SEO Semantica
Cos'è e come funziona
La SEO semantica è un nuovo e potente modo per rendere la tua strategia di content marketing più efficace. In questa pagina ti spiegherò da zero cos’è la SEO Semantica e perché è importante.
Diciamo che stai cercando servizi di consulenza nel marketing digitale a “nome città” usando la parola chiave “consulente di marketing digitale vicino a me”. Cosa otterrai?
Una lista lunga che contiene vari consulenti di marketing digitale nella città inserita. Ma se cerchi con la stessa parola chiave “consulente di marketing digitale vicino a me” vivendo in una città diversa, ottieni un elenco diverso.
Questo suggerisce che il motore di ricerca ora capisce il contesto (il luogo, in questo caso) della query. L’algoritmo Hummingbird di Google cerca di darti le pagine che corrispondono al significato della keyword, piuttosto che le pagine che corrispondono solo alle parole”.
L’identificazione delle parole chiave non è più sufficiente. Ora, devi capire cosa significano queste parole chiave, fornire informazioni dettagliate che contestualizzano tali parole chiave in modo da poter comprendere l’intento dell’utente e questo lo puoi fare con la SEO semantica.
Chi è il professionista molto abile nell’utilizzo della SEO semantica? Naturalmente un esperto di SEO Copywriting.
Cos’è la SEO Semantica?
La SEO semantica è una tecnica di marketing che migliora il traffico di un sito web fornendo dati significativi che possono rispondere senza ambiguità a un intento di ricerca specifico. È anche un modo per creare una massa di contenuti che sono semanticamente raggruppati in argomenti anziché parole chiave.
Ecco un esempio di come la stessa parola “albero può avere significati diversi: per la maggior parte delle persone un “albero” e una pianta ma può anche essere un asta delle navi o un albero genealogico. Nel SEO semantica, molto simile a Wikipedia, il contenuto viene catalogato e organizzato in modo tale che il motore di ricerca può capire e valorizzare la sua unicità.
L’origine della SEO Semantica
Prima di immergerci in come utilizzare la SEO semantica, dobbiamo parlare di quanto sia importante, e dove ha avuto origine.
Il febbraio 2009, Sir Tim Berners-Lee, il padre fondatore del web stava facendo un discorso a Long Beach, California in quale ha parlato della formazione di un nuovo web. Un web semantico basato su open linked data.
Ora il web semantico è qui, e le sue tecnologie come la SEO semantica sono disponibili ai marketers del digitale per rendere la loro strategia SEO più efficace. Come abbiamo fatto ad arrivarci? Facciamo qualche passo indietro.
Il vecchio web
Oggi, ben oltre un miliardo di siti compongono il web. In meno di un decennio, il numero di siti web è esploso. Arrivava ad avere milioni di pagine.
Berners-Lee ha capito che poteva collegare le pagine web con quello che tutti conosciamo oggi come hypertext. Tuttavia, navigare sul web era ancora limitato perché si poteva semplicemente andare da una pagina all’altra attraverso i link e lo sforzo che ci voleva per trovare quello che stavi cercando era enorme.
Questa ha portato alla creazione di PageRank, che è stato il fondamento di Google, un algoritmo che potrebbe classificare le pagine sul web in base alla popolarità di ogni pagina.
Più un sito web ha backlink di qualità, più era posizionata bene nella SERP. I backlinks sono ancora la spina dorsale del web. Tuttavia, su quella spina dorsale un nuovo web e sbocciato.
Il nuovo web
In 2012 Ray Kurzweil è arrivato a Google con una missione: rendere i motori di ricerca a capire il linguaggio umano. Google ha aggiornato il suo algoritmo nel 2013, con Hummingbird e più tardi in 2015 l’intelligenza artificiale è diventata un fattore importante dando nascita a RankBrain.
Anche se Google ha più di 200 fattori per valutare e classificare una pagina, utilizza anche l’intelligenza artificiale per fare la classifica. In altre parole. Google cerca sempre di più capire l’intento dell’utente basato sul contesto piuttosto che sulle parole chiave.
Per esempio, se cerchi su Google “French Fries” può darsi che stai cercando qualcosa da mangiare o semplicemente la storia del nome. Naturalmente, se fai questa ricerca alle 8 di mattina, sei probabilmente più interessato a imparare la storia di questo cibo.
Se fai la stessa ricerca alle 8 di sera, potresti essere alla ricerca di qualcosa da mangiare per la cena. Ma come fa il motore di ricerca a sapere qual è il contesto?
Legge il linguaggio umano, attraverso “Natural Language Processing (NLP) o l’elaborazione del linguaggio naturale”. Come funziona il NLP?
Prendiamo come esempio una banale ricerca su Google. Se digiti in una casella di ricerca google “distanza lunare” ottieni:
Si potrebbe pensare che questo è semplice parola chiave di corrispondenza, ma non lo è.
Infatti, se cerchi su Google “quanto è distante la luna?” Ottieni la stessa risposta:
In conclusione, Google capisce l’intento della tua ricerca e ti fa vedere i risultati rilevanti.
L’intento dell’utente e ricerca delle parole chiave
La ricerca di parole chiave rimane un elemento molto importante nella SEO semantica. Cambiando il modo in cui queste parole chiave vengono ricercate porterà i tuoi contenuti più vicino all’intento dell’utente.
In SEO semantica, l’uso di long tail keywords più specifiche è ora considerato come best practice, poiché questi tipi di parole chiave possono corrispondere più facilmente con l’intento e il significato della query.
Dovresti capire quale intento porta gli utenti a visitare il tuo sito. Esistono tre tipi comuni d’intenti di ricerca:
- Informativo — quando le persone sono alla ricerca di informazioni comuni e specifiche. Sono persone lontane dalla fase di acquisto.
- Investigazione — quando le persone hanno elaborato le informazioni e cercano di confrontarle per scoprire di cosa hanno realmente bisogno.
- Transazionale — quando le persone arrivano su un sito con l’intenzione di acquistare.
Quando crei i tuoi contenuti o ridefinisci la tua strategia, devi scegliere quali sono gli intenti comuni che tenti di perseguire e fare un pò di ricerche.
Studia la prima pagina (o alcune prime pagine se sei abbastanza paziente) della SERP. Prova a capire quali tipi d’intento sono adeguati per le tue parole chiave. Non dimenticare le ricerche correlate nella parte inferiore della SERP.
Il ruolo dei dati strutturati nella SEO semantica
Il concetto di dati strutturati non è nuovo. Infatti, i bibliotecari lo usano già da tanto tempo per gestire i libri e i documenti. Immagina che per ogni documento stai specificando: l’autore, la data, la lunghezza del libro e così via. Si tratta di tutti i metadati che consentono di classificare un libro rendendo più facile di trovare in seguito.
Per poter funzionare i metadati devono seguire una logica di classificazione che tutti capiscono. Ci deve essere un insieme di regole che tutti possono seguire per far funzionare il sistema.
Come in un vocabolario in cui le regole grammaticali vengono arbitrariamente selezionate per creare una lingua standard. Le ontologie sono la base dei dati strutturati. Il vocabolario che oggi rende possibile la SEO semantica è chiamato Schema.org.
Conclusioni
Usare la SEO semantica per creare contenuti di qualità per venire incontro ai nuovi problemi che i tuoi utenti dovranno affrontare è ciò che può distinguere il tuo sito da tutti gli altri. Ricordati che devi scrivere per l’utente non per il motore di ricerca.