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SITO SCOMPARSO DA GOOGLE

Perché e come rimediare

Il mio sito è scomparso da Google. Cosa devo fare?
Questa è la prima domanda da farsi quando si scopre che il proprio sito web è sparito dai motori di ricerca.

Hai lavorato sodo per costruire contenuti interessanti per il tuo pubblico e alla fine sei riuscito a posizionarli nei primi risultati di ricerca di Google; nonostante ciò, dopo un po’ di tempo hai notato che il tuo sito ha progressivamente perso posizioni fino ad essere scomparso dalla prima pagina.
Se ti trovi in questa situazione, la prima domanda che ti può venire in mente è: cos’è successo? Come faccio a far tornare il mio sito nella prima pagina di Google?

Se hai cercato per esempio “il mio sito wordpress non appare su Google” ti starai chiedendo: com’è possibile che un sito sia scomparso da Google? Qualcuno lo ha cancellato senza la tua autorizzazione?

Niente paura, nessuno ha hackerato il tuo sito e i tuoi contenuti sono salvi. Se noti che i tuoi contenuti sono scomparsi da Google, potresti avere avuto dei problemi. Prima di andare a fondo con le indagini, ricorda che avere delle competenze in ambito SEO è fondamentale per capire e risolvere problematiche come questa. Fortunatamente, Digital-coach offre corsi su misura per tutti: iscriviti subito!

 

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Cerchiamo di analizzare i problemi che possono portare a questo spiacevole inconveniente. Prima di tutto, come possiamo verificare che un sito sia effettivamente sparito da Google e come si fa a tornare in cima ai risultati di ricerca?

 

sito scomparso da Google

 

 

Come verificare se un sito è scomparso da Google

Se non trovi più il tuo sito nella prima pagina di Google, non è detto che sia necessariamente scomparso dal motore di ricerca. Potrebbe essere sceso in graduatoria ed essere scivolato nella seconda o terza pagina dei risultati perché ci sono dei competitor molto forti per le keyword che hai scelto. In questo caso ti può essere d’aiuto utilizzare alcuni tool per la verifica del posizionamento come Google Search Console per monitorare l’andamento delle tue pagine, ad esempio visualizzando la posizione delle stesse in base alle singole keyword o query di ricerca.

Per controllare velocemente se il tuo sito è ancora presente su Google, puoi utilizzare l’operatore site. Basta scrivere nella barra di ricerca “site:tuodominio” o, meglio ancora, “site:tuodominio parola chiave” (se vuoi raffinare la ricerca) e cliccare invio. Se Google non restituisce nessun risultato hai un grosso problema: la pagina non è nemmeno indicizzata e non sarà raggiungibile tramite nessun tipo di ricerca organica. L’unico modo in cui sarà possibile raggiungerla è tramite inserimento manuale dell’URL completo o tramite link già esistenti.

Perché il tuo sito è scomparso da Google?

Analizziamo le possibilità: se il tuo sito è ancora indicizzato, molto probabilmente dovrai solo lavorare per migliorare il tuo posizionamento. Se invece il tuo sito è sparito anche dall’indice di Google, la risposta a questa domanda potrebbe essere una sola: hai ricevuto una penalizzazione, se non addirittura un ban.

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Sito scomparso da Google: hai perso posizionamento

Posizionare bene un sito web significa adottare tutte le tecniche SEO che ti aiutano a comunicare a Google che ciò che hai scritto corrisponde esattamente a ciò che gli utenti stanno cercando. Partendo dalla scelta dei titoli, delle descrizioni delle immagini, degli argomenti correlati e arrivando fino alla creazione di link e all’interazione del pubblico con i tuoi contenuti, Google deciderà di posizionare il tuo contenuto all’interno di una della pagine dei propri risultati di ricerca (le famose SERP – Search Engine Results Page). Se il tuo contenuto sarà premiato, verrà posizionato idealmente nella prima pagina di ricerca (quella con maggior possibilità di ricevere clic). Nel caso in cui tu abbia fatto un buon lavoro e sia riuscito a posizionare i tuoi contenuti nella prima SERP di Google, potrebbe capitare che in futuro il tuo sito passi alla seconda o terza pagina delle ricerche.

E’ arrivato il momento di rimboccarsi le maniche per riportate in vetta i tuoi contenuti: assicurati di fare periodicamente una SEO audit per controllare di aver messo a punto tutte le strategie utili per posizionare il tuo sito. Tra tutti i controlli richiesti, fai attenzione ai seguenti:

  • aggiorna i contenuti nel caso siano troppo datati;
  • controlla la presenza di focus keyword all’interno della tua pagina e non dimenticare di aggiungere anche quelle correlate;
  • cura i link in entrata e uscita;
  • ottimizza le immagini e seleziona un tag ALT adeguato;
  • controlla e, nel caso, migliora la velocità del tuo sito web.

Se avrai scritto contenuti originali ed interessanti, controllato che tutte le tecniche SEO siano state adottate e sistemato eventuali anomalie riscontate in Google Search Console (conosci ad esempio i rischi collegati alla negative SEO?), riuscirai in breve tempo a tornare a posizionarti nei primi risultati di ricerca.

 

Sito scomparso da Google: hai ricevuto un ban

Il discorso è diverso nel caso tu abbia ricevuto un ban da Google: in questo caso avresti un grave problema, in quanto è la penalizzazione più severa che tu possa ottenere. Google tiene molto a far rispettare le proprie linee guida e può capitare che applichi un ban nel caso in cui un sito violi determinate norme. Il provvedimento può essere automatico o manuale: nel primo caso viene applicato direttamente dall’algoritmo di Google nel caso in cui quest’ultimo riscontri delle violazioni; nel secondo caso, viene applicato manualmente dagli operatori del motore di ricerca.

In ogni caso, ci vorrà del tempo prima di tornare tra le grazie del motore di ricerca (sempre che prima si siano rimossi tutti gli ostacoli lungo la via della redenzione). Fortunatamente, è possibile verificare se Google ha intrapreso delle azioni manuali direttamente da Search Console, aprendo il Rapporto Azioni Manuali. Una volta che avrai applicato tutte le correzioni per riportare il tuo sito in carreggiata, potrai inoltrare una richiesta di considerazione direttamente dallo stesso Rapporto.

 

Rapporto azioni manuali

 

Se temi di aver ricevuto una penalizzazione da Google, assicurati di controllare i seguenti aspetti:

  • controlla i link in entrata di bassa qualità per contrastare la negative SEO;
  • evita di riempire le tue pagine web di focus keyword, così da evitare il keyword stuffing;
  • controlla se hai contenuti duplicati che impediscono alle tue pagine di posizionarsi come dovrebbero;
  • verifica in generale se il tuo sito viola le linee guida di Google.

 

Può capitare di ricevere una penalizzazione senza aver contribuito in prima persona a compiere il danno. Pensa al caso in cui ti dovessi ritrovare a gestire un sito per un cliente che è stato per diverso tempo in mano ad un SEO specialist senza scrupoli.
Alcune delle cose da evitare per non incorrere in penalizzazioni sono:

  • partecipare a schemi di link;
  • pubblicare contenuti generati automaticamente da software specializzati;
  • nascondere keyword e link all’interno della propria pagina per cercare di ingannare il motore di ricerca;
  • appropriarsi di contenuti altrui;
  • generare spam;
  • tutto ciò che viene progettato pensando prima al motore di ricerca e in un secondo momento all’utente finale.

 

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