SOCIAL CAMPAIGN
Idee ed esempi di successoHai mai sentito parlare di social campaign nelle strategie di marketing digitale? Vediamo un po’. Sei il proprietario o il dipendente di un’azienda e ti sei reso conto che al giorno d’oggi essere sul web è essenziale: l’online è un mezzo fondamentale per farsi conoscere. Quindi hai aperto un sito web dedicato all’azienda e magari hai anche iniziato a vendere via internet attraverso un e-commerce. Hai ottenuto discreti risultati ma ti sei domandato più volte come facciano le altre aziende ad andare così forte sul digitale o più semplicemente come sia possibile ottimizzare le proprie vendite online.
Se ti riconosci in questo identikit o semplicemente vuoi saperne di più riguardo al successo nel mondo del digital, sappi che la risposta è semplice: per essere efficaci non è sufficiente possedere un e-commerce, ma è necessario essere presenti anche sui social media. Più precisamente bisogna creare una social campaign che ti permetta di accrescere la tua brand awareness e soprattutto di incrementare e migliorare le tue vendite.
Vedila così: la digital strategy è come una partita di calcio. Gli strumenti digitali sono come giocatori di una squadra che collaborano affinché si realizzi il goal, che altro non è che una vendita portata a termine. Bene, anche i social sono strumenti digitali che concorrono alla realizzazione del goal, ed è per questo che devi ottimizzarne al massimo l’utilizzo attraverso una buona campagna pubblicitaria.
In questa pagina ti spiegherò nel dettaglio cos’è una campagna pubblicitaria social e come realizzarne una di successo. Inoltre, ti mostrerò qualche esempio, spiegandoti anche quali potrebbero essere i relativi fattori di successo e di insuccesso. Ti consiglierò alcuni tool che potrebbero aiutarti durante la realizzazione della tua campagna. Alla fine, cercherò di chiarire ogni tuo dubbio! Seguimi attentamente.
Partiamo dalle origini, dando una spiegazione generale di cos’è una social campaign. In poche parole può essere definita come una strategia di marketing dove, attraverso l’utilizzo di uno o la cooperazione di più social network, si ha l’intento di raggiungere un qualunque obiettivo aziendale.
A proposito di obiettivi, quanto più è preciso lo scopo della tua campagna, tanto più efficiente sarai nella messa in pratica. Sì, perché alla base della pubblicità vi è una strategia, necessaria per organizzare il tuo lavoro e per valutare nel corso del tempo se stai avendo successo oppure no. Ma perché i social hanno così tanta rilevanza in questa strategia? Perché si distinguono da ogni altra tipologia di marketing tradizionale. La loro unicità sta nell’interazione tra le aziende e i propri clienti: l’utente non è più passivo, bensì partecipa attivamente attraverso commenti, feedback, pareri e così via.
Detto ciò, devi sapere che non puoi limitarti all’utilizzo dei social cercando di pubblicare contenuti in maniera organica: non esiste campagna social senza l’utilizzo del social media advertising. Di cosa si tratta? Te lo spiego nel prossimo paragrafo.
Cos’è il Social Media Advertising?
Tutte le attività a pagamento che si sviluppano all’interno dell’ecosistema dei social fanno parte del social media advertising. Perché se si ha intenzione di mettere in atto una social campaign bisogna per forza farlo pagando? Innanzitutto, se sei alla ricerca di clienti, vuol dire anche che hai bisogno di avere visibilità e i social non la regalano di certo, allo stesso modo in cui non la regala nessun altro tipo di media. Tieni bene a mente che la pubblicazione di contenuti organici non è sufficiente: raggiungerebbe solo una piccolissima percentuale dei tuoi seguaci, e la possibilità che tu raggiunga la notorietà sperata attraverso un passaparola è quasi pari a zero. Ma per fare ciò in modo efficace è fondamentale una corretta strategia social che vada a colpire il pubblico desiderato ottimizzando i costi.
Quali sono i vantaggi del Social Media Advertising?
Hai appena scoperto che i contenuti di una social campaign non sono gratuiti. Non scoraggiarti! Uno dei più grossi vantaggi di questo mezzo digitale è quello del costo di sponsorizzazione molto basso. Per una pubblicità tradizionale spenderesti decisamente di più, non avresti la possibilità di interagire direttamente col pubblico e soprattutto ti mostreresti ad un pubblico troppo generico e percentualmente meno convertibile in potenziale clientela.
Ed è proprio qui che ti spiego un altro grosso vantaggio: quello della selezione del pubblico. Pagando avrai la possibilità di “targettizzare” i tuoi potenziali clienti in base al loro status, le loro attitudini, la loro posizione geografica e molto altro ancora, e di tenere traccia dell’andamento delle tue campagne social analizzandole ed ottimizzandole costantemente in base alla risposta della tua audience. Vuoi approfondire la tua conoscenza sul social media advertising e apprendere tutti i trucchi per diventare un perfetto social media strategist?
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Bene, ora che sai tutto ciò che devi sapere sulle ads, torniamo all’argomento principale e vediamo come funzionano le campagne pubblicitarie social e quali i loro obiettivi.
Gli obiettivi e i vantaggi che si possono trarre da una campagna pubblicitaria online sono molteplici, tra i principali troviamo:
- Aumento del traffico sul sito web
- Aumento della brand awareness, ovvero la consapevolezza dell’esistenza del tuo brand
- Creazione di un database di contatti da utilizzare successivamente durante una strategia di email marketing
- Ottenimento di un feedback autentico da parte del pubblico
- Aumento delle vendite
Per creare una buona social campaign il passo fondamentale che dovrai compiere è quello di studiare una strategia pubblicitaria che sia valida ed accurata e che ti permetta di realizzare i tuoi obiettivi aziendali.
Ecco quelle che sono le 7 fasi per una solida strategia:
Se non fissi il tuo obiettivo (o obiettivi) non avrai mai un metro di valutazione per i tuoi risultati. Se fissi sin dal principio il tuo scopo, invece, potrai capire se sei sulla giusta strada nella realizzazione della tua campagna di social media marketing, oppure se è necessario qualche tipo di intervento per apportare dei miglioramenti. 3 è una buona quantità di obiettivi che potresti stabilire, ma non lasciarti condizionare troppo dai numeri.
Mi raccomando, non cadere nell’errore di molti: non limitarti a voler raggiungere degli obiettivi che mirino all’apparenza come quello di aumentare il numero di follower su Instagram oppure il numero di like sotto i post di Facebook. Tipicamente i numeri generati dalle visualizzazioni, dai commenti, dai retweet e così via, vengono chiamati vanity metrics. Le vanity metrics non sono assolutamente insignificanti, in quanto servono a misurare il grado di coinvolgimento degli utenti e individuare i contenuti più apprezzati. Tuttavia non focalizzarti solo su queste! Piuttosto che puntare ai numeroni, fai sì che i tuoi seguaci, seppur in numero limitato, abbiano in buona percentuale le caratteristiche giuste per diventare tuoi potenziali clienti.
Non sai da dove iniziare per stabilire i tuoi obiettivi? Non preoccuparti, ti indico quali sono le 5 caratteristiche principali che gli obiettivi di una social campaign dovrebbero avere. Il principio è quello dello SMART goals, dove l’acronimo inglese S.M.A.R.T. sta per:
- specific (specifico)
- measurable (misurabile)
- achievable (raggiungibile)
- relevant (rilevante)
- time-bound (avente un limite di tempo)
Vuoi un esempio pratico? Eccone uno: il mio obiettivo è quello di raccontare la storia della mia azienda che è nata 30 anni fa, pubblicando un post al giorno per 30 giorni partendo dall’anno 1 fino all’anno odierno. Attraverso questa campagna voglio aumentare la mia brand awareness del 20%.
Questo esempio risponde a tutte le domande S.M.A.R.T., giusto? Ecco, allora prendi spunto.
Fase 2: Impara a conoscere il tuo utente tipo e quindi il tuo pubblico
Come fai a vendere un prodotto o un servizio se non sai cosa vuole il tuo utente tipo? Quali sono le sue esigenze e cosa invece eviterebbe? Poniti queste domande come fossi tu stesso il cliente modello della tua azienda, immedesimarti ti aiuterà di sicuro.
Se non sei novello nell’utilizzo dei social ed hai già a tua disposizione dei profili aziendali puoi analizzare i risultati ottenuti con i post delle social campaign precedenti per capire cosa in passato è piaciuto ai tuoi utenti e cosa no.
Se proprio non sai da dove cominciare ti consiglio di coinvolgere i tuoi clienti in maniera diretta: intervistali, domanda loro i motivi per cui hanno deciso di acquistare i tuoi prodotti/servizi e i problemi che hanno riscontrato. Ecco, il potenziale cliente che dovrai attrarre avrà all’incirca le stesse caratteristiche dei tuoi attuali clienti affezionati.
Inoltre, ti informo del fatto che i social di maggior rilevanza come Facebook ed Instagram dispongono di strumenti che permettono anche di segmentare il pubblico a seconda delle esigenze. Ti mostro alcuni esempi di come potresti segmentare il tuo pubblico in maniera efficace
- Tipologia pubblico 1: persone che hanno visitato il profilo della tua azienda
- Tipologia pubblico 2: persone che hanno visualizzato un tuo video per almeno il 25% della sua durata totale
- Tipologia pubblico 3: persone le quali caratteristiche di profilo sono identiche a quelle dei followers della mia pagina aziendale
Quali social utilizza il tuo pubblico potenziale? Facebook? Instagram? Oppure entrambi? Quali pensi che si addicano di più alle loro esigenze? Il mio consiglio è questo: non cercare di essere onnipresente. Non tutti i social vanno bene per chiunque, ogni profilo deve avere un senso ed una mission. Se sei già in possesso di qualche social account e per qualche motivo non riesci ad attribuirgli uno scopo, allora elimina quell’account. Semplicemente decidi quali tenere ed incrementare ed elimina quelli che ritieni non siano utili per te ed i tuoi utenti.
Se invece stai partendo da zero, scegli con cura dove essere presente e crea contenuti appositi per ogni singola campagna social e quindi per ogni social network di riferimento.
Fase 4: Analizza la concorrenza
Senza spostare troppo il focus sugli altri e perdere la concentrazione su di te, cerca di guardare come si muovono i leader del tuo settore o più nel particolare come si comportano i tuoi concorrenti. Quale tipo di contenuti pubblicati nelle loro social campaign attirano maggiormente il pubblico? Quale stile e quale tono utilizzano i concorrenti per avere successo? Lasciati ispirare dai loro successi e cerca di capire in cosa sono carenti per farne i tuoi punti di forza e le tue unicità.
Fase 5: Inizia a concentrarti sul contenuto dei tuoi post
La frase magica è “content is king”. Questo vuol dire che l’arma vincente ed il nucleo delle tue campagne social sono ovviamente i vari contenuti, che siano essi visual oppure copy. Devi inventare qualcosa di nuovo, che piaccia ed attiri il tuo pubblico ideale. Sii creativo ed originale.
- Se utilizzi Instagram il tuo contenuto chiave saranno le foto con brevi caption. Ti consiglio di ingaggiare qualcuno che ti dia una mano a produrre dei bei scatti o delle immagini accattivanti.
- Se utilizzi Facebook dovrai combinare belle foto con copy interessanti e scegliere quale dei tanti formati a disposizione fa più al caso tuo.
Fase 6: Organizza un piano editoriale
Avere un piano marketing dei contenuti è uno dei passi fondamentali che non puoi saltare. Essere organizzati è alla base della riuscita di ogni piano. É indispensabile anche per tener traccia di quanto pubblicato in precedenza e per evitare, quindi, di essere ripetitivi nei contenuti.
In base a quali categorie di contenuti intendi suddividere il tuo pubblico? In base alle tue esigenze, con quale frequenza intendi pubblicare i contenuti? In che modo vuoi promuoverli? A chi intendi assegnare il compito di occuparsi della tua social campaign?
Per strutturare il tutto è bene che tu crei un calendario editoriale:
- Inserisci nella tabella le date di pubblicazioni e gli orari
- Dividi la tabella in base ai vari social di riferimento
- Nelle caselle della tabella inserisci i contenuti che andrai a pubblicare
- Evita l’improvvisazione dell’ultimo momento
- Programma anche sfruttando gli eventi del calendario come ad esempio il Natale, la Pasqua, la festa del papà, l’Halloween ecc…
Potrai realizzare il tuo calendario utilizzando un semplice foglio excel. Se sei esigente e vuoi qualcosa di più specifico, in alternativa esistono dei tool appositi dove potrai organizzare il tuo lavoro al meglio.
Fase 7: Analizza, testa e ottimizza i contenuti dei tuoi post e del piano editoriale
Per quanto sia di vitale importanza pianificare prima di “andare in onda” ricordati che un buon 50% del merito per la riuscita della tua social campaign va attribuita all’analisi dei risultati e alla conseguente ottimizzazione degli annunci. Sii pronto a modificare la tua strategia laddove sia necessario, ad essere flessibile e ad adattarti secondo quello che più potrebbe risultare efficace per coinvolgere il pubblico.
Come si fa a tenere sotto controllo i risultati di una campagna? Devi munirti di strumenti analitici. Il più utilizzato è sicuramente Google Analytics: ti permetterà di misurare il successo/insuccesso della tua campagna, la portata, la tipologia di utenti che atterra sulla tua pagina attraverso i social network. Insieme ad Analytics utilizza anche gli Insights, ovvero sistemi interni di monitoraggio che i social network ti mettono a disposizione di default.
Esistono anche altri strumenti esterni di monitoraggio e gestione social, te ne parlerò nei prossimi paragrafi.
Sai già cosa vuol dire analizzare i dati delle campagne? Vorresti specializzarti in questo ambito? Scopri se questa professione digitale fa per te. Fai il test!
- Cerca dei modi per interagire col tuo pubblico: poni delle domande all’interno dei tuoi post, crea dei sondaggi, social contest, fai sì che ti forniscano delle recensioni oppure che si iscrivano alla tua mailing list, organizza dei contest e così via. Tieni presente che il database di contatti che riuscirai ad accaparrarti ti servirà anche in fase di remarketing.
- Crea degli incentivi che invoglino i potenziali clienti a diventare acquirenti a tutti gli effetti: offri degli sconti o dei premi, regala contenuti esclusivi in cambio di un loro contatto.
- Partecipa in maniera proattiva alla campagna di marketing: rispondi alle critiche (se dovessero essercene) il più rapidamente possibile e dai attenzione ed importanza anche alle interazioni positive.
- Dai un look alla tua azienda e comunica il valore del tuo brand: dal design dei tuoi canali alla “voce” che vuoi dare ai tuoi messaggi mantieni una costanza. Usi un linguaggio formale? Colloquiale? Beh, qualunque sia la tua scelta sii sempre coerente con quella. Rafforzerà la tua credibilità e aiuterà il pubblico ad identificarsi nel tuo brand. Ricorda che il tone of voice gioca un ruolo essenziale nella definizione dell’identità di un brand. Guarda, ad esempio, il successo generato da Taffo, agenzia di onoranze funebri Aquilana, che paradossalmente ha fatto dell’ironia il suo punto di forza.
Per approfondire il tema dei contest sui social, ti consiglio di consultare questa guida sui Facebook Contest.
Ti do un consiglio: se sei arrivato fin qui e la tua curiosità sul mestiere del social media marketer è cresciuta esponenzialmente, dovresti dare un’occhiata ad un master che offra tutta la conoscenza necessaria per imparare a fare marketing sui social nella maniera più efficace.
Se temi che realizzare una campagna di social media marketing possa portarti via tantissimo tempo ed energie, non temere! Esistono degli strumenti utili e validi che ti permetteranno di ottimizzare il tuo lavoro. Ti indico quali sono.
Hootsuite
Hootsuite (https://hootsuite.com/it/) è una piattaforma ideale per il social media management. In sostanza permette di gestire contemporaneamente più profili social e di pianificare la pubblicazione dei post insieme ad un’ampia gamma di altre funzioni, come quella di avere accesso ai report analitici.
Se sei alle prime armi puoi usufruire di un account free che ti permette di gestire un numero limitato di profili e post programmati e un accesso parziale ai report analitici. Se invece hai già dimestichezza con tool di questo genere puoi acquistare uno dei pacchetti premium con il piano che più si addice alle tue esigenze.
Buffer
Buffer (https://buffer.com/) è un tool molto simile a Hootsuite in termini di funzionalità. La sua peculiarità è la possibilità di pubblicare in automatico contenuti a seconda dei momenti in cui i tuoi follower risultano essere più attivi sui social. Il suo punto debole, invece, è l’impossibilità di accedere ai report analitici se si dispone di un account gratuito. Per questo motivo è consigliabile attivare un account premium se si sceglie di utilizzare questo strumento di pianificazione.
SocialPilot
SocialPilot (https://www.socialpilot.co) è uno dei migliori strumenti di pianificazione social sul mercato. É utilizzato da colossi come Amazon e Samsung e questo perché da la possibilità di programmare fino a 10.000 post e di pubblicarne fino a 1000 al giorno. Purtroppo non esiste alcuna versione gratuita di questo tool. É possibile usufruire di una versione di prova di 14 giorni, al termine della quale si può solo sottoscrivere ad un abbonamento.
Oltre ai tre che ti ho elencato sopra ne esistono tantissimi altri che svolgono pressappoco le stesse funzioni. Scegli quello che secondo te si addice di più alle tue esigenze e vai!
Ora che sei arrivato fin qui e finalmente hai le idee chiare sulla costruzione della tua social campaign, ti elencherò una serie di successi sui social da parte di brand noti. Lasciati ispirare da queste campagne pubblicitarie e cerca di comprendere cosa è giusto fare e cosa no nelle diverse situazioni.
Esempi di campagne Instagram di successo
GoPro e la co-promozione con Pets – Vita da animali
Le campagne in collaborazione solitamente vengono gestite da due o più aziende le quali condividono più o meno un mercato target simile. Nonostante GoPro sia un marchio apprezzato da moltissimi e in ambiti diversi, le sue radici affondano negli sport estremi. Ed è per questo che è alquanto bizzarro vedere questo colosso delle action cameras collaborare con il film Pets – Vita da animali. La social campaign è stata lanciata con un breve video dove venivano mostrate delle acrobazie di sport estremi replicate dai personaggi del film.
Perché la campagna è stata un successo nonostante i due brand operino in due settori completamente diversi? Probabilmente perché la regola del mercato target simile ha senso se parliamo di piccoli brand. Tuttavia GoPro è leader mondiale di attrezzatura fotografica per sport estremi e una mossa del genere può essere considerata un modo per testare altri mercati potenziali.
Adidas ed il lancio delle NMD Pitch Black
Il diretto competitor di Nike, per il lancio delle sue nuove sneakers, ha pensato ad un contest sul proprio account Snapchat, promuovendo tale piattaforma attraverso il suo account Instagram che conta 16 milioni di follower.
Il contest consisteva nel trovare un numero nascosto all’interno delle Snapchat stories e di inviare un sms al numero per poter accedere all’estrazione di uno dei 100 paio di scarpe. L’azienda ha quindi pubblicato una serie di foto sul suo profilo Instagram dove annunciava il concorso, le regole e un follow-up come promemoria per i partecipanti.
Quello di Adidas è un valido esempio di indirizzamento di traffico da una piattaforma social verso un’altra. Adidas ha utilizzato questo concorso per attirare il pubblico Instagram sul proprio account Snapchat. Questo per aumentare la portata anche su quella piattaforma per eventuali future Snapchat campaign. Inoltre, si tratta di un concorso e questo è uno dei modi migliori per coinvolgere gli utenti e per far sì che loro interagiscano con te e si interessino di ciò che hai da offrire.
Starbucks e il lancio dell’hashtag #RedCups di Natale
Probabilmente il più grande fenomeno culturale di Starbucks è il lancio dell’iconico #RedCups ogni Natale. Durante le feste natalizie del 2016 Starbucks ha lanciato per la prima volta una campagna di “anteprima” permettendo ai fan di vedere in esclusiva il design dei nuovi bicchieri, visualizzando le Instagram stories. Anche in questo caso la strategia è molto efficace in quanto capace di suscitare entusiasmo e curiosità nei follower per l’imminente lancio dei bicchieri rossi.
Dopo il lancio delle coppe, inoltre, il noto colosso del caffè americano, ha organizzato una serie di concorsi settimanali in cui gli utenti erano invitati a scattare delle foto con le Red Cup. A seconda del tema lanciato, ogni settimana in palio vi erano carte regalo dal valore di 500 dollari. Una trovata geniale per svariati motivi! Innanzitutto, perché così facendo, l’azienda si è assicurata contenuti fotografici di alta qualità scattati dai fan e riutilizzabili in occasione di future altre social campaign. Inoltre, premiare i propri follower attraverso carte regalo, non fa altro che rafforzare l’interesse e la stima verso il proprio marchio e i propri prodotti.
Esempi di campagne Facebook di successo
Toyota e la campagna #FeelingTheStreet
Nel 2015 Toyota ha lanciato un concorso su Twitter ed Instagram rivolto ai musicisti di strada, dove questi ultimi venivano invitati a mostrare il loro talento utilizzano l’hashtag #FeelingTheStreet. Successivamente ha raccolto i migliori contenuti e li ha utilizzati all’interno di una campagna pubblicitaria su Facebook. La social campaign ha riscosso un successo che è andato ben oltre le aspettative dell’azienda.
Perché la campagna ha prodotto grandi risultati? Sicuramente per via dell’autenticità dei contenuti e della creatività pubblicitaria.
Dati relativi alla campagna: aumento del 440% dell’engagement totale su Facebook rispetto all’anno precedente (2014).
Casper e le playlist per dormire
Casper è probabilmente il miglior marchio di prodotti per casalinghi in termini di marketing digitale multicanale. Perché? L’azienda produttrice di materassi ha avuto la brillante idea di creare un “canale del sonno” che fosse presente su Youtube, su Spotify e che fosse pubblicato anche su Facebook sotto forma di post.
Di cosa si tratta? I canali forniscono dei contenuti audio progettati per agevolare il sonno degli utenti attraverso la meditazione e le storie della buonanotte. Geniale vero?
Garmin e le pubblicità carosello
Invece di puntare sui contenuti video, Garmin ha realizzato una campagna basata sugli annunci carosello. La particolarità di questo genere di pubblicità è quella di poter mettere in evidenza, attraverso uno spazio interattivo, più prodotti o più funzionalità di un prodotto all’interno dello stesso annuncio. Inoltre, trattandosi di un insieme di immagini a scorrimento, ha trattato quello spazio con creatività e questo ha suscitato curiosità nel pubblico.
Dati relativi alla campagna: la campagna ha ottenuto 9,7 volte il ROI e un CTR medio del 1,8%.
Nei paragrafi precedenti ti ho elencato una serie di successi pubblicitari su Facebook ed Instagram. Ora ti mostrerò alcuni esempi di social campaign fallimentari per capire cosa bisogna evitare di fare. Cerca di trarre spunto anche da questi esempi per non ritrovarti in situazioni spiacevoli e per non causare il dissenso dei tuoi seguaci.
Cheerios ed il post “Rest in peace”
Nel 2016 il noto produttore di cereali per la colazione ha lanciato una campagna su Twitter dedicata alla recente scomparsa del cantante Prince, pubblicando dei post con il font del brand ed un Cheerios sulla “i” di Rest in peace.
La mossa pubblicitaria è stata vista di cattivo occhio da moltissimi fan che l’hanno percepita come un tentativo di fare marketing sfruttando un evento amaro come quello della morte di Prince.
Dove transformation
L’azienda di prodotti per la cura del corpo, è nota da sempre per essere sostenitrice delle donne e della loro naturale e realistica bellezza. Il suo motto “Real Beauty” è in piedi da oltre 10 anni e da sempre riscuote un certo successo, come dimostrano le social campaign #RealBeautySketches ed #Evolution, entrambe focalizzate sul far sentire le donne orgogliose del proprio aspetto.
Nel 2017, però, l’azienda ha commesso un passo falso pubblicando un annuncio che mostrava una donna di colore trasformarsi in una donna bianca dopo aver utilizzato una lozione per il corpo Dove. Ovviamente il messaggio pubblicitario è totalmente contro ciò che il marchio rappresenta e molte donne si sono sentite discriminate ed insultate facendo notare il loro disappunto sul social.
Dove ha immediatamente rimosso l’annuncio da Facebook rilasciando successivamente una dichiarazione in cui si scusava e ammettendo di aver sbagliato.
Cosa puoi imparare da questo errore? Assicurati sempre che il tuo messaggio non sia offensivo o come in questo caso, non vada totalmente contro ciò che il tuo marchio rappresenta.
Benetton e la policy “No girls allowed”
Il marchio di moda Benetton presenta la sua collezione estate 2017 pubblicando una foto di tre bambini seguita dalla caption che recita “Scusate donne. Le ragazze non sono ammesse.” Quello che doveva essere un tentativo di umorismo si è rapidamente trasformato in quello che gli utenti hanno definito un modo per rafforzare la distinzione di genere attraverso bambini, accusando l’azienda di essere sessista.
Morale della favola: fai sempre attenzione a come ti poni. Evita di denunciare un intero genere per promuovere un prodotto.
Come avrai capito da questi esempi positivi e negativi, la figura del social media manager sta diventando sempre più importante nella struttura di un’azienda.
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Se hai intenzione di fare del social media marketing la tua professione c’è una cosa che devi assolutamente sapere: i flop pubblicitari avranno molta più risonanza rispetto ai momenti di gloria. Costruirsi una reputazione è un processo che può richiedere moltissimo tempo (anche molti anni a volte), ma perdere la credibilità per un qualsiasi errore richiede pochi minuti e può compromettere tutto il duro lavoro. Presta molta attenzione a ciò che fai!
Nel caso in cui ti trovassi davanti ad una situazione di criticità, un ottimo atteggiamento è quello di ammettere di aver sbagliato e di chiedere immediatamente scusa rimuovendo il contenuto inappropriato. Un comportamento di questo genere aiuta a conferire umiltà al marchio che in un certo qual modo diventerà più facilmente perdonabile da parte degli utenti.
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