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TAG H1

Guida completa in 7 step all'ottimizzazione SEO

Cos’è un tag H1? È il principale elemento di intestazione delle pagine web ed utilizzarlo correttamente può migliorare molto la visibilità del tuo sito sui motori di ricerca.

Questa guida in 7 step è una panoramica completa sulle potenzialità degli heading tag H1 e sulla rilevanza della loro ottimizzazione in ottica SEO. La sinergia dell’H1 con gli altri tag di intestazione ed una buona struttura del contenuto andrà a beneficiare il sito sia in termini di user experience che di codice. Nel dettaglio, scoprirai:

  • Come scrivere un tag H1 efficace e pertinente;
  • In che maniera utilizzare una sintassi html corretta;
  • Quando e come testare il rendimento del titolo d’intestazione;
  • Qual è la differenza tra tag title e H1;
  • Qualche esempio di tag: come creare una struttura gerarchica e migliorare l’esperienza utente.

Continuando nella lettura apprenderai come evitare alcuni degli errori più comuni nonché una serie di strumenti utili per analizzare e ottimizzare il tag di intestazione principale.

Come avrai già compreso, la scrittura per il web richiede conoscenze tecniche specifiche. Considera un corso SEO Specialist certificato e completo di sessioni pratiche, dove potrai acquisire e consolidare competenze digitali tali da sapere a cosa serve il tag H1, uno degli elementi alla base della strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca.

 
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Cos’è il tag H1?

 

Il tag di intestazione H1 è l’elemento HTML che indica il titolo della pagina e ne identifica il topic principale. Ma in termini tecnici, cosa si intende per tag H1?

Il tag H1 è un codice che gode di una formattazione diversa rispetto agli altri tag che sono posti gerarchicamente più in basso (H1 H2 H3…) ed indica al motore di ricerca rispetto a quale tema indicizzare quel contenuto. Per questo motivo l’H1 deve essere pertinente e correlato al testo, al fine di migliorarne ulteriormente la sua rilevanza in ottica SEO.

È importante non abusare di questo heading tag e utilizzarlo solo per il titolo dell’articolo, in modo che Google non confonda il testo dell’intestazione principale con altri heading presenti nella pagina.

Lato utente, a cosa serve l’H1? Aiuta a render chiaro fin da subito l’argomento principale trattato nel testo. Si sa che l’internauta è un lettore che vuole ottenere le risposte che cerca nel più breve tempo possibile. Scrivere correttamente un H1 sarà fondamentale per catturare la sua attenzione e promettergli un contenuto interessante.

 

 

Come ottimizzare il tag H1 per la SEO in 7 step

 

Ottimizzare il tag H1 è uno dei fattori da prendere in maggior considerazione per quanto riguarda la SEO on-page. Come già accennato nel paragrafo precedente, questo tag di intestazione va a dare una chiara indicazione al motore di ricerca e ai visitatori del sito riguardo ciò di cui si sta parlando. Da questo si intuisce il perché bisogna puntare ad ottimizzarlo prima di ogni altra cosa.

Ma come si scrive un titolo H1 per massimizzarne la sua efficacia? Vedremo sette step fondamentali per ottimizzare questo tag, renderlo funzionale e pertinente con l’argomento trattato nell’articolo e incrementare le performance della pagina.

Seguendo queste mosse, potrai migliorare la rilevanza e l’appeal del tuo contenuto per i motori di ricerca e per gli utenti, contribuendo ad aumentare il traffico organico del tuo sito web.

 

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1. Scrivere un H1 efficace

 

Scrivere un H1 efficace richiede un’attenta pianificazione e scelta delle parole chiave, in modo da rispondere in modo pertinente alle query degli utenti. Un H1 dovrebbe essere breve e accattivante, in grado di catturare l’attenzione del lettore ed includere parole chiave in linea con il contenuto. Inoltre, il testo deve essere unico per ogni pagina, evitando duplicazione di testo.

tag h1 seoPer massimizzare l’efficacia del tag H1, è consigliabile posizionarlo all’inizio e utilizzare la formattazione appropriata per evidenziarlo, ad esempio con un carattere bold o un diverso colore rispetto al resto.

Ma quanti tag h1 in una pagina? La strada migliore è usare un solo H1 per ciascuna pagina web, poiché esso ne indica il titolo principale. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni in cui potrebbe essere appropriato utilizzare più di un H1, ad esempio se una pagina è divisa in sezioni chiaramente distinte e ciascuna sezione ha il proprio titolo principale.

In ogni caso, l’uso di tag H1 multipli può avere un impatto negativo sulla SEO, in quanto tende a confondere i motori di ricerca sulla struttura e la gerarchia del contenuto della pagina. Pertanto, se possibile, è consigliabile limitare l’uso dell’H1 ad uno soltanto.

Per quanto riguarda la stesura di un titolo che invogli l’utente alla lettura, è necessario fare delle considerazioni relativamente alla buyer persona e scrivere il titolo giusto per quello specifico pubblico di destinazione, tale da catturare l’attenzione del lettore in target e indurlo a restare sul sito web più tempo possibile.

Un metodo sicuramente efficace per coinvolgere il lettore è quello di applicare delle tecniche di SEO copywriting alla scrittura dell’H1, in modo da rendere il titolo più efficace per il pubblico di riferimento.

Ad esempio, una tecnica comune è quella di utilizzare il benefit-driven headline, cioè un titolo che evidenzia i benefici del contenuto per l’utente. In questo modo, il lettore sarà più incline a leggere il resto del contenuto, sapendo che potrà trarne vantaggio o risolvere un problema.

Altra strategia da considerare è sicuramente quella basata sull’incuriosire l’utente e stimolarlo a compiere un’azione. Per esempio, un titolo come “Scopri il segreto per ottenere successo nel business” potrebbe invogliare il lettore a cliccare, incrementando il traffico organico alla pagina.

Fattore da non trascurare nella scrittura di un H1 è quello di inserire in modo naturale le parole chiave, senza forzarle rischiando poi di compromettere la leggibilità e l’efficacia del titolo. Dunque, saper scrivere un tag H1 significa anche inserire appropriatamente le parole chiave.

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2. H1 html: intestazione lato codice

 

La rilevanza del tag H1 è importante non solo dal punto di vista della lettura, ma anche da quello tecnico. Lato codice, l’H1 html indica l’inizio del contenuto principale. Per usare adeguatamente l’html H1, deve essere inserito all’interno del corpo del codice, utilizzando la sintassi corretta. La sintassi dell’H1 ben formattato è:

<h1>Titolo</h1>

Il tag d’intestazione H1 deve far parte della struttura dell’articolo, meglio se accompagnato dagli altri tag che definiscono la struttura gerarchica del contenuto. Ad esempio, i tag H2, H3, H4, servono a creare intestazioni di secondo, terzo e quarto livello, rispettivamente.

 

 

3. Differenze tra tag title e H1

 

Qual è la differenza tra il tag title e il tah H1? Facciamo chiarezza. Sono entrambi elementi fondamentali nell’architettura di una pagina web, ma tra loro presentano delle differenze sostanziali oltre che un diverso scopo.

La funzione del tag H1, come già detto, è quella di rappresentare un’intestazione di primo livello all’interno del documento HTML ed indica il tema principale della pagina. Allo stesso tempo fornisce una struttura gerarchica al contenuto.

Il tag title o SEO title, invece, è il titolo della pagina che appare nei risultati di ricerca. Serve a fornire un’indicazione sintetica e rappresentativa del contenuto, ed ha una lunghezza massima di caratteri. Il tag title è un titolo accattivante e d’impatto, che deve attirare l’attenzione dell’utente in pochissimi secondi. In sintesi, il title SEO porta gli utenti dentro la pagina, mentre l’H1 è il il titolo che leggono una volta entrati.

 

 

4. Quando testare un heading H1

 

Un test per valutare l’efficacia degli H1 può essere effettuato in qualsiasi momento, ma sarebbe comunque opportuno aspettare un lasso di tempo sufficiente ad accumulare dati per poi fare delle considerazioni a riguardo.

Nel caso in cui si abbia già uno storico apprezzabile, è possibile testare il rendimento di un H1 tramite strumenti di analisi del traffico e dei dati di navigazione degli utenti, come ad esempio Google Analytics.

Nello specifico, è possibile comparare le metriche di traffico e di conversione relative a diverse versioni di una stessa pagina, o di pagine diverse che utilizzano tag header H1 differenti. In particolare, si possono analizzare metriche come il tempo medio di permanenza sulla pagina, il tasso di conversione, il tasso di bounce rate, ovvero la percentuale di utenti che abbandonano il sito dopo aver visualizzato solo la prima pagina.

Per quanto riguarda gli strumenti utili per migliorare e monitorare l’efficacia del tag H1, ci sono diverse opzioni disponibili. Uno dei tool più popolari e utili è Google Search Console, che consente di monitorare il posizionamento del sito sul motore di ricerca e di identificare eventuali problemi di indicizzazione e ottimizzazione.

Inoltre, gli strumenti SEO come SEMrush e Ahrefs eseguono l’analisi degli header H1 e del sito web, fornendo suggerimenti per migliorare la struttura del contenuto.

 

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5. Tag H1: come evitare errori comuni

 

Visto come scrivere un tag H1 ottimizzato, è utile sapere in che modo evitare gli errori comuni nella scrittura dell’header, seguendo alcune best practice.

L’errore assolutamente da non fare è quello di utilizzare titoli troppo lunghi o troppo generici che non dànno un’idea precisa del contenuto della pagina. In secondo luogo è importante evitare di utilizzare più di un heading tag H1 all’interno della pagina, dato che ciò potrebbe confondere l’algoritmo di Google e, consequenzialmente, andare a compromettere l’indicizzazione in SERP.

Seguendo queste buone pratiche, si può evitare di commettere gli errori più comuni e massimizzare l’efficacia dell’ottimizzazione SEO del tag H1.

 

 

6. Perché inserire H1 H2 H3 negli articoli

 

La struttura dei tag, in particolare l’uso corretto dei tag di intestazione, può migliorare notevolmente l’esperienza dell’utente sul tuo sito web. Utilizzando bene i tag H, puoi creare una struttura di contenuto facilmente comprensibile e organizzata, che aiuta gli utenti a trovare rapidamente le informazioni di cui hanno bisogno.

tag h1 guida seoL’uso di tag H1, H2, H3 ed altri tag di intestazione aiuta a suddividere il contenuto della pagina in sezioni più piccole ed evitare muri di testo. In questo modo, gli utenti possono scorrere rapidamente il contenuto della pagina e trovare facilmente la sezione che cercano.

Un titolo fuorviante che non corrisponde al contenuto del paragrafo può portare a una cattiva user experience e ad un alto tasso di abbandono della pagina, in generale. Dunque i tag H sono elementi cruciali per aiutare gli utenti a comprendere e navigare efficacemente nel contenuto.

Un altro motivo per andare a creare una struttura dei tag intelligente, è la possibilità di apparire nei featured snippets di Google.

I featured snippets sono quei riquadri di testo che appaiono in cima alla pagina dei risultati di ricerca di Google e che forniscono una risposta diretta alla domanda dell’utente. Questi snippets vengono spesso chiamati “position zero” perché sono posizionati sopra il primo risultato organico.

Tuttavia, è importante ricordare che l’utilizzo dei tag di intestazione non garantisce di apparire nei featured snippets. Ci sono molti altri fattori che influenzano la selezione di Google, come la pertinenza della risposta, la qualità del contenuto, l’autorità del sito web e così via. Ma scrivere tag funzionali è comunque un passo importante per aumentare la probabilità di comparire in questi snippets.

 

 

7. Qualche esempio di tag heading

 

Ecco un esempio di corretto di tag H1, titolo dell’articolo: <h1>Gli Omega 3 possono davvero aiutare nella perdita di peso?</h1>.

I tag H2 e H3 si usano per suddividere il contenuto in sezioni, come sottotitoli: il tag H2 per sezioni principali ed i tag H3 per le sotto-sezioni. Una scrittura di tag H2 html è: <h2>Cosa sono gli Omega 3 </h2>; un esempio di H3 html può essere: <h3>Come vanno assunti</h3>. L’H2 introduce il tema specifico mentre nell’H3 si parla di un sotto-argomento.

L’uso dei tag H4 è quello di evidenziare i punti salienti o le caratteristiche di un prodotto o servizio. Ad esempio: <h4>Caratteristiche nutrizionali degli Omega 3</h4> seguito da una lista puntata delle funzionalità.

I tag H5 e H6 possono essere utilizzati per citazioni o note a piè di pagina. In generale però, i tag H4, H5 e H6 non vengono impiegati frequentemente come gli H1, H2, H3 perché sono spesso considerati deleteri per la struttura del contenuto, arrivando a frammentare troppo il contenuto.

Se il testo richiede più di tre livelli di suddivisione, potrebbe essere più appropriato organizzarlo in modo diverso, ad esempio utilizzando elenchi puntati o numerati.

 

 

Conclusioni

 

In definitiva, le evidenze e i dati a disposizione suggeriscono che l’implementazione corretta dell’heading H1 è cruciale per la struttura e l’ottimizzazione dei contenuti web. In questa breve guida sono stati forniti gli strumenti per riuscire a farlo al meglio, in modo poi da concentrarsi su altri fattori altrettanto rilevanti ai fini SEO.

Sapere come scrivere un tag H1 è solo uno degli aspetti che deve conoscere chi si occupa di SEO o, più genericamente, chi scrive per il web. Se hai un e-commerce o un blog e vuoi massimizzare la tua presenza online, non esitare a richiedere una consulenza gratuita.

 

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