo ed esclusivamente con un abbonamento (a partire da € 46,99 al mese). Dunque se non siete disposti ad investire il canone fisso mensile ma avete intenzione di utilizzarlo solo ed esclusivamente free, mi sento vivamente di sconsigliarvelo. Il focus principale di questo Link Analysis Tool sono i backlink e tutto ciò che ne concerne. Per avere grafici dettagliati e resoconti scaricabili e precisi, è necessario abbonarsi.
5. RankWatch
Ammetto che questo Link Analysis tool è molto meno conosciuto dei precedenti, ma vi posso assicurare che è davvero molto valido. Ho scoperto di recente RankWatch perché cercavo uno strumento gratuito con abbonamenti economici che mi desse dei buoni risultati immediatamente senza dover fare un lungo iter per iscrivermi ed abbonarmi. Fin dalla versione gratuita, infatti, ci mostra grafici ed elenchi accurati con spiegazioni correlate di ogni singola voce. L’ho ritenuto uno dei miei preferiti tanto da inserirlo sul podio delle miei scelte principali specialmente per i report chiari, colorati ed efficienti e, come molti sanno, è più semplice far capire i report ai propri responsabili se mostriamo qualcosa di graficamente bello.
Iscrivendosi con un piano a partire dai $ 29 al mese, avremo a disposizione:
- Aggiornamento giornaliero del Ranking
- Rilevamento della provenienza geografica delle visite
- Monitoraggio dei backlink
- Avvisi automatizzati
- Analisi dei competitor
- White Label Reporting
- 100% della White Label Interface
- Ore di training dedicate
- Esportazione in PDF o CSV
- Molto altro ancora.
Questo strumento, come dicevo prima, è uno dei Link Analysis Tools meno conosciuti in Italia ma uno dei più utili presenti in rete.
Come formarsi per fare un’analisi dei link
Vorresti saperne di più e capire come utilizzare gli strumenti sopracitati e molti altri ancora? In Digital Coach® è presente il Corso per diventare SEO Specialist dov’è possibile imparare tutti i segreti del posizionamento sui motori di ricerca. Se hai già provato a creare il tuo sito web ma non riesci a posizionarti nonostante contenuti salienti e ben strutturati, questo corso farà certamente al caso tuo. Scoprirai non solo quali parole utilizzare e come inserirle ma anche come utilizzare i link analysis tools più utili e tutti gli strumenti necessari per vedere i tuoi articoli nella prima pagina di ricerca di Google. In questo corso sarà inoltre possibile imparare:
- L’analisi iniziale del sito web con l’obiettivo di renderlo SEF (Search Engine Friendly), migliorarne l’indicizzazione e il posizionamento sui motori di ricerca, idoneo, appetibile e facilmente trovabile dagli utenti. Nel documento di analisi vengono presi in esame i principali fattori e aspetti SEO “on-page”
- L’analisi approfondita delle keyword, dei contenuti e delle campagne del tuo sito
- La strategia SEO (Search Engine Optimization).
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