TRIGGER WORDS
Cosa sono e come utilizzarle nella SEOCosa sono le trigger words e cosa hanno a che fare con la SEO? Sono delle parole che hanno lo scopo e l’effetto di catturare l’attenzione del lettore e di invogliarlo a compiere una determinata azione desiderata. A differenza della SEO, che si prefigge di intercettare l’intento di ricerca dell’utente attraverso l’utilizzo delle focus keyword, quest’altro gruppo di parole ha l’obiettivo di connettersi con le sue emozioni e di far leva sulla sua curiosità al fine di farlo cliccare, leggere ed agire sulla tua stessa pagina.
Ti spiegherò nei prossimi paragrafi il grande potenziale delle trigger words. In particolare avrai modo di scoprire:
- Cosa sono le trigger words e perché funzionano
- Quali sono le più facili da utilizzare
- Come applicarle efficacemente nella SEO
Per ottenere il massimo risultato da tutte queste informazioni ti consiglio di non perdere il Corso SEO Specialist Certification in cui potrai approfondire le tua abilità in questo campo specifico imparando anche il corretto utilizzo delle focus keyword.
Cos’è una trigger word?
In italiano vengono chiamate parole grilletto. Quest’ultimo, è uno strumento meccanico che dà il via al processo d’innesco della polvere da sparo dando come risultato finale la partenza del proiettile a gran velocità. Nelle pagine del tuo sito web, attraverso l’utilizzo di determinate parole, si può ottenere esattamente lo stesso effetto. Ecco perché in una strategia SEO, cioè di posizionamento organico dei contenuti, sono fondamentali.
Nel nostro caso, ciò che viene sparato non è un proiettile ma una qualsiasi azione tu desideri che l’utente compia. È importante però tener presente che, come le armi possono incepparsi e non sparare qualche colpo, così anche il tuo testo non sarà efficace nel 100% ma contribuirà ad avere contenuti che convertono. Le trigger words sono parole che spingono il lettore a compiere un’azione perché sono in grado di attirare l’attenzione del lettore o di suscitare in lui una risposta emotiva, semi-inconscia, che lo predispone ad agire in un determinato modo.
Trigger words esempi
Per capire meglio di cosa ti sto parlando analizziamo due headline, cioè due titoli, messi a confronto:
- La persuasione: cos’è la comunicazione persuasiva?
- I 5 segreti della comunicazione persuasiva
Dall’esempio riportato si intuisce quello maggiormente efficace, infatti, la seconda headline è quella con la maggior possibilità di attirare l’attenzione di un lettore. Ma qual è l’elemento che la rende così attraente? La presenza di una parola grilletto è molto potente e in grado di generare una grande curiosità nelle persone. Ti spiegherò più avanti parola per parola quali sono le leve psicologiche ed emotive su cui poggiano. Per ora è fondamentale che tu stia entrando nella logica che ogni termine che utilizzerai all’interno di qualsiasi testo scritto ha un suo scopo specifico che può fare la differenza tra avere centinaia di clic e averne zero.
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Perché le trigger words funzionano?
In quanto essere umani il nostro punto di forza è sicuramente la capacità di usare la razionalità e la logica per prendere le decisioni e dirigere la nostra volontà su degli obiettivi specifici. Alcuni ricercatori hanno stimato che ogni giorno, in media, prendiamo decine di migliaia di decisioni. Tuttavia, non siamo pura logica e le nostre scelte non avvengono sempre in piena coscienza.
Questo perché subiamo una sorta di interferenza, una corrente molto forte che spinge la barca della razionalità fuori rotta: le emozioni. Queste sono coinvolte massicciamente nei processi che determinano le nostre scelte. Non a caso, nel marketing, si parla molto di acquisto d’impulso. Questo è il momento in cui compriamo qualcosa irrazionalmente, spinti da un’emozione. È per tale ragione che le parole che vedremo a breve vengono anche chiamate emotional trigger words.
Le trigger words sfruttano tali dinamiche agganciandosi alla sfera emotiva del lettore per attrarlo e spingerlo a compiere un’azione. Ora potresti pensare che utilizzando queste tecniche inganniamo le persone: le manipoliamo in modo subdolo affinché spendano i loro soldi per i nostri prodotti o servizi? I marketer sono dei truffatori senza scrupoli? Io stesso, almeno in prima battuta, pensai questo. Poi mi resi conto che la risposta era un secco no a tutte le domande.
C’è una differenza sostanziale tra un marketer e un truffatore e risiede nel fatto che quest’ultimo utilizza le medesime tecniche di comunicazione persuasiva, parole grilletto comprese, che utilizziamo anche noi in quanto venditori, ma per vendere alle persone dei prodotti inesistenti o con delle caratteristiche talmente irrealistiche da sfociare nella pubblicità ingannevole e nella truffa.
Quindi, inserire determinate parole nei tuoi testi non ti rende di certo la nuova Wanna Marchi del settore in cui ti trovi. Semplicemente ti consente di sintonizzarti sulle emozioni dei tuoi clienti, o potenziali tali, per poter comunicare efficacemente con loro e farti ascoltare in ciò che hai da proporgli. Se la psicologia applicata al marketing ti appassiona e vuoi saperne di più su come viene utilizzata nelle vendite ti consiglio di leggere questo articolo sul Marketing persuasivo.
Le 18 trigger words più facili da utilizzare
Prima di farti vedere come integrare le parole grilletto nella SEO, ti indicherò quali sono le parole che, ad oggi, vengono maggiormente impiegate nelle strategie di comunicazione. Sono certo che molte di esse le avrai già sentite, ma analizzeremo insieme i principi del loro effetto cosicché potrai utilizzarle avendo piena coscienza di ciò che stai comunicando ai tuoi lettori. Per ogni esempio riportato seguirò la regola di mettere a confronto lo stesso testo con e senza trigger words.
Gratis, gratuito e free
Queste sono le parole che vengono più utilizzate, soprattutto nel campo dell’online marketing. Tutti noi siamo attratti dal poter ottenere qualcosa senza dover pagare. Che siano informazioni, e-book, libri o applicazioni, quando sono messi a disposizione gratuitamente siamo più predisposti ad usufruirne perché non dobbiamo investire nessuna risorsa economica.
Vediamo un esempio specifico:
- Un e-book sulle tecniche SEO!
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Con queste parola grilletto elimini immediatamente dalla mente del lettore la resistenza causata da una possibile richiesta monetaria.
Facile, semplice e veloce
In parte rispecchiano il principio alla base delle precedenti. Siamo mentalmente attratti dal poter conseguire il risultato migliore con il minimo sforzo possibile, sia esso fisico od economico. Quindi ciò che è facile, semplice e veloce esercita su di noi una leva emozionale.
“Guadagna soldi facili”, questa semplice frase è alla base di alcune delle più grandi truffe economiche. Ciò non toglie che se ne possa fare un uso più etico mostrando al lettore un qualcosa di effettivamente facile e realistico che lo porti al risultato che sta cercando e sperando di raggiungere.
Ecco un esempio:
- L’iter da seguire per ottimizzare una pagina web
- 4 semplici passi per ottimizzare una pagina web
Nuovo
Se vuoi catturare l’attenzione di un potenziale cliente facendolo fermare sul tuo contenuto non c’è parola migliore. Molto spesso l’unica spinta ad acquistare qualcosa è il sapere che è nuova e che porta con sé caratteristiche innovative. Pensa, ad esempio, alla Apple che ogni anno negli Stati Uniti crea code di clienti davanti gli store che sgomitano per accaparrarsi la nuova versione di un iPhone. E questo succede semplicemente perché è nuovo rispetto al precedente. Avere il prodotto più avanzato e all’avanguardia, per molte persone, riflette il raggiungimento di uno status sociale desiderato o la garanzia di avere un determinato vantaggio rispetto agli altri.
Ti faccio un esempio:
- Questo software per la scrittura ti cambierà la vita
- Questo nuovo software per la scrittura ti cambierà la vita
Perché
Descrivere e dare prova di ciò che si sta affermando inserendo nella frase questo termine è una delle armi più efficaci a tua disposizione. E l’estrema facilità nel riuscire ad utilizzarla è un ulteriore vantaggio. Questo è dato dal fatto che tale parola fa parte del nostro linguaggio comune. Da bambini è abitudine chiedere il perché di qualsiasi cosa ci incuriosisca e i nostri genitori, il più delle volte, rispondono inserendo nelle loro spiegazioni quella stessa parola magica “Quello non si tocca perché è pericoloso e ti fai male”.
Robert Cialdini, psicologo statunitense, nei suoi scritti sulla persuasione riporta sempre un esempio eclatante dell’efficacia di tale trigger word. Nell’esperimento riportato da Cialdini, ci sono, in un ufficio, delle persone in fila davanti ad una fotocopiatrice. La complice degli sperimentatori la prima volta cerca di saltare la fila dicendo ai suoi colleghi “Devo fare 5 fotocopie. Posso usare la fotocopiatrice? E la seconda volta “Posso usare la fotocopiatrice perché devo fare le fotocopie?”. È evidente come la seconda affermazione non riporti motivi validi per consentirle di scavalcare i colleghi. Ma c’è il perché: sfruttando il potere di quella parola ben il 93% delle persone la fece passare avanti a fronte di un 60% ottenuto con la prima scusante.
Utilizzando la parola perché fornisci al lettore, o almeno al suo inconscio, la percezione di avere un motivo valido per fidarsi delle tue affermazioni. Ciò aiuta a conferire autorevolezza e fiducia verso la tua stessa figura a patto che ciò che affermi sia vero e non inganni l’utente.
Segreto
La parola grilletto segreto ha un duplice utilizzo all’interno del trigger marketing. Il primo consiste nel far intendere all’utente che sta per venire a conoscenza di informazioni fino ad ora inaccessibili e che in pochi conoscono. Un segreto rappresenta un qualcosa di top secret e accende nelle nostre menti l’idea di entrare in possesso di un oggetto o un’informazione inestimabile.
Il secondo utilizzo del concetto di segretezza innesca, nel lettore, il vantaggio personale di ottenere informazioni uniche e fino a quel momento riservate. Con l’esempio ti sarà molto chiaro l’effetto che si ottiene.
Per esempio:
- Le 7 tecniche di comunicazione persuasiva
- I 7 segreti della comunicazione persuasiva, oppure, I 7 segreti della comunicazione persuasiva che nessun venditore ti ha mai voluto rivelare
Provato, comprovato, dimostrato e certificato: dai credibilità a ciò che affermi
Sono tutte parole grilletto mirate a rassicurare il lettore riguardo a ciò che gli stai offrendo. Nel digital marketing è difficile creare il sintimento di fiducia nei potenziali clienti perché non vi è un dialogo diretto con loro. Non ti conoscono. Spesso non hanno mai visto il tuo volto. Uno dei modi più efficaci per creare tale connessione di fiducia è offrire al lettore degli elementi di prova su cui basare le sue valutazioni. Valutazioni che a loro volta lo porteranno a decidere se usufruire del tuo servizio oppure no.
Ti mostro l’esempio:
- Assicurati la migliore terapia per lo stress
- Assicurati l’unica terapia comprovata/certificata contro lo stress
In quest’ultimo caso il lettore si aspetta di trovare all’interno del testo le prove effettive di ciò che gli è stato promesso nel titolo. Ricorda che se non gliele fornirai in modo convincente si sentirà deluso e preso in giro e con molta probabilità abbandonerà la tua pagina.
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Se
È utilizzata per creare una connessione causale tra il tuo prodotto e il risultato desiderato dal potenziale cliente.
Vediamo l’esempio:
- Leggi questo libro per attirare nuovi clienti
- Se vuoi imparare ad attirare nuovi clienti leggi questo libro
I due titoli possono sembrare molto simili fra loro. Semplicemente nel secondo vengono dati risalto e forza alla relazione causa-effetto attraverso il “se”. Questo perché nella scrittura per il web, o copywriting, più si è chiari e specifici nell’esprimere un concetto più questo risulterà semplice e lineare nella mente dell’utente. E più l’utente lo troverà semplice più sarà propenso a continuare la sua lettura.
Sì
È la trigger word positiva per eccellenza. È il “sì” di risposta e non il pronome riflessivo. Alle persone piace questa parola perché consente loro di aprirsi a nuove possibilità. Di superare, insieme a te, dei limiti che fino a quel momento credevano essere invalicabili. Questo ti consente di instaurare un forte legame empatico con loro. Con il “sì” puoi rispondere a una domanda o un dubbio del tuo lettore e fornirgli una risposta positiva che lo incoraggi a fidarsi di te. In una società complessa come la nostra, in cui molto spesso facciamo fatica ad orientarci tra le diverse opzioni o opportunità, un “sì” chiaro e determinato, come risposta, fornisce al lettore un appiglio sicuro a cui potersi aggrappare per poter prendere le sue decisioni.
Esempio: vuoi sapere se le trigger words funzionano in ottica SEO e sono persuasive? La risposta è sì. Ci vuole molta pratica per creare dei testi che siano una calamita per l’attenzione dei lettori, ma se leggi questa pagina fino in fondo sarai già un passo avanti rispetto agli altri.
Ricorda, però, che le parole grilletto senza una buona conoscenza della SEO non sono poi così efficaci. Le tue pagine devono posizionarsi tra i primi risultati di ricerca per avere una chance di essere aperte e lette. Vuoi ottenere grandi risultati utilizzando queste tecniche? Spero di sì. Allora clicca qui sotto e scopri il percorso che ti aiuterà a raggiungere questi risultati.
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Tu: rivolgiti direttamente al lettore
La più facile. Utilizza la seconda persona singolare quando ti rivolgi ai tuoi lettori. Come sto facendo io con te dall’inizio. La percezione di qualcuno che stia parlando direttamente a te e non ad un gruppo generico di individui, sgretola quella fastidiosa distanza che si può venire a creare tra l’esperto del settore e l’utente che cerca delle risposte alle sue domande. Con la “trigger word tu” rendi il rapporto alla pari. L’esperto resti tu, ma l’utente diviene un individuo che si sente riconosciuto e compreso nelle sue domande, bisogni e difficoltà creando una relazione empatica con il cliente.
Ecco l’esempio che ho scelto:
- Per essere persuasivi vi consiglio di scrivere in questo modo
- Per essere persuasivo ti consiglio di scrivere in questo modo
Mai
È una negative trigger word. Una parola all’estremo opposto del sì. Quindi, si possono utilizzare anche affermazioni che suscitano emozioni negative? La risposta è sì, ma come farlo? Il mai si utilizza per mettere il lettore davanti a un possibile rischio che sta correndo, per salvarsi dal quale, deve leggere ciò che stai per dirgli. Per riuscire a far questo devi necessariamente avere chiaro in mente quali sono i possibili rischi che il tuo target sta correndo. Se non corrispondo alla sua situazione reale probabilmente passeranno all’articolo successivo al tuo. Questo non vuol dire che devi essere preciso al 100%, ma devi saper individuare qual è la situazione che stanno vivendo i tuoi potenziali clienti.
Per questa parola ti indico tale esempio:
- Stanco di scrivere e di non essere letto? Stai commettendo questi 4 errori
- Vuoi che ciò che scrivi venga letto? Allora non commettere mai questi 4 errori
Immagina
Una pubblicità di una nota compagnia di telecomunicazioni, di ormai qualche anno fa, affermava attraverso George Clooney “Immagina, puoi”. I marketer della compagnia senza dubbio conoscevano il potere dell’immaginazione come motore decisionale dell’uomo. Immaginando una situazione non solo la visualizzi come vorresti che fosse, ma attivi le emozioni connesse all’immagine stessa. Come detto in precedenza, le emozioni hanno un ruolo fondamentale nei processi decisionali di acquisto e non.
Chiedere al lettore di usare la sua immaginazione è come chiedergli di visualizzare un video o una foto, con la differenza sostanziale che non sei tu a proporgli un contenuto già preconfezionato, ma sarà lui stesso a crearsi il proprio, completamente personalizzato e aderente alla sua persona. Non fraintendermi: i video e le foto sono un utile strumento a nostra disposizione, ma nessuno di essi può rispecchiare totalmente i desideri dell’utente come le immagini nate dalla sua stessa mente.
Ecco l’esempio specifico:
- Fatturare migliaia di euro con il tuo blog
- Immagina di fatturare migliaia di euro con il tuo blog
Come utilizzarle nella SEO
SEO title e meta description: il primo è uno degli elementi più importanti da ottimizzare. È la prima cosa che legge Google scansionando la pagina ed è la prima cosa che legge un utente dopo aver digitato le sue parole nella barra di ricerca. Il titolo SEO può corrispondere o meno al titolo vero e proprio della pagina. L’importante è che sia in grado di catturare l’attenzione delle persone. Per riuscire in questo intento puoi utilizzare le trigger words viste poco fa.
La meta description non è direttamente analizzata dall’algoritmo di Google, ma è un utile spazio dove utilizzare una trigger word per incuriosire e convincere le persone ad entrare nel tuo sito per saperne di più. Ricorda però che qualsiasi cosa affermi attraverso questi due elementi, deve poi essere presente all’interno del testo. Infine, ma non meno importante, più clic ottieni sulla tua pagina, più tempo gli utenti vi restano e più Google riconoscerà che all’interno del tuo sito ci sono dei contenuti di valore e potrà premiarti anche in termini di posizionamento.
Titoli e sottotitoli: sono concettualmente differenti dai precedenti anche se, a volte, l’intestazione, conosciuta anche come Heading 1, può essere identica al titolo SEO. In ogni caso è sempre buona norma che questi due elementi rispecchino due criteri fondamentali: il primo è che siano rappresentativi del contenuto della pagina; il secondo è che siano in grado di generare la curiosità necessaria nell’utente per farlo proseguire nella lettura.
Entrambi gli elementi sono di fondamentale importanza per ridurre al minimo il bounce rate. Quest’ultimo si verifica nel momento in cui una persona entra nella tua pagina web e dopo pochi istanti l’abbandona. Di certo tale comportamento non dipende solo dalla qualità del testo della pagina stessa perché, ad esempio, mi capita in continuazione di aprire contenuti che mi interessano, salvare il link per leggerli quando ho tempo, e chiudere la pagina subito dopo.
Ciò che dovresti cercare di evitare a tutti i costi è che il lettore resti colpito dai tuoi titoli, ma leggendo il resto del testo rimanga deluso non riuscendo a trovare le informazioni che si aspettava. Ad esempio, se nell’intestazione scrivi “I 5 segreti di un’alimentazione corretta” nel testo sarai pressoché obbligato a parlare di 5 segreti diversi. Spiegarne quattro non basterebbe. Anzi, sarebbe meglio metterne anche un sesto come bonus. Un consiglio che posso darti in questi casi è di scrivere prima il testo e, una volta finito, pensare ai titoli definitivi.
Testo: come ripetuto più volte, è ciò che dà autorevolezza a quanto scritto nei titoli. Deve, in tutto e per tutto, fornire le risposte che la persona sta cercando o si aspetta di trovare. Che tu abbia l’obiettivo di vendere, generare lead, farti conoscere o guadagnare con i banner pubblicitari è sempre di vitale importanza che l’utente passi il maggior tempo possibile sui tuoi contenuti. Il traguardo finale che ti dovresti porre in questo ambito, in quanto marketer o blogger, non è il clic fine a sé stesso, ma che il potenziale cliente legga il contenuto fino in fondo, traendone un beneficio personale a prescindere dalle azioni che compirà successivamente. Ecco spiegato perché le parole grilletto hanno un ruolo centrale. Mantengono viva l’attenzione incentivando la permanenza sui testi e danno delle buone ragioni per compiere le azioni che desideriamo ottenere.
Bottoni e Call To Action: sono gli inviti a compiere una qualsiasi azione e che rivolgi direttamente ai tuoi potenziali clienti. In genere sono posizionati tra i diversi paragrafi del testo e propongono delle offerte a prodotti o servizi che sono in linea con il tema della pagina. Ad esempio, se stai parlando di creme solari non è consigliabile inserire una call to action per l’acquisto di un trapano elettrico di ultima generazione. Ricorda la regola d’oro: la coerenza e la connessione strategica tra ogni singolo elemento. Se la mente del lettore si confonde con stimoli di diversa natura non capirà più cosa fare e perché farlo.
Un bottone o una CTA contenenti trigger words persuasive, che scatenano l’azione del lettore, possono letteralmente fare la differenza nel numero di conversioni che otterrai a fine mese.
Conclusioni
Ciò che ti ho fatto vedere in questa pagina è frutto di un’attenta selezione tra centinaia di parole che compongono l’intero repertorio delle trigger words. Nell’ambito della SEO è necessario sia comprendere gli aspetti tecnici legati all’ottimizzazione delle pagine per un loro corretto posizionamento, sia conoscere le diverse tecniche di scrittura per dare vita a contenuti, testi ed offerte innovative e accattivanti. Ti ricordo, infine, che le parole che hai visto non sono da usare in modo meccanico e fine a sé stesso. Devi riuscire a comprenderne il funzionamento, ad intrecciarle con un pizzico di conoscenza psicologica dei tuoi lettori e, ovviamente, integrarle in buona strategia di Search Engine Optimization.
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